20/12/2017
6 recensioniPoiché il mio oc omonimo del signor Sexy Izawa è un pirla, purtroppo tendo a rendere pirla anche l'originale, quindi non sono molto sicura sull'IC. E lo stesso vale per Hyuga. Eeeeh... niente.
Sbaglio o oggi è anche il compleanno di Mamo?
Di solito sono più cattiva coi personaggi che adoro. Gli è andata molto bene XD
Buona lettura ^^
La
Tigre e la Gatta
(dell'Izawa)
(dell'Izawa)
La superstizione era per sciocchi.
Trovava inconcepibile credere in qualcosa di così idiota. Perché camminare sotto una scala avrebbe dovuto portargli sfortuna?
O i gatti neri.
Andiamo!
Kojiro Hyuga aveva visto un gran numero di gatti neri attraversargli la strada mentre faceva le consegne e, sinceramente, se proprio doveva essere superstizioso, gli avevano portato solo fortuna. Giocava nella Toho, aveva la sua borsa di studio e poteva eliminare la voce scolastica e calcistica dalle cose che avrebbero pesato sul bilancio famigliare. Chiamala sfiga!
-Ma guarda, parli del diavolo... -
Aveva appena svoltato l'angolo ed ecco un felino di piccola taglia e pelo corto, nero come la notte, zampettare nella sua direzione.
Il gatto portava un collarino rosa con campanello, quindi suppose che fosse una femmina. Ed era anche molto amichevole, dato che subito gli si strusciò sulla gamba. Kojiro si abbassò al suo livello (pessima mossa, forse la gattina si sarebbe spaventata e avrebbe tentato l'assalto con gli artigli) e le fece annusare la mano.
-Non ti faccio niente, ok?- la rassicurò. L'animale annusò incuriosita per qualche secondo, poi diede una leggera lappata alle dita dell'attaccante. Invito accettato. Kojiro sorrise e le accarezzò il manto liscio e ben curato.
-Devi essere di buona famiglia, accidenti, sei davvero carina... -
Queste erano cose che di certo non avrebbe mai detto a qualcuno, ma i gatti non parlano, si disse. I padroni dei gatti sì, però. Inorridì quando si accorse di non essere solo. C'era qualcuno alle sue spalle. Si voltò di scatto facendo scappare la gattina, la quale corse a rifugiarsi dietro le gambe dell'intruso.
Se Kojiro Hyuga era imbarazzato, l'altro tizio pareva pietrificato.
-Non dirò nulla, giuro!- esclamò con finto terrore.
-Izawa! Che ci fai qui?!-
-Eeeh? Sono in visita da dei parenti. Tranquillo, non dirò a nessuno che ci stavi provando con Marin.-
-Marin?-
-Lei, la mia gattina.- rispose Mamoru -Dato che veniamo spesso qui, conosce bene la zona e va molto a zonzo ma non voglio rischiare che arrivi qualche gattaccio pervertito. Fortuna che ha trovato te.-
-Se non vuoi che resti incinta, potresti tenertela in casa.-
Mamoru fece un sorrisetto di compatimento.
-Ci tengo alla mia casa. Questa peste sa essere molto vendicativa se non ottiene quello che vuole. In realtà è più una specie di tigre che un gatto. Forse è per questo che ti ha preso in simpatia.-
-Cosa vorresti dire con questo?-
Nonostante l'aria minacciosa, Mamoru si lasciò andare ad una risatina.
-Proprio questo, Hyuga.-
Ci mancava solo che lo graffiasse e il paragone fra il capitano della Toho e un felino mestruato sarebbe stato perfetto. Ma lui si guardò bene dal dirglielo. Non ci teneva ad essere squartato. Tanto sapeva che avrebbe pagato in campo quanto aveva avuto il piacere di vedere. Ah, se non fosse stato un uomo d'onore e avesse avuto una macchina fotografica, che risate si sarebbe fatto con Hajime e Teppei...
E invece no.
-Per noi è ora di andare.- disse prendendo la gattina in braccio. La piccola protestò un poco e si tese col musetto verso Kojiro, che non resistette all'impulso di farle qualche grattino.
-Allora, ci vediamo domenica per l'amichevole.- salutò Mamoru.
-A domenica.-
-Amichevole, mi raccomando.- gli ripetè da lontano.
Kojiro sussultò, irritato.
-Non ci contare.- rispose. Figurarsi. Non c'era andato piano con Misugi, figurarsi se lo faceva per una faccia da culo con un gatto adorabile.
Due mesi dopo, l'attaccante della Toho si ritrovò nuovamente faccia a faccia con la suddetta faccia da culo a zonzo per il suo quartiere.
-Izawa, cerchi ancora la tua gatta?-
Il centrocampista lo salutò.
-No no, lei è a casa. Ha avuto dei piccoli.- il suo sguardo si fece tagliente a quel punto -Evidentemente qualche gattaccio pervertito è riuscito ad allungare le zampacce.-
-Non starai cercando il colpevole per vendicarti? Che sei? Un padre geloso?- lo prese in giro l'attaccante, divertito.
Mamoru alzò le spalle.
-No. Sto facendo il giro dei conoscenti per piazzare i cuccioli.-
A quelle parole, lo sguardo di Kojiro si fece più interessato e ciò non sfuggì al centrocampista.
-T'interessa? Ne sono rimasti due. Dobbiamo terminare coi vaccini eccetera, ma poi sarebbe tutto tuo. Tua. Sono rimaste due femmine.-
Kojiro ci pensò su pochi secondi.
-Ai miei fratellini non dispiacerebbe.-
-Neanche a te, lo so.-
Lo ignorò.
Non poté ignorare però la piccola palla di pelo che conobbe di lì a poco tempo dopo. Il manto scuro e morbido, quasi gonfio, su quel corpicino minuscolo. Le zampine e il ventre erano invece bianchi, così come la punta della coda. I due s'intesero alla prima occhiata.
-E' adorabile.- confessò. Tanto Izawa avrebbe taciuto, se ci teneva alla pelle.
-Ho dei libri che possono aiutarti nel primo periodo.- disse Mamoru, lasciandogli vicino una busta con quanto di utile serviva alla gattina e al nuovo padrone. -Allora, hai già deciso come chiamarla?-
No, non aveva deciso, ma ci avrebbe pensato nei giorni a seguire, almeno così disse. Voleva qualcosa di carino, come Myu, Nya, Rina o qualcosa come Tora ma... solo dopo due giorni decise che persino l'ultimo era troppo riduttivo per quel tornado in miniatura. Altri due giorni e numerose imprecazioni disperate dopo e Kojiro Hyuga scoprì che la micetta rispondeva solo al grido -Maledetto Izawa.-
Peccato che Maledettoizawa fosse un nome così poco femminile e carino...
Note: alla fine credo che i nomi tra cui Kojiro sceglierà saranno Tora o Morte Nera u.u
La questione dell'Oc omonimo di Izawa non è così importante, ma ve la dico lo stesso. In realtà quando lo "creai" era il nostro Izawa, in una sorte di crossover Digimon/Captain Tsubasa, ma ho dovuto separare i due per poter creare una storia pubblicabile XD
Se siete passati in altre mie storie, beh, tutto questo per dire che il nome del gatto viene proprio da quelle là. Solo che Marin non sarebbe una felina, ma un personaggio che finirà per legare molto con il mio Mamo pirla. In un certo senso era un modo divertente per me di collegare i mondi.
La Marin umana, inoltre, di cognome fa pure Hyuga.
Ora capite perché la nostra Tigre soffia troppo verso il Mamo?
Scherzi a parte: ho cercato di restare sul vago riguardo ad ambientazione di questa fic perché essendo la prima, non so ancora come muovermi ecc...
Ci tengo inoltre a precisare che dato che la mia ispirazione fa cagare ultimamente, non sono molto convinta del risultato...
Insomma, se vi è piaciuta o ci sono consigli per una "novellina" come me, sono tutta orecchi. ^_-