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Autore: Nini1996    04/01/2018    1 recensioni
Mira Hader, giovane regina ribelle in fuga, viene abbattuta da un caccia imperiale e precipita sul pianeta Xirox.
Nonostante sopravviva all'impatto non riesce a mettersi in contatto con la ribellione e viene creduta morta.
Un anno e mezzo più tardi dopo un fortuito incontro con un gruppo di ribelli capitanato da Luke Skywalker e Wedge Antilles, viene salvata e portata alla base ribelle di Hoth.
Molti però non la considerano più una di loro ma una codarda che ha preferito scappare dal suo pianeta natale Jothe piuttosto che combattere. Mira però è decisa a riconquistare la loro fiducia provando a strappare Jothe e tutto il sistema di Huit dalla morsa dell'Impero, anche a costo della sua stessa vita. Ma non sarà sola...
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Han Solo, Luke Skywalker, Nuovo personaggio, Principessa Leia Organa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Mira Hader: regina, ribelle e Jedi'
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< Raddus? L'ammiraglio? > domandò la ragazza mentre la fedele Misu portava ai tre un pasto caldo.
< Morto. > replicò tristemente Wedge.
< Ed Hera? È sopravvissuta almeno lei? >
Wedge finalmente annuì:< Lei sta bene e anche Chopper. >
Mira fece mezzo sorriso e prese in mano il piatto che Misu le stava porgendo.
< Quanti morti... > commentò Luke alla lunga lista della ragazza.
Mira sospirò.
< Quattro anni e mezzo nella ribellione. > ricordò tristemente la giovane:< Non hai idea di quanta gente ho visto morire. >
Wedge abbassò lo sguardo consapevole.
< Almeno Leia è viva e porta avanti la ribellione come suo padre prima di lei. > fece poi Mira assaggiando il piatto preparato dall'amica.
< Sì, Leia è davvero una grande leader! Senza contare Mon Mothma e Dodonna. > confermò Antilles:< Per non parlare di te Mira. La ribellione del sistema di Huit è ritenuta da molti un impresa leggendaria! >
Mira scosse la testa mentre il piccolo Nith si avvicinò gattonando ai tre seduti accanto al fuoco.
< Ne ho sentito parlare una volta da alcuni piloti. Sette pianeti, una sola rivolta. Un vero smacco per l'impero che si è dovuto ritirare con la coda fra le gambe! > ricordò Luke:< Eri tu a capo di quella ribellione? >
< Mia zia Agmid. > replicò lei prendendo in braccio Nith:< La mamma di questo piccoletto. >
< Nith, non è vero? >
Mira disse di sì:< Uno dei tanti orfani di questa guerra. >
< Mi dispiace. >
< Lo so. > replicò lei per poi posare il piccolo fra le braccia di Wedge.
< Tienilo un attimo. Ho bisogno di fare due passi. > poi si alzò e se ne andò.
< Ma dove va? > chiese Luke perplesso.
Wedge allargò le braccia:< Ha bisogno di stare sola per un po', credo. Il ricordare il tempo andato deve averle fatto riaffiorare brutti ricordi. >
Mira si guardò attorno. Era abbastanza lontana dal falò, non potevano sentirla.
Si sedette su un masso e guardò in sú, verso i miliardi di stelle che componevano la galassia.
Sentì gli occhi pizzicare, non cercò neanche di trattenere le lacrime che in breve tempo le inondarono le guance.
Quella sera i ricordi l'avevano investita come un treno in piena corsa.
Aveva tentato di dimenticare ma come avrebbe potuto?
Sua madre Nimeosa, Sato, Zia Agmid, Bail Organa, Jaina... erano solo una piccolissima parte della gente che aveva visto morire senza poter fare nulla.
Si era sentita così impotente all'epoca, la cosa la faceva stare male forse più di prima.
Per tutto quel tempo aveva desiderato lasciare Xidor, tornare alla ribellione e combattere l'impero.
In fondo quella era sempre stata la sua famiglia, anche se senza molti dei suoi componenti ormai.
Non sapeva neanche se il padre di Nith era ancora vivo, non aveva osato chiederlo per paura della risposta.
Forse doveva andarsene via... sì, sarebbe stato piuttosto semplice sgattaiolare via.
Conosceva bene quelle colline e il piccolo villaggio di romuridi. Avrebbe chiesto ospitalità a loro.
Meglio stare su quel pianeta misconosciuto piuttosto che soffrire ancora ed essere costretta a rivivere il passato. Forse era quello il vero problema.
Certo, scappare non era una grande idea. Prima o poi avrebbe dovuto affrontare comunque la situazione.
Quello che era successo poco prima di precipitare su Xidor la tormentava ma le era ben chiaro che darsela a gambe non era un'opzione plausibile, almeno non quella volta.
Prese un respiro profondo, si pulí gli occhi con la manica del soprabito e tornò alla casa-baracca.
Il fuoco era spento. I due piloti si erano addormentati sul pavimento davanti all'ingresso, avvolti in una coperta.
Solo Misu era ancora sveglia e cercava di far addormentare Nith.
< Alla buon ora altezza. > commentò appena la vide.
< Scusami Misu. Dovevo restare da sola per un po'. > disse prendendo in braccio il piccolo che smise subito di piangere.

< I ribelli hanno risposto alla richiesta di soccorso di Wedge. Qualcuno verrà da noi domani e ci porterà alla nuova base su Hoth. > l'avvisò Misu, scomparendo dietro alla tenda che la divideva dalla sua camera da letto.

La ragazza annuì anche se sentiva un groppo alla gola.
Andò verso letto facendo attenzione a non calpestare nessuno.
Chiuse gli occhi e fece un altro respiro profondo. Nith accanto a lei era già nel mondo dei sogni.
Cercò quindi di dormire a sua volta sprofondando presto in un sonno nero e pieno di incubi.

   
 
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