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Autore: MielChan    15/03/2018    1 recensioni
In questa città puoi esprimere un desiderio tramite un aeroplanino di carta, Thomas lanciò il suo all'età di 18 anni totalmente ubriaco, non ricorda nulla di ciò che ha espresso , ora ha 20 anni con un'incidente alle sue spalle che gli ha fatto dimenticare 2 anni della sua vita, il perché, sfortunatamente, è ancora ignoto.
[Newtmas AU]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Minho, Newt, Newt/Thomas, Thomas, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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‘’Newt ho bisogno di parlarti, possiamo vederci?’’
‘’Va bene.’’ Risponde dopo alcuni secondi di silenzio. ‘’Dove sei?’’
‘’Nei tavoli fuori davanti al mio locale.’’
‘’Arrivo.’’
Ho deciso, gli dirò di aver compreso la situazione e di essermi ricordato di tutto quello che accadde in passato, gli dirò che non volevo fare ciò che ho fatto e che mi basta averlo come migliore amico, infine ci faremo una bella risata e dimenticheremo il tutto, andrà bene così.
Alcuni minuti più tardi lo intravedo scendere dall’auto ed incamminarsi verso il locale, ha i capelli tutti arruffati, probabilmente è uscito appena ha chiuso la chiamata.
‘’Hey Tommy…’’ Mi saluta prendendo posto sulla sedia davanti a me.
‘’Newt, scusami se ti ho fatto venire fin qui, ma dovevo davvero parlarti.’’
‘’Non è nulla, ti ascolto.’’
‘’Prima ho incontrato Teresa, lei mi ha detto delle cose.’’ Non faccio in tempo a finire la frase che Newt scatta dalla sua sedia con aria sconvolta.
‘’Cosa ti ha detto?’’ La sua voce tremava.
 
‘’Quasi nulla, mi ha detto che l’anno scorso stavo a pezzi e che era contenta di rivedermi sorridere, io credo di essermi ricordato quello che ho fatto, volevo scusarmi con te, non volevo… è stata una cosa impulsiva, cioè, in realtà non lo so, ma davvero non volevo, per favore ignoriamo tutto e rimaniamo migliori amici come lo siamo sempre stati.’’
Concludo cercando di apparir il più convincente possibile, in realtà non voglio tutto ciò, io da Newt voglio ben altro che una semplice amicizia, voglio più di un semplice ‘ti voglio bene’, ma non posso di certo dirglielo, devo accettare il fatto che lui sia etero e felicemente fidanzato, non posso rovinar tutto con i miei stupidi sentimenti.
‘’Davvero vuoi questo Thomas!?’’ Chiede rammaricato rimettendosi a sedere.
‘’I-io..’’
‘’Come pretendi io possa ignorare tutto dopo quello che è successo? Il giorno dopo mi sono sentito un mostro, sono scappato come un codardo per paura della tua reazione.’’  
‘’Sei scappato?’’ Chiedo titubante, forse stavo male per questo, io mi sono dichiarato  e Newt, non sapendo cosa rispondere, è scappato, Teresa ha detto che ero a pezzi, stavo a pezzi per il rifiuto di Newt, è l’unica soluzione.
‘’Thomas, davvero ti ricordi tutto!?’’
‘’Sì, ricordo tutto, Newt davvero, qualsiasi cosa hai fatto va bene così, sono stato io il primo a sbagliare.’’
‘’Tu non hai sbagliato nulla, è stato tutto un mio schifosissimo errore!’’
‘’Newt ti prego… amici come prima?’’ Chiedo porgendogli la mia mano.
‘’Se questo è quello che vuoi veramente.’’
‘’Lo è.’’
‘’D’accordo…’’ Dice ricambiando la mia stretta di mano con il volto a pezzi…   
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Incontrai la fidanzata di Newt  pochi mesi dopo la fatidica domanda di Minho, quella domanda mi riecheggiava in testa continuamente, a momenti sentivo solo lei, non so quando finalmente accettai i miei sentimenti, ma credo che quello fu il giorno definitivo.
Mancava poco al mio compleanno, forse una settimana o poco più, Minho, come sempre, volle organizzare ‘la festa perfetta’, io a quei tempi cercai d’impegnarmi il massimo a scuola per ottenere così l’approvazione di mia zia, lei infatti notò i miei miglioramenti e mi permise di festeggiare, a patto che non avessimo distrutto casa al suo ritorno, ovvio.
Quel giorno io e Minho eravamo al centro commerciale per comprare tutto ciò che servisse per una festa, doveva esserci anche Newt, ma ci avvertì di un impegno importante, quindi ci andammo solamente noi due.
‘’Secondo me quel pive ci ha dato buca apposta!’’ Borbottò Minho tenendo a fatica le 4 buste che aveva.
‘’Minho, davvero servono tutte queste cose?’’ Chiesi messo altrettanto peggio con le buste.
‘’Amico, è una festa di compleanno! Serve del cibo, degli alcolici, qualcosa che non sia alcolico per quei poveretti destinati a guidare, molti bicchier-‘’ Lo interruppi immediatamente.
‘’Ok Minho mi affido a te! L’importante è che la casa resti intatto.’’ 
‘’Fidati di me! Le mie feste sono sempre andate a buon fine, poi ci saranno  Gally e Ben a tenere in ordine la situazione, nessun vandalo e nessuna gente troppo ubriaca!’’
‘’Ma se io quando venivo alle tue feste mi svegliavo il giorno dopo distrutto? Altro che farmi bere poco.’’
‘’Oh pive, un conto è ospitare il mio migliore amico, un altro è ospitare smarmocchi a caso!’’
‘’D’accordo, mi hai convinto.’’ Cercai di sollevare le braccia in segno di resa ma le buste me lo impedirono.
Alla fine comprammo le ultime cose e finalmente ci dirigemmo verso casa, Minho mi aiutò a sistemare la spesa e cercò di nascondere gli alcolici di troppo, solamente verso sera ci buttammo sul divano per riposarci.
‘’Se quel pive ci da buca un'altra volta finirà in un mare di sploff!’’ Borbottò Minho sdraiato a pancia in giù.
‘’Ha detto aveva un impegno importante.’’ Mugolai dalla poltrona con il volto rivolto vero l’alto fissando il soffitto.
‘’Bhe, io adesso lo chiamo.’’ Si alzò di scatto dal divano mettendosi seduto composto e lo vidi comporre il numero di Newt.  ‘’Pive! Che stai facendo?’’ Chiese e gli feci segno di mettere il vivavoce.
‘’Minho, Thomas è lì con te? Vi stavo giusto per chiamare.’’
‘’Sì è qui, cosa devi dirci?’’
‘’Volevo farvi conoscere una persona, così per evitare di presentarvela al compleanno in mezzo a tutto il casino.’’ Sussultai alle sue parole, se voleva presentarci qualcuno si trattava sicuramente di una persona importante, o se no l’avrebbe portata alla festa e ce l’avrebbe presentata sul momento senza troppe attenzioni, il mio cuore iniziò a battere all’impazzata.
‘’Ci siamo.’’ Minho si girò guardandomi per chiedere conferma e io annuii ancora un po’ titubante.
‘’Bene, vi aspettiamo al bar vicino alla scuola.’’
Minho dopo la chiamata si girò verso di me guardandomi con fare interrogatorio, ma io mi limitai a fare spallucce non sapendo cosa dire.
Il bar non si trovava molto lontano, quando arrivammo nemmeno me ne accorsi, ero troppo in ansia riguardo a quella persona.
Non fu difficile trovare Newt, bhe, io riuscivo a trovarlo anche in mezzo a tante persone, il mio sguardo restò concentrato esclusivamente su di lui, solamente quando lo raggiungemmo notai la ragazza accanto.
Harriet.
La mia rovina.
‘’Minho, Tommy eccovi.’’ Ci salutò quando ci vide. ‘’Volevo presentarvi Harriet, io e lei… ci stiamo frequentando.’’ E sorrise quando ce lo disse, quel sorriso che prima era per me, ora era per lei.
Sentendo quelle parole entrai automaticamente in una bolla, la mia mente non riusciva a pensare a nient’altro. Harriet… esteticamente era davvero una bella ragazza, se fossi stato etero di certo l’avrei adocchiata anche io, i suoi occhi brillavano quando rideva, iniziai a domandarmi perché Newt scelse proprio lei, cosa trovava di affascinante Newt in lei, cosa pensava Newt guardandola e a quanto ormai fossi dannatamente preso da questo ‘Newt’!
‘’Quindi Thomas, cosa ne pensi?’’ Mi riportò Minho alla realtà appena fummo un attimo da soli al tavolo.
‘’Penso che pagherà lui per mettersi in mostra…’’ Risposi infastidito, ero geloso, e non poco.
‘’Non parlavo di quello, ma di loro come ‘coppia’ o di lei in generale.’’
‘’Carina.’’ Terminai il discorso distogliendo lo sguardo da Minho che mi guardava preoccupato fin da prima.
‘’Tommy! Sei stato zitto per tutto il tempo, eppure sei uno che parla molto.’’ Ci raggiunse Newt quando finì di pagare tenendo Harriet a braccetto.
‘’Oh scusate, è solo che oggi sono stanco.’’  Dovevo dire qualcosa o se no si sarebbe accorto della mia gelosia,  quello che dissi, però, fu peggio del previsto. ‘’Harriet, non so se lo sai, ma tra poco è il mio compleanno, farò una festa a casa mia, se vuoi sei la benvenuta.’’ Mi ero letteralmente dato dell’idiota da solo.
‘’Volentieri, grazie per l’invito.’’ Già odiavo la sua voce stridula, bhe, non era esattamente stridula, ma per me era fastidiosa.
  ‘’Bene, allora noi andiamo.’’ Ci salutò Newt e in un lampo se ne andarono via.
In seguito non dissi più nulla, Minho provò più volte a conversare, ma da me uscivano solamente dei suoni indecifrabili, avevo il cuore che faceva male, dannatamente male. Quello schifosissimo giorno non riuscii nemmeno a dormire.
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 Sono passati alcuni giorni dalla discussione con Newt, ogni tanto lo vedevo in giro con Harriet, quando accadeva cambiavo subito direzione o mi nascondevo dentro il primo bar che trovavo, so che sono stato io a chiedergli di rimanere amici come prima, ma ancora non me la sento di vederlo insieme a qualcuno che non sono io.
Mi metto le cuffie con il tentativo di scacciare tutti i miei pensieri e anche se poco stava funzionando.
Oggi devo incontrarmi con Brenda e Teresa, l’altro giorno abbiamo deciso di vederci per il fine settimana per parlare del più e del meno come ai vecchi tempi. Appena arrivo davanti al  palazzo di Brenda  noto un aeroplanino rosso tra i cespugli, in questa città non era raro trovarne alcuni, ma questo aveva una forma davvero particolare, lo prendo per curiosità, come previsto non si vede nessuna scritta, probabilmente sta all’interno.
‘’Chissà cosa caspio ho espresso io…’’ Borbotto tra me e me.
‘’Thomas, cosa stai facendo?’’ Chiede Brenda appena esce dal portone insieme a Teresa.
‘’Guardavo e basta.’’ Riappoggio l’aeroplanino e decidiamo d’incamminarci, oggi a quanto pare c’è la festa di paese, gli anni scorsi a fine serata facevano esplodere alcuni fuochi d’artificio, hanno detto era tradizione andare a questa festa tutti insieme, ma, Newt probabilmente lo passa con Harriet e Minho ha il ciclo, già, non si è impegnato a cercare una scusa migliore.
‘’Io vi dico che questa leggende dell’aeroplanino è una cavolata!’’
‘’Teresa, solo perché tu lo hai sprecato per un cucciolo non vuol dire che è una cavolata.’’ Interviene Brenda per contraddirla.
‘’Penso soltanto che le persone prima lo lanciano, e poi si impegnano per realizzarlo, non funziona a caso!’’    
‘’Comunque sia funziona, alcune volte può capitare anche a caso.’’
‘’Oh fammi un esempio.’’
‘’Ragazze state davvero discutendo per questa cosa!?’’ Le interrompo prima che la situazione prenda una brutta piega.
‘’Oddio Tom scusaci.’’
‘’Non fa nulla, andiamo dai.’’
‘’Vedrai, questi saranno i migliori fuochi d’artificio della tua vita.’’ Cambia discorso cercando di non farmi deprimere ulteriormente e le sorrido per tranquillizzarla.
La festa di paese non è poi così brutta, ha musica meno assordante rispetto a quella che mette Minho e le persone sembrano divertirsi anziché scolarsi litri e litri di alcool. Inizio a guardarmi in giro cercando di capire se conosco qualcuno o meno, ma ad essere sinceri sto cercando solamente una persona in particolare….
‘Fidatevi di me, questo è il posto migliore per vedere i fuochi.’’ Interviene Brenda una volta raggiunti la collinetta vicino alla famosa radura.
‘’Non sei l’unica a pensarla così.’’ Dice Teresa indicando gli altri gruppi di persone.
I fuochi stavano per iniziare da un momento all’altro, le vedo cacciare un telo dalla borsa e stenderlo a terra per non sporcarsi, ci stendiamo giusto in tempo per vederli, ok, potrò sembrare anche una ragazzina, ma adoro vedere questi spettacoli. Una telefonata improvvisa mi fa distogliere lo sguardo dal cielo, mi balza all’istante la parola ‘Newtie’ sullo schermo e rispondo immediatamente.
‘’Hey Tommy, girati a sinistra.’’
Mi giro e lo vedo, è da solo in piedi lontano dalla folla, ed è mille volte  più bello lui che i fuochi in cielo.
‘’Arrivo subito.’’ Avverto le altre due che mi rispondono a mugolii e mi avvicino a lui. ‘’Newt… pensavo fossi con Harriet.’’
‘’Harriet?’’
‘’Bhe, tu e lei siete…’’ Non riesco a dirlo, mi fa ancora troppo male. ‘’Nulla…’’
‘’Sempre il solito misterioso, eh Tommy?’’ Conclude mentre sorride. ‘’Smettila di guardarmi così.’’ Mi rimprovera continuando però a sorridere.
‘’S-scusa.’’ Distolgo immediatamente lo sguardo arrossendo.
 ‘’Se arrossisci in quel modo sarà difficile per me considerarti solo un amico.’’
‘’Eh!?’’
Non faccio in tempo a voltarmi che sento le sue morbide labbra sulle mie, mi stava baciando! Stava baciando me e non Harriet, perché caspio stava baciando me? Perché sta qua con me e non con la sua fidanzata? Tutti i miei pensieri si volatizzano appena sento la sua lingua chiedermi accesso.
‘’Al diavolo Harriet…’’ Dico mugugnando dischiudendo la mia bocca per approfondire meglio il bacio, le sensazioni che provo sono incontrollabili, mi sento come se fossi finalmente a casa, lentamente inizio a portare le mie braccia dietro al suo collo mentre lui mi stringe meglio a se tenendomi per la vita.
‘’N-Newt.’’ Ripeto tra un bacio e l’altro finché all’improvviso non mi stacca allontanandomi.
‘’Tommy io.. io.. scusa non volevo, non doveva accadere… ti prego Tommy, ti prego, dimentica tutto.’’
E mi lascia lì, lì in mezzo al più totale nulla.
 
Angoletto Personale:
Chiedo davvero venia! So di stare accelerando un po’ le cose, ma mi conosco bene e so che progetti troppo lunghi raramente li porto a termine, quindi preferisco così anziché non concluderne un’altra  (ne ho molte lasciate nel dimenticatoio nel pc >_<).
Nulla! spero vi piaccia lo stesso, alla prossima :3 
   
 
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