Capitolo 27
Gold era sparito.
Quella notizia congelò l’intero locale. In altre occasioni Storybrooke sarebbe stata contenta nello scoprire che il
signore oscuro se ne fosse andato, ma in quella circostanza, non potevano che
temere il peggio.
Tutti guardarono Emma, era la salvatrice e si aspettavano che
lei sapesse cosa fare. La donna sospirò e uscì dal locale di fretta, venendo
inseguita dai suoi familiari.
“Emma, aspetta! Dove stai andando?” chiese Killian.
La donna scosse la testa “Da nessuna parte. Volevo solo che
tutti la smettessero di fissarmi, come se dovessi subito risolvere la
situazione. Salvatrice o meno, non so sempre cosa fare e non ho la più pallida
idea di dove mettermi a cercare Gold, se gli incantesimi di localizzazione di
Belle non hanno funzionato, allora…!”
“Tranquilla mamma, non sei da sola, ti aiuteremo noi!” disse
Henry cercando di rassicurare la madre.
“Grazie ragazzino! Qualcuno ha qualche idea?” chiese Emma “Perchè sinceramente non si dove sbattere la testa. L’unico
modo per trovarlo e stato camuffato proprio da Gold!” disse, facendo
riferimento al fatto che non era più in grado di percepire il pugnale del
signore oscuro di quel tempo.
“Non può essere andato lontano. Non può attraversare i
portali, quindi anche quell’essere è bloccato in questa cittadina!” disse
Regina.
“Ma se così fosse, gli incantesimi di localizzazione
avrebbero funzionato!” disse Belle, cullando Gideon
che aveva preso a piagnucolare.
“E se usassimo quella pozione per poteri affini che hai usato
per trovare Aladdin? In fondo anche il nonno è stato un salvatore, anche se per
poco!” disse Henry.
Emma guardò Regina e le domandò se potesse funzionare e non
ricevette una risposta che la rassicurava sull’esito della riuscita, era tutto
un forse. Decisero di provare. Si recarono così alla cripta di Regina, dove la
donna mise insieme gli ingredienti per la pozione che Emma avrebbe dovuto bere.
Qualcosa pero andò storto in quanto la salvatrice non sentì la stessa
sensazione che aveva provato quando cercava Aladdin. Si sentiva normale come se
invece di una pozione, avesse bevuto semplice acqua.
“Il coccodrillo è stato un salvatore per pochissimo tempo
prima che la fata nera cambiasse il suo fato. Forse non era sufficiente, ma
Emma e il coccodrillo hanno qualcos’altro in comune, il potere oscuro!” disse Killian.
“Stai optando per una pozione di localizzazione basata sui
poteri oscuri, piuttosto che quelli del salvatore?” chiese Regina.
“Potrebbe funzionare?” chiese Belle speranzosa.
“Potrebbe funzionare tanto quanto l’altro!” disse Regina per
quanto ne sapesse “In più non possiamo imbottire Emma di pozioni!”
“Aspettate!” disse Emma. Il suo volto era preoccupato e cercò
di riordinare le idee prima di affermare quanto le era venuto in mente.
“Sappiamo che anche quell’essere non può lasciate Storybrooke, ma c’è un luogo che può raggiungere senza
uscire dai confini!” disse Emma.
“Quale sarebbe questo luogo mamma?” chiese Henry.
“La cripta del signore oscuro!”
Quella rivelazione lasciò tuttI
sorpresi.
“La cripta del signore oscuro si trova nella foresta
incantata!” disse Regina.
“In realtà la cripta del signore oscuro, si trova dove il
signore oscuro si stabilisce, è parte fondamentale del suo essere. Se cambia
regno, il portale della cripta si trasferisce con lui. Nella foresta incantata
si trova il portale originale da dove prende vita il nuovo signore oscuro. In
quanto originario di quel regno, il potere oscuro tende a tornare nella foresta
incantata quando si impossessa di qualcun altro. Quando ero la signora oscura
accedevo spesso alla cripta e non dovevo andare nella foresta incantata. Era
una sorta di casa, con tanti oggetti potenti collezionati negli anni dai
signori oscuri, se Tremotino è ancora a Storybrooke, scommetto che lo possiamo trovare lì. È
l’unico posto che mi viene in mente che non può essere rintracciato!” disse
Emma convinta di quanto affermasse.
“Ok, ma come facciamo a andare in questa cripta? Dove si
trova il portale?” chiese Belle.
“In realtà Belle, speravo che ce lo dicessi tu. Tecnicamente
a Storybrooke dovrebbero esserci due portali
funzionanti. Quello che utilizza Tremotino e quella
che usa quell’essere!” disse Emma.
Belle alzò le spalle e disse “Io non sapevo niente di questa
storia Emma!”
“Mamma, sei stata anche tu una signora oscura. Potrebbe
funzionare il tuo? Infondo hai ancora qualche potere!”.
Emma guardò il figlio e si fece pensierosa. Si, poteva essere
un’opzione, ma recarsi in un posto del genere poteva essere altamente
pericoloso, ma allo stesso tempo anche lasciare che Tremotino
venisse ucciso, era rischioso.
Belle chiese a Regina di tenergli un attimo Gideon, poi fronteggiando Emma, la supplicò di portarla al
portale. Avrebbe fatto di tutto pur di salvare il marito. La salvatrice la
guardò e sospirò “D’accordo, ma ci andrò da sola. È pericoloso e non voglio che
nessuno rischi più di quanto deva!”
Henry abbassò il capo e chiese “Mamma, se è per quello che
hai detto io…ho esagerato. So che svolgi solo il tuo compito, ma non devi
andare da sola. Potremmo aiutarti e…”
“No, Henry. La cripta del signore oscuro è un luogo
pericoloso. Non posso permettere che accada qualcosa a qualcuno di voi!” disse
facendo un gesto con la mano per richiamare la magia, ma un secondo prima che
potesse scomparire, Belle si aggrappò a lei e venne teletrasportata con la
salvatrice, lasciando Regine, Henry e Killian confusi sul da farsi.
Emma si materializzò a casa sua e rimase sorpresa di vedere
Belle.
“Che diavolo pensi di fare?” la rimproverò.
“Tremotino è mio marito e voglio
aiutarlo. Ti prego!” disse Belle, sperando di convincere la donna.
“Belle, capisco quello che provi, ma…” cominciò, ma
l’interpellata la interruppe dicendo “Allora sai che non mi fermerò davanti al
tuo no. Io verrò con te, che tu lo voglia o meno!”
Emma sospirò. Non poteva negarle questo suo desiderio, ma
sperava vivamente che non le accadesse niente di spiacevole, o avrebbe dovuto
vedersela con il signore oscuro, ammesso che fosse ancora vivo. La salvatrice
aprì la porta che conduceva nella stessa ala, dove quando era la signora oscura
teneva Excalibur.
Belle si guardò intorno, ma non riuscì a vedere niente che
sembrasse il portale del signore oscuro.
Belle si guardò in giro sebbene fosse ancora identificabile
come la stanza sotterranea dove Emma teneva la spada, vi erano un sacco di
cianfrusaglie e più che la tana della signora oscura, sembrava un ripostiglio.
“So cosa stai pensando, ma era uno spreco non utilizzare questo
spazio dato che c’era. Poi volevo nascondere un po’ quello che sono stata. Non
vado fiera del mio periodo come signora oscura e credo di doverti ancora delle
scuse!”
Belle sorrise “Mio figlio ti voleva uccidere, direi che
possiamo definirci pari!”
“La porta della cripta è li sotto! “ disse Emma, spostando la
roccia dove era incastonata la leggendaria spada, con la magia. L’aveva
nascosta in quanto saperla lì le metteva i brividi. Avere un collegamento
diretto con la cripta del signore oscuro, non era qualcosa che ti permetteva di
dormire sonni tranquilli. Sperava fosse bloccata e ad un tratto si rese conto
che probabilmente non era sparita proprio per quella goccia di potere che le
era rimasto.
“Serve la chiave per aprirla!” disse Belle vedendo la serratura
sulla porta circolare a terra. Emma l’aveva tenuta nascosta dentro a una
parete, in modo tale che nessuno mai la potesse trovare, solo lei grazie alla
magia.
Appena la prese in mano però, Belle noto qualcosa di strano
in Emma. La vide fermarsi e cominciare a respirare con affanno, mentre non
staccava gli occhi dalla chiave. Belle la chiamò più volte senza risultato,
solo quando le toccò la spalla ritornò in sé stessa.
“Cosa ti è successo?” chiese la donna preoccupata.
“io...Belle, voglio che mi prometta che non dirai a Killian che avevo ancora la chiave. Sa della cripta, ma è
convinto che la chiave sia andata perduta e voglio che rimanga così!”
Belle la guardò confusa “Perché tenergli nascosta una cosa
del genere?”
“Perché questa chiave ha un potere oscuro, che riesce a
soggiogare le menti delle persone che hanno avuto o hanno tutt’ora un animo
oscuro. Induce le persone ad aprire la cripta e una persona con intenzioni
cattive, se entrasse in possesso anche solo di un oggetto la dentro, potrebbe
diventare pericoloso!”
“Temi che Killian possa cedere a
questo impulso?” chiese Belle preoccupata.
Emma annuì. “Killian quando è
diventato il signore oscuro ha ceduto subito alla sua parte oscura, quindi
questa chiave in mano sua o di Regina potrebbe diventare pericolosa. Anche io
non sono immune, essendo stata la signora oscura. Hai visto prima la reazione
che ho avuto. Il potere oscuro è affascinante e più lo si usa, più si sente il
bisogno di utilizzarlo ancora. È una droga!”
“Ma tu adesso la stai tenendo in mano e riesci a resistere!”
disse Belle.
“La mia teoria è che i miei poteri o il fatto che i miei mi
hanno liberato dall’oscurità ancora prima di nascere, mi aiuta un po’. Ma se tu
non fossi stata qui, chissà. Non sfiderei troppo la sorte. Sei pronta?” chiese
avvicinando la chiave alla serratura e aprirla con un click, prima che
magicamente il coperchio che la teneva chiusa si aprisse.
Emma e Belle vi entrarono cautamente. La cripta era qualcosa
di architettonicamente affascinante e si sviluppava su diversi piani. Ovunque
si girassero vi erano oggetti magici alcuni dei quali, grazie ai suoi studi,
Belle conosceva e temeva.
Emma sapeva come muoversi all’interno di quel luogo e presto giunsero in una zona dove vi era un
muro spoglio, se non per delle catene che pendevano. Era li che si trovava Tremotino.
Belle ed Emma rimasero nascoste dietro a una colonna,
nonostante il desiderio della prima di correre del marito. Egli era a petto
nudo e ferito, mentre quell’essere si divertiva a scrivere con il pugnale sulla
carne dell’uomo.
“Perché non mi uccidi e basta?” chiese Gold con voce tremante
a causa del dolore.
“Non ti preoccupare, lo farò, ma te l’ho detto, voglio delle
informazioni. I salvatori sono sempre stati una spina nel fianco. Ho passato
secoli a coltivare la mia vendetta verso di loro e li ho studiati per quel poco
che mi era concesso di studiare dalla mia prigionia, grazie al potere del
signore oscuro. E molti dei salvatori che di sono susseguiti negli anni, non
avevano niente di speciale, se paragonati a quello che è riuscito ad avere la
meglio su di me e questa salvatrice sembrava la peggiore. So che ogni salvatore
ha un potere dormiente e ho cercato di spaventarla per indebolirla ancora di
più e se all’inizio ha funzionato, qualcosa è cambiato. Diventa più potente
ogni volta che la incontro e voglio sapere il perché? E tu me lo dirai!” disse
prendendo a tagliare nuovamente la carne dell’uomo.
“io…non…lo…so!”
“chissà perché non ti credo! “ disse il cattivo pronto a
torturarlo di nuovo.
“Basta, ti prego! Hai vinto! Te lo dirò…te lo dirò!” disse
Gold tra gli ansimi “è incinta!”
L’essere incappucciato indietreggiò incredulo “Nessun
salvatore è mai sopravvissuto tanto a lungo da avere figli. Sono tutti morti o
hanno rinunciato prima ai loro poteri!”
Emma sussulto a quella rivelazione.
“Ecco…perché ti sembra che Emma sia sempre più forte ogni
volta che la incontri. Lei è già di per sé il salvatore più potente che ci sia
mai stato, escludendo proprio quello che ti ha imprigionato. Hanno qualcosa in
comune. Qualcosa che io non avrei avuto se fossi stato il salvatore! “
L’essere incappucciato strinse il pugnale con forza e disse
“Sono stati generati dal vero amore!”
“Esatto! Ed scommetto che tu non sei uno dei tanti stolti che
pensa che l’amore sia debolezza! L’amore è la potenza più grande che ci sia al
mondo e l’amore di un genitore verso il proprio figlio è…” non terminò la frase
che quell’essere urlò “sta zitto! Non devi rammentarmelo!”. Prese a fare avanti
e indietro e disse “Avrei dovuto capirlo prima. Quello scudo che la protegge.
Sono stato un vero idiota a non arrivarci prima. Ma troverò un modo per
annientarla. Vedr…” prima che potesse terminare la
frase l’uomo si sentì colpire alla spalle da una forte magia che cogliendolo di
sorpresa lo mandò a sbattere contro il muro.
“Emma?” disse Gold sorpreso di trovarla in quel luogo “come
fai a…”
“Non mi sembra il momento adatto per parlare ora!” disse la
salvatrice cercando di liberarlo dalla sua prigionia, ma l’essere oscuro le si
lanciò contro facendola cadere a terra e la sovrastò con il suo corpo. Il
nemico la guardò dall’alto verso il basso e con un ghigno, che Emma poteva solo
sentire e non vedere, disse “Bene, bene. Guarda chi abbiamo qui! Sei sempre
piena di sorprese. Vediamo se il tuo amore verso il tuo mostriciattolo ti
protegge anche da attacchi più diretti!” disse l’essere incappucciato
portandole le mani al collo, dato che per quanti sforzi facesse non riusciva a
liberarsi da un uomo che era tre volte più grosso di lei.
Prese a stringere e il nemico stava già per gioire, ma una
forte energia di luce lo scagliò indietro con forza.
Emma di tirò su e
lanciò la sua magia contro il nemico, che provvide a contrattaccare.
“Belle, libera Gold! “ urlò Emma alla donna che sotto suo
ordine era rimasta nascosta.
“Belle, è pericoloso, cosa ci fai qui?” chiese preoccupato Tremotino vedendola.
“Non ti avrei mai lasciato nelle grinfie di quel mostro!”
disse mentre armeggiava con le catene che tenevano prigioniero il marito.
“è inutile Belle, sono catene incantate, non puoi aprirle.
Vai via di qui prima che sia tardi. Pensa a nostro figlio!”
Ma Belle non sembrava ascoltarlo, piuttosto aveva preso a
studiare la serratura della catena.
“Emma, dammi la chiave della cripta!”
La salvatrice fu sorpresa a quella richiesta, ma ne comprese
il motivo. Tutto in quella cripta si apriva con la stessa chiave, proprio per
un fatto di sicurezza. Se mai qualcuno di buono avrebbe voluto qualcosa da
quella cripta, doveva tenere in mano quella chiave con alte possibilità che
trasformasse il suo cuore e il male vincesse.
“Belle non posso…” urlò Emma cercando ancora di contrastare
il nemico.
“So quello che mi hai
detto sulla chiave, ma…fidati di me!”
“Belle no!” disse Tremotino
supplicandola, ma la donna non vedeva ragioni.
Emma cominciò a indietreggiare mente cercava di afferrare la
chiave per consegnarla a Belle. Riuscire a contrastare il nemico con una mano
sola era complicato e lei si trovava quasi con le spalle contro il muro. Riuscì
a lanciargliela, dopodiché mettendo più energia, si concentrò verso il suo
avversario.
Belle appena afferrò la chiave, la lasciò cadere per la
brutta sensazione che aveva avuto. Prese a respirare pesantemente e cominciò a
dubitare di sé stessa. Emma non scherzava quando parlava del potere oscuro di
quell’oggetto, ma era anche l’unico modo per salvare l’uomo che amava. Si fece
coraggio e la prese nuovamente. Cercava di rimanere concentrata su Tremotino mentre sentiva la testa annebbiarsi.
Appena il signore oscuro fu libero, afferrò Belle per le
spalle e tolse di mano la chiave, facendola tornare in sé stessa, ma quello che
accadde dopo lo sorprese. Sentì un forte dolore alla spalle e l’aria venirgli
strappata dai polmoni. Si girò lentamente per vedere dietro di sé l’essere
incappucciato che rideva. Era stato pugnalato al cuore.