Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: sissi04    08/03/2018    3 recensioni
La compagnia di Thorin Scudodiquercia è decisa a mettersi in viaggio verso la Montagna Solitaria, uccidere il drago Smaug e riprendersi la loro terra natia, ma avranno bisogno di due braccia in più.
E se la compagnia avesse un altro membro?
Tra nani testardi, orchi, elfi, amori nascenti o forse no e strane entità, riusciranno i nostri eroi a portare a termine la loro missione e ad uscirne tutti vivi?
Tenetevi forte, ci stiamo per calare nella Terra di Mezzo, in un avventura che cambierà la nostra vita!
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Compagnia di Thorin Scudodiquercia, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Le cose erano confuse, la sua vista era come appanata mentre ogni singolo suono rimbombava nelle sue orecchie a punta; in alcuni momenti ai lati del cammino apparivano delle ombre, pura e semplice illusione di quella dannata foresta che stritolava i loro cuori, i loro polmoni e le loro menti fino allo sfinimento.
Un nuovo crampo per la fame le attraversò lo stomaco, vuoto ormai da giorni.
Procedevano lentamente, in fila indiana, senza sapere dove si trovavano esattamente, non vedevano la fine di quella foresta che li stava facendo letteralmente impazzire.

Ormai per loro non vi era più differenza tra notte e giorno, i rami degli alberi erano talmente fitti che facevano passare pochissima luce, l’aria era satura ed irrespirabile.

Miriel appoggiò una mano ad un ramo lì vicino, la testa le girava per l’ennesima volta
 «Ehi zia, stai bene?» le chiese Kili alle sue spalle visibilmente preoccupato, protendendo le mani avanti per afferrarla nel caso cadesse
 «Sì, sto bene, grazie Kili» disse Miriel, abbozzando un sorriso e riprendendo a camminare fiaccamente.


Alcune ore dopo decisero di fermarsi, mangiare quello che era rimasto e riposare; stremati, si sistemarono come meglio potevano tra le tortuose radici degli alberi.
Un lieve scricchiolio fece spalancare gli occhi di Miriel, che tese le orecchie per sentire; quando ebbe appurato che non fosse nulla di grave, alzò il busto dal suo giaciglio, passandosi una mano tra i capelli e facendo scorrere gli occhi sui suoi compagni addormentati.

Seduto, appoggiato ad un albero, vi era Thorin, di guardia quella notte.

Da giorni il Nano non le parlava più, senza alcun motivo apparente, ogni volta che lei provava ad aprir bocca la zittiva con un “Non adesso” o “Torna al tuo posto”; decise di avvicinarsi a lui.

Si alzò in piedi e camminò fino a raggiungere Thorin, che constatò essere lievemente assopito; con grazia si posizionò in ginocchio davanti a lui, guardando i lineamenti marcati del volto contratto dai pensieri e dalla stanchezza.
Non appena mise una mano su quella dell’altro, quello si svegliò di colpo, ricomponendosi subito
 «Miriel, che ci fai sveglia, torna immediatamente a dormire» borbottò il Nano burbero
 «Non prima di averti parlato» ribatté lei decisa, Thorin scostò in malo modo la mano della compagna, voltandosi a guardare un punto imprecisato della vegetazione.

 «Thorin» prese una piccola pausa e proseguì «Mi spieghi cosa ti sta succedendo? Per quale ragione hai smesso di parlarmi, perché mi eviti, perché non mi sorridi più quando mi guardi?» il Nano emise una risatina roca.
 «Vedi cose che non esistono Miriel, non ti sto evitando»
 «Intendi darmi una risposta che mi interessi o preferisci continuare con la tua farsa?» lo sguardo di Miriel si fece improvvisamente duro, non le piaceva essere presa per il naso.

 «Adesso basta, torna a riposare, sei debole e hai bisogno di recuperare le forze, altrimenti sarai solo un peso morto da proteggere»
 «So badare benissimo a me stessa, pensavo lo sapessi» rispose con una punta di collera
 «Se non hai nulla di importante da dirmi, torna a dormire» la conversazione si concluse così, Miriel tornò al suo giaciglio senza ribattere ma colma di collera dentro di se.


Il Nano rimase nuovamente solo nell’oscurità impenetrabile della foresta, pensando alla conversazione avuta con il suo migliore amico Dwalin poco prima di partire dalla casa di Beorn:

 «Sei proprio sicuro di non aver frainteso?» disse il Nano tatuato appoggiato alle assi dell'enorme casa;

 «Sì Dwalin, non so come sia potuto accadere; lei era lì, sorrideva ed era bellissima, non sono riuscito a controllarmi e nemmeno lei sembrava tanto intenzionata a farlo. La stavo per baciare Dwalin, ti rendi conto che stavo per baciare colei che considero una sorella?» Thorin si portò una mano alla fronte, cercando di calmarsi

 «Capisco amico, sei sicuro che ciò che pensi di provare per lei da quando eri un bambino sia solo amore fraterno?» il Nano da i capelli corvini si fermò un attimo, non ci aveva mai pensato; gli veniva naturale amare Miriel ma non si era mai chiesto se il suo fosse semplice affetto o qualcosa di più profondo e raro.

 «Magari se provi a parlarle riuscirai a chiarire i tuoi dubbi» tentò Dwalin

 «No, ho capito cosa devo fare. Io sono legittimo erede di Thrain figlio di Thror, Re sotto la Montagna, ho dei doveri verso il mio popolo e non posso perdere tempo con il mio cuore. Me la toglierò dalla testa: non le parlerò senza una valida ragione, non le sorriderò più, mi farò odiare se necessario, ma lei non dovrà mai innamorarsi di me» il suo volto era scuro.

 «Ma Thorin…» Dwalin non riusciva a credere alle sue orecchie

 «No basta, ho capito cosa fare, grazie amico mio; preparati, partiamo tra un’ora» disse Thorin mettendo una mano sulla spalla dell’amico e andandosene.


In quel momento, dopo non sapeva neanche lui quanti giorni, tutti i propositi che si era fatto gli sembravano sciocchi e inutili; chiuse gli occhi per un secondo e nella sua mente figurò il volto di Miriel, era luminoso come quella fatidica notte da Beorn.

Con gli occhi della mente i tratti della ragazza divennero nitidi: erano morbidi, sinuosi, gli occhi verdi che risaltavano sulla pelle diafana, le labbra piene e rosee incurvate in quel dannatissimo sorriso che aveva il potere di farlo impazzire, le orecchie a punta che spuntavano dalle folte ciocche di capelli castani, erano così poco naniche.

Aprì piano le palpebre, fissando il nulla davanti a se, come avrebbe fatto a non amarla?

 

Da ore camminavano senza sosta, sarebbero morti in quella foresta; il sentiero era perso e insieme ad esso la possibilità di salvezza.
L’aria era irrespirabile, tossica e velenosa, li confondeva facendoli perdere l’orientamento

 «Dov’è il Sole? Non riesco a vederlo»
 «Il cielo non si vede più, è sparito»
 «Dove diamine siamo!?»

 «Bilbo devi salire su un albero e dirci dove siamo, ti prego» Miriel si aggrappò alle spalle dello Hobbit e lo scuote con forza, risvegliandolo dal suo stato di trance

 «Hai capito? Devi arrampicarti» Bilbo non rispose, si limitò a voltarsi e a dirigersi verso un tronco.

 

D’improvviso diversi scricchiolii giunsero alle orecchie dei Nani, ombre scure si muovevano intorno e sopra di loro, occhi rossi li circondavano e scrutavano ogni loro minimo movimento.

 «Presto ser…» cercò di dire Thorin ma dai cespugli uscì un enorme ragno, seguito poi da altri, che attaccarono i Nani i quali, privi di forze, non riuscirono a contrastarli e uno ad uno vennero punti e catturati.


La compagnia era stretta in spessi bozzoli bianchi, come addormentati, i ragni gli giravano attorno; Bilbo indossò allora l’Anello che lo rendeva  magicamente ed inspiegabilmente invisibile e la cosa che quasi lo fece urlare di terrore fu sentire le voci sibilanti di quelle creature che gli erano accanto.

 «Io dico di mangiarli subito»
 «Carne di Nano, sarà una prelibatezza» un grosso ragno passò proprio sopra la testa dello Hobbit, che repentinamente si abbassò a bocca spalancata
 «Ma sì se iniziassimo a banchettare con uno o due di loro non credo che il capo se ne prenderà a male» il ragno che aveva parlato si diresse verso uno dei bozzoli, cercando di aprirlo, ma dall’interno arrivò un potente calcio che lo fece desistere.

 «La carne scalcia ancora!» da una fessura del bozzolo, Bilbo vide spuntare gli occhi terrorizzati di Bombur
 «Uccidiamoli subito»
 «Sono d’accordo» i ragni si riavvicinarono ai bozzoli, fu in quel momento che Bilbo decise d’agire; prese in mano una grossa pietra e la lanciò lontano, tra gli alberi.

Subito i ragni vennero distratti da quel suono e si diressero in quella direzione, lasciando i Nani incustoditi, alla mercé di Bilbo.


Lo Hobbit fece per alzarsi dalla posizione in cui era, quando un grosso ragno gli si parò davanti; Bilbo iniziò ad agitare la spada davanti al muso della creatura, riuscendo anche a colpirla
 «Cos’è? Dove sei?!» lo Hobbit si tolse l’Anello dal dito
 «Proprio qui» disse conficcando la spada in mezzo agli occhi del ragno
 «Aaah pungola! Pungola!» urlò quello mentre cadeva giù dall’albero.

 «Pungola eh? È un bel nome, Pungolo» disse Bilbo soddisfatto avvicinandosi ai bozzoli, dei quali tagliò uno ad uno i filamenti che li tenevano sospesi; non appena i Nani toccarono terra iniziarono a muoversi e a liberarsi della spessa bava che li circondava.

 «Cosa è successo?!»
 «Dov’è Bilbo?» 

 «Sono quassù» urlò lo Hobbit dalla cima dell’albero, sbracciandosi per farsi vedere, ma un ragno gli si buttò addosso facendolo cadere.

 

Nel frattempo i Nani si erano messi a cerchio, le spade sguainate, pronti a ricevere i ragni.
Questi ultimi non tardarono ad arrivare, iniziarono ad attaccarli ma questa volta i Nani erano più forti e riposati, riuscendo a rispondere con vigore all’attacco.

Iniziarono a muoversi tra gli alberi, respingendo i ragni come meglio potevano, facendosi largo tra gli arbusti
 «Restate uniti!» urlò Miriel tagliando di netto la testa di un ragno, ma quelle creature continuavano a scendere dagli alberi e ad attaccarli.

Più ne uccidevano e più ne venivano fuori, i Nani iniziarono ad essere stanchi, dopotutto era da all’incirca due settimane che a stento mangiavano.

Per uccidere un ragno Thorin si staccò di alcuni metri dal gruppo e non appena la creatura fu morta, altre due attaccarono il Nano, che faticò a parare l’attacco di entrambe.

Distratto dai due ragni, si sentì sollevare da dietro, girò il volto e vide che un grosso ragno l’aveva preso con le zampe e se lo stava portando alla bocca, dove due tenaglie si muovevano frenetiche.
Cercò di fermare la creatura con le mani ma fu inutile, fece per urlare ma il ragno lo scaraventò a terra, togliendogli per un attimo il respiro.
Fu letteralmente coperto dalla creatura, pronta per mangiarlo, ma ciò non avvenne.

Miriel si gettò contro il ragno e gli tagliò la testa, uccidendola.

Thorin tornò a respirare e si alzò in piedi, cercando chi l’aveva salvato con lo sguardo, trovandola ad alcuni metri di distanza.

 

La ragazza gli corse subito incontro, gesto che anche lui imitò, e gli buttò le braccia al collo

 «Valar, Thorin, stai bene vero?» disse stringendolo con tutte le sue forze, gli occhi chiusi 
 «Sì sto bene, ho temuto che non ti avrei mai più rivisto» rispose il Nano, staccandosi appena da lei, guardandola dritto negli occhi verdi.

In quel momento, dopo che per l’ennesima volta avevano rischiato di separarsi, la follia prese il posto della ragione.

 

Thorin avvicinò velocemente il volto a quello di Miriel, posando le labbra su quelle dell’altra, un enorme fuoco avvampò nei petti di entrambi, trascinandoli in un bacio appassionato e disperato.

Miriel rafforzò la presa su il Nano, aggrappandosi alle sue spalle forti, mentre Thorin le cinse la vita con le robuste braccia, stringendola ulteriormente a se.

Quando si staccarono non si dissero nulla, si limitarono solo a guardarsi negli occhi; non c’era nulla da dire, o almeno, non in quel momento.
Tornarono dal resto della compagnia, stavano facendo la conta per vedere se mancava qualcuno, quando da sopra le loro teste arrivarono altri ragni.

Attaccato ad un filamento vi era qualcuno, armato di arco e frecce, che scendeva volteggiando leggiadro, atterrando sulla groppa di un ragno, uccidendolo facilmente.

Scendendo dalla carcassa della creatura, trafisse due di quelle immonde creature utilizzando una sola freccia, alcuni metri li separavano.
Il biondo, quasi bianco, dei suoi capelli risaltava in mezzo a tutta quella oscurità.

Era un Elfo.

Dopo aver pugnalato un ragno su cui era saltato, l’Elfo fece una capriola e puntò l’arco contro Thorin, in testa alla compagnia; ai lati ne spuntarono altri, tutti armati di arco.

 «Non credere che non ti uccida Nano, lo farei con piacere» aveva profondi occhi azzurri.

 

tumblr-oo5eoa-M8-WZ1sb30yoo3-500

ANGOLO AUTORE: bene signore e signori, ecco a voi il capitolo n° 12!
Parto subito facendo gli auguri a tutte le donne che leggono la mia storia (e a tutte le donne del mondo ovviamente), ricordatevi che l'unica persona che può farvi piegare la testa è il vostro parrucchiere.🌼
Parlando del capitolo, quanta roba da dire!
La situation iniziale non è bellissima e anche dopo non migliora, però, per l'immensa gioia di tutti coloro che shippano Thorin e Miriel quest'oggi abbiamo avuto un BACIO!
So che da tanto lo aspettavate e per tanto tempo ho rimandato questo momento, però ce l'abbiamo fatta.
In questo capitolo entra in scena anche uno dei personaggi più belli e fondamentali de "Il signore degli anelli" e "Lo hobbit", mio secondo marito da quando avevo 3 anni, è impossibile non amarlo, il suo nome (non so perchè) mi ricordava un limone quando ero piccola 
*rullo di tamburi*
LEGOLAS VERDEFOGLIA!!!
Spero di averlo fatto entrare bene nella storia, dandogli il giusto spazio, ma la vera azione tra Leggy e la compagnia di nani si vedrà nel prossimo capitolo, che uscirà DOMENICA 11 MARZO!
Ringrazio tutti coloro che hanno letto, recensito, messo la storia tra seguiti/preferiti e in particolare:
-Lone_wolf_08♥️
-ThorinOakenshild
♥️
per le dolcissime recensioni al capitolo precedente e per la loro continua presenza nel leggere la mia piccola storiella.
Vi invito come al solito a lasciare una RECENSIONE per farmi sapere cosa ne pensate.
Un bacione😘
Sissi04



 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: sissi04