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Autore: Spoocky    19/03/2018    0 recensioni
[Parte della challenge natalizia del gruppo Hurt/Comfort Italia - fanfiction & fanart https://www.facebook.com/groups/534054389951425/]
Svenimento - PTSD - Famiglia
Dopo essere stato quasi ucciso da Dean alla fine della 10x22, Castiel rimane traumatizzato al punto che la sua Grazia smette di funzionare.
Dovrà quindi guarire 'alla vecchia maniera' mentre lui e Sam cercano di rimettere insieme i cocci di una famiglia spezzata.
Genere: Angst, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Più stagioni
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Voglio fare un gioco con te: ti interessa il Disclaimer? Vai al Capitolo I .

Buona Lettura ^.^


Neanche dieci minuti dopo proruppero nel parcheggio dell’ospedale, ma Cas era svenuto quando Sam lo sollevò di nuovo e fece irruzione nel Pronto Soccorso con lui cullato tra le braccia come un bambino, tutta forza derivata dall’adrenalina.
Quando corse in Accettazione chiedendo aiuto, le infermiere gli misero immediatamente davanti una barella e lui vi depose Castiel il più delicatamente possibile.
Portarono immediatamente via l’angelo svenuto ma una delle infermiere – una donna di mezz’età di nome Judy – fermò Sam e iniziò a fargli delle domande.

Ancora sotto shock, il cacciatore rispose rapidamente, senza davvero ascoltarla: “E’ mio fratello…Castiel…Winchester…”
“Cosa gli è successo?”
“E’ stato aggredito.” Tecnicamente era vero.
“Va bene. Grazie…?”
“Sam.”
“Sam. Hai fatto un ottimo lavoro portandolo da noi. Ora siediti qui. Bravo. Fai un bel respiro profondo, Sam. Così. Va tutto bene: tuo fratello starà bene.”

Lo accompagnò ad una sedia in una sala d’aspetto appartata e più tranquilla e gli strofinò la schiena finché il suo respiro non si regolarizzò e la testa non gli si schiarì.
Si voltò verso la donna, che incontrò il suo sguardo con un sorriso dolce: “Ti senti un po’ meglio, caro?”
Annuì, ancora tremante. “Perfetto. Ora però ti devo portare alcuni fogli da compilare, te la senti?”
Il cacciatore fece un respiro profondo, ritornando padrone di se stesso: “Sì, certo.”
Lei sorrise di nuovo e se ne andò.

Ritornò pochi minuti dopo, con i fogli ed una tazza di tè.
Sam scrisse velocemente – aveva preparato i documenti d’identità e l’assicurazione di ‘Castiel Winchester’ quando l’angelo aveva cominciato ad ammalarsi per via della Grazia rubata – restituì le carte all’infermiera e accettò la bevanda con un’espressione cupa: “Ci sono novità?”
“Ho paura di no, caro. Lo hanno portato in Sala Emergenze e stanno facendo di tutto per stabilizzarlo. So che sembra grave ma non preoccuparti: il nostro è il team migliore della regione e si riprenderà in men che non si dica. Vedrai!” “Potrei vederlo?” “Non ora, piccolo. Temo…” il suo cercapersone squillò e se ne andò senza finire.

Con un sospiro, Sam sprofondò nella seggiola e iniziò a sorseggiare il suo tè.
Come previsto, era troppo dolce e gli lasciò un retrogusto di chimico in bocca, ma era caldo e lo aiutò a prevenire un’altra crisi d’ansia.
Era troppo preoccupato per essere arrabbiato: avevano appena perso Charlie e ora Dean…continuava a ripetersi che quanto accaduto fosse solo colpa del Marchio, che suo fratello aveva solo perso il controllo per un momento.
Solo per arrivare alla conclusione che ciò non lo giustificava completamente dall’aver tentato di uccidere Cas.
Perché, per quanto ci provasse Sam non riusciva a togliersi dalla testa la vista della lama angelica conficcata in quel libro, accanto alla testa del suo amico.
Stropicciandosi gli occhi stanchi con una mano, si rassegnò ad attendere fino a quando qualcuno non gli avesse portato qualche notizia.

Più tardi si decise a mandare un messaggio a Dean per informarlo di che conseguenze avessero avuto le sue azioni.
Non si aspettava una risposta e non ne ricevette alcuna, ma si sentì un po’ meglio per averlo fatto.

Aveva appena messo via il telefono che due poliziotti – un uomo biondo ed una donna ispanica – si materializzarono di fronte a lui e iniziarono ad interrogarlo su come suo fratello fosse rimasto ferito.
Improvvisò una storia plausibile e descrisse Eldon e Jacob Styne come gli aggressori.
Gli ufficiali furono estremamente professionali e gentili ma non poté trattenere un sospiro di sollievo quando se ne andarono.

Nessuno venne più a trovarlo e perse il senso del tempo finché un uomo con una mantella di plastica insanguinata sul camice entrò nella stanza con una cartella medica: “Il signor Winchester? Sono il Dottor Ulysses Page. Mi occupo di suo fratello.” “Come sta?”
Il dottore si rabbuiò e sedette accanto a Sam, brutto segno.
“Come sta Cas, dottore?”
“E’ vivo e siamo riusciti a stabilizzarlo per il momento. Gli stiamo somministrando dell’ossigeno ed una trasfusione, che lo ha aiutato a riprendere coscienza. Al momento è sveglio e vigile, anche se comprensibilmente scosso.”
“Va bene…ma?”
“Ma ho paura che abbia sviluppato una grave emorragia interna e le costole rotte hanno danneggiato un polmone al punto da costringerci ad inserire un drenaggio toracico. La situazione è temporaneamente sotto controllo ma dovremo operarlo o…beh…altrimenti è improbabile che superi la notte. Mi dispiace, avrei voluto portarle notizie migliori.”
“Lui è…lo sa?”
“Al momento no. E’ troppo debole per capire chiaramente cosa stia succedendo. Per questo sto chiedendo a lei il consenso: lui non è in grado di darlo.”
“D-d’accordo, allora. Dove devo firmare?”
“Qui, prego.”
Sam restituì la cartella al dottore, che si alzò: “Può vedere suo fratello ora. Vi lasceremo da soli per un paio di minuti prima di sedarlo per l’intervento."

Page accompagnò il cacciatore alla Sala Emergenze aggiornandolo sulla situazione: “A parte il braccio rotto, il gomito ed il polso slogati e diverse costole fratturate, Castiel ha il cranio ed uno zigomo incrinati, il naso rotto ed una commozione cerebrale…non si preoccupi: è altamente improbabile che abbia danni cognitivi permanenti. Di solito eviteremmo di operare in queste condizioni ma l’emorragia di cui le parlavo non ci lascia scelta. La sala operatoria è pronta, il chirurgo ortopedico sta arrivando e il capo dell’équipe starà mettendo il camice, quindi penso che lo porteranno su in meno di un’ora. Ci sono dei famigliari che vorrebbe avvisare? Lui ha parlato anche di un certo Dean.”
“Ah, sì! Dean. E’ il nostro fratello maggiore. Adesso è con l’esercito…in Medio Oriente. Sono riuscito a contattarlo ma non può davvero ottenere una licenza adesso e, beh, noi non abbiamo nessun altro.”
“Oh! Ne sono davvero dispiaciuto! Dev’essere un momento terribile per voi! Oh, eccoci. La prego: non faccia agitare suo fratello in alcun modo. Se può, gli spieghi cosa sta per succedere e lo rassicuri. Ma soprattutto, faccia tesoro dei momenti che trascorrerete insieme: potrebbero dimostrarsi più preziosi di quanto immagini.”

Per nulla rinfrancato, Sam varcò la soglia della Sala Emergenze.


Voglio ancora fare un gioco con te: da questo capitolo in poi la fic è imbastita di citazioni.

Se ne indovinate qualcuna recensite e fatemi sapere! CFU bonus!



 
  
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