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Autore: Io_amo_Freezer    02/12/2017    1 recensioni
Diciotto anni sono una tappa importante, soprattutto se a festeggiarlo lo si fa con la compagnia di persone importanti che restano dentro e che hanno insegnato tanto, crescendo insieme a te.
Tanti auguri a me.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: ASL, Monkey D. Rufy, Portuguese D. Ace, Roronoa Zoro, Sabo
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Così era sabato, così, il compleanno che tutti dicevano fosse importante, era giunto. Diciotto anni, si dice che li festeggi una sola volta, ma valeva anche per tutti gli altri, no? La gente..., pensò lei, con tono ironico, portandosi indietro una ciocca castana con le dita. Però, ormai era giunto il momento, e voleva festeggiarlo anche per il semplice fatto che era, effettivamente, il suo compleanno, e anche per le persone che stava attendendo con tanta trepidazione.
Si sedette per terra, in quello spazio vuoto e bianco, infinito e immenso, con, alle sue spalle, un tempio contenente vari reparti: cucina, letto, bagno: era simile alla stanza dello spirito e del tempo, alla fine; lo aveva scelto così, in un posto che non aveva tempo e non aveva luogo.
Sorrise, serena nel vederli arrivare da dei varchi azzurri che si propagarono in quel nulla vuoto per poi svanire nell'attimo dopo; avevano fatto in tempo: non volevano perdere l'occasione di quel giorno così importante, o anche perché avevano fame, e lei aveva sistemato un banchetto immenso, così lungo che avrebbe accolto l'intera flotta di Whitebeard.
-Nami-swan, Robin-swan!- il cuoco dalle sopracciglia a ricciolo sembrava abbastanza infatuato nel vedere le 'sue' donzelle vestite in modo così elegante e suadente, da far intravedere le linee giuste del loro corpo perfetto.
-Uhuh!- e anche il famigerato ladro, Lupin III, non sembrava essere da meno, sbavava insieme al maestro Muten ed il cuoco, più lo scheletro Brook.
-Ciao Eva.- si sedette per terra, al suo fianco, Marco La Fenice, e lei ridacchiò.
-E' arrivata la frutta, mangiatela tutta.- canticchiò Beast Boy, prendendo spunto dallo spot pubblicitario e dalla testa ad Ananas del primo comandante di Barbabianca, ma poi, grattandosi una guancia verde con fare dispiaciuto, scappò verso un possibile riparo, temendo lo sguardo intimidatorio di quel volatile rigenerativo, che poteva anche voler arrecargli danni per essersi burlato di lui.
-Okay...- mormorò il biondo, sospirando per poi guardare la festeggiata. -Dopo ti faccio fare un giro.-
Le si illuminarono gli occhi, ridendo e battendo le mani, felice come una bambina per quel programma di volo; ringraziandolo poi si alzò, avvicinandosi cautamente a Freezer, girato di spalle e che controllava diffidente la situazione.
-Pensi davvero di spaventarmi, ragazzina?-
-No. Ma volevo abbracciarti.- ridacchiò lei, cingendogli i fianchi e affondando il capo tra le scapole bianche e la pelle liscia mentre la lunga coda si attorcigliò attorno al busto della castana riccioluta, sollevandola da terra e portandola davanti agli occhi rossi e minacciosi della piccola lucertola albina. -Amore, che tenero che sei!-
-Tsk. Come osi?- sbottò nervoso e con una smorfia. -Con te non c'è gusto.- borbottò dopo, lasciandola a terra bruscamente, sotto le proteste del galantuomo Sanji che non tollerava si trattasse così una donzella; ma l'alieno volse il capo da un'altra parte, indifferente; di sicuro quella ragazza era una delle poche che sapeva resistere ai suoi sguardi minatori, pensò l'imperatore del male che resistette alla tentazione di eliminarla solo perché era negli accordi con Goku.
-Mhm...- fece una smorfia, contrariata che quell'abbraccio fosse finito così in fretta, ma si ravvivò nell'incrociare gli occhi di Ace, lasciando che Freezer se ne andasse a prendere qualcosa da bere con la sua camminata elegante. -Amore mio!-
-Ohi.- sorrise pugno di fuoco, con quel fisico ben scolpito ed il suo cappello da cowboy, e quei favolosi pantaloncini neri tenuti da una cinta arancione che portava la sua iniziale, rossa, sulla fibbia.
La ragazza sprofondò nell'abbraccio, con l'intenzione di non lasciarlo più mentre Goku si era impossessato, insieme a Natsu, Sabo e Luffy, del buffet, spinti dall'odore caldo e saporito che si era propagato nell'aria già da tempo.
-Ehehehe... Scusami...- provò a dissuadere la festeggiata, cercando pacatamente di distanziarla dal suo petto, attaccata stile koala a lui che si strusciava come un felino; non riuscendoci alzò le spalle e si incamminò prendendo posto, afferrando un paio di cosciotti e sorridendo ai suoi amici. -Tu non mangi?- chiese poi.
La ragazza, a quel punto si mise comoda, seduta sulle gambe del lentigginoso gli sorrise, annuendo piano e afferrando un piatto che riempì di pasticcini, tornando subito a dedicare tutta la propria attenzione a quel ragazzo che tanto adorava.
-Aspetta, è fatto di fuoco?- esclamò il ragazzo dalla capigliatura rosea, sgranando gli occhi sorpreso.
-Non te lo mangerai.- lo fissò minaccioso, la festeggiata, facendo poi la linguaccia alla faccia delusa e risentita di Natsu, con il gattino alato, blu; Happy, che provava a consolarlo.
-Non posso crederci... Portgas D. Ace, il secondo comandante di Barbabianca... Che si fa difendere da una mocciosetta.- sbottò divertito, Kidd, ridendo in tutta la sua imponenza di altezza e muscoli, in piedi con quella pelliccia sulle spalle, con quel trucco che lo caratterizzava, e con quei capelli rossi, puntati verso l'alto come delle fiamme.
-Yoi, io faccio diciotto anni.- protestò Eva, con uno sguardo fintamente altezzoso. -E poi, lo difendo io perché Ace non deve sforzarsi a parlare: deve mangiare.- esclamò con orgoglio; infatti il ragazzo stava continuando a gustarsi con gioia quel cibo come se nulla fosse.
-Tsk. Facevo più intelligente quel vecchio demente...- brontolò Piccolo, diretto però a Muten che sbavava davanti ad ogni donna ben succinta insieme allo scheletro musicista, a Sanji e al ladro gentiluomo; peccato che Ace comprese male, e così la festeggiata si ritrovò da sola, seduta sopra la sedia che sembrò triste senza quel bell'imbusto sopra, ma con il calore lasciato da quel fondoschiena da urlo che rallegrò l'umore della ragazza, lievemente.
-Ace...- mormorò mogio, a capo chino, Eva, prima di alzare lo sguardo, e, sorridendo, iniziò a mangiare altri dolci mettendosi sotto braccio a Shinichi, seduto accanto a lei da un po', ignorando lo sguardo di Law, davanti, che la guardava come a dire "Cambi in fretta ragazzo, eh?", e quello geloso e minaccioso di Ran che sembrava davvero infastidita da quel contatto; ma loro non potevano sapere che Ace sarebbe stato sempre in cima alla lista per lei.
-Ehi, Eva! Sei cdontesndsta dsi qruefsto chorfno?­- domandò Luffy a bocca piena, sorridendo gaio.
-Alla fine è un giorno come un altro, ma lo adoro; soprattutto nel vedere voi qui.- confessò ridendo, tenendosi perennemente a braccetto il detective che parlava con Ran di Sherlock Holmes, e lei preferì lasciare correre il modo di fare della festeggiata.
-Sai, non è che questo giorno è come un altro, non lo è nessuno. Ogni giorno è speciale se tu gli dai un significato specifico, è così che la vita diventa un'avventura!- affermò dopo aver mandato nell'esofago il cibo, per poi prenderne altro dalla tavola, con il chirurgo e Shinichi che lo osservavano sorpresi, non aspettandosi tali perle filosofiche da uno così.
-Capisco; come sempre hai ragione, Luffy.- confermò la ragazza, annuendo e prendendo un po' di dolcetti, decorandoli con la panna per poi mangiarli tranquilla.
-Prego.- affermò, allungando le sue braccia di gomma con fare spensierato, verso un piatto specifico con della carne, ma che apparteneva già a qualcuno.
-Luffy, finiscila di mangiare il mio cibo! Ah! No! Goku, smettila anche tu! Ah! Una tartaruga mutante! Aiuto!- Usop decise, saggiamente, si fuggire dopo aver preso più cibo che poteva, correndo al riparo dietro Franky che stava ballando insieme a Chopper sopra ad un altro tavolo, che si distrusse sotto il peso del corpo alto e possente di Piccolo, lanciato contro di esso da un pugno di Ace che fumava di rabbia, urlando che doveva rimangiarsi quello che aveva detto sul vecchio.
-Ma cosa? Non ho detto nulla contro Barbabianca!- urlò a quel punto, il muso verde, contrariato e allungando un braccio per intrappolare il ragazzo di fuoco, che però usò il suo potere per liberarsi, danneggiando così l'arto del namecciano, il quale provvedette in fretta a rigenerarlo sotto le proprie urla di sforzo, tornando poi all'attacco con il suo makankosappo appena riuscì a caricarlo.
-Mancato: non puoi trafiggere il fuoco.- ghignò il nemico, con Luffy che decise di unirsi al combattimento, leccandosi ancora i baffi per il cibo prelibato che lo aveva lasciato con un pancione enorme e che scomparì nell'istante in cui attaccò il guerriero di Nameck.
-Mi hai lasciato qualcosa da mangiare, vero?- piagnucolò il maggiore, voltandosi a guardare il tavolo, sorridendo nel vederlo ancora pieno; come se fosse magico, il cibo, ricompariva dopo essere stato divorato.
-Avanti, siete i migliori!- incitava in lontananza, Sabo, divorando un cosciotto dopo l'altro.
-Una tartaruga mutante...?- sussurrò il chirurgo della morte nel mentre di quella confusione, voltandosi alla ricerca di tale essere, trovandolo poco più avanti a divorare pizze su pizze. -Okay...- assottigliò quegli occhi pieni di borse grigie, dettate dalla mancanza di adeguato sonno, con quel volto rigido e delicato, ed il suo cappello bianco a macchie sopra alla sua chioma corta, blu; sorpreso ma senza darlo a vedere.
-Si chiama Michelangelo, ed è una tartaruga mutante, ninja, adolescente.- affermò Eva, fiera, per poi tornare al ragazzo detective che, esponeva troppi, intrecciati e complicati, quesiti, parlottando su chissà quale mistero, e nemmeno la sua ragazza sembrava più seguirlo.
-E' il momento.- affermò da lontano, Starfire, levitando da terra e raggiungendo i suoi amici Teen Titans.
La festeggiata si voltò, e scrutò Robin che stava discutendo con Cyborg, rallegrati dalla frase di Star e poi si voltarono, guardandola tutti con uno smagliante sorriso e preparando, il primo il suo cannone, e l'aiutante di Batman il suo boomerang a forma del suo stemma di quel pettirosso che lo caratterizzava, anche se colorato di nero. Eva gli osservò stranita, rendendosi poi conto che tutti gli ospiti si erano messi in una posa ben prestabilita ed organizzata, con Goku che si affrettò a portarla al centro della stanza con gentilezza; e al via euforico e pieno di furore di Luffy, tutti nell'insieme scatenarono una pioggia di mille coriandoli e festoni che volarono con furia, cadendo poi dolcemente sulla testa della festeggiata, insieme a così tanti colorati palloncini che si sparsero nell'aria, senza fermarsi mai, in un denso e preciso urlo:
-Auguri Eva!-
Ridendo estasiati, e con i sorrisi sui volti, portarono in alto i calici per brindare alla salute della festeggiata, lasciandola lì, emozionata e piena di amore come mai. Non c'erano parole per farli sentire la sua felicità, bastò un sorriso sincero ed un:
-Grazie ragazzi.- in un sussurro commosso, sorridendo vispa e con il cuore palpitante mentre afferrò tra le mani un palloncino rosa che svolazzava tra i tanti, ticchettandoci sopra con le dita. Era bello averli tutti lì in quel giorno speciale, pensò.
-Oh, mia cara Eva-swan; per noi è un piacere essere qui con te in questo giorno magnifico!- esclamò il cuoco, svolazzando intorno a lei con fare amorevole, complimentandosi per la sua bellezza.
-Grazie, Sanji: sei il migliore.- ridacchiò lei, rimangiandosi subito, nel pensiero, quelle parole vedendolo stramazzare al suono in seguito ad una forte epistassi. -Scusa.- sussurrò lei, guardando la dolce renna, armata di pazienza, avvicinarsi tranquilla al compagno di ciurma, con Marco che osservava le varie scene con molti dubbi nella mente, anche per il robot giallo, gigante, che, tranquillamente ballava con lo stereo messo al massimo a pochi passi da lui, facendo sorridere Franky e Usop che si unirono in una danza scatenata.
-Stupido cuoco...- sussurrò Zoro, seduto a bere il suo alcool, venendo subito aggredito dal ragazzo in questione che si riprese solo per attaccarlo, con lo spadaccino che si difese con le sue katana.
-Ehi, Eva: passa!- scattò Ace, riferendosi al palloncino, così la ragazza eseguì quella richiesta, guardandolo afferrarlo al volo e iniziando a giocarci con tutti quelli che desiderarono partecipare, comprese Nami e Robin, insieme a Bulma, con un Bumblebee che, finito di danzare, decise di fare da spettatore e da arbitro per quella partita di pallavolo improvvisata.
-Ehi, Marco! Vieni!- esclamò Ace, lanciandogli contro quel palloncino che il biondo prese tra le mani con il solito sguardo ad occhi socchiusi. Scuotendo il capo alla fine decise di unirsi anche lui, con un sorriso.
-Law! Kidd! Freezer! Piccolo! Mancate solo voi!- ridacchiò Goku, contento e gentile come sempre, grattandosi la capigliatura nera tipica che ricordava quella di un ananas, anche se più densa mentre tendeva ad andare verso l'alto con le punte che ricadevano verso il basso.
I quattro nominati non sembrarono voler partecipare, e nemmeno rispondere; così gli altri del gruppo tornarono a divertirsi, alcuni usando anche i propri poteri e così il povero palloncino venne colpito a pugni, calciato, e infine dato fuoco, dando così la fine di quel divertimento, anche perché Vegeta iniziò a protestare, dettato dall'orgoglio, affermando che avrebbe vinto contro Goku se solo il palloncino non fosse morto, e così iniziarono a lottare tra di loro, con Mikey e Beast Boy che decisero di fare dei bei scherzetti a quei due, sfruttando le loro paure.
La festeggiata ridacchiò, sedendosi dopo aver finito di danzare; un ballo durato poco per via della narcolessia, ma bellissimo per la cordialità e la tenerezza che emanava Ace in ogni sua sfaccettatura; e distendendosi sul prato verde e limpido che sbocciò come nasceva un fiore, si adagiò contro il petto di Ace, caduto, appunto, vittima di un altro attacco di quella patologia che lo perseguitava; era così dolce mentre dormiva con la bocca aperta. E, la ragazza, osservò un po' tutti, soffermandosi su Freezer che faceva l'indifferente come al solito, sorseggiando vino in quel suo modo elegante e altezzoso che lo caratterizzava; e poi su Luffy e su come si divertisse e mangiasse insieme a tutta la sua ciurma; su Goku che lottava in disparte contro Vegeta, entrambi trasformati in super sayian due; Lupin che si divertiva a stare dietro a Nami e Robin, venendo ben picchiato da Sanji; Mikey che si divertiva con Beast Boy a fare marachelle un po' a tutti, per poi scappare dopo aver, per sbaglio, lanciato in testa una buccia di banana a Marco che era l'unico tranquillo in quella marmaglia; Natsu che aveva dato fuoco a Bulma, con Bumblebee che si era premurato di spegnerla; ma non era servito a scemare i suoi bollenti spiriti, infatti adesso inseguiva il povero Dragon Slayer alla ricerca di vendetta, urlando contro di lui ogni minaccia possibile; e poi la sensazione di completezza che c'era in quel luogo, perché tutto era perfetto con loro, tutto era possibile, tutto era fantastico, e niente e nessuno era solo; solo amicizia, amore e affetto, e, soprattutto: avventure.
Eva ridacchiò, abbracciandosi di più ad Ace che si era appena risvegliato, lo osservò sbadigliare e passarsi una mano a stropicciarsi un occhio, e sembrava così tenero, tenerissimo come un orsacchiotto.
-Se vuoi, sono disposto a farti volare.- si avvicinò La Fenice.
-Mhm... Ma Marco, dobbiamo mangiare ancora la torta...- borbottò assonnato, Ace, sbadigliando.
-Sei un pozzo senza fondo.- ridacchiò il biondo, sereno, sedendosi sul prato accanto a loro mentre tutti gli altri si avvicinarono, accompagnati da Sanji che portava una gigantesca e fantastica torta, dalla base a forma di nuvola kinton, gialla intensa, e sopra l'enorme e maestosa Thousand Sunny, uguale all'originale in un modo incredibile, tanto che Franky si mise a piangere dalla commozione, consolato da Chopper che versava lacrime di felicità per la festeggiata; ed il cuoco stava ben attento a tener lontana quella prelibatezza dalle bocche fameliche dei più mangioni, che sbavavano con gli occhi luccicanti circondando il povero Sanji che li mandava via a calci.
-Wow!- esclamò la ragazza, saltando in piedi con un grande sorriso, ascoltando la canzoncina di tanti auguri che solo alcuni avevano iniziato ad intonare, con in sottofondo il suono del violino di Brook che volteggiava allegro insieme all'aria che sembrava circondarsi del colore e dei simboli di quelle note con grazia e dolcezza.
-Tanti auguri!- finirono sorridenti, battendo le mani mentre Sanji lasciò la torta sopra un tavolino in mezzo a quella pianura completamente coperta di verde e di alberi, con il sole a riscaldare e a dare allegria insieme al cielo azzurro e viola, con alcune nuvole di varie e fantastiche forme.
-Vai! Voglio una fettona!- esclamò Luffy, parandosi davanti al suo cuoco che lo guardò storto, affermando che doveva servire prima la festeggiata, poi le donzelle e poi gli zoticoni.
-Gentile.- commentò ironico, Marco, per l'ultimo aggettivo, aspettando il suo turno come tutti quanti che si misero in fila, mentre invece Luffy ed Ace litigavano insieme a Goku perché volevano superare e arrivare per primi a prendere la propria fetta dopo le ragazze.
-Yep.- ridacchiò Eva nell'avere tra le mani il piattino pieno, sedendosi contenta e iniziando a mangiare quel dolce dai suoi gusti preferiti: cioccolato e panna. Delizioso, pensò, congratulandosi poco dopo con il cuoco che svenne dall'emozione, parlottando e fantasticando su una relazione che non sarebbe mai esistita.
Ace afferrò in fretta una fetta di torta, anche se in realtà gli è l'aveva concessa Marco affermando che poteva aspettare ancora un po'; il biondo forse temeva che avrebbe dato fuoco a qualcuno se non avesse ricevuto in fretta la sua parte di cibo. Ma questo non sembrò importare ad Eva, che approfittò del momento per tornare a sedersi sopra il moro lentigginoso e dal cappello da cowboy arancione; lui non protestò, troppo impegnato a mangiare, e anche perché non poteva di certo dire di no alla festeggiata.
-Dopo Marco mi farà volare, vieni anche tu?-
-Vengono tutti.- rispose a bocca piena, chiedendo poi anche scusa per aver parlato prima di ingerire.
-Che tenero.- lo abbracciò stretto a sé, affondando il capo nell'incavo del collo, assaporando il suo sapore di caldo.


Sorrise dopo aver terminato la torta; con meno ferocia di Luffy, Goku, Ace e Natsu, che non avevano lasciato nemmeno le briciole, e quasi si erano uccisi per avere l'ultima parte, ma Vegeta aveva vinto, comparendo all'improvviso e accaparrandosi quel pezzo senza proprietario, ma almeno la festeggiata ne aveva mangiati due ed era felice così.
-Marco! Volo, ora! Per favore.- esclamò Eva, piantandosi davanti a quella che divenne una fenice in un attimo, lasciandola estasiata e a bocca aperta. -Ace! Vieni, andiamo!- affermò decisa, prendendolo per mano mentre lui ancora si puliva il viso per la panna che Luffy gli aveva tirato addosso.
-Dove si va?- domandò il capitano dei pirati di Cappello di Paglia mentre Law salì sulla nave di quest'ultimo insieme a Kidd.
-Si vola verso l'infinito ed oltre!- urlò decisa, Eva, ridendo e divertendosi come non mai, con Ace a cingerle i fianchi da dietro, sopra a quell'enorme uccello dalle fiamme blu, con tutti gli altri all'interno dei propri mezzi, con navi che, avvolte da un'aura dorata e misteriosa, avevano preso a volare, sotto le urla di compiacere e meravigliate di Luffy a cui brillarono gli occhi pieni di innocenza.
-E' stato tutto fantastico, grazie.- sussurrò, osservando come i guerrieri del mondo di Dragon Ball Z, volandole accanto la salutarono prima di inclinarsi e prendere la via verso il proprio varco azzurro che gli aveva anche portati lì, e lo stesso anche le TMNT, con i loro deltaplani costruiti dal mitico Donatello, e anche Bumblebee, camminando con la sua possente stazza, si recò nel suo mondo, salutandola con una dolce frase parlata tramite la radio; e poi anche i Teen Titans, volando grazie all'aiuto di Raven, StarFire e Beast Boy; e poi Lupin III, all'interno di un elicottero con impresso il suo stemma sorridente, accompagnando anche Shinichi con la sua Ran, con il primo che sembrava protestare il fatto che si facesse aiutare da un ladro. Anche la Thousand Sunny prese il mare, con l'acqua sotto la chiglia, veleggiando sebbene lo fece nell'oceano del cielo, e andò verso le proprie onde oltrepassando il proprio passaggio.
-Rimaniamo solo noi, eh?- ridacchiò Goku, accanto a Freezer e Vegeta, osservando la festeggiata sopra Marco e accanto ad Ace, stretto da un tenero abbraccio di Luffy, con Sabo poco distante, seduto su un altro tipo di volatile, completamente nero.
-Yah.- mugugnò lei con poca enfasi, annuendo e guardando il sole che stava per fondersi con la terra, ed il cielo che sembrava voler essere risucchiato con lui.
-Rimaniamo ancora un po', tranquilla.- sussurrò Ace, tenendola stretta.
-Resterete sempre, ovunque voi siate. Sempre con me rimarrete. Anche se Marco lo adoro solo perché è fenice.- affermò decisa, finendo con una lieve battuta ironica mentre il suddetto scuoté il capo facendo il finto sconsolato, generando un sorriso comune tra quelli meno orgogliosi per poterlo mostrarlo.
-Però questa volta, ti portiamo con noi.- sussurrò contento, il moro, che la teneva a sé, facendola sorridere di più. -Stai con noi.-
Così la festeggiata lasciò che quell'animale maestoso e mitologico la portasse verso il tramonto, pronto a fondersi con esso insieme a tutti loro; con la ragazza che sentì il cuore palpitare forte, guardando quell'enorme stella farsi sempre più vicina, e tenendo saldamente le mani di Ace; sentendo il petto caldo e commosso per tutto quello; forse un po' rattristato della felicità di prima che era scemata in un attimo ma quella serenità era tornata, e non sarebbe più scomparsa, perché era con loro.
-Grazie.-
  
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