Le spade, che si infrangevano con violenza fra loro, facevano da sottofondo musicale a quel terribile spettacolo.
In mezzo alla mischia il dio della guerra, Ares, era eccitato da tutto quell'odio.
Il corpo tonico, abbronzato e pieno di cicatrici sia vecchie sia nuove, ribolliva di rabbia.
Gli occhi tetri erano estasiati da quell'atroce meraviglia e le gambe forti e muscolose fremevano.
Avrebbero voluto correre e prendere parte allo spettacolo ma qualcosa le fermava: il cuore dello spietato guerriero.
Già...anche lui.
Anche il dio della guerra bellicoso quanto crudele aveva un cuore.
Però il suo era un cuore di ghiaccio all'inizio...
Ma poi fu sciolto dal fuoco della passione che ardeva feroce in lui da quando aveva incontrato la saggia dea della guerra Atena.
Intelligente e con lo sguardo freddo e arguto.
Lei, donna ricca d'intelletto con quegli occhi cerulei era riuscita a sciogliere quel pezzo di ghiaccio che Ares aveva nel petto.
E ogni volta che i suoi occhi scuri incontravano quelli chiari di lei, il suo cuore palpitava in preda alla follia.
Le sue gambe sarebbero volute correre dalla donna che lo aveva fatto impazzire e lasciarsi andare alla sfrenata passione.
Ma la Pallade aveva fatto il voto di castità....
E il suo desiderio di averla e farla sua sarebbe dovuto morire  insieme ai guerrieri caduti in quella battaglia.