V
Angels with dirty faces
Running
fighting down the street
Ain't got no money but I don't cry
We're the people you don't wanna know
We come from places you
don't wanna go
Angels
With Dirty Faces – Sham 69
«
Dammi la definizione di free
party
e poi ti farò sapere se intendo venirci o no.»
Replicò gelida
Sakura dopo l'ennesima insistente richiesta da parte della sua
migliore amica Ino.
«
Mettiamola così: non è free
perché è gratis, ma perché sei libera
di fare tante cose
divertenti!» Esclamò Ino stringendosi forte al
braccio della
vittima di quel giorno. Il ragazzo strinse i denti ma non si
lamentò:
avere Ino Yamanaka anche solo per un'ora giustificava ogni tipo di
maltrattamento fisico.
« Non abbiamo lo
stesso concetto di divertimento, mi pare ovvio.» La ragazza
cercò
di trattenersi. Doveva tenere duro per non cedere all'istinto di
picchiare lì, seduta stante, la sua amica che la fissava con
quell'espressione da cucciolo ferito e desideroso di coccole.
« Dai, Sakura! Ci
saranno tante persone!»
« Puttanieri e
puttane.»
« Da bere!»
« Alcool a fiumi.
Sarà talmente pieno di alcool che mi basterà
odorare l'alito di chi
mi passa affianco per ubriacarmi.»
« Ci sarà anche
Deidara con noi!»
« Oh, ma come
sono felilce.» Replicò sarcastica cominciando a
massaggiarsi le
tempie con insistenza.
« E sai cosa vuol
dire questo? - Chiese Ino ben sapendo che non le sarebbe giunta
risposta – Ci saranno anche i suoi amici della
band!»
« E a me? Ino,
parla chiaro. Se hai messo gli occhi su qualcuno tra loro non devi
assolutamente coinvolgermi!» esclamò Sakura
saltando in piedi dalla
panchina.
Il ragazzo regalò
ad Ino la sua migliore occhiata ferita e se ne andò. Sakura
lo seguì
con lo sguardo puntandolo con il dito.
« Di lui me ne
occupo dopo. Sakura! Voglio solo passare una bella serata e tu hai
bisogno di aria fresca, persone nuove e avventure divertenti! Stai
con Sai da troppo tempo.» Concluse Ino annuendo con il capo.
« No, Ino, non me
la sento.»
« Sakura, da quando stai con Sai passi molto meno
tempo con me – iniziò Ino abbassando la testa per
fissarsi dritto
le scarpette in vernice – ho bisogno della mia migliore
amica.»
Alzò lo sguardo e
fissò Sakura direttamente negli occhi. Sembrava sincera, ma
Sakura
non le dette più di tanto peso. Si trattava solo di tecnica
e Ino
sapeva esattamente dove premere per avere ciò che desiderava.
« Solo questa
volta, però!»
Ino cacciò un
urletto, eccitata. Sakura fece appena in tempo a prepararsi per
ricevere l'abbraccio di Ino che la furia bionda la investì
in pieno.
« Cosa non si fa
per le amiche.» Commentò ricambiando l'abbraccio.
Sakura
stava
odiando con tutte le sue forze Ino in quel momento. La bionda, con la
complicità del gemello, avevano procurato un mucchio di
vestiti,
secondo il suo parere, alquanto discutibili e l'aveva costretta a una
prova generale.
« Che cosa ho
fatto di male per meritarmi tutto questo?» Chiese con aria
afflitta
sedendosi sul letto a baldacchino di Ino affianco a Deidara che la
guardava con espressione annoiata.
L'avevano
costretta a indossare dei vestiti al limite dell'indecente. Calze
strappate in più punti, maglia larghissima di una band dal
nome
grottesco, cintura con borchie, ma della gonna non c'era nessuna
traccia. Portava quella maglia a mo' di vestito e aveva come
l'impressione che l'incubo non sarebbe finito lì. Ino la
fissava
interessata e quasi sembrava contenta di essere riuscita a farle
infilare quegli stracci.
« Non avrei mai
creduto che nei negozi dell'usato ci fossero così tanti
abiti
particolari!»
Deidara guardò
sprezzante la sorella e le rispose: « Se tu non fossi stata
tanto
schizzinosa te ne saresti accorta prima e ti avrei presentato i miei
amici prima, nh.»
« Mi vuoi
spiegare perché devi assistere anche tu?» Le
chiese Sakura con un
diavolo per capello.
« Tranquilla
tanto a mio fratello non piacciono le ragazze e quindi se ti cambi
davanti a lui non succede niente.»
« Non è vero! Le
ragazze mi piacciono, Sakura no.» Commentò.
Sakura gli rivolse
un'occhiata omicida e Ino cominciò a frugare tra i vestiti
per
cercare qualcosa di adatto a lei. Si cambiò velocemente
nella cabina
armadio e quando uscì era quasi irriconoscibile: quella Ino
tanto
perfetta che aveva imparato a conoscere aveva lasciato spazio a una
ragazza di strada. Anche vestendo solo un paio di jeans molto
attillati e tutti strappati e una t-shirt bianca appariva comunque
sofisticata e bellissima. Tuttavia Deidara trovò lo stesso
qualcosa
da ridire. Dopo averle intimato di stare ferma scomparve in camera
sua, adiacente a quella della sorella, e tornò subito dopo
con un
paio di forbici in mano e delle spille da balia.
« Non voglio mica
avere due perfette signorinelle in borghese.»
Commentò mentre si
apprestava a creare ad hoc dei tagli nella maglia di Ino e bloccarli
con la spilla da balia. « Così sei perfetta. Fai
qualcosa a quei
capelli, però. Quelli di Sakura sono rosa quindi sono
già
abbastanza particolari, ma i tuoi sono troppo ordinari.»
Ino fissò
inorridita Deidara prima di sciogliersi lo chignon e farsi una
ordinaria coda alta.
Meno di mezz'ora
dopo anche il gemello della ragazza era pronto e quella era la prima
volta che Sakura lo vedeva così. Non si era certo aspettata
che
quando il ragazzo non portava la divisa scolastica indossasse quegli
stracci degni dei punk che avevano rovinato la festa di Ino.
« Badate bene di
farmi fare bella figura, nh.» Le ammonì Deidara
conducendole verso
la porta sul retro per sgattaiolare via indisturbati. Poco lontano
dalla casa, parcheggiato esattamente sotto un lampione, si trovava il
mezzo che li avrebbe dovuti portare alla festa: un camioncino della
VolksWagen in stile hippy. Sakura rabbrividì di disgusto nel
momento
in cui un ragazzo dai capelli blu elettrici aprì loro lo
sportello e
le fece accomodare all'interno della vettura.
I sedili
posteriori erano un optional, pensò Sakura notando che
effettivamente non c'erano. Quelli che dovevano essere i ragazzi
della band, i famosi Akatsuki, sedevano a gambe incrociate e le
fissavano con un sopracciglio inarcato.
« Non ci avevi
detto che tua sorella era così bella.»
Commentò il tipo con i
capelli blu mettendosi al posto di guida.
« Kisame,
smettila.» Lo zittì un ragazzo dai capelli rossi.
« Sasori.» Si
presentò senza aggiungere nient'altro.
« Io sono Ino e
lei è Sakura!»
Sakura guardò il
ragazzo seduto affianco a Kisame. Non si era ancora girato a
guardarle da quando erano entrate in auto, aveva solo bofonchiato
qualcosa di simile a «Itachi» ed era tornato ad
ignorarle mentre
accordava una chitarra. Il ragazzo mise in moto e, con un rumore
decisamente strano di sottofondo, si apprestarono a partire.
Deidara era
impegnato a scodinzolare all'indirizzo del ragazzo chiamato Sasori e
solo in quel momento Sakura capì perché Ino aveva
detto che al
fratello non interessavano le ragazze. Pensò che era un
peccato dato
che non era sicuramente brutto il ragazzo.
Lei, Ino e Deidara
erano senza ombra di dubbio i più giovani in quella vettura.
Gli
altri dimostravano almeno una ventina d'anni, se non di più.
Con i
suoi sedici anni si sentiva davvero piccola, ma decisamente
più
matura di quei giovani che giocavano a fare gli anticonformisti.
Kiba
era già
ubriaco e forse aveva pure fumato qualcosa. Sasuke lo guardò
dritto
negli occhi e, con il solito sguardo minaccioso, gli intimò
di non
rimettere in macchina. Karin, alla guida dell'utilitaria della sua
amica, li stava accompagnando alla festa.
Dopo quasi mezz'ora di
viaggio, i ragazzi arrivarono nella vecchia zona industriale di
Londra. La festa si teneva nel vecchio magazzino abbandonato che un
tempo serviva come garage per gli aeromobili da guerra. All'interno
del posto, la festa era già cominciata. L'odore di sudore e
di alcol
era talmente forte da impregnargli i vestiti e da dargli un po' di
nausea. Sulla parete di fondo era stato allestito un palco e una band
glam stava suonando. Non sapeva che quella sera ci sarebbe stata
anche della musica dal vivo e sperò con tutto se stesso di
evitare
spiacevoli incontri.
Afferrò con
decisione Karin per la vita e insieme si gettarono nella calca. Il
tempo stava passando fin troppo velocemente tra alcol e donne
diverse. Nonostante tutto ciò che aveva bevuto era ancora
stranamente lucido e si stupì per quello. Gettò
un'occhiata
distratta verso il palco e vide ciò che non avrebbe mai
voluto
vedere.
« Buonasera
gente, noi siamo gli akatsuki. »
Il cantante si era
appena avvicinato al microfono per presentare la sua band. Un boato
si propagò nella sala tanto per sottolineare il fatto che
gli
Akatsuki non erano propriamente degli sconosciuti in
quell'ambiente.
Osservò velocemente gli altri componenti del
gruppo fino a che il suo sguardo non si posò sulla scarna e
scura
figura del fratello. Itachi stava cominciando a suonare proprio in
quel momento fissando dritto avanti a sé. Con tutta quella
marea di
gente Sasuke era sicuro che Itachi non l'avrebbe mai visto eppure gli
sembrava che il chitarrista stesse guardando proprio nella sua
direzione. Si spostò velocemente da dove si trovava appena
in tempo
per sfuggire al pogo esagerato di un gruppo di groupies. Corse senza
esitazioni più vicino possibile al palco, pronto per salirci
sopra e
dare una lezione a suo fratello, una volta per tutti.
Gli mancava una
decina di metri per raggiungere il palco, ma una mano gli si
posò
sulla spalla facendolo bloccare.
Si girò di scatto
e riconobbe all'istante i lunghi capelli biondi di Deidara.
« Sasuke.» Lo
salutò con un tono che aveva un'ombra di minaccia.
« Lasciami
andare, Deidara.» Sasuke aveva troppo poco equilibrio per
potersi
permettere di attaccare il ragazzino di fronte a sé.
« Lascialo
stare.» Gli intimò il biondo. Si scambiarono una
lunga occhiata di
fuoco. Entrambi volevano picchiare l'altro, ma non era né il
luogo
né l'occasione adatta.
« Che succede
qua?» Si intromise una voce di ragazza urlando per sovrastare
il
tono della musica.
Sasuke la
riconobbe all'istante. D'altronde come avrebbe potuto fare a
dimenticare dei capelli così assurdi?
« Lasciagli
andare la spalla.»
« Sakura, non impicciarti.» Rispose Deidara
digrignando i denti.
« Ho detto di
lasciarlo.» Replicò Sakura stringendo a sua volta
il braccio libero
di Deidara.
Deidara rivolse
uno sguardo di superiorità e lentamente gli
lasciò andare la
spalla. Sasuke fece per allontanarsi, ma il ragazzo lo fece girare e
gli tirò un pugno in faccia.
Gli aveva spaccato
il labbro, constatò Sakura fissando il sangue scendere dalla
ferita.
Lo fece appoggiare a una spalla e lo portò fuori dal
magazzino. Lo
scortò fino al furgoncino VolksWagen e lo fece sedere a
terra con la
schiena appoggiata alla portiera.
« Fa vedere.»
Gli disse avvicinandosi per vedere il piccolo taglio sul labbro.
« Lascia stare.»
Le intimò lui.
Sakura gli spostò
la mano e cercò di capire se il taglio era profondo o meno.
Il
ragazzo le spostò la mano e la fece allontanare.
« Non dovevi
metterti in mezzo.»
Sasuke si lasciò andare a un cupo sospiro e
chiuse gli occhi. La ragazza usufruì di quel momento di
calma per
trovare qualcosa con cui pulire il sangue dal labbro del ragazzo. Si
piegò in avanti verso Sasuke e posò delicatamente
un lembo di
tessuto che aveva strappato dalla maglia sulla ferita. Il ragazzo
aprì gli occhi e davanti a sé vide solo il verde
degli occhi di
Sakura intenti a fissargli la bocca.
« Che cosa stai
facendo?» Le chiese con voce leggermente roca.
Sakura alzò gli
occhi e arrossì istantaneamente rendendosi conto della loro
vicinanza. Si allontanò di scatto e si mise a sedere
affianco a lui.
Tanto non sarebbe morto per un labbro tagliato.
« Ti stavo
aiutando.»
« Non ho bisogno
del tuo aiuto e non ne avevo bisogno nemmeno prima contro quel
ragazzino.»
Sakura non replicò e rapidamente calò il silenzio
tra di loro. Avrebbe tanto voluto dire qualcosa, ma non sapeva che
dire. Sentiva il respiro un po' affannato del ragazzo e
pensò che
forse era meglio lasciarlo stare in pace. Lasciò cadere le
mani, che
prima teneva in grembo, sull'asfalto e allungò le gambe. Un
calore
improvviso le riscaldò le mani ghiacciate. Guardò
a lato e vide che
il calore proveniva dalla mano di Sasuke. Il ragazzo, come lei, aveva
fatto cadere le mani e ora si trovavano a pochissimo spazio di
distanza.
« Quanti anni
hai?» Le chiese Sasuke con la voce resa pesante dall'alcol.
« Sedici.»
Rispose Sakura osservandolo.
« Sei troppo
piccola.» Commentò Sasuke prima di alzarsi e
andarsene.
________
I Free Parties in teoria sono i rave-parties, ma li
ho modificati un po' a mio piacimento. u.u
Chiedo immensamente scusa per il ritardo imperdonabile, ma ho avuto un
po' di imprevisti.
Prima di tutto ho avuto una francese laconica in casa per una
settimana, maledetto scambio con la Francia! Ho perso nuovamente la
chiavetta, salvo ritrovarla quando avevo perso ogni speranza sul mio
comodino. Poi ho dovuto mettermi sotto con la scuola e -grazie a ogni
entità celeste- sono stata premiata per i miei sforzi:
promossa con l'aiuto :D
Mi hanno salvato °__° mettendomi però il sei
in condotta -.-
Va behhh, le mie vicissitudini non interessano xD
Passo ai ringraziamenti dai
carolavale:
Anche qui si sono incontrati, visto?? Anche se Sasuke non è
proprio così galante come lo è stato nel capitolo
precedente xD Spero ti piaccia anche questo capitolo!
Hele91: Grazie
mille :D
Hipatya:
guarda, questa è la prima volta che "manovro" Karin e quindi
non so bene che fare xD Spero solo di mantenerla più in
character possibile. Sui/Ka piace anche a me come coppia, ma devo
vedere bene come incastrarceli perché sono solo personaggi
secondari. Magari se mi riesce faccio una one-shot stile "missing
moment" con loro. Vediamo un po' (: Sasuke non riesci ancora
a inquadrarlo vero? xD Dai, spero che anche questo capitolo sia di tuo
gradimento. Ciaoo
kry333: noto che le
chiavette hanno la tendenza a sparire xD Sai e Sakura non si lasceranno
poi così presto. Ooops ti ho lasciato un piccolo spoiler,
insignificante ma è pur sempre uno spoiler xD Dai, spero che
ti piaccia anche 'sto capitoletto insulso (:
sigaretta_93:
certo che è Shika/Ino! L'ho specificato anche
nell'introduzione alla storia (: Comunque fammi sapere cosa ne pensi
anche di questo capitolo (: