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Autore: Molly_weissman94    27/02/2018    0 recensioni
Quali sono i pensieri di Draco Malfoy riguardo ciò che sta facendo per il Signore Oscuro?
Perchè ha deciso di agire in questo modo? Probabilmente le risposte non sono così prevedibili come pensiamo!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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FIGLIO DELLE TENEBRE

Nessuno sa che cosa si prova ad essere il figlio di due dei Mangiamorte più fedeli a Voldemort. Nessuno sa che niente è più difficile che ribellarsi alle scelte già decise da genitori che non si interessano delle idee del proprio figlio, ma che vogliono entrare nelle grazie di qualcuno solamente per la paura di VIVERE davvero! Nessuno sa che sono totalmente condizionato dal timore che due persone, che dovrebbero dimostrarsi coraggiose davanti a me, hanno nei confronti di un uomo che uomo non è mai stato. Mi fanno quasi pena:i grandi Lucius e Narcissa Malfoy che si piegano al cospetto di un essere spregevole e malvagio che non merita la compassione di nessuno.

I miei genitori non pensano minimamente a me e a quello che provo. Non sanno che le mie scelte sarebbero state totalmente differenti da quelle che loro hanno preso per me. Io sono diverso da quello che tutti credono; non sono quella persona insensibile e cattiva che distrugge l’autostima di chiunque gli si presenti davanti. Quel mio modo di essere non mi rappresenta per niente: quello è il me soggiogato da Voldemort e dalla paura che si diffonde dal suo essere. Io non sono così: odio con tutto il mio cuore ferire nel profondo le persone e mostrarmi apatico. Io ho solo il timore di apparire inadeguato ad un mondo che, nonostante i tentativi dei miei genitori, non mi appartiene. In questo momento la profonda insicurezza che mi attanaglia il cuore non mi permette di mostrarmi veramente per quel che sono. Allo stesso tempo però, so che non devo ribellarmi alla mia situazione se non voglio salutare la morte.

Quando ho sentito per la prima volta i pensieri e i piani del Signore Oscuro ho capito che quella non era la mia strada, ma d’altro canto, in quella circostanza, non potevo mostrarmi diffidente a tutto ciò perché altrimenti sarebbe stata la fine mia e di tutta la mia famiglia. Volevo solo proteggere i miei genitori, ma in quel momento non avrei mai pensato che tutto questo mi si sarebbe ritorto contro con l’andare del tempo. Io so che tutto quello che sto facendo è sbagliato, ma purtroppo ormai è troppo tardi per tornare indietro. Se decidessi di cambiare strada probabilmente non farei nemmeno in tempo ad agire che mi ritroverei sottoterra.

Ormai sono abituato ad essere etichettato come il ragazzo più spregevole in circolazione, perciò tutti i commenti dei miei compagni che sento di sfuggita non  mi fanno alcun effetto sul momento, ma quando poi, nella mia solitudine, rimugino su quello che ho sentito, capisco che sono solo. Rimango solo con i miei tristi pensieri. Mi chiedo sempre se esista una via d’uscita da questo profondo tormento che mi attanaglia, ma ogni volta resto con la convinzione che non c’è altro che possa fare se non piegarmi al volere di chi è padrone della mia famiglia. Mi fa male sapere di non poter contare su nessuno che non sia me stesso perché non sono forte e tenace come appaio agli altri: io sono debole e sempre rimarrò tale. La maschera di disprezzo che ormai indosso costantemente sembra quasi si sia attaccata definitivamente sul mio viso, in modo tale che non possa più toglierla.

Da bambino non avevo ancora capito che quello che si prospettava per me fosse un futuro desolato e distrutto come quello che sto vivendo ora. Pensavo che i miei genitori sapessero quale fosse la cosa giusta da fare e la strada corretta da prendere, invece mi rendo conto che tutte le certezze che possedevo adesso hanno lasciato il posto a milioni di dubbi che non troveranno mai una risposta. Mi fidavo ciecamente del buon senso di mamma e papà, ma forse sarebbe stato meglio che mi fossi guardato intorno per cercare di comprendere cosa stava succedendo.

Mi pento amaramente di aver permesso alla mia volontà di lasciarsi sopraffare dalla convinzione di non poter decidere diversamente dalle scelte obbligate che hanno fatto per me. La consapevolezza di poter essere un’altra persona e di poter comportarmi secondo il mio giudizio continua a lacerarmi nel profondo. Mi colpisce e mi destabilizza, provocandomi un dolore e una ferita che probabilmente non risaneranno mai. Non so come, ma ciò che sento ha il potere di costringermi a non reagire davanti alle ingiustizie che vedo davanti ai miei occhi. Le sensazioni contrastanti che provo mi obbligano a lasciarmi andare alle tenebre perché purtroppo ciò che desidero non è abbastanza forte da vincere sul dovere di difendere e proteggere quel nido d’affetto che hanno creato i genitori che tanto amo e odio allo stesso tempo.





NOTE DELL'AUTRICE
​Ciao a tutti! Finalmente sono tornata dopo un tempo interminabile senza scrivere! 
​A questa storia tengo particolarmente e spero che possa trasportarvi come è successo a me mentre la scrivevo. Mi sono sempre chiesta come Draco abbia vissuto questo momento della sua vita e spero di essere riuscita a descrivere bene ciò che secpndo me ha provato come persona.
​Ringrazio tutti voi che siete arrivati a leggere fino a qui e beh, se volete ditemi che pensate di questo scritto!
Alla prossima,
Molly
   
 
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