Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: k_Gio_    02/03/2018    4 recensioni
In mezzo all'oceano succedono cose strane, si impartiscono lezioni di vita e si fanno incontri inaspettati.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando non tutti i mali vengono per nuocere



Di buon orario si avviarono verso l'imponente castello che padroneggiava la visuale man mano che ci si avvicinava. Emma aveva così tanto da guardare che Killian doveva stare attento a non perderla di vista mentre lei si fermava ora ad un banco di chincaglierie e ora vicino a piante dall'aspetto buffo.
Arrivarono all'apertura delle porte ma loro malgrado c'erano già diversi abitanti in fila ad attendere udienza.
Passarono buona parte della mattinata a chiaccherare del più e del meno con chi come loro attendeva in quell'attesa infinita. Emma, complice il suo essere una creatura ammaliatrice, incantava chiunque conversasse con lei. Killian poteva scorgere negli occhi degli interlucotori, o chi semplicemente la guardava, il dilatarsi progressivo delle pupille. Poteva avere il mondo ai suoi piedi senza sforzarsi minimamente. Ma ad Emma non interessava, la vedeva carpire quante più informazioni su ciò che le era attorno da chi parlava con lei.
E Killian si accorgeva troppo tardi di rimanere a fissarla più del dovuto, così spostava lo sguardo e faceva finta di niente.
Dopo un tempo interminabile, a sentir Emma, finalmente venne il loro turno. Entrarono in quel grande salone a tinte azzurre, la luce che da fuori entrava nel grande spazio conferiva all'ambiente un senso di accoglienza e traquillità in cui sarebbe riuscito impossibile a chiunque divenire astioso o collerico.
Al centro della scena, sul lato opposto dell'entrata la regina Elsa, nei suoi abiti regali e con la corona scintillante , sedeva composta sul suo trono in attesa della prossima udienza. Altera e dallo sguardo fiero ma quasi indifferente, gli ricordò una certa persona che accanto a lui camminava senza paura.
«Sua Maestà» Killian fece una riverenza che celava anche una certa dose di umorismo. Non gli piaceva inchinarsi davanti a reali viziati che pensavano fosse loro tutto dovuto. «Siamo qui in veste di ospiti in terra straniera a cui è stata sottratta ingiustamente la propria imbarcazione.» e mentre lo diceva, dentro gli rodeva ancora il fegato per quella mancaza da imbecilli da parte della sua ciurma. Ciurma che sarebbe stata punita.
Diede una fugace occhiata ad Emma spronandola ad inchinarsi come aveva fatto lui. Poi si rivolse di nuovo alla regina in attesa di una risposta.
La donna li osservò per qualche momento senza proferire parola.
«Mi risulta che sia una nave pirata, la mia politica sui pirati nel mio regno è molto chiara. Per di più era priva di equipaggio a bordo. Ho fatto ciò che dovevo». Da ciò che avevano appreso, la regina non era un tipo particolarmente espansivo di suo, figuriamoci con degli stranieri che rischiavano di minare la pace del posto. Sapeva fin dal principio che sarebbe stata una battaglia già complicata in partenza.
«Non siamo venuti qui con intenti bellicosi, mia regina. Vorrei solo riavere la mia nava e tornare per mare» disse lui cercando di rimanere calmo.
«Non penso di potervi accontentare. Le guardie staranno per fare un sopralluogo sulla nave. Poi deciderò cosa fare. L'udienza è terminata» e fece cenno ad una guardia di scortarli all'uscita.
Emma guardò Killian spaventata all'idea di perdere ciò che era parte di lei. Fece un passo avanti.
«Vi prego Maestà, sulla nave c'è qualcosa da cui non posso assolutamente separarmi. Non abbiamo fatto nulla di male. Io perlomeno non penso di aver fatto qualcosa di male» guardò il volto di Killian con i vari arrossamenti e ferite «non proprio in realtà».
La regina osservò meglio la donna di fronte a lei. Gli occhi incuriositi la scrutarono dalla testa ai piedi. «Posso sapere cosa sei per il pirata? Quale relazionione vi unisce?»
Ad Emma non arrivò la richiesta sommessa di Killian che le diceva di non rispondere.
«Sono sua prigioniera. Ora potrei riavere ciò che mi appartiene?». Il capo di Killian sprofondò esausto.
Elsa sollevò le sopracciglia, non avrebbe permesso che ci fosse nessuno schiavo sotto il suo dominio. Tantomeno ci sarebbe stato un criminale libero.
«Arrestate quell'uomo!» ordinò severa e con voce piena. Le guardie si mossero repentinamente a quell'ordine ma Emma gli fece scudo.
«No aspetti, non ce n'è bisogno!»
«Quell'uomo di ha resa sua prigioniera e tu lo proteggi?! Quanto può averti plagiato?! Prendetelo subito!»
«No! Mi ascolti!» Killian ammutolì di fronte a quella scena. In cuor suo aveva pensato che alla prima occasione lo avrebbe tradito per qualcuno di migliore, e chi meglio di una regina poteva dare una consistente dose di fiducia? Ma Emma lo tratteneva per un braccio mentre si prodigava a farsi ascoltare.
La regina si ricompose e fece arretrare i suoi uomini. Lo sguardo contrito da una comprensione che le sfuggiva. «Parla allora. Perché non dovrei arrestare quell'uomo?».
Emma si volse verso Killian, gli occhi verdi parlavano chiaro: avrebbe dovuto dirle la verità. Non aspettò che lui le desse il permesso, si incamminò verso la sovrana nonostante le guardie le puntavano le armi contro. Aspettò che la regina la invitasse ad avicinarsi a lei.
Killian le vide parlare e non gli sfuggì lo sguardo di stupore con cui la regina guardò Emma, come se fosse la prima volta che la vedesse. Si alzò annuendo.
«La nave vi verrà riconsegnata ma non oggi. Pertanto vi invito a rimanere qui per qualche giorno come miei ospiti.» ora il suo sguardo era più sereno e i linenamenti rilassati. Guardava Emma come se fosse la sua più cara amica, quasi una sorella. La strinse in un abbraccio che non si confaceva in simili occasioni.
Killian non ci stava capendo granchè. Un momento prima voleva rinchiuderlo nel peggior buco di Arendelle , e il momento dopo lo invitava a restare nel castello reale. In realtà non sapeva davvero cosa fare, non voleva dare l'impressione di poter essere abbindolato così facilmente. Guardò Emma. La sua espressione era tutto fuorchè preoccupata, anzi, sembrava intimargli di accettare e ringraziare subito.
In effetti non era una cattiva idea, un luogo del genere doveva avere dei tesori nascosti da qualche parte...la regina non poteva aspettarsi che un pirata sarebbe stato fermo al suo posto d'altronde.
«Se alla regina fa piacere non possiamo che accettare» sorrise per quelle intenzioni tutt'altro che nobili.
«E così sia. A momenti dovrebbe arrivare mia sorella, aspettatela nell'altra stanza.» fece di nuovo segno alle guardie , ma stavolta sorridendo, facendoli scortare nella stanza attigua in attesa che o lei o sua sorella li raggiungessero.



«Non posso crederci! É incredibile! Non è incredibile? Certo che lo è! Una sirena! O mio Dio. E com'è li sotto, nel mare? Sono così curiosa di saperne di più. Sarai nostra ospite per tutto il tempo che vorrai, vero Elsa? Elsa? Dove si è cacciata mia sorella? Ah, eccola lì, sta parlando con il pirata. Che poi non capisco come tu possa stare con un uomo del genere che ti ha resa prigioniera. Io lo avrei spinto giù dalla nave appena si fosse presentata l'occasione, o magari no, la violenza non è mai la soluzione»
«Anna hai quasi sposato Hans, te lo ricordi?»
«Ma che c'entra ora questo, Kristoff?! Ora che ci siamo sposati pensa di poter dire tutto.» disse leggermente piccata dando uno spintone con una mano a quel grande ragazzone dai biondi capelli che aveva la faccia buona.

«Ad ogni modo sono contenta che abbiate deciso di rimanere. Ho così tante cose da chiederti! E tu potrai chiedermi ogni cosa Emma! Fatti abbracciare!» e si lanciò in un abbraccio stritolatore.
Emma era felice di quell'affetto che la giovane ragazza le stava manifestando, come era successo con la sorella, sentiva a pelle che di loro si poteva fidare.
«In effetti avrei delle domande da fare...»
«Puoi chiedermi qualsiasi cosa!» si mise in ascolto delle imminenti domande.
«Anna lasciamogli il tempo di posare le loro cose nelle stanze e poi ci metteremo a tavola e avremo modo di parlare come si deve» disse gentilmente la regina mentre si avvicinava loro con accanto Killian che scrutava tutt'intorno.
Si avviarono tutti verso l'ala del castello che ospitava le stanze in cui avrebbero alloggiato.
«Queste sono le vostre camere» indicò Elsa due porte vicine.
Emma guardò Killian con leggera preoccupazione. Killian non la guardò ma le strinse il polso per farla tacere.
«Grazie regina, apprezziamo molto» disse galantemente il pirata.
« Appena vi sarete sistemati vi aspetteremo nella stanza di prima.» e si accomiatarono.
Rimasti da soli Killian le lasciò il polso.
«Cerchiamo di non creare probelmi Emma, rivoglio la mia nave e poi ce ne andremo.» disse aprendo la porta.
«Ma devo stare qui, da sola?»
«Emma sono qui nell'altra stanza, non ti succederà niente. Posa il mantello e andiamo che ci stanno aspettando. E poi voglio dormire comodo.» Killian posò la sacca con le loro poche cose e richiuse la porta. Emma con il suo cipiglio arrabbiato gli lanciò un'occhiataccia.


Pranzarono come non avevano mai fatto in vita loro. Erano sazi come non mai. Fortunatamente nessun pesce venne servito ed Emma ebbe modo di scoprire qualcosa che le piacque molto: la cioccolata.
Kristoff propose a Killian di andare fuori mentre le tre donne parlavano di cose da 'femmine'. Killian sperò vivamente che Emma potesse fugare ogni suo dubbio riguardo ogni cosa che comportasse la sfera femminile. Non ce l'avrebbe fatta a spiegargliele lui, no davvero. La vide sorrdiente ed uscì tranquillo.
Si diressero al fienile e mentre Kristoff parlava di qualcosa Killian era perso in altri pensieri. Si diceva che se Emma si fosse trovata bene lì con quella gente probabilmente l'avrebbe lasciata con loro. Non aveva idea di come aiutarla nel riavere la sua coda, ma lei forse non l'avrebbe più voluta vedendo cosa il mondo le aveva da offrire. Sarebbe stato un buon piano B. anche se pensare di lasciarla gli metteva una tristezza infinita nel petto.
«Ehi amico mi stai ascoltando?» disse d'un tratto l'uomo dai capelli biondi.
«Mmh?». Kristoff si rigirò, d'improvviso, con tono tutt'altro che cordiale.
«Sentimi bene. Non provare a fare giochetti con noi, chiaro? Ne abbiamo avuti di problemi ultimamente e non ne vogliamo altri. Vedi di rigare dritto e di non creare scompiglio. Comportati bene altrimenti te la dovraai vedere con me»
Killian, impassibile, e per nulla spaventato fissò prima lui e poi l'oggetto che gli stava puntando contro. Sollevò un sopracciglio «Davvero? Mi stai minacciando con una carota?» lo spostò, l'ultima cosa che voleva era creare confusione dentro un palazzo pieno di guardie «Come ho già detto, voglio solo la mia nave per andarmene via.».
«Bene, perché ti tengo d'occhio». Il pirata roteò gli occhi. Nutrirono la renna dell'uomo e poi si misero seduti dove la visuale del regno si apriva in tutto il suo splendore, a bere il rum che Killian offrì.
Nonostante il freddo che entrava nelle ossa, doveva ammettere che quel luogo era davvero sorprendente. Kristoff gli aveva detto che la primavera sarebbe arrivata presto, nonostante quel clima pungente potesse far credere il contrario. Quelle basse temperature erano da attribuire anche ai poteri della cognata, nonchè regina di Arendelle, Elsa.
«Quindi dovresti aiutare Emma a riavere la sua coda, se ho capito bene. Come pensi di fare?»
« Non ne ho idea.»
«Se non l'avessi rapita non ti troveresti in questa situazione, lo sai vero?»
«Certo che lo so. Ma non potevo certo pensare che sarei finito alle prese con una sirena senza coda e incapace di aiutarmi con la mia vendetta. Per di più una sirena con la testa dura che sa assestare dei buoni ganci...»
Kristoff lo guardò divertito, si era domandato come quel pirata si fosse procurato tutti quei lividi e sapere che era stata una donna lo fece sorridere.
«Ti piace vero?» chiese sornione guardandolo. Erano rientrati nel castello e varcato la grande stanza dove le tre donne stavano ridendo. Non gli era sfuggito come il pirata era entrato e aveva lanciato lo sguardo alla volta della sirena.
Killian lo guardò stranito «Ma cosa ti viene in mente?! Un goccio di rum e scambi polpi per Kraken? Che assurdità» e lo sorpassò non volendo continuare quel discorso che nemmeno lui voleva intavolare con se stesso.
«Tra qualche giorno si terrà un ricevimento con alcuni regnanti, questioni politiche, e poi ci sarò un ballo. Mi farebbe molto se rimarreste.» Elsa era palesemente speranzosa che Emma accettasse. L'aveva conosciuta da meno di una giornata ma le voleva già un gran bene. L'essere due persone diverse dalla norma, aveva creato un legame tra di loro che a parole sarebbe stato difficile da spiegare. Per Emma era stato provvidenziale trovare Elsa. Della sua natura marina poteva parlarne solo con il pirata, fino a quel moemnto, ma era un'altra cosa. Con Elsa veniva più naturale.
«Un ballo? Perchè no» aveva visto diverse volte gli uomini danzare a ritmo delle più svariate melodie, le sarebbe piaciuto poterne prendere parte. Guardò Killian, che intanto stava prestando molta attenzione ad un candelabro su un mobile antico poco distante da loro.
«Perché no» ripetè lui. Sarebbe stato proficuo quantomeno. Divertente non sapeva quanto, ma proficuo si.
«Ottimo! Vi dovremmo dare nuovi vestiti, vero Elsa?! Soprattutto i tuoi» Anna aveva puntato gli occhi sul caratteristico abbigliamento di Killian. No, non poteva presentarsi così.
«Dovremmo fare dei piccoli accorgimenti in effetti. Non potete presentarvi come pirati, no, assolutamente no. Diremo che tu Emma sei una nostra cugina e che sei venuta a trovarci, scortata da un tuo servitore»
«E perchè dovrei essere un servitore? Questa faccia non si presta a questa farsa» disse costernato indicando quel bel volto con ancora i segni della colluttazione.
«Io sono la regina e io decido. Questo è quanto.»
«Pff» si volse di nuovo alla volta del candelabro. Elsa lo raggiunse mentre Anna parlava di abiti bellissimi ad Emma e Kristoff ascoltava sorridendo.
«Killian, ascoltami» parlò con voce leggermente grave. Lui non spostò lo sguardo.
«Arriveranno diversi funzionari in questo castello. Tralasciando che dovrai comportarti come un gentiluomo,» e gli prese il candelabro dalle mani e riponendolo al suo posto, « dovrai stare attento ad Emma».
A Killian salì un moto di stizza, come se non stesse abbastanza attento ad Emma «Penso di essermela cavata abbastanza bene fino ad ora. E poi non è una bambina.»
«Lo so che non è una bambina e non è di lei che non mi fidi. Potrebbero arrivare soggetti poco raccomandabili, e anche un po' sciocchi. Quindi questo, volevo solo chiederti di tenere a bada chi gli si avvicinerà...sappiamo che potrebbe succedere. La sua natura è predisposta per questo.».
«Lo so» e bevve dalla sua fiaschetta per terminare definitivamente la conversazione.
Dopo aver cenato e conversato ognuno andò nella propria stanza. Elsa accompagnò i suoi ospiti e diede ad Emma una delle sue vesti da notte . Per gli abiti più consoni al ricevimento ci avrebbero pensato l'indomani. Una volta che se ne fu andata, aspettò qualche minuto e riaprì la porta. Entrò in quella di Killian senza bussare.
«Perchè ancora sei in giro? Non sei stanca?» era ancora un po' offeso per quella specie di ordine che le aveva imposto Elsa. Anche se era la regina non poteva permettersi di dargli degli ordini. Tantomeno se già assolveva a quel compito di sua spontanea voltontà. Sbuffò.
«Volevo...volevo vedere la tua stanza» inventò di sana pianta una scusa accettabile.
«Penso siano abbastanza simili. Vai a dormire, ci vediamo domattina». Lei cercava i suoi occhi. Sperava che capisse che non voleva stare da sola, anche se quello era il luogo più sicuro del mondo. Ma niente.
«Va bene, buonanotte» e un po' mogia tornò in camera sua.


Si girava e rigirava nel letto senza sosta. Non trovava una posizione abbastanza comoda. Oppure era il freddo...anche se non ne faceva poi tanto in quella stanza. Guardò il soffitto con sguardo accigliato. Era colpa di quel pirata. Avevano sempre dormito insieme e ora non riusciva a prender sonno da sola. Ogni minimo rumore la faceva stare sull'attenti. Si alzò e in punta di piedi aprì la porta. Guardò il corridoio per cogliere la prensenza di qualche domestico ma non ne percepì nessuna. Con la maggior attenzione possibile a non fare nessun rumore aprì la porta della stanza di Hook. Si disse che magari poteva dormire nel suo letto per un po' e poi sgattaiolare all'alba in modo che lui non se ne accorgesse. Sperava che non se ne accorgesse, o temeva che l'avrebbe cacciata via.
La luna, coperta da qualche nuvola, non donava visibilità e un po' a tentoni entrò nella stanza con la paura di sbattere contro qualcosa. Non vedeva niente e il silenzio in cui regnava la stanza non era d'aiuto, non riusciva ad udire nemmeno il respiro di lui.
Con un mano appoggiata alla parete procedeva cauta, ma il respiro strozzato gli morì in gola quando scorse nell'oscurità il lucchio di una spada. Si arrestò sul posto.
In una frazione di secondo si era ritrovata alla parete con l'arma alla gola e la punta dell'uncino sul petto. I suoi occhi spalancati incontrarono quelli guerrieri di Killian. Rimasero per un buon minuto in silenzio, il petto di Emma che si alzava e abbassava velocmente per quello spavento improvviso. Gli occhi di Killian tornarono quelli di sempre e anche nell'oscurità Emma vi scorse quel qualcosa che l'attirava inverosibimente verso di lui. Ma era troppo arrabbiata e spaventata per pensarci troppo
« Ma sei pazzo?!» urlò sottovoce, il cuore che batteva all'impazzata. Killian depose le armi, rilassando le spalle e prendendosi un momento per tornare in sé.
«Io sarei il pazzo?! Ti introduci come una ladra nella mia stanza e io sarei il pazzo?!» si scostò e ripose la spada. «Se vuoi farti uccidere dimmelo subito». Si era spaventato a morte, aveva sentito dei rumori nel corridoio e pensando al peggio si era alzato per controllare che da Emma fosse tutto a posto. E poi si era ritrovato davanti un'ombra. Ringraziò il suo autocontrollo o avrebbe decapitato la sua sirena. Si massaggiò l'attaccatura del naso. «Che diavolo ci fai ancora in piedi?»
«Non riesco a dormire, ed è colpa tua»

«Mi lusinghi così»
«Posso dormire nel tuo letto?»
«Se rispondessi di no non potrei considerami ancora un uomo, tesoro. Avanti.». Si aspettava che lei mantenesse la solita distanza ma non accadde.
Nel letto lei gli si avvicinò. Sentì di doversi giustificare «Ho freddo.»
«E io volevo dormire comodo». Emma gli accostò i suoi piedi freddi alle gambe facendolo rabbrividire.
«Ho scoperto un sacco di cose parlando con Anna ed Elsa.» e in effetti era vero, l'avevano aiutata a capire diverse cose su quelle parti di lei che erano comparse insieme alle gambe.
«Non ne dubito.»
«Forse ho capito anche cosa succede quando due persone si divertono insieme. Ma ancora non sono sicura» parlava con tale ingenuità che non si rendeva nemmeno conto di come quelle semplici frasi potessero mettere a disagio l'uomo accanto a lei. Sperò che non gli chiedesse una dimostrazione. Non sapeva come o cosa le avrebbe risposto.
«Domani chiedo altre infomazioni ad Anna e ad Elsa.» e dicendolo gli prese un braccio e infischiandosene di quella vicinanza fisica, lo strinse e si addormentò subito.







___________________________________________________________________

Holaaaa !
Ed eccoci di nuovo con questa sirena e questo pirata da strapazzo! Diciamo che dopo un'accoglienza poco cortese da parte di Elsa alla fine non gli è andata poi tanto male. Killian approfitterà del momento per rimpinzarsi di ricchezze? Lo vedremo. Farà il cane da guardia? Vedremo anche questo. Ma tanto Emma è una brava sirenetta che non si caccia nei guai, no? Può stare tranquillo il nostro Killian...
Ma la felicità quando hanno detto che ci sarà la Con qui in Italia?!??! Ma ne vogliamo parlare?!?! Ovviamen bisogna vedere chi ci fanno venire eh, speriamo bene >.< anche se io e l'inglese non andiamo d'accordo me ne infischio, farò una figuraccia ma almeno vederli dal vivo devo farlo. Speriamo non sparino prezzi assurdi .-.
Ricomincia anche once questa settimana e vediamo cosa ci propineranno.
Grazie per essere arrivati fino a qui :)
Alla prossima!
Gio 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: k_Gio_