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Autore: Ms Mary Santiago    24/12/2017    2 recensioni
Piccola OS su alcuni personaggi delle mie storie “Hogwarts 1944 – First Act” e di “Hogwarts 1973 – The first order of Phoenix” alle prese con il Natale.
L’OS sarà strutturata in cinque parti:
- Parte prima: “Il Babbo Natale segreto” [Minerva; Drusilla; Stephen; Nicholas; Rebekah]
- Parte seconda: “La principessa di papà ha sempre quello che vuole” [Renford; Katherine; Rodolphus; Raelena; Rabastan]
- Parte terza: “Di regali e ricatti” [Kara; Fleamont; James]
- Parte quarta: “Operazione Babbo Natale” [Adhara; Alphard; Hydra; Sirius; Regulus; Andromeda]
- Parte quinta: “Babbo Natale, è arrivato Babbo Natale … o forse no!” [Laura; Devon; Edgar; Amelia; Benjamin; Alya; Jonathan; Arianne]
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Black, Famiglia Lestrange, Famiglia Potter, Maghi fanfiction interattive, Minerva McGranitt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Il Babbo Natale segreto

 

 

 

 

 

 

- Non capisco perché quest’idea non ti piace –, bofonchiò Drusilla mentre recuperava tutti i pacchetti deposti ai piedi dell’albero di Natale, - dopotutto il Babbo Natale segreto è una cosa Babbana perciò ha molto più senso che sia tu ad apprezzarla che noi. –

Almeno in teoria il ragionamento dell’ex Tassorosso filava alla meraviglia, peccato solo che lei e Stephen avessero preso alla lettera l’idea di sbizzarrirsi con regali misteriosi e impensabili e si fossero decisamente fatti prendere la mano.

- Non dico che non mi piace, ma l’idea che voi abbiate scelto il mio regalo con l’obiettivo di renderlo una cosa sconvolgente mi preoccupa non poco – chiarì Minerva.

- Questo perché tu sei sempre paranoica. Rilassati, dopotutto è la Vigilia di Natale. –

Paranoica o solo ben consapevole di ciò che passava per la testa di quei due?

- Spero solo che non sia una cosa troppo imbarazzante – bofonchiò seguendola in salotto.

Si accomodarono sul divano mentre Stephen faceva girare l’ampolla contenete i nomi dei rispettivi destinatari.

- Voglio cominciare io – decretò Rebekah, puntando dritta verso l’urna e inserendo la mano prima ancora che qualcuno potesse avere da obiettare.

Pescò il foglietto, illuminandosi quando lesse il nome di suo padre come destinatario.

Afferrò il pacchetto, scartandolo alla velocità della luce ed estrasse l’abito accuratamente ripiegato che aveva visto la settimana scorsa nella vetrina di Madama McClan.

- Lo sapevo, lo sapevo! Grazie, sei il migliore papà. –

Sorridendo soddisfatto, Stephen riscosse un abbraccio dalla figlia e passò l’ampolla al suo primogenito.

- Minerva - lesse Nicholas, allungandosi poi a prendere il pacchetto.

La sagoma era familiare e dopo aver tolto il primo involucro di carta da pacchi riconobbe la scritta dorata del kit di manutenzione per scope.

Sorrise alla direttrice della sua Casa.

- Grazie mille, è semplicemente perfetto. –

- Il meglio per il Capitano di Grifondoro – replicò la donna con una strizzata d’occhi.

- E adesso è venuto il turno di Minerva – esclamò gioviale Stephen, passandole l’ampolla.

La donna estrasse la pergamena, sorridendo titubante quando lesse il nome di entrambi i coniugi King.

- Prima che apra il pacco è forse il caso che i ragazzi escano? –

Drusilla tentennò per qualche istante prima di annuire.

- Uhm … direi proprio di sì. –

Bene, ecco svelato il mistero: un completino intimo commestibile e a dir poco ridottissimo.

- Ehm … esattamente questo con chi lo dovrei usare? –

- Con chiunque tu riesca a rimorchiarti per la festa di Capodanno -, replicò schietto Stephen, - dopotutto conosci il detto no? –

Minerva arrossì come un peperone.

D’accordo, la sua vita sentimentale non era particolarmente movimentata ma da lì a suggerirle di sfogare i suoi istinti con qualcuno alla festa di Capodanno dei Bones ce ne passava.

- Ci saranno un sacco di Auror super sexy – asserì Drusilla, beccandosi un’occhiataccia dal marito.

- E tu che ne sai di Auror super sexy? –

Scrollò le spalle, allungandosi a baciarlo, - Lo so solo per sentito dire. –

Riponendo il completino nella sua confezione, la donna scosse il capo a metà tra l’esasperato e il divertito.

- Voi due siete senza speranze. –

- Lo sappiamo, felice Natale Minnie! –

 

 

 

 

 

 

 

[521 parole]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La principessa di papà ha sempre quello che vuole

 

 

 

 

 

 

- I regali si scartano dopo il cenone – rispose Katherine davanti all’ennesimo tentativo di Rodolphus e Rabastan di ottenere il loro dono.

- Ma mamma, non siamo più dei bambini, perché dobbiamo aspettare? –

- Perché da come vi state comportando forse non lo siete anagraficamente ma di certo sì a livello di maturità – replicò imperturbabile.

Sbuffando, marciarono risolutamente nel salone in attesa che il resto degli ospiti arrivasse.

Lì trovarono Raelena seduta davanti al camino in compagnia del padre.

- Cosa state complottando voi due? – domandò Rodolphus, appoggiandosi allo schienale della poltrona e osservandoli con le profonde iridi blu.

- Assolutamente nulla. –

- Certo, come se fosse possibile. Voi due insieme siete pericolosi. –

Raelena e Renford si scambiarono un’occhiata complice prima di voltarsi verso i due e atteggiare i volti nelle espressioni più innocenti del loro repertorio.

- Non abbiamo proprio la minima idea di cosa stiate insinuando – insistè Raelena, alzandosi dal divano e tenendo il braccio saldamente nascosto dietro di lei.

- Se è così allora cosa nascondi? – insistè Rodolphus.

- Una cosa fantastica, si chiama “fatti gli affaracci tuoi”. –

- Non sarà mica il tuo regalo? –

- Merlino, quanto sei noioso e pedante, mi domando cosa ci trovi in te Bellatrix. –

- Allora fammi vedere cos’è. –

- Non ci pens … ehi, Rab, razza di traditore! – esclamò quando il fratello più piccolo approfittò della loro distrazione per fare il giro e afferrare il pacchetto che la sorella aveva in mano.

Lo mostrò a Rodolphus.

Un paio di scintillanti orecchini di smeraldo.

- Avevi ragione, lei hai già avuto il suo regalo. –

Lo sguardo accusatore dei due fratelli si spostò verso il padre, che continuava a fissare il caminetto come se nulla fosse.

- Papà, perché a lei sì e a noi no? –

- Dovreste saperlo ormai -, intervenne Katherine attirata dalle proteste, - la principessa di papà ha sempre quello che vuole. –

- L’ho sempre detto che nascere uomo è un evento ricco di svantaggi – bofonchiò Rabastan, incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio.

- Se vuoi posso provare a cambiare la situazione dandoti un bel calcio – propose Raelena, facendolo impallidire leggermente.

- Non oseresti … -

- Tu credi? Eppure dovresti saperlo che ho sempre desiderato una sorellina – replicò, con voce carezzevole ma intrisa di minaccia.

- Mamma …? –

- Sono arrivati gli ospiti -, tagliò corto la signora Lestrange, - perciò vi sarei grata se quando entreranno trovassero i sessi di tutti voi ancora invariati. –

E così Raelena la faceva franca un’altra volta.

Soddisfatta, fece la linguaccia all’indirizzo dei fratelli maggiori e si accaparrò all’istante il posto a tavola alla destra del padre.

 

 

 

 

 

 

 

 

[439 parole]

 

 

 

 

 

 

 

 

Di regali e ricatti

 

 

 

- James Henry Potter, esigo che tu metta immediatamente in ordine la tua camera, i nostri ospiti stanno per arrivare – ordinò Kara, fissando con determinazione le iridi nocciola di suo figlio che in quel momento se ne stava allegramente sdraiato sulla poltrona a non fare assolutamente nulla.

- Perché dovrei? –

- Perché tra poco comincerà il cenone e la tua camera è un porcile. –

- E devono mangiare in camera mia? Non mi risulta. –

- James! –

- Sì? – replicò, sbattendo le ciglia con aria fintamente innocente, - Ho forse detto qualcosa che non è la pura verità? –

- D’accordo, piccolo teppista, allora lascia che sia io a dirti la verità più sacrosanta di tutte. –

- Riguarda la nascita di nostro Signore? –

Lo sguardo furioso della madre gli fece perdere almeno un briciolo di spacconeria e smise di sorridere d’un tratto.

- Hai detto tu che era una verità sacrosanta quindi è logico supporre che si trattasse di questo – mormorò a mo’ di giustificazione.

- No, non riguarda nostro Signore, ma quel nuovo modello di scopa che tuo padre ti ha malauguratamente acquistato e che avremmo dovuto darti al termine del cenone … ma se la tua camera rimane in quello stato credo proprio che la darò in beneficienza, sono certa che Minerva saprà cosa farne. –

James si mise immediatamente seduto, attento e vigile, - Non è uno scherzo, solo una tattica per farmi fare quello che vuoi tu, vero? –

Kara fece spallucce.

- Suppongo che non ti resti che scoprirlo. –

James volse lo sguardo verso suo padre, che fissava ostinatamente il muro chiarendo che lui in quella discussione non voleva entrarci in alcun modo.

- D’accordo, vado subito a sistemarla, ma spero proprio che questa storia della scopa sia vera – bofonchiò sconfitto, marciando a testa bassa verso il piano superiore.

- I miei complimenti, sei come sempre una vera maestra quando si tratta di rimetterlo in riga – considerò Fleamont, sorridendo divertito.

- È un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo. Piuttosto tu hai già apparecchiato? –

- Non ancora, perché vuoi forse minacciarmi con qualche scopa? –

- No, pensavo di usare l’idea del dolce … e mi riferisco a quello da consumare in camera da letto e non a tavola – chiarì.

- Vado subito ad apparecchiare! –

 

 

 

 

 

 

 

 

[376 parole]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Operazione Babbo Natale

 

 

 

 

 

 

 

Alphard lanciò un’occhiata incuriosita all’indirizzo di sua moglie, indicandole il piccolo drappello davanti al camino che parlava fittamente e che comprendeva oltre a sua figlia anche Andromeda, Sirius e Regulus.

- Tu hai idea di cosa stiano parlando quei quattro? –

Adhara annuì, sorridendo divertita.

- È la missione che stanno portando avanti da tutta la settimana, la ricerca dei pacchetti con i regali entro la mezzanotte. –

- E Bellatrix e Narcissa non sono interessate a partecipare? –

Adhara lanciò un’occhiata in direzione delle nipoti. La maggiore sedeva al tavolo e chiacchierava fittamente con il padre e l’altro zio mentre la più piccola delle figlie di Druella e Cygnus stava seduta sulla poltrona in modo perfettamente composto e stringeva tra le dita affusolate un libro.

- Non credo che sia un passatempo abbastanza adulto per Bella né abbastanza signorile per Cissy. –

- Probabilmente hai ragione, ma dimmi … esiste la possibilità che li trovino? –

- Ne dubito, sono una maestra in quanto a nascondere pacchetti. –

Sorridendo compiaciuto, le scoccò un bacio a fior di labbra.

- Penso che senza di te la mia vita sarebbe tremendamente noiosa. –

Mentre stava per rispondergli, Hydra tossicchiò leggermente per attirare la loro attenzione.

- Abbiamo deciso ufficialmente che l’Operazione Babbo Natale è fallita anche quest’anno … complimenti, mamma, hai vinto di nuovo. –

Sorridendo compiaciuta, le porse il vassoio con le fette di salmone affumicato.

- Porta queste a tavola così ci sbrighiamo a mangiare e poi vi mostro dove erano nascosti … ci siete andati molto vicini, ma magari l’anno prossimo ci riuscirete. –

Rimasti soli, Alphard domandò: - Pensi davvero che ci riusciranno? –

- Certo che no, sono una maestra in questo gioco. –

 

 

 

 

 

 

 

 

[277 parole]

 

 

 

 

Babbo Natale, è arrivato Babbo Natale … o forse no!

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando il campanello di casa Bones suonò con impeto si erano appena messi a tavola. La piccola Arianne, figlia di Alya e Jonathan, di appena cinque anni trillò deliziata: - Deve essere arrivato Babbo Natale! –

Sorridendole gentilmente, Amelia scosse il capo.

- Annie, te l’abbiamo già spiegato, Babbo Natale arriva alla mezzanotte della Viglia. –

- Magari gli funziona male l’orologio ed è arrivato prima. –

Soffocando un attacco di risate particolarmente violento, Edgar replicò: - Ne dubito fortemente, Annie … al Polo Nord hanno un sistema orario perfetto. –

- Davvero? –

- Certo. –

- Ah … allora chi può essere? – chiese con infinitamente minor entusiasmo.

Proprio mentre i suoi genitori stavano per risponderle l’ospite ritardatario fece la sua comparsa trasportando in spalla una sacca piuttosto imponente.

- L’avevo detto che era Babbo Natale! –

Proprio mentre Arianne saltava giù dalla sedia e correva verso l’uomo, questi gettò indietro il cappuccio del mantello da viaggio e rivelò il volto segnato di Alastor Moody.

- Chiedo scusa per il ritardo, ma i contrabbandieri non riposano nemmeno alla Vigilia. Ho appena sequestrato un carico di manufatti illegali incredibilmente rari – bofonchiò, accennando al sacco che aveva deposto a terra.

- Ah, quindi non è Babbo Natale – sospirò delusa.

- Temo di no, piccola. –

- Pazienza, spero solo che non arrivi quando sono già addormentata … tu mi sveglierai, vero zio Alastor? –

- Puoi scommetterci, tesoro, con me nei paraggi l’arrivo di Babbo Natale sarà adeguatamente annunciato. –

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Salve!

Un piccolo regalo di Natale per voi mentre aspetto l’inizio del Cenone della Viglia. Spero che vi sia piaciuta.

Ci sentiamo verso il 2 gennaio con le altre storie.

Buone feste a tutti!

Stay tuned.

XO XO,

Mary

   
 
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