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Autore: frqncwscq    06/12/2017    3 recensioni
Quella che doveva essere una normalissima mattinata dinanzi a una tazza di caffè, si trasformò in:
incidente stradale, pianti qua e là, qualche bacetto, rissa su un letto d’ospedale e ossa rotte.
Dedicata alla mia adorata Andy! ( jisungpedonoona )
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Gray/Juvia, Lucy Heartphilia, Mirajane, Natsu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ad Andy, per la sua inaspettata
e precoce invecchiatura.
Ti voglio bene!
(Accettalo come regalo di compleanno/
Natale.)
 
Gray si alzò dal letto, con una strana sensazione.
Aveva deciso di fare colazione al suo bar di fiducia quella mattina, “Fairy Tail”, difatti cominciò a vestirsi (come se ne avesse bisogno) e ad andarsi a lavare i denti. Si guardò allo specchio soddisfatto del suo aspetto, poi si passò una mano sui capelli perennemente arruffati, ma non gli interessava.
Uscì di casa, lasciando che i raggi del sole gli toccassero la pelle. Chiuse gli occhi, godendosi quella luce.
– Gray-sama! –
Ed eccola lì. Juvia Lockser, con un sorriso a 32 denti, pronta a saltare addosso a Gray come ogni giorno. Il Fullbuster ha sempre pensato che fosse una ragazza d’oro e tutto quanto, ma leggermente ossessionata da lui, nonostante tutto era innamorata persa del ragazzo. E Gray non scherzava neanche.
Juvia lo abbracciò, sorridendo. – Buongiorno, Gray-sama –
– Ciao Juvia – rispose, scrollandosela di dosso.
– Juvia si chiedeva come stai oggi – chiese, camminando insieme al ragazzo verso il bar, non molto lontano dalla loro postazione.
– Come al solito –
Juvia sorrise, attaccandosi al braccio del ragazzo. Gray sbuffò.
– Devi sempre far così? –
– A Juvia piace stare al fianco di Gray-sama … –
Camminarono ancora per lungo, e dovettero attraversare la strada.
– Juvia, mi viene difficile camminare – spezzò il silenzio.
– Oh … – la ragazza si staccò, triste dalla frase del corvino.
Più in là, sulla strada, c’era una macchina, che correva verso la loro direzione.
– Gray-sama! – gridò Juvia, correndo verso di lui.
Poi, il buio.
 
– Un ragazzo è stato investito da un’auto – gridò un dottore – ha perso i sensi –.
Dietro di lui, c’erano i suoi amici: Lucy, che strattonava la mano di Natsu, Erza, Mirajane e Juvia, che non faceva altro che piangere e guardare il pavimento. Non aveva fiatato, cosa strana da parte sua. I ragazzi si sarebbero aspettati un urlo disperato del nome del ragazzo, e invece nulla.
– Juvia, tutto ok? – Mirajane si avvicinò alla ragazza, toccandole la spalla.
Juvia alzò lo sguardo, guardandola. Aveva gli occhi rossi.
– E se Gray-sama …? – si ritrovò a piangere per l’ennesima volta, portandosi la mani sul viso. L’albina la abbracciò senza pensarci due volte. Juvia la strinse, bagnandole la maglia che indossava.
Erano in mezzo al corridoio dell’ospedale come due cretine che aspettavano un miracolo.
– Mira! – gridò Lucy, richiamando l’attenzione dell’amica.
– Arrivo – disse, staccandosi dalla Lockser – Sarebbe meglio se … –
– Lo so – Juvia non voleva entrare per nessun motivo nella stanza. “Cosa faresti se Gray-sama morisse davanti i tuoi occhi?” si ritrovò a pensare. Provò a scacciare le lacrime che le stavano per uscire, ma invano. Si sedette su una sedia in sala d’attesa.
Intanto, nella stanza in cui Gray era adagiato sul materasso del letto, Natsu teneva la testa china, per non guardare l’amico in quelle condizioni. Aveva dei fili sugli avambracci e alla sua destra aveva il monitoraggio del cuore, che delineava i suoi battiti cardiaci. Sì, per ora era ancora vivo.
Forse l’unica speranza che c’era in quei minuti interminabili.
– Non riesco a vederlo così … – Lucy si girò verso la finestra che si affacciava su Magnolia.
– Nessuno riesce a vederlo in questo modo – rispose Mirajane, torturandosi le mani.
Erza era appoggiata con la schiena sul cornicione della porta, mentre vedeva l’amico addolorata.
Un lieve suono di rigiro tra le coperte. Gray era sveglio.
– Gray! – gridò Natsu.
Gray cercò di alzarsi, ma Lucy lo fermò prima del dovuto. – Non muoverti –
Il ragazzo si guardò attorno, stranito. Li squadrò uno ad uno, storcendo la bocca.
Chi siete?
In pochi secondi, quel minimo di speranza svanì.
– C-come … – Lucy si ritrovò a respirare a malapena, Erza uscì dalla stanza, scioccata. Juvia si alzò dalla sedia, vedendo la rossa.
– Come sta? – chiese.
– Si è svegliato … –
– Bene! Juvia ora può entrar- – Erza la prese dal polso, guardando il pavimento.
Ha perso la memoria – Juvia la guardò negli occhi.
– Cosa? – mormorò, lasciando che le calde lacrime le rigassero per l’ennesima volta le sue guance. Erza annuì poco convinta. La Lockser scansò la mano dell’amica, precipitandosi nella stanza. Vide gli altri vicino al letto, dove vi era vivo e vegeto il suo amato.
– G-Gray-sama … – sussurrò, avvicinandosi.
– Ti ricordi di lei? – disse Levy, facendo un sorriso forzato.
– Juvia! – esclamò Gray.
Nella stanza calò il silenzio.
– S-sì, sono io – rispose raggiante.
– La mia ragazza? –
Juvia arrossì violentemente.
– Ditemi come fa a ricordarsi di Juvia, reputarla la sua ragazza, e non si ricorda dei suoi vecchi amici – esclamò Natsu.
Lucy non era da meno; era felice per Juvia, ma ehi, quell’incidente gli ha fatto veramente male…
– Ragazzi, stavo scherzando … –
Natsu tirò un “vaffanculo” e saltò addosso a Gray, e di rimando lui gli schiaffeggiò le braccia per toglierselo di dosso. Lucy si mise a ridere guardando la scena, Mira ed Erza erano a dir poco scioccate. E Juvia voleva sotterrarsi.
– Dai ragazzi, adesso basta! – rise il corvino, scrollandosi di dosso il fiammifero. Gray passò il suo sguardo sulla sua stalker preferita.
– Vi dispiace lasciarci soli? – disse, facendo cenno a Juvia di rimanere e di avvicinarsi a lui.
Gli altri uscirono dalla stanza. Juvia, dal canto suo, si fiondò su Gray, abbracciandolo e piangendo a dirotto.
– J-Juvia mi fai male – la ragazza si staccò, guardandolo negli occhi.
– Ma quanto hai pianto? – le accarezzò una guancia, facendola rabbrividire.
– Gray-sama… Sei vivo! –
– Certo che sono vivo, cosa volevi? – la ragazza rise lievemente.
– E’ colpa di Juvia se ora sei qui … –
Gray sgranò gli occhi. – Che dici? –
– Ma sì! Non dovevo starti vicina… Scusa, Gray-sama! –
– A volti parli troppo, non pensi? – rise.
Juvia gonfiò le guance, e il ragazzo si ritrovò a pensare quanto fosse adorabile. Dopotutto, era o non era innamorato di lei?
– Gray-sam- – non poté continuare a parlare, perché un paio di labbra si appoggiarono sulle sue.
Gray la stava baciando. Il primo bacio di Juvia è stato rubato dal suo Gray-sama.
Non si curò del fatto che fosse diventata rossa come un pomodoro, né tantomeno del fatto che non si stava godendo quel momento a pieno. Quando la sua più grande cotta si staccò dalle sue labbra, tirò un urlo talmente potente da far attirare l’attenzione dei ragazzi che si precipitarono dai due.
– Che succede?! – esclamò Erza, spalancando la porta.
Juvia stava per morire, eccome se lo stava per fare. Non le importava più nulla, adesso poteva morire felice, tanto valeva farlo!
– Che le hai fatto, ghiacciolo? – esclamò Natsu, guardando prima uno, poi l’altro.
– Che ti interessa?! –
– Mi ha baciata! –
Le ragazze diventarono bianche, a Natsu cadde la mascella per terra.
– G-Gray… – attaccò Erza – siamo in un fottutissimo ospedale, stavamo per chiamare un dottore, e tu la baci? –
– Sì? –
– Con quale semplicità intendi rispondere così!! –
Quella che doveva essere una normalissima mattinata dinanzi a una tazza di caffè, si trasformò in:
incidente stradale, pianti qua e là, qualche bacetto, rissa su un letto d’ospedale e ossa rotte.
Felice di annunciarvi che Gray resterà lì per un po’ di tempo, con Natsu. Perché lui centra sempre.
Ah! Gray e Juvia stanno insieme. Nessuna tortura è stata inflitta sul Fullbuster.
   
 
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