Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: Monkey D Akiko    22/01/2018    3 recensioni
C’era una volta, in un regno molto, molto lontano chiamato Tokyo, una giovane fanciulla dalle lunghe trecce verdi e dagli occhi del color del mare il cui nome era Ceneretasu.
La ragazza viveva con le tre sorellastre che non facevano che maltrattarla obbligandola a fare le faccende domestiche e i loro compiti, ma Ceneretasu era troppo buona per lamentarsi e obbediva ad ogni loro ordine, sperando che un giorno le sue sorellastre le avrebbero voluto bene.
Spesso sognava che un bel giorno un principe azzurro l’avrebbe aiutata e che tutti avrebbero vissuto felici e contenti.
A quel sogno si aggrappava così forte perché convinta che se ci avesse creduto fino in fondo si sarebbe realizzato.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Retasu Midorikawa/Lory, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
~PRINCIPESSA CENERETASU~

CAPITOLO III

Mentre tutti si stavano godendo la festa, fuori dal castello tre misteriose figure si libravano nel cielo stellato aspettando il momento opportuno per mettere in atto il loro malefico piano.
“Questa volta riusciremo a sconfiggere le Mew Mew e impediremo loro di realizzare un altro lieto fine eh eh eh!” rise malignamente uno di loro.
“Non vedo l’ora di dare una bella lezione a quelle befane! Ahahahah!” gridò eccitato il più piccolo.
“Smettetela di perdere tempo e entriamo in azione!” li rimproverò il più grande.
“Agli ordini!” risposero ironicamente in coro gli altri due e subito scomparvero tutti e tre.
Improvvisamente ci fu una scossa di terremoto e all’interno della sala si materializzò un mostro dalle sembianze di una zucca.
“Oh no un chimero!” gridò Mint.
“Presto ragazze dobbiamo distruggerlo prima che sia troppo tardi!” dichiarò Ichigo richiamando a raccolta le compagne.
Intanto la gente era in preda al panico e si ammassava verso l’unica via di fuga urlando e schiacciandosi gli uni con gli altri. Il mostro aveva già iniziato a demolire il banchetto e la parete vicina.
“Ceneretasu presto scappa!” urlò il principe spingendola verso l’uscita mentre lui sfoderò la spada per cercare di aiutare il suo popolo.
“Ryo!” Keiichiro si unì subito a lui per aiutarlo.
Le Mew Mew non esitarono oltre e si trasformarono in supereroine iniziando a combattere il chimero.
“Se qui c’è un chimero significa che Kisshu, Taruto e Pai non sono lontani” sostenne Mew Zakuro.
Come se fossero stati invocati, i tre nemici si materializzarono nel salone.
“Salve Mew Mew, ci si rivede eh?” fece lo sbruffone Kisshu.
“Ancora voi!” esclamò arrabbiata Mew Mint.
“Siamo qui per distruggere il sogno della vostra protetta” spiegò gelido Pai.
“Noi non ve lo permetteremo! Ceneretasu merita una vita felice e noi la aiuteremo!” dichiarò decisa Ichigo.
“Vediamo se ci riuscite … chimero all’attacco!” ordinò Taruto.
Subito il mostro orientò i suoi colpi contro le guerriere che prontamente li schivarono e passarono al contrattacco. Sembravano avere la meglio, ma subito si resero conto che avevano sottovalutato il potere di una zucca: il mostro rotolava verso di loro come un masso che precipita da una montagna, usava i rami e le foglie come fruste e sparava semi a raffica.
“Ahahahah questa volta è la vostra fine!” esclamò Kisshu vittorioso.
“Non parlare troppo presto! – improvvisamente il principe Ryo si lanciò contro i tre nemici a spada sguainata e riuscì a ferire Kisshu al braccio e a graffiargli la guancia – Non vi permetterò di fare del male al mio popolo!” dichiarò orgoglioso.
“Come osi, stupido umano!” gridò furioso Taruto per l’affronto subito e perché il suo compagno stava soffrendo.
“Attaccalo chimero!” ordinò Pai precedendo gli altri due.
La zucca non se lo fece ripetere e con un ramo lo colpì per poi afferrarlo e stritolarlo tenendolo a mezz’aria.
“Ryo!” lo chiamò preoccupato Keiichiro cercando di intervenire anche lui, ma fu fermato da Mew Pudding che lo allontanò prima che il mostro catturasse anche lui.
Purtroppo nel giro di pochi secondi il chimero catturò tutte le Mew Mew che si erano avvicinate troppo per liberare il principe.
“Oh no Ryo, ragazze!” esclamò angosciata Ceneretasu che era rimasta nascosta dietro il portone perché non se la sentiva di scappare lasciandoli da soli.
Si sentiva impotente, non poteva fare niente per salvarli anche se avrebbe fatto qualsiasi cosa. E mentre la fanciulla si struggeva, avvenne la magia: Mash aveva preso vita e stava volando da lei.
“Ceneretasu devi trasformarti, devi trasformarti!” esclamò con una vocina tintinnante mentre dalla sua bocca uscì un medaglione d’oro.
“Ma i-io non posso …” rispose titubante.
“Ceneretasu devi aiutarci!” la chiamò Mew Ichigo.
“Trasformati e vieni ad aiutarci!” continuò Mew Zakuro.
La fanciulla però era come pietrificata, stava accadendo tutto troppo in fretta e poi lei non era una creatura magica, non poteva trasformarsi.
“So che puoi farlo, coraggio!” la richiamò Mew Ichigo, appoggiata dalle altre.
Ceneretasu guardò il principe, poi strinse determinata il medaglione e si trasformò in Mew Lettuce! Stentava a crederci, lei era una supereroina adesso. Dopo essersi osservata per un istante, si rese conto che doveva intervenire subito. In qualche modo si sentiva legata all’acqua e decise di dar voce a ciò che sentiva nel profondo del cuore, così riuscì a creare la sua arma e a sferrare un attacco al mostro.
“Ribbon Lettuce Rush!” esclamò.
Un’onda d’acqua inondò il chimero che per il colpo lasciò cadere gli ostaggi, le Mew Mew erano di nuovo pronte a combattere.
“Ryo come stai?!” Mew Lettuce corse dal principe per assicurarsi che non fosse ferito.
“Adesso ve la vedrete con me! – affermò Mew Ichigo impugnando la sua arma – Non vi perdonerò per aver trasformato questa notte da sogno in un incubo! Ribbon Strawberry Surprise!”
La potente luce sprigionatasi distrusse la zucca in un batter d’occhio, i nemici erano sconfitti!
“Ancora una volta no!” frignò Taruto dimenandosi a mezz’aria.
“È inutile lamentarsi, vinceremo la prossima volta” lo calmò Pai e i due svanirono nel nulla.
“State attente Mew Mew, prima o poi vinceremo noi e a quel punto il mondo sarà nostro!” dichiarò Kisshu.
“Non ve lo permetteremo mai!” replicò Mew Ichigo.
“Tsk staremo a vedere, Mew Ichigo” disse prima di scomparire anche lui.
Intanto il principe Ryo aveva ripreso i sensi tra le braccia di Mew Lettuce.
“Ce-neretasu …” balbettò in un sussurro.
“Va tutto bene, ora è tutto finito” lo rassicurò dolcemente.
Le Mew Mew li osservavano soddisfatte, ma proprio quando sembrava che tutto andasse per il meglio si udirono i primi rintocchi della mezzanotte.
“È già mezzanotte!” constatò Mew Mint.
“Dobbiamo avvertire Mew Lettuce, presto!” affermò allarmata Mew Ichigo, ma Mew Zakuro la trattenne per una spalla e scosse la testa in senso di diniego.
“Ormai è troppo tardi” disse indicando la fanciulla.
La magia stava pian piano svanendo e da supereroina, Ceneretasu tornò temporaneamente nei panni di principessa. Anche la carrozza scomparve.
“Oh no, il mio bel budino!” piagnucolò Mew Pudding.
Ceneretasu si rese subito conto di ciò che stava accadendo, ma ormai non poteva fare più niente.
“Cosa sta succedendo?” chiese preoccupato Ryo vedendo la fanciulla avvolta da una strana luce.
Poi avvenne. Al dodicesimo rintocco della mezzanotte, Ceneretasu tornò ad indossare i suoi stracci, i gioielli erano scomparsi e i suoi lunghi capelli erano di nuovo raccolti in due trecce.
“Io non capisco …” farfugliò incredulo il principe.
“Lo sapevo, lei è Ceneretasu!” affermò la sorellastra dai capelli castani.
Tutti gli invitati infatti si erano riavvicinati al castello quando avevano visto che il mostro era stato sconfitto.
“Lei è solo una sguattera!”
“Cacciatela!” strepitarono le altre due.
Gli occhi di tutti erano puntati sulla povera fanciulla, mentre i suoi si stavano riempiendo di lacrime. Guardò tristemente il principe e poi scappò via senza voltarsi indietro. 
“Aspetta Ceneretasu!” provò a fermarla Mew Ichigo.
“Mew Ichigo, questo non è compito nostro!” la rimproverò Mew Mint.
“Ma sta scappando in lacrime e non potrà vivere felice e contenta!” protestò la piccola Mew Pudding agitando le braccia in aria.
“Io non credo, guardate anche voi” disse calma Mew Zakuro.
Il principe Ryo dopo un iniziale stato di confusione, si era rialzato in piedi e ora si era buttato all’inseguimento di Ceneretasu.
La fanciulla stava correndo a perdifiato giù per la lunga scalinata del palazzo. Improvvisamente inciampò in un gradino, ma prima che potesse cadere, due braccia forti la afferrarono per la vita. Ceneretasu si sentì stringere contro il petto di qualcuno e piano alzò gli occhi consapevole di chi si sarebbe trovata di fronte.
“Potevi farti male! Perché sei scappata così?” la rimproverò il principe.
“Mi dispiace, ti ho mentito” pianse Ceneretasu.
“Non so di che stai parlando” disse arrabbiato.
“Tu ti sei fidato di me e invece io ho rovinato tutto non dicendoti chi sono veramente, una ragazza povera vestita di stracci che non ha amici e che anche le sorelle odiano!” urlò tra i singhiozzi.
Ryo la abbracciò per tranquillizzarla, poi le fece alzare la testa prendendola per il mento e le asciugò le lacrime.
“Tu non mi hai mentito, Ceneretasu. Tu sei esattamente la stessa persona con cui ho ballato e parlato, anzi sei ancora più speciale – le confessò con voce rassicurante e sguardo dolce – e a me piaci così come sei”
Il cuore della fanciulla batteva così forte che sembrava che stesse per scoppiare da un momento all’altro.
“Dici davvero?” domandò incredula.
“Stai ancora dubitando di me? – ridacchiò arruffandole i capelli per poi tornare serio – Ceneretasu, non ho mai conosciuto nessuna come te, stare in tua compagnia mi rende felice e ti vorrei sempre al mio fianco. Vuoi sposarmi?”
I suoi occhi azzurri penetrarono nell’anima di Ceneretasu come le sue belle parole. Ora le lacrime della ragazza erano di gioia.
“Sì lo voglio!” esclamò felice.
I due suggellarono la promessa con un bacio casto e poi si abbracciarono forte rimanendo stretti a lungo.
“Ti amo!” dichiarò Ceneretasu.
“Ti amo anch’io!” rispose Ryo.
Improvvisamente la notte fu illuminata a giorno da degli splendidi fuochi d’artificio dei colori dell’arcobaleno.
“Addio Ceneretasu, sii felice!” la salutarono le Mew Mew volando verso la grande luna fino a sparire.
“Grazie di tutto, non vi dimenticherò mai!” le salutò tra le lacrime Ceneretasu agitando un braccio.
E così grazie alla magia di quattro fate madrine, una giovane fanciulla riuscì a trovare il coraggio per affrontare il mondo. Ryo e Ceneretasu si sposarono e divennero il re e la regina più amati della storia, mentre le tre sorellastre si ritrovarono a fare le faccende domestiche.
E vissero tutti felici e contenti.


NOTE DELL'AUTORE
Salveeee a tutti! <3 Rieccomi con l'ultimo capitolo della storia ^^
Allora, cosa ne pensate? Vi è piaciuta? Io spero di sì <3
Non è stata la classica storia della scarpetta perduta, Ceneretasu non si è lasciata salvare, anzi, ha combattuto per proteggere il suo bel principe ^^
Ringrazio tutti coloro che leggono la storia, chi l'ha messa tra le seguite, preferite e ricordate e The Rosablue91 per aver recensito il capitolo precedente <3
Che dire? Siamo alla fine, ma prima o poi tornerò con altre storie e con nuove coppie!
A presto!
Monkey D Akiko <3
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: Monkey D Akiko