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Autore: Ms Mary Santiago    12/03/2018    4 recensioni
[STORIA INTERATTIVA – Conclusa]
[Sequel di “Hogwarts 1944 – First Act”]
Negli ultimi trent’anni gli ex alunni di Hogwarts hanno fatto molta strada. C’è chi ha scelto una carriera convenzionale, si è sposato e ha avuto dei figli, e chi oltre alla famiglia ha scelto di giurare la propria lealtà a Tom Riddle e diventare uno dei suoi Mangiamorte.
Ma i loro figli?
Loro sono la generazione che la guerra la vivrà dal suo inizio alla sua fine.
Da che parte si schiereranno?
E tu da che parte stai?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Maghi fanfiction interattive, Mangiamorte, Nuovo personaggio, Ordine della Fenice
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'XO XO, Hogwarts with love'
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Capitolo 15

 

 

 

 

 

21 marzo 1974

 

 

 

 

 

- Hai la minima idea di cosa voglia parlarci la Mc? –

Nicholas scosse il capo mentre si univa a Aiden e Alexander lungo la scalinata che li avrebbe condotti alla loro Sala Comune.

- L’unica cosa che sappiamo per certo è che ha chiesto solo ai maggiorenni di raggiungerla. –

- Forse Valerie ne sa qualcosa, dopotutto è la Caposcuola – ipotizzò Aiden.

Alexander tossicchiò, inarcando un sopracciglio.

- Vorrei fare presente a entrambi che anche io sono un Caposcuola. –

Nicholas e Aiden si scambiarono un’occhiata divertita.

- Giusto, ma correggimi se sbaglio, tu ne sai quanto noi quindi magari non sei esattamente il Caposcuola più preso in considerazione di Grifondoro. –

- Dopotutto sta con una Serpeverde, è logico che sia snobbato – convenne Nick.

- Imbecilli – bofonchiò il ragazzo di rimando, mentre i due amici scoppiavano a ridere.

Raggiunsero la Sala Comune, trovando Valerie e il resto degli studenti del settimo anno della loro Casa che avevano già preso posto.

- Meglio tardi che mai -, li accolse la loro Capo Casa, - e adesso prendete posto e prestate ascolto. –

Ubbidirono, predisponendosi all’ascolto.

La professoressa sembrava nervosa, come se non fosse completamente convinta di ciò che stava per fare, ma alla fine prese la parola.

- Il professor Silente ha chiesto a tutti i Capo Casa di radunare gli studenti maggiorenni della propria Casa e di spiegarvi come stanno le cose al di fuori del castello -, cominciò lentamente, - Immagino che siate tutti informati sui recenti avvenimenti che riguardano Lord Voldemort e i suoi Mangiamorte. –

Annuirono in silenzio.

- Ebbene esiste un Ordine formato dal professor Silente che si oppone a questi atti barbari; si chiama l’Ordine della Fenice … e al momento è alla ricerca di nuovi membri desiderosi di battersi in nome della pace e della giustizia. Il preside ha ritenuto che fosse giusto mettervi a conoscenza della cosa nel caso in cui qualcuno di voi desideri schierarsi dalla loro parte. –

Con la coda dell’occhio Alexander vide che i suoi due amici e Valerie osservavano la professoressa con aria seria e annuivano alle sue parole con convinzione.

Convinzione che doveva ammettere suo malgrado di non condividere minimamente.

- Chi è interessato è pregato di farlo presente a me, sarà mio compito passare i vostri nominativi al professor Silente – concluse la donna, scrutandoli con i suoi penetranti occhi verdi.

La mano di Nicholas scattò immediatamente in aria, seguita da quella di Valerie e poi quella di Aiden.

- Noi ci siamo, professoressa – asserì la bionda Caposcuola, per poi voltarsi verso Alexander con espressione sorpresa, - E tu Alec? –

Prese un respiro profondo, cercando le parole migliori per ribattere.

D’altro canto come si poteva far sembrare il suo rifiuto di unirsi all’Ordine come qualcosa di diverso da un’implicita ammissione di vicinanza ai Mangiamorte?

Ci rinunciò in partenza.

- No, io non sono interessato a quest’Ordine della Fenice. –

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

- Allora di cosa voleva parlare Vitious con gli studenti dell’ultimo anno? – chiese incuriosito Irfan, sedendosi sul divano accanto a William che era immerso nella lettura di un libro di Antiche Rune.

Il biondo alzò lo sguardo dal libro e infilò il segnalibro, voltandosi verso di lui.

Abbassò la voce, con tono da cospiratore.

- Ci ha parlato di un’organizzazione messa su da Silente per combattere Voldemort e i Mangiamorte. Sembra che siano alla ricerca di nuovi membri e hanno proposto a noi dell’ultimo anno di entrare a farne parte. –

Affascinato, Irfan domandò: - Una sorta d’organizzazione parallela al lavoro degli Auror? –

- Precisamente, ma non ci ha dato tutti i dettagli. Gli interessati avranno un colloquio con Silente entro la fine dell’anno. –

- E tu cosa hai intenzione di fare? –

William si strinse nelle spalle. – Sinceramente non ho ancora deciso con sicurezza, ma parlandone con Louisa ho scoperto che entrambi siamo ben propensi alla cosa quindi non lo escluderei. –

- E con i tuoi genitori? –

Già, quella sì che era una bella domanda.

Che i suoi fossero impliciti sostenitori di Voldemort non era certo un segreto né tantomeno lo era il fatto che si aspettassero che lui si schierasse dalla medesima parte.

- Credo che sia venuto il momento di recidere definitivamente il cordone ombelicale – replicò deciso.

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

- Cosa hai intenzione di fare? –

Kenneth si voltò verso di lei, scrutandola come se non capisse di cosa accidenti stava parlando. Era abbastanza convincente, tanto che per un attimo Hydra si chiese se non sapesse effettivamente a cosa si riferiva.

- Intendo con la proposta che di certo Lumacorno avrà fatto anche a voi Serpeverde. –

- La vera domanda è come tu, che sei al sesto anno, fai a sapere di questa storia. –

- Me lo ha raccontato Irfan a cui l’ha riferito William. –

- Chi l’avrebbe mai detto che voi Corvonero foste dei pettegoli – ironizzò, ricevendo in cambio una bottarella sul braccio.

- Non girarci intorno, cosa hai deciso di fare? –

Kenneth scrollò le spalle, lasciandosi ricadere sull’erba fresca del prato antistante il lago nero, - Sono una persona tremenda se dico di tutta questa storia non me ne frega nulla? Né dell’Ordine né dei Mangiamorte, voglio semplicemente vivere la mia vita senza preoccuparmi dei problemi di questa o quella fazione. –

La ragazza sospirò.

- Sinceramente sono contenta di questa risposta. Egoisticamente non voglio preoccuparmi di mettere a rischio la vita delle persone a cui tengo né del rischio che possano morire su un campo di battaglia. –

- Quindi al mio posto avresti fatto la stessa scelta? –

Annuì. – Ho visto Bellatrix scegliere il lato oscuro e venirne divorata e so che Regulus seguirà di sicuro le sue orme e che Sirius quando arriverà il momento si unirà all’Ordine della Fenice. Mi piace pensare che almeno i miei genitori e il mio ragazzo non rischieranno la vita per una causa, indipendentemente da quale essa sia. –

Kenneth le passò un braccio intorno alle spalle, attirandola a sé, e la baciò con passione.

- Prometto che m’impegnerò a restare vivo il più a lungo possibile. –

- Bene, altrimenti mi toccherà seguirti dall’altra parte e prenderti a calci. –

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

12 aprile 1974

 

 

 

 

 

- Credi che Louisa continuerà a tenere il muso fino alla fine dell’anno? – domandò Valerie mentre s’incamminavano verso l’aula d’Incantesimi.

Edgar annuì.

- Decisamente, ha preso male il fatto che il terzo posto sia toccato a voi. –

- Se non altro potete puntare ancora alla Coppa delle Case. –

- Immagino di sì, ma sai quanto è competitiva. –

Valerie sorrise, punzecchiandolo su un fianco, - Tu no invece? –

- Lo sarei stato molto di più se non fosse stato contro Grifondoro. Se Nick vince una partita in più non mi dispiace, non è stato un anno facile per lui. –

- Sei davvero un buon amico. –

- Anche se mi piace pensare di essere un fidanzato ancora migliore, no? –

Mentre le passava un braccio attorno alle spalle, Valerie finse di pensarci su.

- Oh, non saprei … -

- Ma davvero? –

- Credo che tu possa impegnarti un po’ di più … per esempio offrendoti di prestarmi i tuoi appunti di Erbologia per prepararmi al meglio ai M.A.G.O. –

Ridendo, Edgar afferrò i rotoli di pergamena dalla tracolla e le porse la piccola pila.

- Ecco a lei, signorina, e adesso esigo un bacio di ricompensa e il titolo di miglior ragazzo di sempre. –

Valerie si alzò in punta di piedi, baciandolo a fior di labbra con rapidità, e rise davanti all’espressione poco soddisfatta del Tassorosso.

- E questo cosa sarebbe? Voglio un bacio come si deve! –

- Per averlo dovrai prima prendermi – lo rimbeccò, mettendosi a correre lungo il corridoio ridendo, consapevole dei passi di Edgar che echeggiavano dietro di lei mentre anche lui faceva altrettanto.

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

- Continuare a ripetere quella definizione non la renderà più vera – fece notare Mairéad davanti all’ennesimo tentativo di Ellen di esporre la legge sulla trasfigurazione degli elementi di Gamp e le sue eccezioni.

- Perché invece di criticare non mi aiuti a tenerla a mente? – rilanciò lei.

- Ho forse la faccia di una che ha la minima idea di cosa dica? –

Entrambe le Serpeverde si voltarono verso Artemis e Nimue che stavano finendo di disegnare le mappe delle costellazioni per il ripasso di Astronomia.

- Secchioncelle del nostro cuore, una di voi due che ci aiuta a non fare una figuraccia tremenda all’esame? –

Nimue e Artemis si scambiarono un’occhiata e poi la Corvonero mise via le mappe celesti per aiutare le due amiche.

- D’accordo, ma questa volta promettete di ascoltare? –

- Giurin giurello – assicurò Mairéad mentre Ellen annuiva a sua volta.

- Secondo la Legge di Gamp sulla Trasfigurazione degli Elementi, qualsiasi oggetto o creatura può essere trasfigurata in qualcos’altro, o modificato di forma o di sostanza. La Legge di Gamp prevede cinque eccezioni sulle quali non è possibile usare la Trasfigurazione; si tratta del cibo, dell’amore, della vita, delle informazioni e del denaro -, ripetè Artemis per la milionesima volta in quei giorni, - Anche se c’è da precisare che nel caso di cibo e denaro si può usare la Trasfigurazione, ma il denaro sarà falso e il cibo non sarà commestibile e avrà il sapore dell’oggetto da cui è stato trasfigurato – concluse.

- D’accordo, questa volta ci sono – asserì Ellen.

- Ne sei assolutamente sicura? –

- Più o meno … ma devo farmi bastare quel poco che so o non arriverò mai a ripetere tutto il programma. –

- Domani ti chiederà nuovamente di ripetergliela – profetizzò Nimue, facendo ridere Mairéad e alzare gli occhi al cielo ad Ellen.

- Allora domani ti chiederò di uccidermi. –

 

 



 

*

 

 

 

 

 

- Sono spacciato – decretò Dean.

- Più o meno quanto lo sono io in Storia della magia, ma non ne faccio mica una tragedia – replicò Benjamin.

- Questo perché ti sei rassegnato a fare di Nimue quella intelligente della coppia. –

- Lei è la studiosa, io l’artista – precisò.

- Già, ma io e Artemis siamo in competizione per chi prenderà più G.U.F.O. e abbiamo scommesso anche sulla finale di Quidditch perciò non posso correre il rischio di perdere entrambe le sfide. –

- E potrei sapere cosa avete scommesso? –

Dean gli strizzò l’occhio.

- Potresti, ma poi le tue giovani e innocenti orecchie rimarrebbero scandalizzate. –

Benjamin finse di ponderare attentamente qualcosa, facendo insospettire il Grifondoro.

- A cosa pensi? –

- Che forse anche Alexander sarebbe curioso di sapere cosa hai in mente di scommettere con sua cugina. –

- Non oseresti mai. –

- Scommetti? –

Dean alzò le mani in segno di resa. – D’accordo, basta scommesse per me. –

 

 

 

 

15 maggio 1974

 

 

 

 

 

Raelena storse il naso davanti alle esclamazioni gioiose dei Corvonero, voltandosi poi a folgorare con un’occhiataccia i suoi compagni di squadra.

- Spero che siate tutti soddisfatti di aver fatto vincere Corvonero. –

Kenneth le battè una mano sulla spalla, un sorriso sghembo sulle labbra sottili.

- Oh, andiamo, hai sempre il prossimo anno per rifarti. –

- Wilkes, sembra quasi che tu abbia voluto far vincere la squadra della tua ragazza – osservò Serenei, sorridendo divertita.

- Non so proprio di cosa stai parlando, Fawley. –

Tuttavia il sorriso rimase ben al suo posto e diede alle due Serpeverde la conferma dei loro sospetti.

- Cosa hai detto al resto della squadra per spingerli a perdere? – chiese la rossa con curiosità.

- Ho solo chiesto se preferivano perdere una partita o perdere l’uso di qualche osso in questi ultimi giorni prima della fine della scuola. –

Raelena scosse il capo, incredula.

- L’amore ti fa decisamente male, Wilkes. Chi sei tu e cosa ne hai fatto del vero Kenneth? –

Le fece l’occhiolino.

- Non fare la musona, Lestrange … lo so che sotto sotto sei contenta che tu per lei. –

- Già, ma non dirlo in giro -, ammise, - dopotutto ho una reputazione da Capitano dura come l’acciaio da mantenere. –

- Porterò il segreto nella tomba – assicurò sarcastico.

- Bene o sarò io a farti finire nella tomba, Wilkes. –

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Salve!

Scusate per l’attesa, ma tra università e inizio del lavoro non ho avuto un momento per mettermi a lavorare al capitolo e contemporaneamente anche all’Epilogo di questa storia perciò giungo solo ora.

A ogni modo, spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo mercoledì con l’Epilogo.

A presto.

Stay tuned.

XO XO,

Mary

 

   
 
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