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Autore: fenris    18/02/2018    10 recensioni
Naruto ha perso i suoi genitori la notte della sua nascita a causa della fuga del Kyubi, ma fortunatamente Jiraya e Tsunade hanno deciso di prendersi cura di lui al loro posto. Guardate come la sua vita si sviluppa mentre viene cresciuto dai Sannin, e come questo cambierà non solo la vita di Naruto, ma anche la vita di quelli intorno a lui. Au.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Minato/Kushina, Sasuke/Sakura
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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                                                                                        Son of the Sannin

                                                                       Una famiglia non convenzionale

                                                                                                 o

                                                                             Volpi, Rane e Lumache

Jiraya stava in fronte ai cancelli di Konoha, contemplando il luogo che era stato casa sua per tanto tempo. Questo fino a quando il tradimento di Orochimaru e l'esilio auto imposto di Tsunade resero impossibile per l'Eremita dei rospi continuare a viverci.Non ebbe mai più una casa permanente da quel momento in poi, girovagando da una città all'altra, facendo le sue ' ricerche' e avendo avventure di una notte con donne bellissime e facili da conquistare. Ritornava sporadicamente solo per fare una visita al suo amico e studente, Minato Namikaze. Erano passati tre mesi dall'ultima di queste visite. Avevano parlato a proposito del libro fallito di Jiraya,' La leggenda dei ninja coraggiosi', e di come Minato voleva chiamare il suo primogenito come il protagonista del libro, Naruto. Nel frattempo, Jiraya scrisse la sua prima novel erotica,' Il paradiso della pomiciata', che divenne un best seller in pochissimo tempo, ingrossando il suo già largo conto in banco. Aveva programmato di tornare alla nascita del bambino per portare qualche regalo. Infatti era sulla strada per Konoha, quando un messaggero ninja arrivò da lui e gli diede le tragiche notizie, dicendogli che la sua presenza era richiesta al villaggio. Leggendo la lettera con tutti i dettagli, all'inizio pensò che fosse uno scherzo di pessimo gusto, ma aveva stampato il segno dell'Hokage. E ora, stando proprio in fronte a quelle porte, realizzò che non era uno scherzo come aveva sperato. Persino dall'esterno, Jiraya poteva dire che Konoha era stata vittima recentemente di un attacco devastante, che fu confermato nel momento in cui l'Eremita dei rospi entrò nel villaggio. Le strade erano praticamente vuote. Edifici distrutti a destra e a manca. Tracce di fumo provenienti ovunque. Il cielo grigio sembrava riflettere il cupo e tetro umore in cui il villaggio sembrava essere. Senza indugio, Jiraya andò verso la torre dell'Hokage.

                                                                                                            ******

Hiruzen Sarutobi era nel suo vecchio ufficio, presto ancora una volta ufficialmente mentre guardava con mente assente fuori dalla finestra, temendo per il futuro di Konoha. Un ANBU apparve dietro di lui.

“ Hokage- sama, Jiraya-sama è qui come avete richiesto.”.

“ Ditegli di entrare, per favore.”.

“ Come volete.”, disse l'Anbu prima di sparire in una nuvola di fumo. Qualche secondo dopo, l'Eremita dai capelli d'argento entrò nell'ufficio. Hiruzen non potè che sorridere un po',vedendo il suo vecchio studente.

“ Ciao, Jiraya, è bello rivederti, perfino se in terribili circostanze. Com'è stato il tuo viaggio fino a qui?”, l'Hokage chiese sedendosi.

“ Non per essere maleducato, ma non importa molto ora. E' vero, sensei, Minato e Kushina sono davvero morti?”, Jiraya chiese, cercando di nascondere l'ansia nella sua voce.

“ Sì”. Jiraya avvertì lo sguardo di Sarutobi, sospirò e impreco. Guardò il suo vecchio maestro un'altra volta e fece una richiesta.

“ Posso... vedere i corpi?”.

“Ho paura non sia possibile.”.

“ E perchè no? Non posso neanche dire addio al mio ultimo studente rimasto in vita?”, esplose l'Eremita sbattendo i pugni sul tavolo.

“ Non è possibile perchè non ci sono corpi- spiegò l'Hokage- quando Minato sigillò il Kyubi dentro Naruto...beh, non so esattamente cosa sia successo, ma qualunque cosa abbia fatto, distrusse sia il suo corpo che quello di Kushina. Quando arrivammo, l'unica cosa rimasta era il piccolo Naruto che piangeva.”.

“ Dov'è Naruto ora? Sta bene?”.

“ Naruto sta bene. E' possibilmente una delle poche persone uscita da questo casino illese.”. Disse Hiruzen.

“ Non so se chiamerei avere un demone sigillato dentro di lui 'illeso', sensei”, appuntò Jiraya.

“ Vero, scusa la mia mancanza di tatto. Per rispondere alla tua prima domanda, è di sotto. Un gruppo di ninja medici si sta prendendo cura di lui. Ed è la ragione per cui ti ho chiamato.”.

“ Perchè sono il suo padrino.”.

“ Esatto. Secondo le volontà di Minato e Kushina, hanno lasciato tutto a Naruto; tutte le loro proprietà, compresa la casa e altro, come il patrimonio, che verrà gestito dal suo tutore legale fino a quando fino a quando non sarà maggiorenne. E stando alle loro volontà, questa persona sei tu.”.

“ Capisco.”. Un inconfortabile silenzio seguì la risposta laconica di Jiraya.

“ Perciò...devo supporre che sei d'accordo sul diventare il tutore legale di Naruto e crescerlo fino ai diciottanni? Nel caso possiamo anche dargli un altro tutore.”. Jiraya non trovava l'offerta tentatrice. Aveva deciso molto tempo prima di non accasarsi mai. Che si sarebbe lanciato nei piaceri della vita, viaggiato il mondo e goderselo per quanto possibile. Prendersi cura di un bambino l'avrebbe reso impossibile. Sarebbe dovuto stare in un luogo stabile- probabilmente Konoha, siccome né il sensei, né gli anziani avrebbero permesso che il Kyubi stesse fuori dal villagio, permettendo ad altre nazioni di prenderlo- e avrebbe avuto come priorità i bisogni di Naruto più di ogni cosa. No, la prospettiva di diventare un padre single non era molto allettante. Ma se non si fosse preso lui cura di Naruto, chi l'avrebbe fatto? Quasi nessuno nel villaggio sarebbe voluto rimanere vicino al bambino dopo l'assalto del Kyubi nel villaggio. E sapeva che alcuni avrebbero provato a trasformarlo in un'arma, privandolo di un'infanzia. No, aveva una responsabilità morale verso Naruto. Nessun altro lo avrebbe preso e cresciuto come un normale bambino tranne lui. Jiraya imparò preso quanto si sbagliasse. Stava per dare al suo sensei una risposta, quando urla dall'esterno dell'uffcio attirarono l'attenzione di entrambi.

“ Miss, sono dispiaciuto, ma l'Hokage ha un incontro proprio ora. Non potete disturbarlo.”, disse una voce maschile, che Jiraya riconobbe come l'ANBU di prima.

“ Sai chi sono? Sono sicura che il sensei avrà tempo per una dei suoi vecchi studenti!”. Urlò una voce femminile che Jiraya riconobbe troppo bene.

“ Oh, non mi aspettavo sarebbe venuta così presto.Nè che sarebbe venuta affatto.”. Disse Sarutobi, visibilmente preoccupato.

“ Che ci fa qui?”, chiese Jiraya, altrettanto preoccupato.

“ Vedete, anche l'altro ospite dell'Hokage è uno dei suoi vecchi studenti e-”.

“ COSA?! LEVATI DI MEZZO!”.

                                                                                                                 BOOM!

Jiraya e Sarutobi sussultarono e sperarono entrambi che il pover ANBU non si sono fatto troppo male. La porta dell'ufficio si aprì di scatto, e una bionda molto prosperosa entrò in fretta e furia. Fissò i suoi occhi su Jiraya e ringhiò. Quindi guardò l'Hokage con rabbia.

“ Oh, Kami, lo sapevo! Stai per farlo!”.

“ Tsunade, ferire i miei ANBU e irrompere nel mio ufficio in quel modo non è una cosa molto appropriata da fare.”, disse calmo Hiruzen.

“ Può essere, sensei, ma sono venuta qui per impedirti di fare un grosso errore!”, disse Tsunade furiosamente.

“ E quest'errore sarebbe..?”.

“ Lasciare un bambino sotto le cure di questo...questo...maniaco!”, concluse Tsunade, indicando Jiraya.

“ Sto bene, Tsunade-hime, grazie per aver chiesto”, disse il diretto interessato impassibile, guadagnandosi un'altro sguardo dalla vecchia compagna di squadra.

“ Capisco. Suppongo tu abbia in mente un miglior candidato.”, chise Hiruzen, intrigato.

“ Avete dannatamente ragione! Io stessa sarei un tutore molto meglio di quest'autore porno!”.

“ Certo, ma non hai nessuna base legale per la custodia di Naruto. Io sono il suo padrino e Minato ha lasciato Naruto sotto le mie cure, nel caso qualcosa dovesse accadere a lui e a Kushina.”, controbettè Jiraya.

“ Sì, ce l'ho! Naruto è la mia famiglia.”.

“ Sì, come no. E io sono il pronipote dell'Eremita dei sei sentieri.”.

“ E' vero, coglione! Kushina era un'Uzumaki, proprio come Mito, mia nonna. Sono l'unica famiglia di Naruto e perciò ho un diritto maggiore per essere il suo tutore.”.

“ Anche se ammetto di non essere molto esperto quando si tratta di paternità, sono abbastanza sicuro che prendersi cura di un bambino costi soldi. Parecchi soldi. E l'ultima volta che ho controllato, eri cacciata da un bel po' di creditori.”.

“ So che Minato aveva un bel po' di soldi sul suo conto. Posso usarli per i bisogni di Naruto.”.

“ Sì, se non fai esplodere di nuovo un casinò!- disse furioso Jiraya rivolgendosi al suo vecchio maestro- Sensei, non puoi davvero lasciare Naruto nelle mani di questa giocatrice compulsiva!”.

“ Ho esperienza nell'allevare bambini! Ho cresciuto Shizune da quando era piccola, ed è venuta su bene!- urlò Tsunade al suo Sensei prima che potesse rispondere- persino con i miei difetti, è impossibile che sia peggiore di Jiraya!”.

“ Basta, ho sentito abbastanza!- urlò Hiruzen, sbattendo le mani sul tavolo- avete entrambi buone argomentazioni, e sono sicuro potremmo raggiungere un compromesso.”.

“ Che tipo di compromesso?- chiese Tsunade- custodia congiunta?”.

“ Non esattamente. E' chiaro che volete il meglio per Naruto, perciò perchè non lo crescete insieme? Potete coprire le debolezze altrui, e sono sicuro lui beneficierà parecchio se avrà entrambi a prendersene cura.”.

“ Ma...questo significa che dovremmo vivere insieme...”, disse Jiraya, non gradendo la direzione in cui stavano andando le cose.

“ Sì, ovviamente.”.

“ Ma non siamo una coppia! Cosa dovremmo fare, pretendere di essere una coppia felice per l'amore di Naruto?”, protestò Tsunade.

“ Non dovrete pretendere niente. Per stare più tranquilli, potete pensare di essere l'uno dell'altro come compagni di stanza con un interesse in comune. O compagni di squadra in una missione a lungo termine.”, disse Hiruzen, sperando che la sua soluzione avrebbe accontentato entrambi i Sannin.

“ Non so se questo incontro non l'abbia reso abbastanza chiaro, ma io e Tsunade-hime non siamo esattamente in rapporti amichevoli.”, appuntò Jiraya.

“ Sì, ho visto. Ma c'è stato un tempo in cui vi sareste presi un kunai alla gola per l'altro. Ho fede che risanerete la vostra relazione, almeno per il bene di Naruto.”, rispose Hiruzen.

“ Non è cosi semplice, Sensei.”, controbattè Tsunade e l'Hokage sospirò.

“ Non ho mai detto fosse facile. Ascoltate, sono a conoscenza delle vite che avete condotto una volta lasciata Konoha, e francamente mi avete preoccupato. Da quello che ho visto, tutto quello che avete fatto è stato provato a scappare dai vostri demoni, indulgendo in piaceri effimeri per trovare conforto. Ma posso dire nessuno di voi due è stato felice, per quando proviate a negarlo- si interruppe un momento- Abbiamo tutti perso qualcuno a noi caro. Io stesso ho perduto la mia amata moglie e molti vecchi amici pochi giorni fa, eppure sono qui, prendendo il mantello dell'Hokage ancora una volta. Non sto dicendo che siamo tutti uguali e che dovreste ignorare il dolore, ma... da quanto avete lasciato il villaggio? Sei anni? Forse di più? Penso sia ora per voi di incominciare ad andare oltre. Potete pensare a questa come un'opportunità. Un nuovo inizio. Una possibilità per fare qualcosa di grande. Non pensate sia tempo di smettere di girovagare per il mondo senza meta sprecando le vostre vite in piaceri vani, e fare di nuovo qualcosa di produttivo? Entrambi volete prendervi cura di Naruto. In questo caso, mostratemi di esserne degni. Mostratemi di essere capaci di non permettere ai vostri demoni di impedirvi di risanare la vostra amicizia. Mostratemi che i grandi e potenti Sannin, i ninja che ho aiutato a plasmare sono ancora qui, invece della giocatrice d'azzardo e del pervertito di fronte a me.”. Un profondo silenzio seguì il discorso di Sarutobi, entrambi i Sannin volevano replicare, ma erano semplicemente incapaci di farlo. Non trovavano le parole giuste. Si guardarono l'un l'altro, sperando di trovare una risposta che evitasse loro di ammettere che il loro sensei aveva ragione, ma fu inutile. Jiraya sospirò sconfitto, non trovando nessuna via per uscirne.

“ Ok...accetto...accetto di crescere Naruto insieme. Cosa ne dici, Hime?”, Tsunade alzò le mani in sua difesa.

“ Va bene, se questo è quello che devo fare per stare con la mia unica famiglia...ma non metterti strane idee in testa! Capito?!”, Jiraya ripetè il gesto della bionda.

“ Ehi, non ho detto niente! E vedrai che posso essere un perfetto gentleman.”.

“ Meglio per te.”.

“ Finalmente è deciso- disse l'Hokage, soddisfatto, alzandosi dalla scrivania- ora vorreste vedere Naruto?”. Non ci fu bisogno di rispondere, Sarutobi guidò i due al piano terra dove un'adolescente veniva istruita dai ninja medici su come tenere il piccolo Naruto. Ai suoi piedi c'era un maialino con addosso una giacca marrone e una collana di perle.

“ Vedo che hai già conosciuto Naruto, Shizune.”, disse Tsunade vedendo la sua apprendista.

“ Oh, Tsunade-sama! Avete ottenuto la custodia di Naruto?”, disse l'interessata, sorridendole.

“ Eh, più o meno.”.

“ Più o meno? Cosa significa?”.

“ Ho ottenuto custodia congiunta con Jiraya- replicò Tsunade indicando il compagno- noi...vivremmo insieme d'ora in poi.”.

“ Oh, siete il maestro Jiraya- chiese Shizune- Sono onorata di conoscervi! Tsunade- sama mi ha parlato moltissimo di voi!”.

“ Shizune!”, urlò Tsunade.

“ Davvero? E' bello da sentire. E cosa a detto a mio proposito?”, chiese Jiraya con un ghigno da pervertito.

“ Cancella quel sorrisetto dalla tua faccia, pervertito! La prima cosa che faremmo sarà stabilire delle regole in modo da poter vivere...tollerandoci. Afferrato?”.

“ Ovviamente, Hime. Sai che non farei niente per farti innervosire.”.

“ Felice di sentirlo. Perciò, ci muoveremo nella vecchia casa di Minato?”.

“ Non penso sia una buona idea.”, s'intromise Hiruzen.

“ Perchè?”.

“ Minato aveva un sacco di nemici che fremerebbero dal vendicarsi su suo figlio, perciò credo dovremmo tenere segrete l'esistenza, la parentela di Naruto e il suo stato di Jinchuriki un segreto al di fuori delle mura di Konoha. Perciò penso sarebbe meglio vendere le proprietà di Minato e Kushina per comprare una nuova casa per voi quattro. E dovremmo anche dare a Naruto il cognome di sua madre.”.

“ Ma, sensei, Naruto ha diritto di sapere suoi suoi genitori. Disononeremo la memoria di Minato e Kushina.”, disse Jiraya protestando con calma.

“ Non hai tutti i torti, Jiraya. In questo caso potrete dire a Naruto che i suoi genitori erano potenti ninja che morirono durante l'attacco del Kyubi, ma tenete segreti i loro nomi. Stessa cosa dicasi per la volpe.”.

“ Scusate, sensei, ma sono in disaccordo anche con questo. Non potete tenerglielo nascosto, considerando che il resto del villaggio lo sa.”, disse ancora Jiraya.

“ E' per la sua protezione.”.

“ Come il non sapere rigurdo il mostro sigillato dentro di lui dovrebbe proteggerlo esattamente?”, chiese Jiraya non proccupandosi di nascondere il suo scetticismo.

“ Ascoltate, voglio che Naruto viva una vita normale. E' quello che i suoi genitori avrebbero voluto. Porta un fardello pesante sulle sue spalle, ma non dovrebbe ancora saperlo. Per questo motivo, instaurerò una legge che impedirà di nominare il Kyubi, pena l'esecuzione immediata.”.

“ Permettetemi di dirvi che questa è un'idea monumentalmente stupida- controbattè ancora Jiraya, facendo incavolare Sarutobi per la sua sfacciataggine- la vostra soluzione consiste nell'ignorare il Kyubi. Possiamo ignorarlo, ma non farlo sparire, e ognuno lo sa. Impedire di parlarne proteggerà sotto qualche aspetto Naruto, ma non farà dimenticare che la volpe è ancora dentro di lui, né impedire di vederlo come una bomba pronta a esplodere.”.

“ Anche se sia vero, come potrebbe Naruto avere una vita normale?”.

“ Guardando in faccia la realtà, è impossibile- s'intromise Tsunade, sorprendendo i due- ma non è una cattiva cosa. Normale non significa felice. Io e Jiraya ci assicureremo che la sua infanzia sia piena il più possibile.”.

“ Grazie per l'aiuto, Hime.”, ringraziò Jiraya, sorridendo.

“ Sto solo dicendo la verità.”.

“ Ma se la sua generazione sapesse che ha dentro di sé il demone volpe, potrebbero non vederlo e giudicarlo come dovrebbero. Gli sarà quasi impossibile farsi degli amici.”, controbattè Sarutobi.

“ Ditemi, sensei, pensate che qualcuno permetterà ai suoi figli di avvicinarsi a Naruto conoscendo cos'ha dentro? Così, almeno potranno giudicare Naruto da soli, ma se sono incapaci di distinguere il prigoniero del carceriere, allora non ne varrà la pena.”, disse Jiraya.

“ Sembri molto sicuro di te, Jiraya. Sicuro questo non ci ritorcerà contro?”.

“ Mentirei se dicessi di essere al cento per cento sicuro, ma penso sia la migliore opzione. Abbiamo fede nella nuova generazione. Ci hai sempre insegnato l'importanza di proteggerla, in questo caso non dovremmo avere un po' di fiducia?”. Sarutobi ponderò le parole dell'allievo. Gli crebbe lentamente un sorriso, e preso si mise a ridere per il divertimento dei suoi studenti.

“ Pensare che uno dei miei studenti avrebbe usato i miei insegnamenti contro di me...sì, hai provato le tue ragioni, Jiraya. Non ci sarà nessuna legge speciale riguardo Naruto. Sarete incaricati della sua protezione e del suo benessere, e avremmo fede che sarà accettato tra i suoi compagni. E c'è una possibilità che torniate tra i ranghi dei ninja di Konoah?”. Chiese, sperando che il ritorno dei due Sannin alzasse il basso morale degli altri ninja.

“ Spiacente, ma no. Sono tornata per prendermi cura della mia unica famiglia di sangue rimasta, non per essere un'assassina e ricordare memorie dolorose.”, affermò Tsunade.

“ Sto con lei. Sono uno scrittore ora. Addestrerò Naruto quando sarà il tempo.”, aggiunse Jiraya.

“ Ma pensate al bene che potreste fare. Konoha è nella sua ora più buia, C'è bisogno di voi.”, li pregò quasi in ginocchio l'Hokage.

“ Ecco la mia controposta. Prenderò un lavoro all'ospedale e allenerò persino i futuri medici. Ma non tornerò mai sul campo di battaglia.”, concluse Tsunade. Hiruzen fu d'accordo, girandosi poi verso Jiraya.

“ Se c'è una missione che nessun'altro può fare, potrete chiamarmi- fu l'offerta dell'Eremita- e anche la mia rete di spie è al vostro servizio.”.

“ Grato di avervi di nuovo con noi, anche se a questi termini. E sono felicissimo che siate tornati a Konoha, anche se in queste circostanze.”. Disse Hiruzen, contento di tutto cuore.

“ Quindi è deciso. Quindi quando ci muoviamo?”, chiese Tsunade, impaziente.

                                                                                                          Tre settimane dopo

Tsunade e Jiraya non avevano molti bagagli e speravano di poter muoversi presto nella loro nuova casa. Però ci volle un po' di tempo prima che la nuova famiglia di Naruto potesse accasarsi. Con i soldi di Minato presero una casa a due piani, che ebbe bisogno di un po' di restauro dopo l'attacco del Kyubi e nel frattempo dovettero sistemarsi in un ospizio per chi aveva perso la propria casa. Infine, dopo settimane di duro lavoro, poterono trasferirsi e Jiraya prese diritti per decorare la cameretta di Naruto. Nonostante le rumorose proteste di Jiraya, dovette farsi da parte e lasciare l'Eremita al suo lavoro. Il fatto che avese chiuso la porta con un lucchetto e impedito a chiunque di entrare fino a fine lavori fu abbastanza da far scattare un allarme nella testa della bionda.

“ Ecco, finito- disse Jiraya, aprendo la porta a Tsunade, preparata al peggio- che ne pensi?”. Tsunade dovette ammettere che non era male come se l'aspettava, I muri erano stati decorati con immagini di foreste e monti con rospi sorridenti, pupazzi a forma di rospo, una scrivania e un armadio con rospi incisi.

“ Sebbene trovi eccessivi la quantità di rospi, almeno hai avuto abbastanza gusto da non metterci poster di ragazze mezze nude.”, disse Tsunade approvando.

“ Quelli ci saranno per quando crescerà- disse Jiraya, investito poi dall'istinto omicida della bionda- cioè, volevo dire, no di certo! Posso essere un pervertito, ma so ci sono cose non adatte ai bambini.”.

“ Bene.”. Spesero il resto della giornata comprando cibo, vestiti per bambini, pannolini e altri omogeneizzati. Finirono quand'era notte ed esausti, misero Naruto nella culla, quindi andarono a dormire. Ma mentre Tsunade e Shizune caddero addormentate quasi subito, Jiraya rimase sveglio, chiedendosi in continuazione la stessa domanda.

' Sarebbe cambiato niente se ci fossi stato la notte dell'attacco?”. Basandosi sui dettagli avuti dall'Hokage, continuò a immaginarsi i possibili scenari, torturandosi sulla possibilità di aver potuto salvare almeno uno dei genitori di Naruto.

' Finiscila, Jiraya. Non potevi sapere sarebbe successo. L'unica cosa che puoi fare ora è prenderti cura di Naruto al meglio delle tue possibilità.”, si disse il Sannin. Quindi si alzò e andò nella cameretta di Naruto, assicurandosi di non fare nessun rumore, quindi si affacciò sulla culla.

“ Ehi, piccolo, come stai?- disse in un sussurro e Naruto cambiò posizione nel sonno- non ti preoccupare, so che dovrai affrontare parecchio, ma l'incubo è già finito. Tsunade- hime e io ci prenderemo cura di te, e ci assicureremo che tutto vada bene.- Continuò a guardare il bambino che dormiva- E posso dirti un segreto? Non dirlo a Tsunade e Shizune, perchè si arrabbierebbero sul serio, ma ho piani per te, grandi piani. Quando avrò finito con te, sarai il più grande pervertito che Konoha abbia mai visto, hahahaha! Ti insegnerò tutto quello che so, nessuna ragazza potrà resistere al tuo fascino! Sarai una leggenda seconda solo a te. Oh, e sarai anche un grande ninja. Immagino sia altrettanto importante.”.

                                                                               ***********

Salve a tutti, probabilmente i lettori che mi conoscono avranno intenzione di strangolarmi, visto che invece di aggiornare e/o pubblicare le mia di storie, mi metto a tradurre la fic di un altro(col suo permesso), ma non ho potuto resistere. Questa fic è una delle migliori del fandom inglese, piena di azione, fluff, introspezione e persino qualche elemento au che non guasta mai. Cercherò di tradurla nei miei ritagli di tempo libero dalle altre storie, dallo studio e dagli esami, mi auguro che vi appassioni come ha appassionato me.
  
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