★ Questa storia partecipa all’iniziativa ‘You Raise Me Up - Love Songs Contest’ indetta da Fanwriter.it e Torre di Carta.
★ Prompt: 24) I Don’t Want to Miss a Thing (Aerosmith)
★ Numero parole: 302
★ Fandom: Yuri on Ice
★ Personaggi: Victor Nikiforov, Yuuri Katsuki
★ Rating: Verde
★ Note autrice: NON LO SO DAVVERO io amo la Victuuri e volevo scriverci qualcosa da sempre e questa iniziativa è caduta dal cielo per me penso MA non so se sono degna di questa ship (...) diciamo che ci ho provato, ecco.

Lo trova, dapprima con lo sguardo, appoggiato a una delle grandi tavolate non troppo distante dalla pista da ballo; poi si avvicina lento, superando tutte le persone eleganti ebbre di felicità, e lo trova ancora intento a girare e rigirare l’anello al proprio anulare.
Quando Victor alza lo sguardo a lui, lasciando scorrere solo per qualche istante gli occhi sul suo abito bianco, è più brillante del metallo prezioso - e Yuuri sorride in silenzio, mentre si appoggia a quello stesso tavolo, sfiorandolo.
Davanti a loro, la festa non è ancora finita. Residui di torta alla panna sparsi, Christophe che mantiene fede alla promessa di ballare con ogni singolo invitato alla grande cerimonia e quindi trascina uno sventurato Otabek in un lento non troppo melenso, alcool e salatini ormai finiti.
-Vorrei che questa giornata non finisse mai.
Victor ha la voce stanca e calma, il suo fianco tocca appena quello dell’altro uomo ma le sue mani tradiscono una certa necessità, come quelle di qualsiasi amato nel bisogno di continue rassicurazioni.
Yuuri sospira e assapora ancora una volta tutte le parole che ha pronunciato durante quella giornata, tra le promesse di futuri pieni e intenti gonfi di promesse.
Basta pochissimo.
-La giornata finirà e ne cominceranno delle altre. Moltissime altre.
Si volta a guardarlo, è ancora più bello del solito con i capelli portati all’indietro e la spossatezza di una felicità tanto grande. Vorrebbe baciarlo di nuovo, come ha fatto all’altare.
-E le vivremo assieme tutte.
-Tutte?
-Senza mancarne neanche una.
Victor abbassa lo sguardo, per ritrovare una diversa tonalità di sorriso. Il pensiero che sfiora la mente di Yuuri - suona come la parola marito e l’aggettivo possessivo mio - interrompe un solo attimo la realtà, che poi scorre veloce di nuovo.
-Sembra una bella favola per la buona notte...
Trascinandolo completamente senza lasciargli scampo.