Sogno di mezz’estate
Urla e rinfacci: i suoi si stanno ferendo di nuovo.
A volte desiderava una bacchetta solo per fuggire via da lì.
Anche al parco c’è confusione, grida e pianti, ma lui conosce un luogo dove può starsene da solo.
Ed è lì che corre; ed è lì che il suo cuore si ferma.
La bambina sguazza nell’acqua, la schizza ovunque. Sua sorella tenta di afferrarla, ma lei sgattaiola via – e lui sogna di scappare con lei.
Il nastro tra i suoi capelli vola via, e una cascata di fuoco si libera al vento.
«Lily!»
La sente ridere, semplicemente. Basta questo per far tacere la sua solitudine.
N.d.A.
Questa storia s'ispira al tema del decimo turno del contest "Ten little Indian boys" indetto da Setsy sul forum di Efp.
Ho voluto concentrarmi sul tema dell'amore. Lily è sempre stata una luce per Severus, l'unico suono che lui riuscisse a tollerare, l'unica compagnia che non rifiutasse. Come sempre, 110 parole sono troppo poche per me, ma spero che questo omaggio possa risultare gradevole.
Aggiungo, in maniera molto stupida, che mi piace com'è venuta fuori l'impaginazione del testo: sembra di scorgere un cuore tra le parole(che idioza che ho detto!).
Grazie a chiunque abbia letto e vorrà lasciare un parere.
Urla e rinfacci: i suoi si stanno ferendo di nuovo.
A volte desiderava una bacchetta solo per fuggire via da lì.
Anche al parco c’è confusione, grida e pianti, ma lui conosce un luogo dove può starsene da solo.
Ed è lì che corre; ed è lì che il suo cuore si ferma.
La bambina sguazza nell’acqua, la schizza ovunque. Sua sorella tenta di afferrarla, ma lei sgattaiola via – e lui sogna di scappare con lei.
Il nastro tra i suoi capelli vola via, e una cascata di fuoco si libera al vento.
«Lily!»
La sente ridere, semplicemente. Basta questo per far tacere la sua solitudine.
N.d.A.
Questa storia s'ispira al tema del decimo turno del contest "Ten little Indian boys" indetto da Setsy sul forum di Efp.
Ho voluto concentrarmi sul tema dell'amore. Lily è sempre stata una luce per Severus, l'unico suono che lui riuscisse a tollerare, l'unica compagnia che non rifiutasse. Come sempre, 110 parole sono troppo poche per me, ma spero che questo omaggio possa risultare gradevole.
Aggiungo, in maniera molto stupida, che mi piace com'è venuta fuori l'impaginazione del testo: sembra di scorgere un cuore tra le parole(che idioza che ho detto!).
Grazie a chiunque abbia letto e vorrà lasciare un parere.