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Autore: cussolettapink    05/03/2018    5 recensioni
"Non pensare alla signora Maria adesso! E' oggi, vero? Abigail devi assolutamente riuscire a procurarmi un contratto con loro! In questo momento chiunque stia facendo importanti lavori viene dalla loro agenzia!"
Abigail sorrise, recuperando la cartella contenente l'ultimo book fotografico del riccio.
"Non temere Harry, la Malik Corporation non ha scampo. Avrai un contratto con loro, dovessi parlare con Zayn Malik in persona per convincerli!"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 4 – First task

La mattina seguente la castana si separò dal riccio fin dal primo momento.

Harry era stato scritturato il suo primo giorno per un servizio fotografico per un’importante rivista mentre Abigail avrebbe iniziato a recapitare gli inviti per la festa.

Il giorno prima lei, Harry e Niall erano stati a pranzo fuori e si erano divertiti moltissimo. Avevano subito legato, trovandosi d’accordo su molte cose inerenti la moda.

Salendo fino al piano superiore, la ragazza si era fatta dare i due inviti che avrebbe dovuto recapitare quel giorno e si era diretta da Niall.

“Buongiorno biondo, ti vedo in forma” sorrise lei, guardando come il ragazzo stesse girando come una trottola dal reparto trucco al set fotografico.

“Abby! Cosa ci fai qui? Dovresti già essere in cammino per la Holliwood Records!”

“Ho preso i biglietti, stavo giusto andando. Però Niall non capisco… come mai solo due inviti oggi? Posso portarne molti di più”

Il biondo si permise una risata di cuore poi, vedendo che la ragazza parlava sul serio, se possibile la sua risata peggiorò.

“Capirai quando lo vivrai, sappi che ho il dubbio anche solo per due soli inviti! Ora vai!”

Confusa, la ragazza si diresse verso l’ascensore.

Mentre le porte si stavano per chiudere, una mano le bloccò e le fece riaprire.

“Deve essere un vizio allora? Prenotarlo come le persone normali ti riesce tanto difficile?” commentò la mora, guardando Zayn nel frattempo sistemarsi la cravatta e allentare il nodo.

“Non mi andava di aspettare che ti portasse giù per poi risalire, ora come qualche giorno fa non ho davvero tempo da perdere. Stai andando alla Holliwood Records, giusto?”

“Esatto, ho letto che l’invito è intestato all’amministratore delegato della società e al direttore esecutivo giusto?”

“Esattamente, Mike e Dave sono due bravissimi ragazzi ma… beh, devi avere pazienza con loro” ridacchiando per qualcosa che solo lui sembrava comprendere, il moro si congedò dalla ragazza con un cenno del capo non appena si aprirono le porte.

Uscendo dall’edificio, la castana prese un profondo respiro prima di immergersi nella metropolitana.

La sede della Holliwood Records non si trovava molto distante dalla Malik Corp., pertanto la castana arrivò quasi subito a destinazione.

Arrivata alla reception, chiese di poter parlare con Mike Rogers e Dave Stein ma le fu risposto che i due erano impegnati in un’importantissima riunione e che non si sarebbero liberati molto presto.

Capendo a cosa Niall alludesse sulla difficoltà di parlare con i pezzi grossi invitati, la castana si rassegnò e si accomodò su una delle sedie che si trovava nella sala d’attesa.

Dopo la prima mezz’ora, decise che era decisamente il caso di prendere un caffè per ingannare un minimo il tempo.

Premette sul tasto del caffè macchiato e poi cercò all’interno della sua incasinatissima borsa il portafoglio per poter inserire le monete.

Insieme al portafogli notò che si erano incastrate anche i fili delle cuffiette e il suo badge, che cadde non appena la donna cercò di districare le cuffie dal portafoglio.

“Aspetta, ti vedo parecchio in difficoltà” una mano sbucò nel suo campo visivo e prese il badge da per terra.

Quando alzò gli occhi e li posò sul viso dello sconosciuto, la castana pensò che quella sera avrebbe avuto decisamente qualcosa da raccontare a sua sorella.

“Ecco a te” mentre il ragazzo le stava per porgere il badge, notò il logo stampato sopra “ma non mi dire, lavoriamo insieme e ci siamo incontrati in un’altra società, che spasso” commentò il ragazzo moro con dei bellissimi occhi azzurri, di un azzurro così limpido che sembrava ghiaccio.

“Ian Somerhalder” commentò lei, cercando di darsi un contegno e di non far trasparire l’amore che lei e la sorella provavano per l’uomo che ora si trovava in piedi davanti a lei.

“Esattamente, sei una modella anche tu… Abigail?” terminò il ragazzo, leggendo il nome dal badge che ancora si trovava sospeso tra i due.

Riprendendosi quel minimo, la ragazza prese il badge e fece un cenno negativo con il viso.

“No, sono una nuova manager. Sono stata assunta l’altro ieri”

“Oh si, la manager di Harry! Lui ho avuto modo di vederlo al servizio fotografico dell’arcobaleno, ci ho scambiato giusto due parole ma sembra un bravo ragazzo. Ero curioso di vedere la nuova manager ma non pensavo fosse così carina, mai pensato al lavoro di modella?”

“No, decisamente. Il lavoro di manager fa molto più per me. Cosa ci fai qui?” le chiese lei, ricordandosi che non si trovavano alla Malik Corporation.

“Accidenti mi hai scoperto, sto cambiando società in gran segreto e sto per tradire tutti quanti, ora dovrò rapirti e tenerti con me per fare in modo che tu non interferisca con il mio piano” commentò con quel ghigno ironico che Abigail e la sorella erano abituate a vedere solo in televisione.

“Mi dispiace, sono sicura che il tuo sia un piano geniale ma devo chiederti di non farlo”

“E sentiamo, perché dovrei?”

“Perché la mia sorellina mi sta già stressando per venirmi a trovare quando ci sarai tu nei paraggi, con che coraggio posso dirle che il suo idolo è scappato? Capisci, ci perdo la reputazione di sorella maggiore che può realizzare il suo sogno… non potrei mai farmi carico di una cosa del genere” commentò anche lei ridendo, cercando nel frattempo di prendere di nuovo il portafoglio, ricordando all’improvviso il motivo per cui si era alzata dalla sala d’attesa.

“Capisco, se si tratta di non ferire tua sorella allora non cambierò agenzia. Vorrà dire che mi accontenterò del servizio fotografico che inizia tra mezz’ora nella stanza accanto”.

“Immaginavo tu fossi qui per questo, da quanto ho capito è molto comune che le varie agenzie si scambino i modelli in base all’esigenza del servizio fotografico. Posso comunque offrirti un caffè?” gli chiese lei.

“Assolutamente no, io devo offrirti un caffè. Sia mai che ti metti a spargere la voce che Ian gentleman Somerhalder non è un gentiluomo” commentò l’uomo ridendo, inserendo nella macchinetta i soldi per un caffè e un thè.

“Giusto, come ho potuto proporti un caffè prima di un servizio fotografico” commentò tra se e se la ragazza, ridacchiando per la stupidità di quanto proposto.

“Eddai, non è mica la fine del mondo! La mia manager me lo chiede ogni singolo giorno! Troppe battaglie devo farci ogni volta per farle capire che il caffè ‘sporca’ i denti e che non posso berlo prima di un servizio fotografico” scoppiò a ridere “Una volta ricordo che commentò Cara Delevingne sul suo essere sciatta perché era venuta in tuta prima di un servizio fotografico in bikini per cui abbiamo lavorato entrambi.”

“Beh ma ovvio che venisse in tuta! Qualsiasi fotografo l’avrebbe rimproverata se si fosse presentata con un jeans! Lo sanno tutti che creano i segni sulla pelle se troppo stretti!”

“Esattamente… penso proprio che non rimarrà con noi per molto tempo, certe persone non sono proprio portate a fare questo lavoro. Tu sei in gamba, mi piaci” sorrise lui.

Ian bevve il suo thè e poi salutò la castana, entrando dentro la sala per il servizio fotografico.

Abigail mandò un messaggio alla sorella per anticiparle ciò di cui le avrebbe parlato quella sera e tornò a sedersi al suo posto, venendo chiamata dopo un’altra oretta di attesa

Dopo aver – finalmente – consegnato il primo invito, si diresse verso la seconda azienda.

Questa volta riuscì a fare decisamente prima, tornando alla Malik Corporation in tempo per vedere Harry uscire dal servizio fotografico.


 
Nei giorni successivi Abigail riuscì a incontrarsi con Harry solo all’ora di pranzo nella mensa dell’azienda e quando entrambi lasciavano l’edificio per tornare a casa.

Zayn era stato avvistato un paio di volte durante tutta la settimana, troppo preso a fare avanti e indietro per i preparativi del ballo.

L’intera azienda stava lavorando sul mega party per l’anniversario della società, ad esclusione dei modelli che continuavano a posare per i servizi fotografici o per le sfilate, ogni altro lavoro era stato interrotto e quasi tutti erano impegnati nei vari preparativi.

La ragazza aveva visto la location per la festa e ne era rimasta subito affascinata.

L’aveva ovviamente riconosciuto come uno dei luoghi in cui la Malik Corporation aveva già fatto moltissimi set fotografici ma mai, mai, aveva pensato che dal vivo l’avrebbe stupita e meravigliata così tanto.

Si era subito buttata a capofitto sul progetto, affiancata da Niall che le suggeriva quali accortezze avrebbero valorizzato questo o quello. I due ragazzi ormai lavoravano fissi alla villa, che si trovava fuori città e fuori dal caos di Londra.

Nel tardo pomeriggio di quel giorno arrivò anche Zayn, che chiese alla ragazza e al biondo di aggiornarlo su quanto fatto nei giorni passati a cena.

“Ehi Abby, siamo andati di lusso” le sussurrò Niall con fare cospiratorio.

“Cosa intendi?” gli chiese lei, confusa.

“Quando Zayn porta a cena i dipendenti che si sono impegnati non bada a spese, adoro mangiare fino a scoppiare quando c’è la fantastica “carta aziendale” a salvarmi!”

La mora rise dell’entusiasmo del biondino e mandò un messaggio ad Harry, avvisandolo che si sarebbero visti direttamente il giorno dopo in ufficio.
 


“Siete pronti?” chiese il moro una volta che tutti se ne furono andati.

Entrambi i ragazzi annuirono, quando Abigail si rese conto di un particolare abbastanza importante.

“Emh… devo chiedere un passaggio a uno di voi due, mi muovo con la metropolitana solitamente” aveva parlato al plurale, fissando però il biondino come a dare per scontato che sarebbe andata con lui.

“Dovrai andare con Zayn, io sono in moto e non ho il secondo casco! Ehi boss, solito ristorante?”

“Sì, solito posto” fece il moro in risposta, per poi indicare ad Abigail la macchina nera che gli apparteneva.
 

La ragazza si ritrovò stupita dall’eleganza del ristorante in cui Zayn li aveva portati, certo non si aspettava il McDonalds ma neanche un posto così di classe.

Si ritrovò a ringraziare il suo lavoro che le imponeva sempre un abbigliamento elegante, altrimenti si sarebbe sentita incredibilmente a disagio.

Nonostante le discussioni sul party in arrivo e sul lavoro, dovette concedere al moro che fuori dagli uffici era incredibilmente più simpatico.

Più di una volta si era lasciato contagiare dal buonumore di Niall a proposito di qualche episodio che avevano affrontato insieme negli anni passati.

La fine della serata arrivò prestissimo, tanto che la ragazza si stupì dell’orario che avevano fatto.

Sforzandosi, si ricordò che l’ultimo treno diretto a casa sua sarebbe passato tra venti minuti e scusandosi si alzò da tavola.

“Scusatemi, è stata una piacevolissima serata ma devo proprio andare a prendere la metropolitana o rimango a piedi” sorrise leggermente e fece per prendere il cappotto che aveva posato sulla sedia.

“Non se ne parla neanche, ti accompagno io a casa. Posso mai lasciarti andare con il treno a quest’ora della notte? Hai tardato perché io ho voluto essere aggiornato e io ti accompagno, mi sembra il minimo. Siamo anche ben oltre l’orario di lavoro” la fermò subito Zayn, facendole segno di sedersi nuovamente.

“Però! Si è fatto tardi davvero! Ragazzi domani mattina presto devo essere su un set fotografico, vi lascio! Tu Abby domani mattina sei in sede e mi raggiungi il pomeriggio alla villa giusto?”

“Esatto, ciao Niall e buonanotte!” si salutarono con un bacio sulla guancia e poi il biondo scappò praticamente via dal ristorante.

“Penso che sia ora anche per noi di andare, dove vivi?”

Dopo avergli spiegato la zona e il quartiere, la mora si fece accompagnare alla macchina e si sedette al posto del passeggero, aspettando che l’auto partisse.

Il silenzio regnava sovrano, nessuno dei due aveva aperto bocca da quando erano saliti e la leggera musica proveniente dalla radio era l’unico suono che si riusciva a distinguere.

Una musica ad Abigail familiare risuonò all’improvviso dall’abitacolo, portandola senza neanche accorgersene a chiudere gli occhi e ad intonare a bassa voce il testo della canzone.

Ancora ad occhi chiusi, non si accorse del piccolo sorriso che era nato sul volto di Zayn nell’ascoltarla.

All’improvviso una volpe spuntò in mezzo alla strada, immobilizzandosi alla vista dei bianchi fari della macchina del moro.

“Porca miseria!” urlò lui inchiodando e finendo leggermente fuori strada.

Abigail teneva gli occhi serrati e stringeva con entrambe le mani la cintura.

“L’abbiamo presa? Ti prego dimmi di no” parlò flebile lei.

“No non l’abbiamo presa per fortuna! Che cazzo di paura!” eslamò lui, provocando una leggera risata alla castana.

“E’ la prima volta che ti sento dire una parolaccia, di solito sei tutto composto e rigido” spiegò lei, vedendo l’occhiata incuriosita del moro.

Alla fine anche lui si arrese a una piccola risata e, mentre il cuore di entrambi riprendeva un ritmo normale, i due ragazzi notarono che l’aria tesa che si respirava prima era stata totalmente spazzata via da quell’intoppo. La macchina ripartì, mentre il lontananza i ragazzi videro la volpe tornare tra i boschi da cui era spuntata.

“Adoro questa canzone! Ti dispiace?” chiese lei, sporgendosi verso la radio per alzare senza aspettare una vera e propria risposta dal ragazzo.

“No, tranquilla fai pure, piace molto anche a me”

“Sul serio? Ti piacciono gli Imagine Dragons?” chiese lei stupita, non era una band molto conosciuta – salvo per qualche canzone – e il fatto che il ragazzo la conoscesse le faceva piacere.

“Assolutamente, sono anche stato a un loro concerto!”

“Non ci credo! Che invidia! Torneranno a Londra tra qualche mese sai? In estate! Vorrei tanto andarci!” confessò lei, sognando ad occhi aperti di poter andare al concerto della sua band preferita.

“Per quanto mi riguarda, posso darti le ferie quel giorno e fartici andare tranquillamente! Se Harry dovesse avere qualche lavoro importante posso sempre mandare qualcuno al tuo posto!”

“Sul serio? Sarebbe fantastico!” la castana si lasciò andare a una risata di cuore, mentre sorridendo guardava il paesaggio fuori dal finestrino “Grazie davvero tante Zayn”

“Di niente Abigail, magari ci incontreremo lì. I biglietti io li ho già presi il mese scorso” ridacchiando per l’espressione sorpresa della castana, il moro parcheggiò davanti a casa sua.

“Eccoci arrivati”

“Grazie Zayn, ho passato una bella serata, volpe a parte”

“Anche io mi sono divertito, buonanotte. Ci vediamo domani in ufficio”

“A domani”

Sorridendo, la mora prese il cellulare e sbloccandolo guardò il suo sfondo, la copertina di un album degli Imagine Dragons.


 
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Angolo autrice!
ciao a tutte e buonasera! Avrei dovuto aggiornare prima "An Incredible night" lo so, però questo capitolo era già pronto e volevo farvelo leggere!
Dedico questo capitolo a TheHideWords, che in questi giorni mi ha riempito quasi ogni storia di recensioni e che adoro!!!
Il capitolo è uscito un pò più lungo del solito, penso però che non dispiaccia a nessuno però giusto? almeno mi faccio perdonare per il ritardo negli aggiornamenti! Ahahhaha
Liz

 
   
 
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