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Autore: SandraWillock    02/12/2017    0 recensioni
[12th Doctor, 13th Doctor]
Il dodicesimo Dottore è prossimo alla rigenerazione. Incontrerà nuovi e vecchi amici che lo aiuteranno a sconfiggere la paura dell'ennesimo cambiamento. E questa volta il cambiamento sarà del tutto radicale.
Genere: Avventura, Drammatico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het, FemSlash | Personaggi: Clara Oswin Oswald, Doctor - 1, Doctor - 12, Doctor - Altro, River Song
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parte II 
Per il bene altrui 
 

-Dottore- fece Bill, in apprensione. -Dottore, dimmi che cosa posso fare...-
-Sto bene- rispose lui, cercando di rimanere impassibile di fronte alla sofferenza che provava. 
-No, tu non stai bene- fece il Primo Dottore, furioso. -Deve rigenerarsi adesso!- 
-No...- mormorò la versione più vecchia di lui. -Non posso farlo, non più. Ne ho abbastanza di cambiamenti- 
-Soffirai come un cane, lo sai?- sbottò l'altro, talmente irato da colpire con un pugno la console del Tardis. 
-Ho provato cose peggiori...- 
-Non ho alcuna intenzione di restarmene qui ad assistere alla mia stessa morte! Sei un idiota, Dottore!- 
-Oh, lo sono sempre stato- 
-Ora capisco perché non mi ricorderò di tutto questo! Assistere alla propria morte...sapere come si morirà è troppo persino per noi! Pensaci, per tutta la vita nasconderai a te stesso tutto questo! E questo perché sei uno sconsiderato!- 
-Lo so-
Il primo Dottore gli lanciò un'occhiataccia e uscì a grandi passi dal Tardis. Lanciò ancora uno sguardo alla macchina del tempo e poi scomparve da dietro la porta, sbattendola con forza. 
-Dottore, ti prego, fa come dice!- strillò Bill, con le lacrime agli occhi. -Rigenerati! Non posso... non posso perderti! Non puoi morire!- 
-Vuoi impedirmi di morire, Bill?- chiese lui, con un sorriso di divertimento. -Sarebbe proprio da te- 
-Per favore...- 
-Ho vissuto una lunga vita. Troppo lunga a mio parere. Non è stato sempre piacevole, anzi... ho visto cose che non augurerei mai a nessuno di vedere. Tuttavia ho conosciuto persone che hanno dato un significato alla mia esistenza, che mi hanno aiutato a crescere e a capire il giusto e il sbagliato. Una di queste persone sei tu, Bill. Quale fortuna ho avuto di conoscerti. Non smetto mai di ringraziare l'universo per avermi dato l'opportunità di incontrarti. Sei entrata in quell'aula d'università così vogliosa di conoscere le cose... Oh, Bill...- 
-Se mi stai dicendo addio non farlo! Non lo sopporterei! Dottore, tu mi hai insegnato ad essere forte, ma oggi ho compreso che anche tu hai bisogno di qualche lezione! Lo sai perché ti voglio bene, Dottore? Perché tu sei la persona più buona che io conosca. Lo so che spesso ti consideri un mostro, ma non lo sei. E molto probabilmente è questo che ti ferma, che ti impedisce di vivere una nuova vita. Pensi che potresti nuocere all'universo, che saresti in grado di fare del male. Ma Dottore... l'unica cosa che so è che tu agirai sempre per il bene altrui. In passato hai fatto degli sbagli, ma da quegli errori hai imparato e tutto ciò che può riservarti il futuro sono scelte appropriate e giuste, perché non oseresti mai ripetere gli stessi sbagli commessi in passato. Le persone avranno sempre bisogno di te, tutti hanno bisogno di te. Tu sei il Dottore, la persona più coraggiosa, più saggia, più buona che tutti dovrebbero avere la fortuna di incontrare. Ed è proprio per questo che devi continuare a lottare. Devi combattere contro te stesso e l'universo per portare un briciolo di bontà e di speranza in questo vasto spazio senza fine. E credimi, ne varrà sempre la pena. Il cambiamento non deve spaventarti. Tutti noi cambiamo, e sempre per il meglio. E tu... tu, Dottore, sarai spettacolare
-Ha ragione, sai?- 
Fu quella voce a sconvolgerlo completamente. Una voce che amava, ma non ricordava a chi appartenesse. Si voltò di scatto, sorpreso. Vide una donna, magrolina, di bassa statura e occhi castani. Quegli occhi lo fissavano intensamente. Clara. Quel nome se l'era ripetuto in testa un miliardo di volte, eppure non era mai riuscito a suscitare in lui nessuna immagine. Quel nome era rimasto solo un nome, niente di più. Eppure adesso comprese, rammentò tutto. Fu un colpo tremendo, quasi un'anomalia. Probabilmente era la potenza della polvere rigenerativa a fargli sbloccare quella parte oscurata del suo cervello. 
-CLARA!- urlò, colmo di consapevolezza. 
-Chi è Clara?- chiese Bill, confusa. 
-Un'amica...ora ricordo- sussurrò, lentamente. Fu quasi commosso da tutta quella irruenza di ricordi. Gli salirono le lacrime agli occhi, senza riuscire a scacciarle via. 
-Dottore- ripetè Clara. -È ora di andare- 
-Ho paura, Clara- 
-Una volta mi hai insegnato che la paura è nostra amica- 
-Lo è, ma spesso ci impedisce di fare la cosa giusta- 
-Allora combattila, Dottore. Non permetterle di fermarti, tu devi continuare a correre. Corri, Dottore, e non voltarti mai indietro. Tutto ciò che fai ti definisce, ma non devi averne timore. Tu sei il Dottore e lo sarai sempre- 
-Io sono il Dottore- ripeté lui, accettandolo per davvero, finalmente. E fu allora che la luce abbagliante si sprigionò. Il Dottore la liberò, la lasciò agire, non la trattenne ancora. Il volto di Clara... così dolce e delicato lo stava fissando. Sapeva che quella era soltanto una visione, un semplice ricordo. Ma era proprio il fatto che la stesse ricordando che gli diede un senso di tranquillità. La sua Clara... tutte le avventure passate insieme, tutti i litigi e quei suoi abbracci travolgenti. Avevano trascorso gran bei momenti assieme e di certo non la avrebbe più dimenticata. 
Clara gli sorrise amorevolmente. Sollevò una mano verso il suo viso e lo sfiorò. Naturalmente non sentì niente, ma quel gesto così spontaneo da parte sua lo invase di tenerezza. -Sì, sei il Dottore- 
Furono le ultime parole che udì.
Non fu una rigenerazione violenta come le altre due precedenti. Non sentì dolore, ma un piacevole formicolio sulla pelle. L'energia rigenerativa lo invase e la realtà intorno a lui si inabbissò in quel bagliore dorato. Sentiva la presenza di Bill e la visione di Clara. Erano accanto a lui e stava per morire, o meglio... lui stava per morire. Sarebbe arrivato un altro Dottore, ora. Una persona migliore, con molta più esperienza questa volta. E avrebbe agito nel modo più efficace possibile. Lo sapeva. Ne era certo. E questo gli bastò per tranquillizzarsi, per vivere quegli ultimi attimi in serenità. Era soddisfatto di se stesso e di tutto ciò che aveva fatto. Per tutto l'arco della sua esistenza in quel corpo, in quella rigenerazione, era stato il Dottore. Non aveva mai tradito la promessa. Poteva andarne fiero, poteva gioire per questo. E lo fece, perché sorrise. Le sue labbra si allargarono in un sorriso così ampio e felice che persino Bill riuscì a intravederlo nel bel mezzo di quella luce accecante. 

  
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