Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: 4 sng 2 say goodbye    28/01/2018    1 recensioni
Lettera a me stessa. I nomi utilizzati non sono quelli veri, gli avvenimenti sì. Avevo bisogno di pubblicare tutto da qualche parte.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Stai bene?

Sì. Perché?

Stai mentendo?

No.

Sì? Allora lo stanno facendo i tuoi occhi, al posto tuo.

I miei occhi non dicono niente. Io controllo il mio corpo, decido io cosa devo fare. Che motivo ho io di mentire? Lo faccio sempre, sì. E allora? Questa volta no. Ho qualcosa per cui essere triste?

Sì.

Cosa sarebbe?

Dovresti saperlo, sai? Infondo le cose capitano a te. Io ricevo solamente stimoli.

Perché dovrei essere triste, per cose che provoco e che cerco io?

Perché dovresti essere felice, se poi piangi? Hai detto che avevi voglia di divertirti e fare la matta. O no?

No, mica piango.

Sono nella tua testa. Sono la tua testa. Che fai, ragazzina, menti a te stessa? Menti alla tua testa?

Non mento, al massimo sono un po’ triste.

Lo vedi? Non sei felice.

Sì che lo sono.

E quei tagli sono fatti per felicità? Quelle lacrime sono di gioia?

Cazzo, basta. Non stancarmi.

Sono la tua mente. Non posso stancarti.

E chi lo dice?

Vorrebbe dire che sei stanca di te stessa. No?

Sono stanca dei pensieri che mi metti sul piatto d’argento. Non li voglio. Dammi qualcosa di positivo.

A darti questi mi costringi tu.

No, no, accidenti. Non voglio. Fammi dimenticare.

Non si può dimenticare.

Che testa del cazzo che sei. Sì che posso. Agevolami.

Tu mi comandi, non io.

Porca puttana.

Perché non dici le cose come stanno e la finisci di mentire?

Perché non sto mentendo.

Stai sparando cazzate.

Oh, sai quale enorme novità. Ne sparo in continuazione, di cazzate. Come con loro.

Lo vedi? Sei tu, a pensarci.

Mi ci fai arrivare tu.

Bianca, siamo una cosa sola. Pensi grazie a me. Penso grazie a te.

Sarebbe meglio se non pensassimo affatto.

Non si può non pensare.

Cazzo, voglio dormire. Non saperne più niente di niente.

Codarda.

Non sei nessuno per giudicarmi.

Stai dicendo a te stessa di non essere nessuno per giudicarti.

Stai dicendo a te stesso di essere codardo.

Forse è vero.

Posso tornare indietro?

No.

Perché no?

Perché la vita non la guidi solo tu.

E’ mia la vita.

Ma soffri per gli altri.

Non soffro e basta.

Non ti faceva schifo la falsità?

L’unica cosa che mi fa schifo qui sei tu.

Io? Perché io?

Perché pensi sempre e non agisci mai. Fai domande inutili di cui sai la risposta. Non ti senti stupido?

E’ probabile. Ma mica posso agire, se non agisci tu. Io ti dico solo ciò che sarebbe giusto dirti.

Sei molto utile.

Menti proprio sempre, eh?

Perché questa lama non taglia?

Buttala via.

Certo che no.

Perché?

E’ l’ultima cosa che resta.

Non lo pensi veramente.

E tu non pensi veramente che sia inutile.

I recettori del dolore se ne lamentano.

Si accontentino, i recettori del dolore. Mi concentro su un altro tipo di dolore, se proprio dev’esserci. Sbaglio?

E a che serve? Senti solo due mali contemporaneamente.

Non sento dolore. Ci ho fatto l’abitudine. E questa lama non taglia un cazzo, non fa male, e non esce nemmeno una goccia di sangue.

Come fa a farti stare bene, il farti male?

Me lo merito. Mi sfogo. Sento qualcosa. Perché ora non sento nulla.

Tu non meriti niente di tutto questo.

Ho deluso e ho reso triste una persona importante.

Ha detto che non lo hai fatto.

Non lo ha detto, no. Lo pensa. Me ne accorgo.

Non lo hai reso triste tu.

Sì, è colpa mia.

Era felice.

Prima che arrivassi.

Prima che lei si mettesse in mezzo.

Perché spari cazzate?

Non lo sono. E le pensi.

Non le penso.

E’ colpa sua.

E’ colpa mia.

Col cazzo che è colpa tua.

Non le voglio indietro quelle cose. Ne voglio altre.

Ossia?

Lei.

Cazzo, quanto sei stupida.

Razza di…

Hai finito di mentire? Hai detto a lui, non a lei, che saresti stata onesta. Hai fatto una cazzata davvero enorme.

C’è bisogno di ricordarmelo?

Avresti potuto riconquistarlo.

No, assolutamente. Non è me che vuole. E’ chiaro? Gli faccio schifo. E’ arrabbiato con me. Mi odia. Non sono io, la ragion del suo sorriso. Non sono io la persona per cui lui darebbe tutto. Che senso ha, continuare? Fammi dimenticare di lui.

Sai che non vuoi questo.

Io voglio solo riavere indietro quello che avevo ricevuto un mese fa.

Non puoi.

Non puoi, non puoi. Come se non lo sapessi.

Affronta la realtà.

Fa schifo la realtà.

Ricordare il passato e pentirsi fa schifo.

Ha detto che avrebbe preferito non conoscermi.

Perché sei in una situazione di merda.

Perché lei non è stata zitta. Quando doveva farlo.

Lo vedi? Lo vedi che ci arrivi? Lo vedi che avevo ragione io?

Non montarti la testa.

Non ho una testa. Io sono una testa. La tua testa. Che sa quello che pensi veramente.

Perché doveva finire così? E’ tutto inutile. Lui… lui mi amava. Me lo ha detto. Ha detto che mi ha amata. E poi… Poi è arrivata lei. Che ha detto una cosa che due giorni dopo non valeva più. Capisci quello che intendo dire? Non doveva dirlo e basta. Perché se non lo avesse detto, sarebbe tutto come prima, cazzo. Perché qual è stata l’utilità? Allontanarlo da me? Mi ha lasciata perché a lei piaceva. E allora? Allora perché cazzo non si è messa con lui, invece di sprecare l’opportunità che io ho perso per colpa sua?

Lei vuole te.

Ma io non voglio lei. Io voglio lui. E’ lui che voglio baciare, accidenti. E’ con lui che sento battere il cuore a mille. E’ lui che mi fa tremare le gambe dall’emozione e dall’eccitazione.

E’ tra le sue di braccia, che voglio stare. I suoi occhi. I suoi… I suoi dannatissimi, bellissimi occhi. Sono quelli che voglio guardare. Sono quelli che voglio veder brillare come prima, come quando sorrideva per merito mio, come quando il suo cuore era mio. Mio e solo mio. Luca e Bianca. Bianca e Luca. Questo voglio. Non voglio Bianca e Marta. Voglio Bianca e Luca. No voglio Marta. Voglio Luca. Voglio il sorriso di Luca. Voglio i baci di Luca. Voglio Luca e basta. Voglio gli occhi di Luca, le carezze di Luca, voglio il cuore di Luca. Voglio sentire il respiro di Luca a tempo con il mio. Voglio la sua di lingua. Voglio il suo di corpo, cazzo. Voglio che lui, va bene, che lui appartenga a me. Che lui sia felice con me. Come lo era prima. Come lo era prima che tutto andasse a finire in modo così… Inutile. Subdolo. Ambiguo. Inopportuno. Indesiderato. Spropositato. Voglio tenere la sua, di mano. Voglio stringere il suo di corpo, e voglio che lui stringa il mio. Cazzo, un mese fa.

Quel bacio.

Quelle carezze.

Quell’abbraccio.

Quella timidezza che si è poi trasformata in passione.

E’ quello, che voglio.

Voglio il suo di cuore.

Non voglio il cuore della persone che me lo ha fatto scivolare via dalle mani.

Eppure, Bianca… Ti ci sei messa insieme.

Sì, sì, va bene? Mi ci sono messa insieme. Ma perché la amo? No. Perché voglio renderla felice.

Così non rendi felice te stessa.

E che importa? Me la merito la felicità? No.

Parla con Luca.

Non gli interessa.

Cosa ne sai?

Lo capisco. Capisco le persone. Capisco Luca e capisco le situazioni. Non ci tiene a me. Non vuole me. Vuole lei. E se lei non si fosse messa in mezzo… Se non si fosse messa in mezzo io ora, probabilmente, lo starei baciando.

Vuoi stare con lui?

Non posso.

Tu vuoi?

Più di qualunque altra cosa.

Parlaci. Diglielo.

A quale scopo? Mentendo di nuovo? Peggiorerei tutto.

Almeno gli parleresti.

E’ una perdita di tempo. E perderei anche lei.

Lei ti interessa per davvero?

Sì.

Allora rifletti. Prima di fare qualsiasi cazzata.

Qualunque sarà la cosa che farò… Sarà una cazzata. E ne ho fatte già troppe.

Ne vale la pena.

Li perderò per sempre.

Perché non fai l’onesta con Marta?

Non vuole essere triste per colpa mia.

Perché le menti?

Perché è meglio mentire.

Ci hai guadagnato qualcosa di buono, a mentire?

No. Ma se dico la verità ora, se ne andrà tutto. E resterà solo la lama.

Non dire così.

Lo dico. Lo dico eccome. Voglio morire, Bianca. Voglio dormire. Per sempre. Non voglio svegliarmi. Odio svegliarmi. Quando dormi è tutto okay. E quando ti svegli, ti ricordi che non vali niente.

Non vali niente? Perché?

Non piaccio alla persona che amo. Non sta bene con me. Sorride con qualcun altro. Darebbe la vita per qualcun altro. Voglio morire, Bianca. Non ce la faccio più a vivere.

Non puoi dire questo. Sei forte. Lo sai che sei forte. Resisti. Stringi i denti.

Voglio andare via. Per sempre. Voglio sbattere le mie ali ormai rotte, per prendere il volo, e stare bene.

Morendo?

Morendo.

Ti perderai tutto ciò che capiterà e che potrà capitare. Ci sono tante persone, nel mondo. Tanti ragazzi. L’anima gemella la troverai.

L’anima gemella ce l’avevo. Solo che mi è stata portata via. Avevo tutto. E ora ho solo la lama.

 

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: 4 sng 2 say goodbye