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Autore: echelon1985    29/06/2009    5 recensioni
[SEGUITO DI EARTHQUAKE]
"Come si misura la distanza tra due persone?
Centimetri? Metri? O sorrisi mancati e parole non dette?"

Il tempo spesso è crudele. Scalfisce e cambia anche le cose più forti.
[Pairing:Jeph/Quinn (ovviamente) … con qualche sorpresina xD]
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Bert McCracken, Dan Whitesides, Jeph Howard, Quinn Allman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bert P.O. V.


Quando mi sveglio è già mattina inoltrata, e la stanza è vuota.
Decido di andare a cercare gli altri che probabilmente saranno
nella camera accanto
Mi avvicino alla porta e busso, ma nessuno apre
Sto per andarmene quando sento degli strani rumori provenire
dall’interno della stanza
I suoni mi arrivano ovattati attraverso la porta
ma sembra che qualcuno stia piangendo
Preoccupato poggio una mano sulla maniglia che si abbassa docile
al mio tocco, permettendomi di riconoscere l’origine del pianto

Quinn è seduto per terra, le ginocchia portate al petto ed il viso
nascosto tra le mani
Le sue spalle sono scosse da forti singhiozzi
E sta tremando


Mi inginocchio veloce accanto a lui, avvolgendolo tra le mie braccia
E’ più alto di me, eppure sembra così piccolo
Lo stringo con quanta più forza posso mentre gli accarezzo i capelli

- Quinn, che succede?


Ma Quinn continua a piangere e non dice una parola
Trascino una coperta dal letto accanto a noi e vi avvolgo entrambi
Poi lo riprendo tra le braccia, cercando di calmarlo
Prendo a dondolare piano, come se fosse un bambino piccolo
I singhiozzi si diradano
Ma le lacrime non smettono di sgorgare

- Piccolo, che cos’è successo?
- E’ finita


La sua voce è contaminata dalle lacrime che la rendono pari ad un sussurro

- Cosa è finita Quinn? Che vuol dire?
- Jeph se n’è andato. Mi ha lasciato



I singhiozzi riprendono, più forti
Mi limito a stringerlo più stretto che posso
Ma non riesco a dire nulla
Non è possibile, ripeto nella mia testa
Non può essere

- Ma cos’è successo? Perché?

Quinn scuote solo la testa, e piange
E’ troppo sconvolto per parlare
Lo faccio alzare delicatamente e lo faccio stendere
Mi segue docile, come se fosse una marionetta nelle mie mani
Come se non avesse più volontà
Mi siedo accanto a lui e gli accarezzo piano i capelli,
finchè non crolla esausto e si addormenta
Asciugo piano le lacrime sul suo viso e lo copro

Quando Dan torna in camera gli racconto brevemente l’accaduto
E gli chiedo di restare con Quinn
Io devo cercare Jeph


Esco dalla camera di Quinn, e mi poggio alla porta che mi sono chiuso alle spalle,
cercando di riprendere un minimo di controllo e di calmare quello che mi si agita dentro
Non avevo mai visto Quinn in questo stato
Vederlo così mi ha scosso

Mi stacco dalla porta avvicinandomi alla mia camera
Apro la porta con un colpo secco e vedo Jeph
E’ seduto su uno dei letti, e non da segni di avermi visto
richiudo la porta con un tonfo e mi posiziono davanti a lui
Alza appena il viso
Ma sono troppo arrabbiato per preoccuparmi dell’espressione
del suo volto
Non posso fare a meno di urlargli contro

- Jeph... che cazzo hai fatto?
- Lascami in pace Bert
- Lasciami in pace un cazzo. Sono stato da Quinn, è sconvolto.
- Ti prego... lasciami in pace

Lo trascino per un braccio, con forza, e lo costringo ad alzarsi

- Sei impazzito? L’hai lasciato! Che cazzo fai?
  Io non ho rinunciato a tutto perché tu potessi fargli del male

 

Incrocio il suo sguardo, cercandovi all’interno la spiegazione a questa follia

Lui avrebbe dovuto proteggerlo

Lui non avrebbe mai dovuto ferirlo

- Quinn è andato a letto con un altro

Sgrano gli occhi, cercando di assimilare le parole di Jeph, e di cucirle
addosso all’immagine che ho di Quinn
Invano

- Non può essere
- Me l’ha detto lui

Mi siedo sul letto, mentre lui rimane in piedi
Come svuotato dalle ultime parole che ha pronunciato
Non riesco a crederci
Qualcun altro l’ha toccato
Qualcuno che magari non lo ama
Fa male
Non riesco ad immaginare quanto male possa fare a Jeph

- Jeph... io... Cristo, mi dispiace

- Perché Bert? Perché?

Si siede di fronte a me, prendendosi la testa tra le mani
Mi alzo e prendo posto accanto a lui, mettendogli un braccio attorno
alle spalle
Si lascia andare tra le mie braccia

- Non lo so. Mi dispiace tanto

Dopo queste ultime parole è calato il silenzio
Nessuno dei due ha il coraggio di interromperlo
Ognuno perso nei propri pensieri
All’improvviso però Jeph si allontana da me, piantandomi addosso
i suoi occhi rossi e sconvolti

- Cosa volevi dire?
- Cosa?
- Prima hai detto ‘non ho rinunciato a tutto perché tu potessi fargli del male’
   Che significa?
- Niente, ero solo arrabbiato
- A cosa hai rinunciato Bert?


Abbasso gli occhi, incapace di sostenere il suo sguardo
Sono successe troppe cose perché io possa ancora
indossare la solita espressione falsa e sicura
Il silenzio che ne segue mi fa capire che questa volta non sono stato
in grado di mentire
Ho fallito nell’unica cosa che mi riesce bene


- Tu sei innamorato di Quinn

Il suo tono è infinitamente ferito, e non c’è traccia di domanda nella voce
Lo guardo negli occhi, dandogli una conferma di cui oramai non ha bisogno
Resta immobile
Gli occhi fissi nei miei
Spenti e pieni di dolore, oltre che di rabbia
I suoi occhi... di solito così allegri e luminosi

- Jeph, ascolta

Quando cerco di toccarlo scatta in piedi, come se la mia sola vicinanza gli facesse male
E quando parla il suo tono è arrabbiato e tagliente
Non è adatto a Jeph
Lui non è così

- Cosa? Che devo ascoltare? Di quanto ti dispiace che il ragazzo che ami
  adesso sia libero?
- Questo è ingiusto Jeph
- Sai cos’è ingiusto Bert? Che voi mi abbiate mentito. Tutti quanti






Jeph P.O.V.


Mi chiudo la porta alle spalle ed esco
So solo che devo andarmene da questo posto
Esco dall’albergo e mi incammino sul corso principale
Il cielo è illuminato da un tiepido sole, ma l’aria è fredda
Cammino a testa bassa, sperando che nessuno mi riconosca
Ma non so dove andare
Mi guardo intorno
Il mondo continua a girare come se niente fosse
Osservo le persone camminarmi accanto, entrare e uscire dai negozi,
ridere, parlare
Tutto sembra come prima
Anche io sembro lo stesso
I miei polmoni continuano a respirare
Il mio cuore continua a battere
Perché non smettono?
Perché non si spegne tutto?
Mi sembra tutto così dannatamente sbagliato
Guardo le persone... tutto sembra andare come sempre
Com’ è possibile che sia così?
Chissà se qualcun altro in questa folla si sente come me
Chissà se come me qualcun altro vorrebbe smettere di sentire
Di respirare
Chissà se qualcun altro come me vorrebbe ordinare al suo cuore
di fermarsi
Perché cazzo continua a battere se non ho più niente?

E’ surreale quanto siano effimeri gli esseri umani e le loro vite
Ci metti una vita intera per costruire quello che desideri
Ma bastano cinque minuti perché tutto vada in pezzi
E tutto quello che hai costruito ti crolla addosso
E forse te lo meriti... chissà...
Perché sei stato tanto stupido da credere che potesse durare per sempre
E invece il tuo ragazzo ti ha tradito
E i tuoi amici ti hanno mentito

Vedo l’insegna di un piccolo bar, ed entro
Mi siedo in un tavolino un po’ defilato ed ordino un tè
Dopo qualche ora la tazza di tè è ancora intatta
Ed il mio cellulare non ha smesso ancora di squillare ad intervalli regolari
Osservo i nomi di Bert e Dan alternarsi sul display ad ogni telefonata
Quello di Quinn no, non appare
Penso distrattamente che nel primo pomeriggio avremmo dovuto
rilasciare un’intervista
Saranno andati senza di me, o l’avranno annullata
Poco importa


Mi accorgo del tempo che è passato quando una cameriera si
avvicina per chiedermi se va tutto bene
Deve sembrare strano, sono rimasto ad occupare il tavolo per
delle ore, senza praticamente ordinare niente
Guardo fuori e mi rendo conto che si è fatto buio
Pago il conto ed esco
Decido di tornare in albergo, non ho un altro posto dove andare
e tutte le mie cose sono lì
E’ assurdo, ma il primo pensiero che mi attraversa la mente
appena metto piede in albergo è che dovrei vedere se Quinn sta bene
Passo davanti alla sua camera, e mi fermo un secondo, perché
nonostante tutto l’unico desiderio che ho è vederlo
Scuoto la testa, pensando a quanto posso essere stupido,
poi mi avvio velocemente alla mia camera, sperando di non trovarvi Bert
E infatti non c’è
Al suo posto c’è Dan, che mi si getta praticamente addosso appena registra
la mia presenza
Parla a raffica, senza neanche darmi il tempo di rispondere, come sempre
quando è nervoso o preoccupato

- Jeph... dio, sei tornato... stai bene? Eravamo tutti preoccupati per te...
  non rispondevi al telefono...


Mi sforzo di ignorare l’uso del plurale nelle sue parole e di non prendermela
con lui, in fin dei conti lui non centra

- E’ tutto apposto, sono vivo, no?
- Dove sei stato?
- In giro

- Stai bene?
- Come potrei
- Già, lo so. Mi dispiace tanto
... vuoi mangiare qualcosa?
- No, grazie, non ho fame
- Bert mi ha raccontato tutto, divido io la camera con te, ha pensato
  che non ti avrebbe fatto piacere farlo con lui

Non posso fare a meno di irrigidirmi al pronunciare del suo nome

- Beh ha ragione, o forse ha finalmente avuto quello che voleva
- Andiamo Jeph, sai che non è così
- Io non so più niente Dan... credevo di sapere molte cose... ma adesso
  non so niente
- So che sei a pezzi, ma andiamo Jeph...la colpa non è di Bert, lo sai
  anche tu
- Mi ha mentito
- Si è fatto da parte, non dev’essere stato facile neanche per lui
- Avrebbe dovuto dirmelo
- E cosa sarebbe cambiato se ti avesse detto di essere innamorato
  del tuo ragazzo? Credi che le cose sarebbero andate meglio?
  Io non credo
- Non lo so. Non riesco a ragionare adesso

- Lo so. Forse è meglio se dormi un po’. Ti farà bene
- Già

Faccio come dice e mi metto a letto.
Magari domattina scoprirò che è stato tutto un incubo...






Quinn P.O.V.


Quando mi sveglio Bert è seduto accanto alla finestra, mentre una sigaretta
muore tra le sue dita
Osservo il suo sguardo cupo e preoccupato stagliarsi oltre la finestra
e perdersi tra il grigio dei tetti
La leggera nebbia che ricopre il cielo fa sembrare questa città completamente
priva di colori, come in uno di quei vecchi film in bianco e nero
Lo chiamo, e quando si volta il suo sguardo si addolcisce

- Hey, sei sveglio. Come ti senti?

Mi sento esattamente come questa città, grigio, come se mi avessero
portato via tutti i colori
Solo che nessuno mi ha portato via un bel niente
Ho perso tutto da solo

- Dov’è Jeph? Tu l’hai visto?

Bert mi raggiunge, prendendo posto accanto a me sul letto
Sul suo viso il solito sorrisetto obliquo è stato sostituito da un
sorriso mesto
Il suo sguardo mi toglie ogni dubbio, perché vi si legge chiaramente
che sa già tutto

- Si, l’ho visto. Ora è in camera
- Lui... come sta?
- Non bene Quinn
- Dovresti essere con lui... io non mi merito di essere consolato
- C’è Dan con lui. Ed io sono un amico Quinn, il mio compito è
  quello di starti vicino, non quello di giudicare
- Io... io l’ho perso vero? Non mi perdonerà mai...
- Non lo so piccolo. Non lo so










Eccoci qui con la reazione di Jeph, poverino…
Ed anche con quella di Bert.
Jeph ha scoperto il suo segreto…ed ora ce l’ha anche con lui XD
Mi spiace tenervi sulle spine, ma non si sa ancora l’identità della
persona con cui Quinn ha tradito, e se si saprà, sarà sicuramente molto più avanti XDD

Grazie mille come sempre a chi recensisce, a chi ha inserito la storia tra i preferiti, e a chi legge soltanto(ma potreste laciarmelo un commentino no? XD)
SweetPandemonium: Honey, hai proprio ragione, c’è poco da consolare!
                               Ma il nostro Bert è buono XDD
_omfg_ : Grazie per tutti i complimenti! Sono contenta che Earthquake ti sia
              piaciuta, e spero ti piaccia anche il seguito XD
Dominil: Sugar, non preoccuparti, l’importante è che tu ci sia XD
              A quanto pare questo Quinn un po’ cattivello piace a tutti XD


   
 
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