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Autore: sissi04    18/02/2018    2 recensioni
La compagnia di Thorin Scudodiquercia è decisa a mettersi in viaggio verso la Montagna Solitaria, uccidere il drago Smaug e riprendersi la loro terra natia, ma avranno bisogno di due braccia in più.
E se la compagnia avesse un altro membro?
Tra nani testardi, orchi, elfi, amori nascenti o forse no e strane entità, riusciranno i nostri eroi a portare a termine la loro missione e ad uscirne tutti vivi?
Tenetevi forte, ci stiamo per calare nella Terra di Mezzo, in un avventura che cambierà la nostra vita!
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Compagnia di Thorin Scudodiquercia, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Continuarono a camminare anche quando la notte scese su di loro, accompagnata da una potente e fastidiosa pioggia; incerti su dove mettevano i piedi, rischiavano di cadere dal precipizio su cui si trovavano ad ogni minimo movimento.

 «Fermi, aspettate!» urlò Thorin agli altri, cercando di andare un po’ avanti.

 

Miriel si trovava vicino a Kili, all’ordine si fermò e sollevò il volto coprendoselo con l’avambraccio per guardare cosa stesse succedendo; si accorse appena in tempo che Bilbo stava cadendo, urlò e per fortuna Dwalin afferrò lo Hobbit per una spalla, riportandolo sul sentiero.

 «Attenzione!» urlò Dwalin quando vide un grosso masso volare contro la montagna, proprio sopra le loro teste.

 

Tutti si ripararono, ancorandosi come poterono alla roccia, proteggendosi dai pezzi sgretolati di pietra che cadevano distruggendo il percorso.

 «Questo non è un temporale, è una battaglia tra tuoni» urlò Balin «Guardate!» disse indicando una specie di gigante fatto di roccia in mezzo ai fulmini

 «Che mi venga un colpo! Allora le leggende sono vere, giganti! Giganti di pietra!» urlò Bofur.

Poi la terra sotto i loro piedi tremò e la montagna divise la compagnia

 «No Kili, dammi la mano!» provò ad urlare Fili tendendo la mano all’altro, da cui era stato bruscamente separato, ma ormai erano troppo lontani; Kili guardò il fratello atterrito ma uno strattone di Miriel lo riportò contro la roccia per proteggersi.

 

Volarono sulla roccia, cercando di aggrapparsi ad essa, scivolando a causa della pioggia e del vento.

 

Il gruppo più avanti dove c’erano Thorin, Kili, Bombur, Dwalin, Nori e Miriel venne violentemente fatto scontrare contro la montagna ferma, ne approfittarono per scendere, per poi guardare i loro compagni colmi di preoccupazione.

L’altro gruppo fu meno fortunato, infatti il gigante continuava a muoversi, poi venne colpito in faccia da una grossa roccia che gli stacco la testa di pietra di netto mentre i tuoni rombavano, aplificando ulteriormente il fragore.

 

Cadde all’indietro e il pezzo di lui dove si trovava metà della compagnia andò a scontrarsi frontalmente con la parete della montagna dove c’era il sentiero.

 «No Fili!» urlò Thorin iniziando a correre, per quanto fosse possibile, temendo il peggio; fortunatamente, girato l’angolo, vide che era vivi e stavano tutti bene.

Tirò un grosso respiro di sollievo.

 

 «Dov’è Bilbo? Dov’è lo Hobbit?» urlò Bofur, accortosi della mancanza di Bilbo

 «Eccolo!» lo Hobbit era con le braccia appese alla parate rocciosa e stava scivolando.

 

Provarono a prendergli una mano, ma scivolò ancora più in basso

 « No Bilbo» urlarono tutti atterriti; allora Miriel si calò alla sua altezza tenendosi con una mano, poi allungò Bilbo agli altri più sopra che lo afferrarono, però quando stava per risalire scivolò perdendo la presa.

 

Il cuore le salì fino in gola quando si rese conto di stare precipitando.

Poi una mano forte afferrò la sua, fermando la caduta

 «Ti tengo, ti tengo!» disse Thorin iniziando a tirarla su.

 

Quando le sue ginocchia toccarono di nuovo la solida roccia, tornò a respirare, anche se per poco, perché Thorin accanto a lei la prese stretta al suo petto

 «Non azzardarti a lasciarmi, ricordati che abbiamo una promessa io e te» le disse aiutandola a rimettersi in piedi

 « Lo sai che non me la dimentico mai» gli disse sforzandosi di sorridere.

 

 «Uff pensavo vi avessimo perso» disse Dwalin rivolto a Miriel e al mezz’uomo

 «No lui si è perso, da quando a lasciato casa sua. Non sarebbe mai dovuto venire, non c’è posto per lui tra noi» sputò fuori Thorin guardando in maniera truce Bilbo, che dal canto suo lo guardava senza parole.

 

Entrano dentro una grotta dentro la montagna, dopo averla controllata fino in fondo decisero di accamparcisi, Gloin propose di accendere un fuoco ma Thorin decise di non correre rischi

 «No, niente fuoco, cercate di dormire; ripartiamo all’alba».

Così tutti cercarono di sistemarsi come meglio poterono e si misero a dormire, nonostante i continui boati dei tuoni e delle rocce infrante contro la montagna.

 

Miriel continuava a pensare alle parole che Thorin aveva detto a Bilbo, preoccupata che lo Hobbit decidesse di tornare indietro e abbandonarli; ma la stanchezza prese il sopravvento e le palpebre calarono lentamente verso il basso, facendola entrare nel mondo che più odiava.

 

Aprì gli occhi  nuovamente e una  forte luce li ferì, facendoglieli  richiudere più volte; poi finalmente si abituarono permettendole di mettere a fuoco dove si trovava.

Alta e solida pietra lavorata si stagliava sopra, sotto, ai lati, ovunque intorno a lei; era fredda.

Si alzò in piedi vedendo il trono di Erebor davanti a se.

Sopra di esso vi era, regalmente seduto, Thorin; le sorrise per poi avvicinarsi a lei;  non riusciva a capire, il Nano le aveva preso il viso tra le mani, sorridendo ancor di più.

Si staccò dalle sue guance solo un attimo, per farle vedere una cosa che prese fuori dal lungo mantello da re: era una corona.

Più piccola e delicata rispetto a quella che fin da bambina aveva visto sul capo di Thror, d’argento, con incastonate delle pietre verdi e blu, alla base era stato fatto un complicato intreccio fiorato di metallo; era semplicemente bellissima.

Ma qualcosa non tornava, perché gliela stava mostrando?

Tutto le fu più chiaro quando le forti e calde mani di Thorin gliela depositarono sul capo, la stava facendo sua regina sotto la Montagna.

Era bellissimo, tutto intorno a loro si animò, ovunque centinaia di volti che aveva conosciuto: Balin, Dwalin, Fili, Kili, Bifur, Bofur, Ori, Nori, Gloin, Oin, Bombur, Bilbo, Gandalf, Thrain, Thror, Dis, Nara insieme a tanti altri.

Ma un gruppo di loro attirò la sua attenzione, erano Nani vestiti da combattimento, armati di tutto punto, si avvicinò a loro e cercò di capire chi fossero, ma quando tolse l’elmo ad uno di loro scoprì fosse uno dei soldati del suo vecchio plotone; l’elmo le cadde dalle mani quando i suoi occhi videro i brandelli di carne penzolanti e bruciati dell’altro.

Improvvisamente tutto intorno a lei divenne caldo, si girò e vide dietro Thorin Smaug, si rese conto che in realtà erano tutti morti, bruciati e trucidati da molteplici ferite.

Tutti tranne Thorin.

 

Corse verso di lui cercando di avvertirlo ma il Nano non si spostò di un millimetro, quando giunse davanti a lui vide che il suo sguardo non era più quello di prima: i suoi occhi erano diventati di ghiaccio, la sua pelle bianca, un sorriso maligno al posto del precedente; era Azog.

Ma non era come le altre volte che lo aveva sognato, aveva qualcosa di familiare, qualcosa che aveva già visto.

Subito dopo si sentì catapultata via, in una casa diroccata; Azog l’aveva seguita.

In mezzo a tutti gli oggetti sparsi delle enormi chiazze di sangue, indietreggiò sporcandosi con esso; allora Azog le si avvicinò e dopo essere ritornato con le sembianze di Thorin la trafisse con Orcrist.

 

Alzò il busto di scatto quasi urlando.

Mai aveva fatto un sogno così brutale, da quando ne aveva memoria.

 

Sudata e tremante cercò di regolarizzare il respiro inutilmente, si passò una mano tra i capelli bagnati, poi la sua attenzione fu attirata da alcuni rumori all’uscita della caverna.

Era Bilbo, con lo zaino sulle spalle e il bastone in mano, intento a discutere con Bofur; 

stava per alzarsi e intervenire per convincere lo hobbit a restare quando un preoccupante rumore la fece desistere e svegliò Thorin.

 

La sabbia su cui avevano dormito fino ad allora, stava progressivamente calando tra delle crepe che si erano formate nella roccia:

 «Presto svegliatevi tutti» Thorin svegliò chi ancora non se n’era accorto

 «Cosa sta succedendo?» chiese Miriel cercando di andare verso di lui, senza però raggiungerlo perché quella che credevano pietra si aprì all’improvviso inghiottendo la compagnia intera.


Caddero dentro una lunga galleria scavata nella pietra, atterrando uno sopra l’altro in una specie di gabbia fatta di… ritrasse la mano disgustata quando se ne accorse… ossa.

Subito dopo diversi suoni striduli giunsero alle loro orecchi e centinaia di Goblin corsero verso di loro; Miriel cercò disperatamente di raggiungere Amdir ma era schiacciata dal peso degli altri, rendendo i suoi sforzi inutile.

Alcuni Goblin la sollevarono, spingendola a destra e sinistra, facendola camminare insieme agli altri su una passerella di legno, per condurli chissà dove.

Tra le spinte e i pugni arrivarono in un’enorme sala scavata nella roccia, erano circondati da goblin, davanti a loro il più grosso e il loro re; era orrendo, grasso, sporco, sbavava e aveva pustole ovunque.

Miriel però non distolse lo sguardo da quella creatura immonda nemmeno un secondo.


 «Allora, chi ha osato entrare nel mio regno? Spie?! Ladri?! Assassini?!» chiese retoricamente, recitando una parte ingenua ed odiosa

 «Nani, vostra malevolenza; trovati nel portico anteriore» gli disse un goblin più alto degli altri, probabilmente il capo delle guardie

 «Nani?!» gli fece eco il re fintamente sorpreso, per poi rivolgere loro un ghigno malefico

 «Beh non statevene lì impalati, perquisiteli!» ordinò alzando le flaccide braccia, subito i goblin si avventarono su di loro, frugando tra i loro abiti

 «Ogni fessura, ogni crepa!» continuò il re, guardando gli oggetti che cadevano a terra.

Quando ebbero finito di perquisirli, continuò

 «Cosa ci fate da queste parti? Parlate!» urlò il re goblin, tutto tacque

 «Bene se non vogliono parlare li faremo strillare! Portate qui lo smaciullatore, portate lo spezzaossa; iniziate con i più giovani» disse indicando Ori 

 «Aspetta» urlò Thorin, facendosi largo tra i suoi nani per fronteggiare il goblin

 «Bene bene guarda chi abbiamo qui» disse ridendo subdulo

 «Thorin figlio di Thrain, figlio di Thror, re sotto la Montagna» si inchinò davanti a Thorin

 «Oh ma dimenticavo, tu non ce l’hai una montagna e non sei un re; questo fa di te un signor nessuno in realtà» continuò sotto lo sguardo duro di Thorin

 «Sai conosco qualcuno che pagherebbe molto  per la tua testa. Solo la testa, nient’altro» rise,

 «Un vecchio nemico tuo: un orco pallido a cavallo di un bianco mannaro» tutti i nani sgranarono gli occhi mentre Thorin e Miriel impallidirono visibilmente

 «Azog il Profanatore è morto, trucidato in battaglia molto tempo fa» rispose Thorin prontamente, ottenendo una risata bassa dal re goblin

 «E così pensi che i suoi giorni da profanatore siano finiti?» rise nuovamente avvicinandosi a un sgorbio su una carrucola

 «Manda un messaggio all’orco pallido, digli che ho trovato il suo premio» disse ridendo ancora;

così la bestiola partì con il messaggio in mano.

 

Thorin e Miriel, che nel frattempo si era avvicinata a lui, si guardarono dritto negli occhi; sperando che quanto le loro orecchie aveva udito non fosse vero.




ANGOLO AUTOREecco qua il capitolo n° 7!!!
I nostri eroi ora sono nei guai, non è una situazione come quando furono catturati dai Troll, ora si trovano nel regno dei goblin, davanti al re di quelle creature, e cos'è questa storia che Azog sarebbe vivo?!
Per quanto riguarda l'incubo di Miriel se avete letto le one shot si capisce a cosa si riferisce, però per chi non ha voglia di andarsele a leggere, sogna il suo passato, sono i demoni del passato che la seguono e mai l'abbandoneranno.
Detto ciò, un enorme GRAZIE a:
- Lone_wolf_08♥️
-ThorinOakenshild♥️
-Thorin78♥️

per le bellissime recensioni al capitolo precedente, troppo gentili!
Ovviamente ringrazio tutti coloro che hanno letto i capitoli precedenti, vi invito a farvi e a dire la vostra tramite una RECENSIONE!
Anyway, vi do appuntamento GIOVEDÌ 22 FEBBRAIO con il prossimo capitolo! 
Chissà cosa succederà alla nostra compagnia di nani preferita e in particolare alla nostra Miriel?
Un bacione 😘

Sissi04
   
 
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