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Autore: FrozenOpera    18/03/2018    2 recensioni
La base Starkiller è stata distrutta, ma il Primo Ordine è più forte che mai, e la Ribellione arranca.
L'improvviso mistero che circonda la perdita di uno dei loro capitani più valenti costringerà il generale Organa, e una giovane comandante ribelle, ad interrogarsi sugli abissi della natura umana.
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Non dovevano nutrire nulla per quelli contro cui combattevano. Empatia, pietà, rimorsi… li avrebbero solo distratti dagli obiettivi. Nel caso peggiore, quelle emozioni dannose li avrebbero messi in pericolo. Meglio sopprimerle. In ogni caso, i nemici erano solo terroristi. Feccia assassina che minacciava la pace. Dovevano morire tutti. Civili compresi. Bambini compresi.
Genere: Drammatico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Principessa Leia Organa
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Cenere e brandelli

 

Il quartier generale della Resistenza bruciava.
Colpito dal bombardamento orbitale della corazzata del Primo Ordine, le ceneri del compound si alzavano nel freddo mattino di D'Qar. Spirava un vento secco, gelido, che faceva lacrimare gli occhi, ma non era per quello che Nadira piangeva.
A distanza di sicurezza, da una bassa collina che sovrastava la base, aveva assistito al bombardamento; ora si sentiva fatta a pezzi, a brandelli come quel posto che aveva chiamato casa per così tanti anni. Lì era stata accolta ancora bambina e aveva creato legami; lì c'era tutto il suo mondo, ora in cenere. Mentre tutti quelli che aveva conosciuto, e che non erano morti nel frattempo, erano partiti per un destino ignoto.

Non avrebbe mai scordato l'ultimo abbraccio con il generale Organa. Leia l'aveva guardata con quegli occhi saggi e comprensivi, in quel momento colmi di dolore a malapena trattenuto, e Nadira aveva avvertito -pur non essendo in nessun modo sensibile alla Forza- che non si sarebbero mai più riviste.
L'addio di Kaydel Ko Konnix, sorprendentemente, era stato quasi ugualmente commovente. La ragazza si era limitata a stringerle la mano eppure, nel tono con cui l'aveva salutata, Nadira aveva avvertito strazio, invece che riprovazione. Che la giovane tenente non approvasse la sua scelta era palese, ma era sembrata comunque addolorata per la sua partenza.
Kaydel le aveva sussurrato un 'che la Forza sia con te', che l'aveva fatta rabbrividire, nonostante l'altra ragazza l'avesse inteso come un augurio.

Nadira si voltò a guardare Sky, fermo accanto a lei. Anche se detto in modo figurato, Nadira aveva qualche dubbio che la Forza l'accompagnasse in qualche modo; per il suo compagno, tuttavia, le cose stavano diversamente.
La rivelazione di Leia spiegava tutto: il malfunzionamento del manganello che aveva ucciso il comandante Arda, il collasso del reattore della Dalmazia, e l'assurdo comportamento di Sky quando si era risvegliato.
Leia non era stata in grado di dirle -le aveva confessato di non saperlo nemmeno lei- il grado di controllo che Sky aveva su quelle facoltà. Probabilmente molto basso. E Nadira sapeva che Leia aveva raccomandato all'assaltatore di non provare mai più ad usarle; guardandolo, la ragazza si chiese se avrebbe mai ascoltato quel consiglio.
Per quanto Sky avesse confessato a Leia di averne paura, poteva mai un militare addestrato rinunciare ad usare quella che era l'arma più potente di tutte?

Nadira strinse le labbra, chiudendo gli occhi per non vedere più l'incendio in lontananza. Quello era il passato, doveva dimenticarlo.
Si strinse invece al suo compagno, mettendogli le braccia attorno alla vita e appoggiandogli il viso nell'incavo del collo. Nonostante tutto aveva deciso di rimanere con lui, perché desiderava la sua compagnia più di quanto ne avesse timore; e molto più di quanto, probabilmente, fosse saggio.
Prima che lasciassero definitivamente la base, con poche, secche frasi, e senza cercare di minimizzare, Sky le aveva raccontato tutto di sé. Dell'addestramento del Primo Ordine, delle missioni, dei civili che aveva ucciso, di quando lo chiamavano Cry. Come se volesse convincerla a rimanere con i suoi compagni.
Nadira sorrise contro il collo del ragazzo, sentendo le sue braccia che le circondavano le spalle, e una mano che le accarezzava la nuca.
'Come se ci fosse mai stato qualcuno che potesse convincermi a cambiare idea, una volta che avevo preso una decisione. Nemmeno Leia riusciva, figuriamoci tu, ragazzino. E quanto a quello che mi hai detto... il passato è morto, per tutti e due. È cenere e brandelli, ed è il futuro che ora mi angoscia.'

Il sorriso morì sulle labbra di Nadira, mentre ricordava che si era offerta lei di correggere il futuro, nel caso le peggiori paure di Leia si fossero materializzate. Dipendeva tutto da lei. All'interno degli stivali conservava il pugnale di ferro mandaloriano che il suo generale le aveva dato, insieme al suo ultimo ordine.
'Nel caso il Primo Ordine ci trovasse, o Sky decidesse di ritornarvi, io lo dovrò uccidere.'
Come avrebbe fatto, Nadira non lo sapeva. Non aveva mai usato un'arma del genere, ma Leia le aveva raccomandato di non osare toccare un blaster. Il perché era ovvio: funzionava ad impulsi elettrici.
'Come se fosse quello il solo problema. Chi riesce a manipolare la Forza non è anche in grado di leggere i pensieri? Non è così che funziona? Riuscirebbe a capire cosa ho in mente prima che io faccia qualunque cosa, oppure no? Leia mi ha detto che non ha nessun addestramento in materia, ma basta quello perché mi fidi anche solo a pensare una cosa del genere?”
Anche se il braccio le faceva male, Nadira strinse Sky a sé un po' più forte, stringendo tra le mani la stoffa della giacca che il ragazzo indossava.
'E, io, come potrei mai farlo? Ho dato la mia parola, ma sperando che non sarebbe mai servita. Dopotutto, per stare con lui ho rinunciato a quella che fino a ieri pensavo fosse la mia ragione di vita. Come potrei fargli del male?'
La mano che le stava accarezzando la testa era scesa a sfiorarle la schiena.

Nadira sollevò la testa per guardarlo negli occhi, e fu sollevata nel non vedergli più in faccia l'espressione guardinga che il ragazzo aveva inalberato per tutto il tempo alla base. Ora le sembrava quasi meravigliato per qualcosa, come se stesse vedendo per la prima volta il mondo.
Le accarezzò le labbra, e il gesto la intenerì.
Nel raccontarle della sua vita nel Primo Ordine, Sky non le era sembrato pentito di quello che gli avevano ordinato di fare. Non pareva avere dei rimorsi palesi, ma forse ci sarebbe voluto del tempo perché venissero a galla.
E magari, chissà, Nadira non riusciva ad abbandonare il sogno che un giorno, come Finn, anche Sky avrebbe deciso di unirsi alla Resistenza.
Doveva crederci. Sarebbe andato tutto bene.

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Era una corazzata quella che stava bruciando attraverso l'atmosfera?
Sky la osservò, moderatamente stupito. Come avessero fatto i ribelli a distruggerla, lui non ne aveva proprio idea. Di certo mancavano di mezzi, ma forse compensavano con la motivazione.
Anche quel fattore a lui sfuggiva, però.
Sia Leia che Nadira gli avevano spiegato che la Resistenza combatteva per la libertà, la democrazia e la giustizia, ma Sky non capiva come quelle belle cose potessero conciliarsi con una galassia senza ordine. Per quello che gli avevano insegnato, nel mondo che Leia sognava sarebbe regnata solo l'anarchia, come negli anni successivi alla caduta dell'Impero.
Sky poteva ammettere che la propaganda contro la Resistenza fosse un po' esagerata, ma era assolutamente certo che il Primo Ordine fosse nel giusto: come era sicuro che, alla fine, i ribelli sarebbero stati sconfitti.

Per quello, era felice che Nadira fosse lì. Non ci aveva creduto quando Leia gli aveva detto che la ragazza sarebbe rimasta sul pianeta; non era possibile che lei volesse veramente rimanere con lui. Aveva cercato di convincerla ad andarsene, ma Nadira era stata irremovibile.
Sky le mise una mano sulla nuca, tra quei capelli che trovava così belli. La flotta della Resistenza era riuscita a fuggire, ma molti ribelli erano sicuramente rimasti uccisi nell'attacco alla corazzata. Se fosse partita, forse Nadira sarebbe stata tra di loro.

I rottami della corazzata lasciavano strisce infuocate nel cielo, attraversando l'atmosfera. Se non fosse stato per il pensiero di tutti i compagni morti, Sky avrebbe anche potuto trovare bello lo spettacolo. Peccato per quel disturbo che aveva distintamente avvertito quando la nave era esplosa, e che aveva immediatamente collegato alla perdita di migliaia di vite umane. Se non era anche quella un'altra prova che stava diventando decisamente sensibile alla Forza...
Forse avrebbe dovuto farci qualcosa, ma non sapeva cosa. Leia l'aveva avvertito di non usare più quei poteri, ma proprio stando accanto a lei, a Sky era sembrato che si fossero intensificati.
Adesso ne aveva meno paura, ma non ancora abbastanza curiosità da indagarli più a fondo.

Forse avrebbe dovuto, però. L'avevano salvato sulla Dalmazia, e gli avevano fatto colpire l'ufficiale che aveva sparato a Nadira. Se fosse riuscito a padroneggiarli un po' meglio, magari sarebbero stati anche utili.
Avvertì Nadira stringersi a lui un po' più forte, e le labbra della ragazza che gli sfioravano il collo gli strapparono un brivido.
Magari doveva farlo per lei. Non voleva che qualcuno le facesse del male. E c'erano situazioni in cui un blaster forse non sarebbe bastato.
Accarezzò la schiena di Nadira, appoggiandole una mano all'altezza del cuore. Aveva un ritmo leggermente accelerato. Anche tutto il bel corpo di lei era governato da impulsi elettrici. Sky lo trovava affascinante.
'La proteggerò. E magari potrei anche riuscire a convincerla a lasciar perdere la causa ribelle. Tanto tra poco tutti i suoi compagni moriranno. Kylo Ren e il generale Hux non ne lasceranno vivo nemmeno uno. Mi dispiace un po' per Leia, ma meglio così. Se loro non ci saranno più, Nadira non avrà più una ragione per combattere.'

KR-6790 non aveva mai pensato a cosa avrebbe fatto una volta che la guerra fosse finita. La concreta possibilità di morire sul campo di battaglia era la sola certezza che gli addestratori avevano dato a lui e al resto dei suoi compagni. Questo gli avevano insegnato: che l'unica cosa buona che i soldati del Primo Ordine potessero fare nella vita era combattere per la causa, e morire eroicamente.
Adesso Sky trovava che un futuro con quella ragazza della Resistenza fosse assai preferibile al perdere la vita per un motivo astratto. Combattere, forse, ma morire? No di certo.
Nadira aveva alzato il viso verso di lui. Era così vitale... le accarezzò le labbra, ipnotizzato dalla sua aura tanto brillante da quasi oscurare il sole. Non avrebbe mai permesso che qualcuno la spegnesse.
Doveva crederci. Sarebbe andato tutto bene.

 


 

Wow, sono riuscita a terminare una storia multicapitolo... è un evento :)
Grazie ad AtlantisLux, la mia fida amica e betareader, e a Superlight777, che ha letto e recensito tutti i capitoli, e che ha anche inserito Nadira nella sua bella storia. Carissima, spero che il finale dolceamaro sia stato di tuo gradimento. Non impazzisco per i finali consolatori, e qui mi pare che un “e vissero tutti felici e contenti” ci sarebbe stato un po' male, ma ho comunque dato qualche chance a questi due... erhm... adorabili storditi ;)
Un ringraziamento anche a tutti quelli che hanno letto questa storia e a chi la leggerà in futuro.

  
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