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Autore: Meramadia94    23/02/2018    1 recensioni
Sarah ha perso i suoi genitori quando era piccola, e da allora ha vissuto con la sua famiglia adottiva, composta da quattro tartarughe ed un topo mutanti, che considera rispettivamente suo padre ed i suoi fratelli. Da allora ha sempre vissuto con loro, sotto terra.
Anno dopo anno, ne sono passati dieci e molte cose sono cambiate. Ed altre ancora ne cambieranno, perché con lo scoccare dei quindici anni dei cinque ninja, inizierà una storia fatta di battaglie, onore, sacrificio, amicizia ed amore in cui spesso saranno proprio loro con la loro intelligenza ed abilità a decidere persino del destino del mondo.
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Sarah saresti così gentile da ripetermi cosa ha detto la dottoressa?- fece Donatello dalla sua posizione una volta che l'assistente della donna si ritirò nella cabina comandi e la donna, armata di fucile a pompa e con alcune telecamere volanti, sparì nella boscaglia - Sai com'è, tuo fratello non ha fatto altro che sgranocchiarmi pistacchi nelle orecchie e non ho sentito nemmeno metà.-
La ragazza, appostata dietro un albero rispose tramite il trasmettitore che aveva nell'orecchio destro - La pazza ha intenzione di arrivare in alto. Molto in alto.
S'è messa in testa di mettere le mani sul misterioso mostro verde per dare una lezione alla comunità scientifica che quando la vede le ride in faccia e vuole trasformare il suo canale via cavo in un grande network televisivo.-
- Ambiziosa la signora...- fece Don.
- Per me ha solo bisogno di un hobby o di una compagnia maschile.- fece Mik - Ideona: presentiamole Hun.-
- Sì, così ha un motivo più che valido per sminuzzarci del tutto, la prossima volta che lo incontriamo.- fece Sarah cercando di non ridere. C'era da dire che la dottoressa Finn aveva molto in comune con il leccapiedi di Shredder. Tipo una spaventosa forza sovrumana... un pessimo carattere... e la pessima abitudine di minacciare di trasformare in purea di ossa e carne tutti quelli che catalogava come nemici, ma mettere due galli nello stesso pollaio non era mai un'idea intelligente.
Specie se uno dei due era una gallina molto prepotente.
Non c'era partita.
- Comunque, se la cosa vi interessa, la pazzoide è andata a cercare il mostro nella foresta e il suo amico se ne starà inchiodato al computer tutto il tempo... spero per lui che non abbia bisogno di usare il bagno.-
- Bene.- fece Don - Tu resta di guardia. Noi prendiamo il nastro e arriviamo.-
- Roger comandante.- fece Sarah sospirando tristemente.
'' Come vorrei che fossi tu a dirigere l'operazione...''- pensò Sarah. Ricordava ancora i tempi in cui Leonardo guidava il gruppo verso una sicura vittoria. Non c'era battaglia da cui non uscivano vincitori con lui a guidarli. Quella era la prima volta che il loro gruppo agiva separato e senza il loro leader a guidarli... Don, dato che Raph risultava irreperibile, aveva assunto il comando e date le sua abilità intellettive nessuno aveva messo in dubbio che l'incarico fosse adatto a lui, ma l'assenza del vero capo si faceva sentire.
Soprattutto per Sarah che ancora non riusciva a togliersi dalla testa l'immagine del Leonardo abbattuto, in collera con sè stesso, pronto ad uscire di scena per sempre... era come se la persona di cui si era innamorata e quella che gli stava davanti fossero due persone diverse.
Avrebbe amato in maniera incondizionata anche questo Leonardo... ma quello vecchio, le mancava troppo.
'' Torna da me... se non vuoi tornare da me, fallo per noi... abbiamo bisogno di te... ti prego.''
Ma cosa cambiarebbe per te?- fece una voce nella sua testa - Che torni indietro o meno, per te cosa cambia? Non ti ama. Per lui sarai sempre una sorella o una sottoposta. Non ti vedrà mai come una compagna di vita... e come biasimarlo? Che razza di futuro potreste mai avere? Lui è uno con i piedi per terra, vedi di ritornarci anche tu.
- Va bene...- fece Sarah trattenendo un singulto.
'' Scusa, Sarah hai detto qualcosa?''- chiese Don che l'aveva sentita.
- No..- fece la kunoichi ringraziando iddio che il fratello non potesse vedere nè la lacrima solitaria sul suo viso nè le guancie arrossate - trovato qualcosa...?-
'' Per ora no...''- fece la voce Mik -'' Sarah, se tu fossi una videocassetta dove ti andresti a nascondere?''
- In un registratore.- fece secca la ragazza.
'' Michelangelo esci da lì!''- fece la voce del genio -'' Per quanto ne sappiamo questa potrebbe essere...''- i rumori di un allarme e di una porta che si chiudeva precedettero le parole -'' una trappola...''
Sarah si allarmò subito e con un balzo raggiunse il furgone.
- Don! Mik!- urlò Sarah battendo i pugni sui portelloni del furgone - Che sta succedendo?!?-
- C'è un gas molto freddo che sta riempiendo questo posto...- fece Don iniziando a sfregare le mani sulle braccia per cercare di conservare il calore. La temperatura si stava abbassando troppo rapidamente.
- Credo che sia azoto liquido. Un congelante ad effetto immediato.- concluse il genio. E non era una buona cosa considerato che erano già di per sè delle creature a sangue freddo - Sarah, sta indietro e preparati a correre.- la avvertì Don manomettendo le bombole in modo da congelare i portelloni.
Poi, con un calcio, le due tartarughe sfondarono i portelloni.
- Tutto bene ragazzi?!?- fece Sarah impensierita dal ghiaccio che avevano addosso.
- Possamo parlarne davanti ad un camino acceso ed un bel tè caldo?- propose Mik battendo i denti.
...
...
...
- Non posso credere che siate stati così tonti da cadere nella trappola.- fece Casey una volta che le due tartarughe ebbero trovato mondo di scaldarsi un po' con acqua calda, un camino acceso e qualche coperta, dopo aver raccontato la loro disavventura ad April, Casey e Splinter.
- Io si, invece- fece Splinter.
- La cosa positiva è che il mostro non esiste.- fece Don.
- Magra consolazione.- fece Sarah porgendo al fratello una tazza di tè fumante - Non se ne andrà sino a che non sarà riuscita a metterci sopra le zampe.-
- Perfetto.- fece Mik alzandosi in piedi - Ci tiene così tanto ad avere l'uomo verde? Bene, allora glielo daremo.
Stanotte se la vedrà con dei mostri verdi ninja.-
I presenti lo guardarono con espressione stranita, poco certi di aver capito bene cosa l'arancione intendesse.
- Si, adesso vi spiego il piano ok?-
...
...
...
...
- Posso dirlo?- fece Don ricoperto di fogliame.
- No.- lo redarguì Mik.
- Beh, lo dico lo stesso. E' il peggior piano ideato nella storia dei piani.- continuò Don.
- E poi queste foglie mi danno prurito dappertutto!!!- si aggregò Casey.
- Beh, io faccio il cadavere steso sulla neve!!!- sbottò Sarah finendo di strapparsi i jeans e scompigliarsi i capelli per simulare un' aggressione da parte del mostro - Volete fare a cambio per caso?-
- Andiamo, il piano è perfetto.- fece Mik - seguite le mie orme.-
- Perchè ho la sensazione che ci cacceremo in un mare di guai?- borbottò Don.
...
...
..
Il piano era relativamente semplice. La cacciatrice non se ne sarebbe andata di sua volontà almeno sino a quando non avesse visto con i suoi occhi che c'era un mostro in quella foresta del New Hampshire. E loro le avrebbero dato ciò che desiderava... ma le avrebbero anche fatto comprendere, una volta per tutte, che era meglio non sfidare delle creature che uccidevano tutto quello che disturbava la pace del loro riposo.
Sarah si era messa a terra con i vestiti strappati ed i capelli in disordine. Il sangue sulla faccia era trucco scenico che le aveva fatto April. Si sarebbe fatta trovare in emzzo alla boscaglia, per far credere alla dottoressa che era meglio fare marcia indietro con una creatura del genere in giro... anche se aveva seri dubbi sul fatto che bastasse questo per farla scappare a gambe levate, anzi.
Ma nessuno di loro era preparato al fatto che esistesse veramente una creatura paragonabile ad un uomo delle nevi verde, che però non era affatto un mostro violento ed assetato di sangue.
Anzi, era un vero cucciolone che aveva conquistato subito i loro cuori.
Mik gli stava dando dei pistacchi da mangiare, quando la creatura inizò a ruggire, arrabbiata. Le video-camere volanti e provviste di laser paralizzanti l'avevano preso di mira e spinto ad entrare nel furgone della dottoressa Finn, dove cadde privo di sensi, prima di essere rinchiuso.
- Oh no!!!- urlò quasi Sarah - Povera bestia... dobbiamo fare qualcosa per aiutarlo.-
- Sì...- fece Donatello - Ne approfitteremo anche per prendere il video di Michelangelo che passeggia nel bosco.
Mik, tu avrai il compito di tenere occupata la dottoressa Finn. Sarah, tu trova il modo di rendere inoffensiva la dotteressa. In maniera definitva.-
Sarah sorrise. Non era un compito difficile. C'era un solo modo per convincerla a lasciar perdere in maniera definitiva la sua ossessione per i mostri e il sogno di diventare anche una star della televisione.
Fare in modo che tutti la credessero una folle. Era crudele ed ingiusto far passare qualcuno che era nel giusto come un bugiardo, pazzo e megalomane... ma purtroppo vivevano in un mondo che non era ancora pronto a sapere che esistevano delle creature troppo diverse da loro ma che avevano uguale dignità e sentimenti.
Non c'era niente di diverso che potesse fare, almeno per il momento.
- Casey...- fece Sarah - ho bisogno del tuo aiuto.-
...
...
...
La conferenza stampa che la dottoressa Finn aveva inquadrato come il suo grande trionfo che le avrebbe portato finalmente fama e gloria, si trasformò invece nella più grande umiliazione della sua vita.
Sarah aveva chiesto a Casey di prendere il posto della creatura e di raccontare ai giornalisti di come la dottoressa lo avesse inseguito e braccato per tutta la notte. In tal modo, nessuno le avrebbe dato più credito.
Donatello dal canto suo, era riuscito a recuperare il nastro e farlo sparire oltre che a far uscire la creatura dalla sua prigione.
E la creatura era tornata a nascondersi nel folto del bosco, assieme ai suoi cuccioli.
Finalmente era tutto finito: le prove della loro esistenza distrutte, una pericolosa megalomane messa fuori gioco, una famiglia riunita... al preludio, non avrebbero mai potuto immaginare un finale così felice per quella storia.
- Finalmente!!!- fece Raph accogliendo i fratelli poco dopo il loro rientro in fattoria - ragazzi, voglio che incontriate qualcuno - e nel dir così il rosso li invitò a seguirli verso il fienile.
- Signori e signore...- fece aprendo le porte - E' con enorme orgoglio che vi presento... Leonardo. Completamente rimesso a nuovo.-
- Ehm... salve a tutti.- fece il leader estraendo dalle guaine due katana nuove di zecca. Lui e il fratello avevano lavorato fianco a fianco tutta la notte per forgiarne un nuovo paio ed era riuscito finalmente a superare lo shock che aveva subito.
'' Come potrò mai ringraziarti per quello che hai fatto?''- gli aveva chiesto Leonardo, a lavoro ultimato.
Raffaello gli aveva sorriso -'' Facciamo così, Leo. Se tu le dici quanto le vuoi bene, io considero saldato il debito...''- poi aveva aggiunto con un sorriso minaccioso -'' Ma se le spezzi il cuore... io ti spezzo le gambe.''
...
...
...
La guarigione, definitiva, di Leonardo portò finalmente gioia e serenità definitiva. Era tornato, e non solo dall'oblio in cui era caduto. Era tornaro il Leonardo che tutti loro conoscevano. Forte, pieno di vita, poteva passargli un tir addosso e lui si sarebbe comunque rialzato, e la prima cosa che aveva detto era di tornare a New York per regolare finalmente i conti con Shredder.
Cosa che tutti loro non vedevano l'ora di fare.
Doveva pagare per quello che aveva fatto loro: a Leo, a Splinter, a April... a tutti loro che avevano sofferto per colpa di quel mostro.
Sarah dal canto suo, non vedeva l'ora di tornare e prenderlo a calci nel didietro. Ok, Leonardo non era innamorato di lei, e sicuramente non sarebbe mai riuscito ad amarla tanto quanto lo amava lei.... ma questo non cambiava le carte in tavola.
Un cuore non smetteva di amare solo perchè si accorgeva che il suo amore non era ricambiato.
- Tu hai fatto del male all'uomo della mia vita... l'hai quasi ucciso... l'hai ridotto nell'ombra di sè stesso...- disse Sarah ad un avversario invisibile - Pagherai. Te lo giuro.- e nel dir così lanciò uno dei suoi shuriken contro un albero.
Poco dopo, rientrò nella sua stanza.
E ad aspettarla c'era una sorpresa.
Un biglietto con accanto un braccialetto con delle perline di legno. Il filo che le teneva assieme era un nastro azzurro.
Accese la abat-jour sul comodino ed iniziò a leggere.
'' Cara Sarah,
se fossi bravo con le parole come lo sono con le armi, forse sarei un poeta. Se lo fossi però, saprei essere più chiaro con le persone a cui tengo. Per esempio, avrei dovuto dirti che sei l'ultima persona al mondo con cui vorrei essere maleducato o scortese. Sei la persona migliore di questo mondo e ringrazio il cielo di starti accanto, anche solo come fratello. Mi basterà.
Leo''
Lesse e rilesse quel biglietto tutta la notte, fino all'alba, per sincerarsi che non fosse solo un bel sogno.
E non lo era.
Era solo la sua speranza più grande che si stava realizzando.
  
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