Red

Sfregò tra loro i polpastrelli.

Le dita si schiusero, tremanti, a stringere il nulla.

I muscoli faticavano a restare fermi, e non era per il clima di quella stramaledettissima isola che cambiava un’ora sì e l’altra pure.

Il suo cervello era attraversato da flash discontinui e sconnessi tra loro, i lamenti della sua voce squarciavano la notte buia e muta.

Il suo corpo era pervaso da una sensazione inspiegabile, come di viscidume. Le ossa erano attanagliate da un freddo da cui non riusciva a trovare riparo, invano aveva provato a rannicchiarsi in posizione fetale per trovare un po’ di calore.

Spezzoni di immagini percorrevano la sua mente, erano confuse. Ciottoli grigi, qualcosa di piccolo e bianco proprio di fronte ai suoi occhi, dopo arrivava una luce fortissima e un bruciore insostenibile si avvicinava sempre più al suo viso. Ma tra lui e il magma incandescente si frapponeva un corpo – un torso nudo avvolto dalle fiamme dorate e arancioni – e un grido ovattato giungeva alle sue orecchie.

E poi c’era il sangue.

Rosso scuro, caldo, viscido e pesante.

Luffy ne sentiva ancora la consistenza appiccicosa sulla pelle, sull’intero corpo laddove Ace, morente, si era appoggiato a lui nell’esalare il suo ultimo respiro.

Le gocce scarlatte correvano lungo gli arti, coprivano di rosso le braccia e le ginocchia, sporcavano la sua anima debole e spezzata  e inondavano i suoi occhi di lacrime.

Il mondo era rosso senza Ace.

Non era tipo da piangersi addosso, non lui, non Monkey D. Luffy.

Eppure, dopo Sabo, anche l’altro fratellone l’aveva abbandonato, i suoi compagni erano finiti chissà dove e Cappello di Paglia non poteva fare a meno di vedere il suo sogno spezzarsi sotto l’onda viscida di quel maledetto rosso che si era portato via tutto.

Hola gente

Non so perché la mia mente mi abbia fatto scrivere una storia così deprimente, forse è  stata la mia vena masochista a farmi passare tutto ieri a guardare video su youtube sulla morte di Ace (che per me è una ferita ancora aperta ç_ç) 

Quello che in me ha fatto scaturire questa... ehm... cosa... è stata una delle "rivelazioni" di Oda (non so bene come definirla, forse una delle sue... aggiunte?) sul fatto che Luffy, dopo gli eventi di Marineford, ha ricorrenti incubi sulla morte di Ace ma non ne parla mai coi suoi compagni.

L'idea per il titolo l'ho presa vedendo i video, dove ho notato (un po' difficile non vederlo) tutto il sangue non suo che Luffy aveva sulle mani, e l'ho collegata alla scomparsa dei suoi compagni per il fatto che comunque le sue sconfitte a Sabaody e a Marineford hanno evidenziato le sue debolezze, non è riuscito a proteggere i suoi comagni da Bartholomew e neppure Ace da Akainu; in poco tempo la sua forza si è sgretolata ed è rimasta solamente l'anima di un ragazzo distrutto (si nota che oggi mi ha interrogato in letteratura? XD)

Devo ammettere che mi piace l'idea di un Luffy che nasconde sotto il suo solito carattere allegro e ingenuo tutta la sua sofferenza e i suoi incubi (sempre quelli su Ace), lo rendono più "umano" e me lo fanno amare ancora di più (magari non è proprio IC al 100% ma dettagli XD ^^)

Ringrazio chi avrà il coraggio di lasciare una recensione dopo i miei deliri e anche chi leggerà e basta

Alla prossima gente

Adios