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Autore: lmpaoli94    12/03/2018    0 recensioni
Cristina, Gabriele, Paolo, Jessica e Saverio sono cinque ragazzi nati tutti nell’anno 2000.
Saverio non ha voglia di fare niente nella vita.
Preferisce rimanere a letto tutto il giorno o dinanzi al computer o alla tv.
La loro vita cambia quando Jessica decide di andare in vacanza con solo due di loro: Paolo e Gabriele.
E Saverio e Cristina?
Cosa avrebbero fatto?
E soprattutto, come sarebbe cambiata realmente la loro vita?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Cristina… Ma, sei davvero tu?»
«E chi sennò?»
«Ma io…»
«Mi fai entrare? Il bagaglio a mano mi pesa un po’.»
«Oh, sì certo. Entra pure.»
«Grazie.»
La giovane amica di Saverio appoggiò tutta la sua roba sopra una sedia.
«Quale pensiero ha fatto sì che tu venissi fin qui?»
«Nessun pensiero. Mi dispiaceva soltanto che tu fossi venuto in vacanza da solo. Ed eccomi qui.»
«Ma il tuo lavoro?»
«Ho preso le ferie anticipate.»
«Potevi farlo?»
«Certo! Ho molte ferie arretrate.»
«Non è che per caso ti ha mandato mia madre a spiarmi?»
«È proprio vero che ogni tanto il tuo cervello fa cilecca… Secondo te spendevo i miei pochi risparmi per venire fin qui a Fuerteventura a spiarti?»
«Non si sa mai…»
«Allora questo vuol dire che non mi conosci ancora. Con tutto il rispetto, prima di spendere una simile cifra, ci penso. Al contrario di te…»
«Possibile che nessuno riesca a capire le mie reali intenzioni?» fece Saverio con tono spazientito.
«Lo sanno tutti quali sono le tue reali intenzioni: seguire un gruppo di amici che non ti merita per il solo piacere di farlo. Non è così?»
«Ascoltami bene: se sei venuta fin qui per farmi la paternale, puoi benissimo tornartene a Lucca.»
Cristina fu dispiaciuta per le parole appena dette.
Non voleva ferire l’ego del suo amico.
«Scusa, Saverio…»
«Sei venuta fin qui per divertirti, giusto? Allora smettiamola di pensare ai soldi e alle spese e divertiamoci, ok?»
«Certo.»
«Per esempio, che programmi hai stasera?»
«Innanzitutto farmi una bella doccia… E poi ci penserò.»
«Mica vorrai rimanere chiusa fin qui tutta la sera, eh?»
«Certo che no. Dopo te lo dirò.»
Nel mentre la sua amica Cristina era a farsi la doccia, Saverio stava sistemando le sue cose dentro l’armadio.
“Accidenti. Ho un bisogno impellente di andare in bagno.”
Il ragazzo non ce la faceva più ad attendere che Cristina avesse finito.
Fortunatamente, la ragazza non aveva chiusa la porta del bagno, permettendo così a Saverio di entrare.
Stando molto attento a non fare rumore, Saverio poté svuotare la sua vescica.
Nel mentre stava per uscire dal bagno, il ragazzo si dimenticò di tirare lo sciacquone, tornando così indietro.
Ma egli non pensò che una volta tirato lo sciacquone avrebbe tolto l’acqua calda alla sua amica.
«Accidenti! È fredda!» gridò la ragazza.
Incuriosita, Cristina uscì dalla doccia tutta nuda, trovando Saverio con il suo organo maschile penzolante.
«Saverio! Cosa ci fai in bagno?!»
«Stavo solo…»
«Vai subito fuori da qui!»
Il ragazzo era profondamente imbarazzato per la scena di poco fa’.
Addirittura si vergognava di guardare negli occhi la sua amica.
«Adesso il bagno è libero.»
«Scusami, Cristina. Non volevo.»
«Lo credo bene. Ma l’hai fatto.»
«Avevo un assoluto bisogno di andare al bagno.»
«E i tuoi bisogni non potevano attendere?»
«Assolutamente no.»
«Uomini… Chi vi capisce, è bravo.»
 
 
Malgrado il “piccolo” inconveniente di Saverio e Cristina, i due decisero di uscire fuori per andare a prendere un aperitivo.
«Lo sai che cosa ho sognato prima che arrivassi tu? Che avrei incontrato Jessica, Paolo e Gabriele.»
«Sei proprio fissato, Saverio.»
«Non è colpa mia se la mia mente fa brutti scherzi.»
«Sei troppo ossessionato da loro. Ma perché non lasci vivere la loro vita?»
«No. Mi devono dare spiegazioni. Con gli amici non si fa così.»
«Fregatene. Ci sono io qui con te.»
«E cosa vorresti dire con questo?»
Appena gli sguardi dei due ragazzi s’incontrarono, Cristina fu presa da un balbettio improvviso.
«Ecco… niente di che… Ho solo detto che con la mia presenza, farò in modo che tu non possa pensare a loro.»
«Sarà un po’ difficile…»
«Adesso smettila, va bene? Brindiamo a noi. Ad un’amicizia inossidabile.»
«Evviva» rispose Saverio senza un briciolo d’entusiasmo.
«Come sei noioso. Bevi il tuo drink e non pensare affatto.»
 
 
Dopo un drink bevuto in un pub, i due ragazzi si diressero verso la spiaggia per contemplare il loro primo tramonto alle Isole Canarie.
«È davvero bellissimo, non trovi?»
«Sì. Molto romantico» replicò Saverio.
«In Italia è molto difficile vedere questi tramonti.»
«Questo non è vero. Su una ricerca che ho fatto su internet, ho visto che questo tipo di tramonto che stiamo vedendo, succede molto in autunno.»
«Saverio, perché devi sempre rovinare tutto?»
«Perchè? Cosa ho detto di male?»
 Cristina, annoiata dal comportamento del suo amico, decise di allontanarsi da lui.
«Aspetta! Che cos’hai?»
Appena Saverio le prese un braccio per fermarla, la ragazza iniziò inspiegabilmente a piangere.
«Cristina…»
«Perché non riesci mai a pensare a noi due? Perché pensi sempre a cose stupide?!»
«Ma io…»
«Tu non mi guardi mai. Sembro inesistente per te. Preferisci pensare agli altri tuoi amici che non ti considerano nemmeno e alle tue ricerche di internet. Quando imparerai a vivere nel mondo reale?!»
Saverio fu talmente scosso che non riuscì nemmeno a rispondere.
«Siamo dinanzi ad un bellissimo tramonto… Ce la fai a non pensare a qualcosa di stupido e insensato?»
A causa delle parole forti pronunciate da Cristina, anche Saverio cominciò ad arrabbiarsi inspiegabilmente.
«Ah sì? Non faccio altro a che pensare a cose stupide e senza senso? Magnifico! Mi sembra di parlare ancora una volta con mia madre.»
«Ma io non sono tua madre.»
«Questo lo vedo!... Visto che sei molto più intelligente di me, che ne dici di dirmi cosa dovrei pensare?»
«Magari a questo.»
Con uno scatto fulmineo, Cristina si avvinghiò a Saverio per baciarlo sulle sue labbra.
Il lungo gesto d’amore durò più di un minuto.
E una volta distaccati, la sorpresa si dipinse sul volto di Saverio.
«Sei sicura che al pub hai preso un aperitivo analcolico?»
Adirata per la reazione di Saverio, Cristina mollò uno schiaffo al suo amico, lasciandolo in preda al dolore.
«Cristina!»
«Lasciami in pace! Non cambierai mai!» disse infine la ragazza prima di scappare lontano da lui.
 
 
Senza sapere cosa fare, Saverio decise di tornare al suo appartamento.
“Prima l’arrivo di Cristina nel mio appartamento di Fuerteventura… E adesso il bacio. Ma cosa diavolo sta succedendo nella sua mente?”
Saverio non riusciva a comprendere le intenzioni della sua amica.
“Forse il troppo lavoro l’ha completamente frastornata… Deve essere per forza così.”
Una volta arrivato dinanzi alla porta d’ingresso del suo appartamento, Saverio cercò la sua chiave nelle sue tasche, senza però riuscire a trovarla.
Spaventato, iniziò a guardare in ogni singolo buco di tasca che i suoi Jeans avevano.
Niente.
Inavvertitamente, Saverio notò che la porta dell’appartamento era aperta.
Che ci fosse un ladro al suo interno?
Con sorpresa, vide che i bagagli di Cristina non c’era più.
“Cristina…Se n’è andata?”
Cercando più a fondo per vedere se lei si trovava ancora lì, vide che era sul balcone della casa intenta a piangere.
«Allora sei qui…»
La ragazza smise di piangere appena vide chi era.
«È tutto quello che riesci a dire?»
«Dove sono le chiavi dell’appartamento?»
La ragazza le fece vedere che l’aveva in mano.
«Non ti azzardare mai più a farmi uno scherzo del genere! È chiaro?»
«In qualche modo dovevo punirti, no?»
«Tu sei pazza.»
«Mai quanto te.»
«Dove hai messo i tuoi bagagli?»
«Li ho buttati…»
«Buttati? E dove?»
«Fuori da questo balcone. Tanto non mi servono. Andrò nuda in tutta l’isola in attesa che qualcuno possa scoparmi come si deve.»
«Pensavo che non ci stavi con la testa… Ma questo è troppo!... Cristina, ti prego… Torna in te.»
«Ma io sto bene. Sei tu quello che non va.»
«Sei completamente ubriaca.»
«E anche se fosse? Riusciresti lo stesso a resistermi?»
Una volta messasi in piedi, Cristina si levò i vestiti di dosso, rimanendo con solo il reggiseno e le mutandine.
«Allora, Saverio? Ti piaccio così?»
«Cristina, rivestiti immediatamente.»
«Ecco, lo sapevo! Sapevo che eri solo una mezza sega. Nessun uomo dice ad una donna vogliosa di sesso di rivestirsi!»
«Cosa? Tu vuoi fare sesso?»
«Finalmente l’hai capito. Alleluja.»
«Non credo che sia una buona idea, Cristina.»
«Perché no?»
«Sei una mia amica, cazzo!»
«E con questo? Anche gli amici fanno sesso tra di loro.»
«Sì ma poi la loro amicizia finisce. Ed io non voglio che la nostra prenda una tale direzione.»
«Tu pensi solo all’amicizia… Hai visto che cosa hanno fatto i tuoi amici, no? Bene. È giunto il momento di divertirci anche noi, non ti pare?»
«Cristina, smettila.»
Ormai Saverio era in trappola.
Era a pancia in su steso sul letto.
«Davvero? Non lo vuoi nemmeno un po’?»
«Tutto questo è uno sbaglio.»
«Anche questa vacanza doveva esserlo… Ma tu hai voluto andarci lo stesso. Quindi…»
«Cristina, ti prego.»
Ma la ragazza non si voleva fermare per nessuna cosa al mondo.
Strappò tutti i vestiti di dosso del suo amico, facendolo rimanere completamente nudo.
«Ora tocca a me.»
Subito dopo, anche lei era tutta nuda.
«Cristina, non farlo.»
«Adoro quando mi implori. E mi adorerai ancora di più quando ti avrò fatto questo.»
Cristina iniziò a prendere il suo organo maschile e a fare eccitare sempre di più il suo amico.
Il loro momento erotico durò all’incirca dieci minuti.
Cristina si era addormentata dalla stanchezza, mentre Saverio era inondato da pensieri su di lei e sulla sua vacanza.
“Allora è questo il mio destino?”
 
 
Non riuscendo a guardare la sua amica per tutto quello che aveva fatto, Saverio decise di passare la sua prima mattinata a Fuerteventura sulla spiaggia.
Essendo ancora le otto del mattino, la spiaggia era completamente deserta.
“Qui nessuno mi darà fastidio.”
Ma il suo pensiero fu smentito immediatamente.
Una giovane ragazza con il vestito rosso si era avvicinato a lui.
«Saverio?»
«Jessica…»
«E tu cosa ci fai qui?»
«Ecco io… volevo prendere un po’ di sole.»
«Volevo intendere su questa isola.»
«Jessica, perché ci metti tanto?»
La voce di Paolo attirò l’attenzione di Saverio.
«Come hai fatto tu, volevo prendermi una vacanza.»
«Una vacanza sull’isola che ho scelto? E per di più gli stessi giorni?»
«Ciao Saverio. Che bella sorpresa» fece Paolo interrompendo la conversazione tra lui e Jessica.
«Ciao, Paolo. Come te la passi?»
«Direi molto bene. Fuerteventura è magnifica. E tu?»
«Saverio mi stava appunto dicendo cosa ci faceva i soliti giorni della nostra vacanza.»
«Chi ti ha detto che sono i soliti?»
«Andiamo, Saverio. Lo sanno tutti che sei un tipo morboso e geloso. Tu ci hai seguiti. Dicci la verità.»
«Ehi! Anche Saverio qui! Facciamo una partita a beach volley?»
«Non ora, Gabriele. Saverio stava per dirci una cosa.»
Saverio stava per essere smascherato sul più bello.
Se non fosse per un piccolo aiuto insperato.
«Saverio si trova qui a Fuerteventura in mia compagnia.»
«Cristina? Anche tu qui?» domandò Jessica.
«Vedo che le sorprese non finisco mai» disse Paolo.
«Ciao ragazzi… Se io e Saverio siamo qui, è perché ho preso alcuni giorni di ferie dal mio lavoro e volevo festeggiarli in sua compagnia su un’isola che da qualche tempo a questa parte, fa al caso mio. »
«Veramente strano…»
«Quindi voi due…»
«Sì, Gabriele. Noi due ci siamo fidanzati ufficialmente.»
Mentre la sorpresa s’impadroniva dei tre ragazzi, per gran parte della loro conversazione, Saverio rimase ammutolito.
«È la verità, Saverio?» domandò Paolo.
«Perché dovrei mentire? Non avrebbe senso» replicò in fretta Cristina.
«Questa storia non mi convince… E non mi convincete nemmeno voi.»
«Fattene una ragione, carina. Questa è la nostra vacanza. E voi non centrate niente. Buon divertimento.»
«Aspettate un attimo…»
«Che cosa c’è adesso, Jessica?»
Jessica e Saverio si scambiarono occhiate enigmatiche.
«Scusami, Saverio. Non volevo accusarti in questo modo.»
«Fa lo stesso, Jessica. Come ha detto Cristina, la vostra vacanza non è affar nostro.»
«Meglio così… Volete giocare con noi?»
«Grazie, magari un’altra volta. Andiamo a farci un bagno. L’acqua è splendida.»
«Ok. A presto e divertitevi pure voi.»
«Senz’altro.»
Appena Cristina e Saverio furono a distanza di sicurezza, il giovane la bloccò all’istante.
«Perché l’hai fatto?»
«Non potevo permettere che ti cogliessero con le mani nel sacco. Non l’avresti meritato.»
«Cosa faccio nella mia vita, non è affar loro. Sarò libero di seguire chi voglio?»
«Certo che sì… Ma devi riconoscere che sarebbe stato un tantinello imbarazzante, non trovi?»
«E la faccenda del nostro fidanzamento ufficiale?»
«Anche quello l’ho fatto per coprirti… Non mi sognerei mai di dire una cosa in pubblico senza il tuo permesso.»
«E chi ti ha detto che io non l’avrei voluto?»
«Cosa?»
Gli occhi di Saverio divennero sempre più vogliosi e pieni d’emozione.
In quel momento non si poté più trattenere, baciandola davanti agli occhi dei suoi amici che avevano ripreso a giocare qualche metro più in là.
«Anche tu lo vuoi davvero?»
«Ieri sera mi hai fatto capire un sacco di cose sul nostro conto. Anche se eri ubriaca.»
«E chi ti ha detto che lo ero?»
«Ma su, smettila. Non è vero.»
«Scommetti? Se voglio, ti racconto ogni particolar della nostra “notte”.»
«No no, lascia stare. Ti credo.»
«Meglio così.»
«Già… meglio così» disse infine Saverio prima di gettare la sua amata nelle fredde acque dell’oceano.
«Ma sei impazzito?! È freddissima!»
«Sì, sono pazzo di te» replicò il ragazzo prima che Cristina potesse schizzarlo e tentare di affogarlo per il gesto sconsiderato che aveva fatto.
 
 
Saverio non si sarebbe mai sognato che la sua amica, colei che gli era rimasta sempre accanto, potesse rivelare i suoi sentimenti in quell’isola esotica.
Ma in fondo, è questa la generazione dei millennials: ragazzi senza un soldo, ma ragazzi pieni d’emozione e con la voglia di vivere come se non ci fosse un domani.
   
 
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