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Autore: Never_alone20206    31/12/2017    2 recensioni
Rin Yoshida, ragazza ventenne, orfana e sorella di due fratelli pasticcioni, passa la sua vita a lavorare come cameriera per arrivare a fine mese. Cosa succederà quando un giorno, nel ristorante in cui lavora, si presenta Sesshomaru Taisho, uno degli uomini più ricchi del Giappone, che durante un'appuntamento con Kagura Yamamoto, organizzato dalla madre, dichiara di essere già impegnato con lei e la bacia ?
Rin si ritroverà costretta ad accettare la proposta di Izayoi Taisho, madre di Sesshomaru, di ammagliare e sposare il figlio in cambio di denaro per suo fratello maggiore, il quale rischia di essere ucciso a causa dei debiti.
Tratto dal prologo:
Ho la sensazione di aver preso un palo in pieno e che questo sia uno dei miei tanti sogni che riguardano Taisho, senza, ovviamente, la parte erotica.
Aspettate, da quando ci frequentavamo? E perché si stava alzando? E perché si sta avvicinando? E perché mi stava prendendo il viso fra le sue fantastiche mani? E perché il suo volto privo di imperfezioni era così vicino al mio? E perché l'uomo più desiderato di tutto il Giappone mi stava baciando?
Cosa diavolo stava succedendo?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO IN REVISIONE



"Rin sul serio, se continui cosi ti licenziano di nuovo"


Grazie Tomoe, il tuo sostegno morale è sempre d'aiuto, soprattutto la mattina quando i miei sensi omicidi sono più sviluppati del solito. Per non parlare di quando urli, mi sembri Izayoi Taisho in preda ad una delle sue crisi esistenziali dove inizia a mettere in dubbio la sua figura materna, cosa abbastanza sconcertante per alcuni, ma alquanto normale per me. Anche se, parlando onestamente, dubito che il suo problema principale siano queste crisi, io mi concentrerei particolarmente sui disturbi mentali e forse anche sulla sua ossessione di controllare la vita di tutti, inclusa la mia.
Non posso fare altro che sospirare. La vita nella Compagnia Taisho è...dura. Pensavo bastassero soltanto l'impegno e la voglia di lavorare, ma a quanto pare non è proprio così. Stare a passo con Sesshomaru è come stare a passo con un uragano. Quel uomo sta risucchiando ogni briciolo di entusiasmo si trovi nel mio corpo, mi sta lentamente trasformando in un essere apatico e privo di espressione. Non riesco a ricordare un unico istante di queste due lunghe settimane durante le quali mi abbia mai procurato un sorriso. E' sempre così irritante e composto.
Dall'altro lato ci sono stati Naraku e Kagura Yamamoto, la mia coppia di cugini preferiti. Ad essere sincera non pensavo di essere dotata di un sarcasmo così pessimo.
La verità è che sono molto peggio di Sesshomnaru. Kagura ha passato il suo tempo a tartassarmi di domande alle quali, da persona educata, ho risposto con frasi molto corte. Penso che abbia capito che, in realtà, io e il mio capo abbiamo una relazione solo e unicamente professionale. Naraku invece non ha fatto altro che invitarmi a cene e pranzi standomi attaccato peggio di una medusa. Sono quasi stanca di pronunciare continuamente sempre la stessa parola : No !
E mentre io vi sto raccontando la mia fatidica vita sono già in piedi, vestita e pronta per un viaggio d'affari molto importante. Inizio a trascinare la piccola valigetta fuori dal portone di casa dove, da almeno dieci minuti, mi attende la macchina della Compagnia Taisho che ha il compito di portarmi a Nikko, una delle città più interessanti e belle del Giappone. A detta di Izayoi questo affare è molto importante e che probabilmente ci terrà lontani da Tokyo per circa una settimana. Ovviamente non si è risparmiata certi commenti che solo a pensarci mi fanno arrossire.

"Ascolta Rin chan, ma prendi per caso la pillola ?"  mi domanda Izayoi assottigliando gli occhi e lanciandomi sguardi colmi di malizia. Involontariamente le mie guance passano da un colore pallido a uno fervido. Perché mi deve sempre mettere in imbarazzo ?
"N-no" rispondo titubante con un tono alquanto basso. Sto cercando di farle capire che la mia vita sessuale è insistente quasi quanto la sua simpatia, ma è troppo presa dal suo ingegnoso piano da notarlo.
"Mi raccomando allora, prendete le giuste precauzioni"


Ripensare a quella conversazione mi fa disperare ulteriormente.Si, ho vent'anni, ma nella mia vita ho avuto solo una relazione: la tipica relazione adolescenziale che durò due anni. Anzi, non la definirei nemmeno una relazione. Non mi ricordo molte cose anche se, in realtà, ci siamo lasciati più o meno un anno fa. Quello che voglio dire è che io non ho neanche l'uno per cento dell'esperienza sessuale che Sesshomaru Taisho ha. Non saprei fare nulla se non farlo ridere, come già successo nel suo ufficio quando mi aveva beccata ad origliare. Prima che ve lo chiediate sono semplicemente scappata per poi il giorno seguente far finta di niente, cosa che anche il mio capo fece.

"Buongiorno signorina Yoshida" mi dice una voce calda. Metto a fuoco la figura di uomo di mezza età che non è altro che l'autista del mio capo.
"Buongiorno a te Arata" rispondo accennando un sorriso sincero mentre lui inizia a prendermi la valigia di mano.
"Il signor Taisho è già a Nikko, vi sta attendendo "

*******

Il viaggio in aereo è stato molto tranquillo. Certo, si trattava di un aereo privato, quindi sarebbe stato strano essere infastidita da qualcuno. Quando scesi dall'auto istintivamente la mia bocca si spalancò. L'hotel era stupendo, ma forse la cosa che mi stupì ancora di più fu leggere il cognome del mio capo sull'enorme edificio. Non mi sarei mai permessa nella vita trascorrere una notte in questo tipo di hotel, insomma cinque stelle non te le guadagni facilmente. Di fronte a quest'ultimo c'era una fontana a raso a dir poco stupenda. Come luogo era abbastanza lontano dalla città, ma era di una bellezza unica e disarmante.

"Signorina Rin" mi sento chiamare e istintivamente rivolgo lo sguardo verso una donna. La osservo meglio per poi capire che è Sakura.
"Il signor Taisho vi attende" mi comunica facendomi segno di seguirla. Trascino i miei pochi vestiti con me per poi entrare all'interno dell'edificio che ,a sua volte, non delude affatto. Credo sia stato costruito tutto con l'oro siccome il colore predominante è ,appunto, l'oro.
Sono stanca, non posso negarlo. Vorrei unicamente farmi una doccia e finire fra le braccia di Morfeo, cosa che non succederà a detto di Sakura. Quel acido di Sesshomaru richiede la mia presenza bla, bla,bla. Chi diavolo lavora alle nove di domenica sera ? Poi Izayoi mi ha detto che sarei dovuta partire lunedì, eppure io mi ritrovo già in questo posto di lusso. 
Poso il bagaglio nella stanza indicata uscendo poi subito dopo. Seguo la mia collega in silenzio, troppo debole per intraprendere una conversazione. La scruto mentre bussa ad una porta e non posso non ripensare al mio primo giorno nella Compagnia Taisho, automaticamente sorrido. La vedo dischiudere l'oggetto in legno per poi scomparire dal mio campo visivo.

" Mi ha chiamato signor Taisho ? " 

Lo guardo. Sta indossando un accappatoio bianco quasi quanto la sua pelle. Gli occhi sono chiusi e ha un'espressione rilassata, cosa alquanto ambigua. Spesso, nonostante la neutralità che ha costantemente in viso, ha anche un pizzico di odio nello sguardo, quasi volesse pietrificare tutti. 
E' bello, talmente bello quasi da farmi piangere. A volte ho pensato a quanto sarebbe piacevole abbandonarsi fra quelle braccia rassicuranti e anche a quanto sarebbe meraviglioso se la smettesse di parlare esclusivamente di lavoro. Vorrei che mi parlasse di lui.
Ha una famiglia strana, è vero. Ma oltre al contratto con Izayoi, io vorrei sinceramente conoscerlo. Conoscere quel ragazzino che è diventato uno degli uomini più potenti in questo paese e che è riuscito a farsi strada fra mille figure con il suo stesso prestigio. Improvvisamente mi sento pervasa dalla tristezza. E' impossibile, fra me e lui c'è un vuoto che non si riempirà mai, non potremmo mai essere nulla. Perché quella donna ha proposto una cosa del genere a me ?

"Avvicinati Rin " 

Repentinamente dischiude gli occhi, questa volta sono diversi. Sono lievemente lucidi, sembrano soffrenti. Esaudisco la sua richiesta e mi accosto alla poltrona su cui è seduto. Ha la fronte imperlata di sudore, così come il petto che riesco ad intravedere.

"Sembri perplessa " afferma osservandomi.
"Non capisco perché la mia partenza sia stata anticipata " rispondo sostenendo lo sguardo. Per un attimo cala il silenzio fra di noi per poi sentirlo di nuovo parlare.
"Dovrai sostituirmi nell'esposizione di un progetto " dice tranquillo mentre i miei occhi si spalancano completamente e i miei polmoni cessano fino a non respirare più. 

Rivaluto la situazione, perché dovrebbe chiedere una cosa del genere a me ? So che in queste due settimane ho acquisito tante informazioni e insomma, è merito suo se io attualmente possiedo tutte queste conoscenze. Anzi ,adesso pensandoci, non mi ha più chiesto il motivo per il quale io sia stata raccomandata come segretaria. Però non sono in grado di rappresentarlo in una cosa così importante. 
Lo osservo : ha il respiro pesate, sta sudando nonostante l'aria fresca che sta entrando dalla finestra aperta, gli manca l'odio consueto negli occhi. Con una mossa repentina gli afferro il viso e avvicino la sua fronte diafana alla mia.  

"Ha la febbre" constato per poi in seguito realizzare quello che ho appena fatto. Studia la mia reazione in un silenzio tombale. Non sembra seccato da questo mio avvicinamento. Scruto la sua mano che si va a posare delicatamente sul mio viso caldo. Impulsivamente chiudo gli occhi, in attesa che qualcosa accada, ma prima che io riesca a percepire qualcosa, la porta si spalanca.

"Rin" 

Quella voce
Quella odiosa voce 
La voce che non avrei mai voluto sentire
Perché diamine si trova qua ?!?!


Sesshomaru si scosta, adesso trovandosi ad una distanza accettabile da me. All'istante mi accorgo che il mio cuore sta battendo in modo irregolare, i miei polmoni riprendono a respirare, probabilmente sono rossa fino alle punte delle orecchie.

"Signor Yamamoto" dico girandomi pacatamente verso l'uomo che non riesco a sopportare minimamente.
"Mà cherie, ti stavo aspettando " afferma squadrandomi dalla testa ai piedi prudentemente e,ovviamente,ignorando il suo migliore amico,nonché socio in affari.
"Cadi a pennello. Dovevamo andare a cenare ma Sesshomaru a quanto pare è cagionevole di salute come avrai visto " proferisce marcando le ultime parole.
 "Vuoi tenermi compagnia tu ?" prosegue domandandomi ghignando.

Preferirei ingerire arsenico 

Sesshomaru volge lo sguardo nella mia direzione, osservandomi, forse attendendo una risposta a sua volta.

"Sarebbe un onore, ma il signor Taisho deve spiegarmi il progetto che dovrò presentare a breve" replico sperando mi lasciasse perdere.
"Hai ragione mà cherie, infondo Sesshomaru ha anticipato il tuo arrivo solo ed esclusivamente per questo " 

Il suo tono ha assunto una piega più bassa così come, adesso, nel suo sorriso posso scorgere una sfumatura di rancore.

"Buon lavoro allora" conclude abbandonando infine la stanza e lasciandoci soli.

Mi volto verso Sesshomaru, il quale ha già fra le mani la presentazione. 

"Inizia a sfogliarla, chiedi ogni tuo dubbio " mi ordina per poi cedermi il suo posto sulla poltrona. Lo scruto distratta mentre agguanta un asciugamano per poi dirigersi verso il bagno, ovviamente, senza degnarmi di un singolo sguardo.
Inizio a sfogliare il fascicolo che tratta la costruzione di un resort in una zona attualmente molto visitata da turisti. Come esposizione è molto convincente, non modificherei alcun dettaglio, neanche una singola parola. Continuo a leggere frase dopo frase, ma l'unica cosa che comprendo è che sono assente, non riesco a trovare un briciolo di concentrazione. Alcune informazioni le devo rileggere più volte, non riesco a non pensare all'accaduto di prima. Sembrava quasi necessitasse quel contatto, quella vicinanza.
So che sono ingenua, ma in quel lampo di tempo,in quell'istante sembrava una persona diversa da quella con la quale ho lavorato queste ultime due settimane della mia vita. Non l'ho mai visto mostrare un minimo di debolezza pensandoci.
Percepisco la porta del bagno aprirsi, l'agitazione inizia a prendere il sopravvento sul mio corpo.

"Hai riscontrato problemi ? " mi domanda come al suo solito con disinteresse.
"In realtà..." non concludo la frase che mi ritrovo dinanzi un Sesshomaru Taisho in tutto il suo splendore unicamente con un asciugamano che gli copre parte del bacino e gambe. Ha i capelli marmorei bagnati e legati in un coda. Le gocce sull'addome fresche scendono lentamente risaltando il fisico allenato. Attende una mia risposta mentre io mi ritrovo a dir poco innervosita.
"D-dovresti coprirti, avevi la febbre molto alta prima " affermo. Mi volto per continuare a guardare gli innumerevoli fogli che ho fra le mani. Non mi risponde, sento come apre l'armadio per, probabilmente, prendere qualcosa da vestire.

Tutto ciò è cosi anormale. Non mi sarei mai aspettata tutta questa informalità e confidenza, pare che non lo disturbi la mia presenza, come se fosse abituato a cambiarsi difronte alle persone. Sono conscia che sia andato a letto con numerose donne, ma diamine, sono la sua segretaria. Perché questo cambiamento brusco?

"Sesshomaru, perché hai scelto me come rappresentante per questo progetto ? " chiedo evitando qualsiasi contatto visuale e lasciando a mia volta la formalità da parte.Non sembra disturbato da questo piccolo particolare.
"Non avrei forse dovuto ? " mi domanda incuriosito.
"Con tutte le persone che hai a tua disposizione, ognuna delle qua..." tento di concludere la frase ma vengo interrotta.
"E' la mia decisione " conclude bloccandomi da quello che volevo dire. Guardo l'orologio che ho al polso e comprendo che è tempo di andare a letto. Si pone di fronte a me, adesso vestito con una tuta color verde smeraldo che gli si addice a perfezione.
"E' tardi, dovresti andare a riposare "dice leggendomi nel pensiero.
"Domani mattina alle otte ti voglio pronta" prosegue per poi accompagnarmi alla porta. Mi ritrovo insoddisfatta a causa di quel contatto mancato interrotto da Yamamoto. Una volta trovandomi fuori dalla sua stanza decido di fare un'ultima cosa prima di andare a dormire.

"Sesshomaru ?"  lo richiamo attirando la sua attenzione. Mi squadra forse aspettando la mia richiesta che, purtroppo, non arriverà mai. A questo punto mi alzo in punta di piedi, agguantandogli il viso per poi abbassarlo fino all'altezza delle mie labbra. Gli stampo un bacio sulla fronte infine voltandomi e andando verso la mia camera.

"La febbre è diminuita, buonanotte Sesshomaru " 



Angolo mio: Seraaa !!! Come state?? Oddio, non ci credo ancora di aver trovato le forze per continuare questa storia .
Sul serio sono troppo contenta !! La verità è che non riuscivo né a trovare idee né a trovare il tempo per proseguire la fan fiction. Forse non è il capitolo migliore, ma dio la sto continuando.
Finalmente vediamo un cambiamento nel rapporto fra Rin e Sesshi che, purtroppo,non è causato da una cosa positiva. Non dico più niente. Alla prossimaaa!!
   
 
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