Capitolo
15
21
marzo
1974
-
Hai la minima idea di cosa voglia parlarci la Mc? –
Nicholas
scosse il capo mentre si univa a Aiden e Alexander
lungo la scalinata che li avrebbe condotti alla loro Sala Comune.
-
L’unica cosa che sappiamo per certo è che ha
chiesto solo ai
maggiorenni di raggiungerla. –
-
Forse Valerie ne sa qualcosa, dopotutto è la Caposcuola
–
ipotizzò Aiden.
Alexander
tossicchiò, inarcando un sopracciglio.
-
Vorrei fare presente a entrambi che anche io sono un
Caposcuola. –
Nicholas
e Aiden si scambiarono un’occhiata divertita.
-
Giusto, ma correggimi se sbaglio, tu ne sai quanto noi
quindi magari non sei esattamente il Caposcuola più preso in
considerazione di
Grifondoro. –
-
Dopotutto sta con una Serpeverde, è logico che sia snobbato
–
convenne Nick.
-
Imbecilli – bofonchiò il ragazzo di rimando,
mentre i due
amici scoppiavano a ridere.
Raggiunsero
la Sala Comune, trovando Valerie e il resto degli
studenti del settimo anno della loro Casa che avevano già
preso posto.
-
Meglio tardi che mai -, li accolse la loro Capo Casa, - e
adesso prendete posto e prestate ascolto. –
Ubbidirono,
predisponendosi all’ascolto.
La
professoressa sembrava nervosa, come se non fosse
completamente convinta di ciò che stava per fare, ma alla
fine prese la parola.
-
Il professor Silente ha chiesto a tutti i Capo Casa di
radunare gli studenti maggiorenni della propria Casa e di spiegarvi
come stanno
le cose al di fuori del castello -, cominciò lentamente, -
Immagino che siate
tutti informati sui recenti avvenimenti che riguardano Lord Voldemort e
i suoi
Mangiamorte. –
Annuirono
in silenzio.
-
Ebbene esiste un Ordine formato dal professor Silente che si
oppone a questi atti barbari; si chiama l’Ordine della Fenice
… e al momento è
alla ricerca di nuovi membri desiderosi di battersi in nome della pace
e della
giustizia. Il preside ha ritenuto che fosse giusto mettervi a
conoscenza della
cosa nel caso in cui qualcuno di voi desideri schierarsi dalla loro
parte. –
Con
la coda dell’occhio Alexander vide che i suoi due amici e
Valerie osservavano la professoressa con aria seria e annuivano alle
sue parole
con convinzione.
Convinzione
che doveva ammettere suo malgrado di non
condividere minimamente.
-
Chi è interessato è pregato di farlo presente a
me, sarà mio
compito passare i vostri nominativi al professor Silente –
concluse la donna,
scrutandoli con i suoi penetranti occhi verdi.
La
mano di Nicholas scattò immediatamente in aria, seguita da
quella di Valerie e poi quella di Aiden.
-
Noi ci siamo, professoressa – asserì la bionda
Caposcuola,
per poi voltarsi verso Alexander con espressione sorpresa, - E tu Alec?
–
Prese
un respiro profondo, cercando le parole migliori per
ribattere.
D’altro
canto come si poteva far sembrare il suo rifiuto di
unirsi all’Ordine come qualcosa di diverso da
un’implicita ammissione di
vicinanza ai Mangiamorte?
Ci
rinunciò in partenza.
-
No, io non sono interessato a quest’Ordine della Fenice.
–
*
-
Allora di cosa voleva parlare Vitious con gli studenti
dell’ultimo
anno? – chiese incuriosito Irfan, sedendosi sul divano
accanto a William che era
immerso nella lettura di un libro di Antiche Rune.
Il
biondo alzò lo sguardo dal libro e infilò il
segnalibro,
voltandosi verso di lui.
Abbassò
la voce, con tono da cospiratore.
-
Ci ha parlato di un’organizzazione messa su da Silente per
combattere Voldemort e i Mangiamorte. Sembra che siano alla ricerca di
nuovi
membri e hanno proposto a noi dell’ultimo anno di entrare a
farne parte. –
Affascinato,
Irfan domandò: - Una sorta d’organizzazione
parallela al lavoro degli Auror? –
-
Precisamente, ma non ci ha dato tutti i dettagli. Gli
interessati avranno un colloquio con Silente entro la fine
dell’anno. –
-
E tu cosa hai intenzione di fare? –
William
si strinse nelle spalle. – Sinceramente non ho ancora
deciso con sicurezza, ma parlandone con Louisa ho scoperto che entrambi
siamo
ben propensi alla cosa quindi non lo escluderei. –
-
E con i tuoi genitori? –
Già,
quella sì che era una bella domanda.
Che
i suoi fossero impliciti sostenitori di Voldemort non era
certo un segreto né tantomeno lo era il fatto che si
aspettassero che lui si
schierasse dalla medesima parte.
-
Credo che sia venuto il momento di recidere definitivamente
il cordone ombelicale – replicò deciso.
*
-
Cosa hai intenzione di fare? –
Kenneth
si voltò verso di lei, scrutandola come se non capisse
di cosa accidenti stava parlando. Era abbastanza convincente, tanto che
per un
attimo Hydra si chiese se non sapesse effettivamente a cosa si riferiva.
-
Intendo con la proposta che di certo Lumacorno avrà fatto
anche a voi Serpeverde. –
-
La vera domanda è come tu, che sei al sesto anno, fai a
sapere di questa storia. –
-
Me lo ha raccontato Irfan a cui l’ha riferito William.
–
-
Chi l’avrebbe mai detto che voi Corvonero foste dei
pettegoli – ironizzò, ricevendo in cambio una
bottarella sul braccio.
-
Non girarci intorno, cosa hai deciso di fare? –
Kenneth
scrollò le spalle, lasciandosi ricadere sull’erba
fresca del prato antistante il lago nero, - Sono una persona tremenda
se dico
di tutta questa storia non me ne frega nulla? Né
dell’Ordine né dei
Mangiamorte, voglio semplicemente vivere la mia vita senza preoccuparmi
dei
problemi di questa o quella fazione. –
La
ragazza sospirò.
-
Sinceramente sono contenta di questa risposta. Egoisticamente
non voglio preoccuparmi di mettere a rischio la vita delle persone a
cui tengo né
del rischio che possano morire su un campo di battaglia. –
-
Quindi al mio posto avresti fatto la stessa scelta? –
Annuì.
– Ho visto Bellatrix scegliere il lato oscuro e venirne
divorata e so che Regulus seguirà di sicuro le sue orme e
che Sirius quando
arriverà il momento si unirà all’Ordine
della Fenice. Mi piace pensare che
almeno i miei genitori e il mio ragazzo non rischieranno la vita per
una causa,
indipendentemente da quale essa sia. –
Kenneth
le passò un braccio intorno alle spalle, attirandola a
sé, e la baciò con passione.
-
Prometto che m’impegnerò a restare vivo il
più a lungo
possibile. –
-
Bene, altrimenti mi toccherà seguirti dall’altra
parte e
prenderti a calci. –
*
12
aprile
1974
-
Credi che Louisa continuerà a tenere il muso fino alla fine
dell’anno? – domandò Valerie mentre
s’incamminavano verso l’aula
d’Incantesimi.
Edgar
annuì.
-
Decisamente, ha preso male il fatto che il terzo posto sia
toccato a voi. –
-
Se non altro potete puntare ancora alla Coppa delle Case. –
-
Immagino di sì, ma sai quanto è competitiva.
–
Valerie
sorrise, punzecchiandolo su un fianco, - Tu no invece?
–
-
Lo sarei stato molto di più se non fosse stato contro
Grifondoro. Se Nick vince una partita in più non mi
dispiace, non è stato un
anno facile per lui. –
-
Sei davvero un buon amico. –
-
Anche se mi piace pensare di essere un fidanzato ancora
migliore, no? –
Mentre
le passava un braccio attorno alle spalle, Valerie
finse di pensarci su.
-
Oh, non saprei … -
-
Ma davvero? –
-
Credo che tu possa impegnarti un po’ di più
… per esempio
offrendoti di prestarmi i tuoi appunti di Erbologia per prepararmi al
meglio ai
M.A.G.O. –
Ridendo,
Edgar afferrò i rotoli di pergamena dalla tracolla e
le porse la piccola pila.
-
Ecco a lei, signorina, e adesso esigo un bacio di ricompensa
e il titolo di miglior ragazzo di sempre. –
Valerie
si alzò in punta di piedi, baciandolo a fior di labbra
con rapidità, e rise davanti all’espressione poco
soddisfatta del Tassorosso.
-
E questo cosa sarebbe? Voglio un bacio come si deve! –
-
Per averlo dovrai prima prendermi – lo rimbeccò,
mettendosi
a correre lungo il corridoio ridendo, consapevole dei passi di Edgar
che
echeggiavano dietro di lei mentre anche lui faceva altrettanto.
*
-
Continuare a ripetere quella definizione non la renderà
più
vera – fece notare Mairéad davanti
all’ennesimo tentativo di Ellen di esporre la
legge sulla trasfigurazione degli elementi di Gamp e le sue eccezioni.
-
Perché invece di criticare non mi aiuti a tenerla a mente?
–
rilanciò lei.
-
Ho forse la faccia di una che ha la minima idea di cosa
dica? –
Entrambe
le Serpeverde si voltarono verso Artemis e Nimue che
stavano finendo di disegnare le mappe delle costellazioni per il
ripasso di
Astronomia.
-
Secchioncelle del nostro cuore, una di voi due che ci aiuta
a non fare una figuraccia tremenda all’esame? –
Nimue
e Artemis si scambiarono un’occhiata e poi la Corvonero
mise via le mappe celesti per aiutare le due amiche.
-
D’accordo, ma questa volta promettete di ascoltare?
–
-
Giurin giurello – assicurò Mairéad
mentre Ellen annuiva a
sua volta.
-
Secondo la Legge di Gamp sulla Trasfigurazione degli
Elementi, qualsiasi oggetto o creatura può essere
trasfigurata in qualcos’altro,
o modificato di forma o di sostanza. La Legge di Gamp prevede cinque
eccezioni
sulle quali non è possibile usare la Trasfigurazione; si
tratta del cibo, dell’amore,
della vita, delle informazioni e del denaro -, ripetè
Artemis per la milionesima
volta in quei giorni, - Anche se c’è da precisare
che nel caso di cibo e denaro
si può usare la Trasfigurazione, ma il denaro
sarà falso e il cibo non sarà
commestibile e avrà il sapore dell’oggetto da cui
è stato trasfigurato –
concluse.
-
D’accordo, questa volta ci sono – asserì
Ellen.
- Ne
sei assolutamente sicura? –
-
Più o meno … ma devo farmi bastare quel poco che
so
o non arriverò mai a ripetere tutto il programma. –
-
Domani ti chiederà nuovamente di ripetergliela –
profetizzò Nimue, facendo ridere Mairéad e alzare
gli occhi al cielo ad Ellen.
-
Allora domani ti chiederò di uccidermi. –
*
-
Sono spacciato – decretò Dean.
-
Più o meno quanto lo sono io in Storia della magia, ma non
ne faccio mica una tragedia – replicò Benjamin.
-
Questo perché ti sei rassegnato a fare di Nimue quella
intelligente della coppia. –
-
Lei è la studiosa, io l’artista –
precisò.
-
Già, ma io e Artemis siamo in competizione per chi
prenderà più
G.U.F.O. e abbiamo scommesso anche sulla finale di Quidditch
perciò non posso
correre il rischio di perdere entrambe le sfide. –
-
E potrei sapere cosa avete scommesso? –
Dean
gli strizzò l’occhio.
-
Potresti, ma poi le tue giovani e innocenti orecchie
rimarrebbero scandalizzate. –
Benjamin
finse di ponderare attentamente qualcosa, facendo
insospettire il Grifondoro.
-
A cosa pensi? –
-
Che forse anche Alexander sarebbe curioso di sapere cosa hai
in mente di scommettere con sua cugina. –
-
Non oseresti mai. –
-
Scommetti? –
Dean
alzò le mani in segno di resa. –
D’accordo, basta
scommesse per me. –
15
maggio
1974
Raelena
storse il naso davanti alle esclamazioni gioiose dei
Corvonero, voltandosi poi a folgorare con un’occhiataccia i
suoi compagni di
squadra.
-
Spero che siate tutti soddisfatti di aver fatto vincere
Corvonero. –
Kenneth
le battè una mano sulla spalla, un sorriso sghembo
sulle labbra sottili.
-
Oh, andiamo, hai sempre il prossimo anno per rifarti. –
-
Wilkes, sembra quasi che tu abbia voluto far vincere la
squadra della tua ragazza – osservò Serenei,
sorridendo divertita.
-
Non so proprio di cosa stai parlando, Fawley. –
Tuttavia
il sorriso rimase ben al suo posto e diede alle due
Serpeverde la conferma dei loro sospetti.
-
Cosa hai detto al resto della squadra per spingerli a
perdere? – chiese la rossa con curiosità.
-
Ho solo chiesto se preferivano perdere una partita o perdere
l’uso di qualche osso in questi ultimi giorni prima della
fine della scuola. –
Raelena
scosse il capo, incredula.
-
L’amore ti fa decisamente male, Wilkes. Chi sei tu e cosa ne
hai fatto del vero Kenneth? –
Le
fece l’occhiolino.
-
Non fare la musona, Lestrange … lo so che sotto sotto sei
contenta che tu per lei. –
-
Già, ma non dirlo in giro -, ammise, - dopotutto ho una
reputazione da Capitano dura come l’acciaio da mantenere.
–
-
Porterò il segreto nella tomba –
assicurò sarcastico.
-
Bene o sarò io a farti finire nella tomba, Wilkes.
–
Spazio
autrice:
Salve!
Scusate
per l’attesa, ma tra università e inizio del
lavoro non ho avuto un momento per
mettermi a lavorare al capitolo e contemporaneamente anche
all’Epilogo di
questa storia perciò giungo solo ora.
A
ogni
modo, spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo
mercoledì con l’Epilogo.
A
presto.
Stay
tuned.
XO
XO,
Mary