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Autore: capmirez98756    19/03/2018    2 recensioni
Ci sono persone, attimi, respiri, odori, sguardi, cieli, sorrisi che si incastrano proprio in quel punto di cuore dove devono incastrarsi. E non c'è accordo e musica più perfetta.
Il destino, però, si diverte a giocare con queste persone.
Callie si è trasferita a New York con la sua bambina e la compagna, vive la sua vita felice.
Arizona è a Seattle e da poco sta rimettendo insieme i pezzi del suo cuore distrutto qualche anno prima.
Ma se le carte in tavola cambiano?
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Arizona Robbins, Callie Torres
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro, Più stagioni
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Ci saranno tante cose a cui sono abituata e a cui dovrò abituarmi, e ce ne sono altrettante di cui ho fatto a meno. Il rumore dei suoi passi, il suo odore che svanisce sul cuscino, la luce del giorno in cui mi ha lasciato sola.
Dicono di me, ma nessuno sa. Nessuno sa quello che ho provato.
Io penso che ognuno di noi, tutti, nessuno escluso, abbia qualcosa di cui vergognarsi, qualcosa di cui non si è fieri, ma questo non vuol dire che sei una pessima persona. Uno sbaglia per imparare, da sempre. Quando hai iniziato a camminare, sbagliavi a mettere i piedi proprio perché non sapevi come si faceva, ma cadendo e rialzandoti ogni volta, hai imparato a muoverti nella direzione giusta. Anche grazie all'aiuto di una guida, di qualcuno che, nonostante tutto, aveva fiducia in te. Io non mi ritengo una pessima persona, nonostante tutti i miei errori. Mi hanno insegnato a muovermi nella direzione giusta. Ad essere un bravo marinaio nella tempesta. Adesso è tutto così complicato perchè la donna che amo non mi parla, la donna che ho amato è distesa su un letto in gravi condizioni e devo spiegare alla mia piccola gioia che non vedrà la sua mamma per non so quanto tempo. E io devo essere forte. Si, Arizona, devi essere forte. Sofia appena sveglia è stata felice di vedermi e si è lasciata coccolare da me ma ha notato subito l'assenza della sua mamma, come si fa a non notare l'assenza di Callie?
"Mamma Callie dov'è?" I suoi occhioni castani mi guardano in cerca di spiegazioni e le sue braccia mi stringono forte, sembra sentire che qualcosa non va
"Amore, mamma Callie è in ospedale perché ha avuto un problema però è tutto sotto controllo" mento
"Quando la posso vedere?" Mi chiede speranzosa e con gli occhi lucidi
"Presto" odio mentire a mia figlia perché so che non la vedrà molto presto ma è una bugia bianca e so che mi perdonerà "dobbiamo farla riposare perora, va bene?" annuisce poco convinta "che ne dici se andiamo a mangiare qualcosa prima che mamma ti accompagna da Zola? "
"Si mamma, ho tanta fame" porgo le braccia per prenderla e lei ride "Mamma sono pesante, ormai sono cresciuta" mi dice fiera scendendo dal letto e io la guardo orgogliosa, ha ragione, è cresciuta tanto dall'ultima volta che l'ho vista "andiamo? Così tu vai subito da mamma Callie e la fai sentire meglio così io la posso vedere presto" resto a guardarla per un attimo, ripone tutta la sua fiducia in me e io non so quanto posso essere utile in questa situazione e in un certo modo devo cercare di non farle pensare che tutto dipende da me
"Sofia" mi avvicino e mi abbasso alla sua altezza "sai che la mamma è un chirurgo pediatrico no? Quindi la tua mamma..."
"Lo so mamma Arizona" mi interrompe "tu guarisci i bambini come me e la mamma Callie non è una bambina però lei sta meglio quando ci sei tu" si ferma, porta la mano sulla bocca e sembra pensare a qualcosa "forse mamma non vuole che te lo dico"
"Non credo che mamma si arrabbierà se me lo dici" la curiosità, odio questo lato di me
"Una volta mamma Callie ha litigato con Penny e io non volevo ascoltare però urlavano, la mamma ha preso anche uno schiaffo" il sangue inizia a ribollire nelle vene e invito mia figlia a continuare "poi mamma è rimasta da sola, ha preso una tua foto che nasconde in un libro e l'ha abbracciata come io abbraccio la mia bambola quando sono triste, io volevo andare ad abbracciarla ma non volevo farla arrabbiare"
"Sei stata brava piccola, adesso andiamo" dico alzandomi molto scossa e piena di domande. Perché Penny si è permessa di alzare le mani a Callie? Perché ho voglia di alzargliele io adesso? Perché Callie non mi ha chiamata?
Ma che dici Arizona? Anche se ti avesse chiamato non avresti potuto fare nulla, Penny è la sua ragazza mentre tu sei la sua ex moglie...ma allora perché
"Mamma ti sei incantata?" Sofia mi distoglie dalle mille domande attirando la mia attenzione
"No, tesoro" sorrido "finiamo di mangiare e andiamo" le bacio la testa e silenziosamente torno a mangiare.


"Grazie Mer per quello che stai facendo" le dico sorridendo e guardo Sofia che corre subito da Zola "Arizona basta con questi ringraziamenti, sto usando tua figlia per tenere a bada la mia e così danno pace alla baby sitter" mi dice ridendo e io sorrido di nuovo
"Amelia ti ha detto nulla riguardo a Callie?" chiedo tornando immediatamente seria
"No, non l'ho nemmeno vista"
"Va bene, grazie, adesso vado in ospedale e vado a vedere la situazione"
"C'è altro che ti turba, Arizona?" bella domanda, ci sono tante cose che mi turbano
"Ho litigato con Carina ma sono sicura che le cose si risolveranno" lei annuisce e mi lascia salutare un'ultima volta Sofia
"Tesoro fai la brava, stasera passo a prenderti" la informo
"Si mamma" mi bacia frettolosamente "salutami mamma Callie"
Annuisco ed esco in fretta dalla casa.

La situazione di Callie è stabile per adesso però Amelia è molto preoccupata per il grave trauma cranico che potrebbe averle causato danni permanenti che verranno confermati se entro stasera Callie non da segni di ripresa, io sono appena uscita dalla sua stanza e non riesco a tornare a lavoro quindi penso che mi prenderò qualche giorno di pausa da dedicare sia a Calliope che a Sofia. Mi incammino verso l'ascensore, devo avvertire Karev che da oggi ha tutti i miei pazienti e non avrei mai pensato di farlo fino a qualche anno fa ma adesso è in grado di gestire tutto, è me al maschile e lo adoro.
Le porte del mio piano si aprono e lo individuo subito, sta uscendo da una stanza ed è abbastanza in disordine poi guardo alle sue spalle e vedo la Wilson uscire, è messa peggio di lui
"Dottor Karev" lo chiamo
"Oh...ehm dottoressa Robbins, buongiorno"
"Eh buongiorno" mi fingo arrabbiata e lui cambia espressione, da soddisfatta a spaventata e io scoppio a ridere
"Sono contento di farla ridere ma non ne capisco il motivo"
"Dovresti vederti" dico continuando a ridere ma non credo che questa risata durerà per molto visto che alle spalle di Alex vedo Carina guardami poi scuote la testa ed entra in uno stanzino dei medici di guardia
"Dottoressa Robbins ha cambiato espressione, che succede?"
"Scusami Karev" scuoto la testa "volevo dirti che dovrai seguire i miei pazienti per qualche giorno"
"Certo, lo so, Callie come sta?"
"È stabile" guardo lo stanzino dietro di lui "ora devo andare, non combinare casini" annuisce, lo saluto e subito dopo mi trovo a bussare alla porta dove prima è entrata la mia ragazza.
"Avanti" entro e richiudo la porta alle spalle, mi giro e la guardo senza dire nulla
"Cosa c'è, Arizona?" sospira
"So che sei arrabbiata però non puoi fare così"
"E perché non posso? Tu fai tutto quello che vuoi e nessuno ti dice nulla"
"È da sola qui e ha bisogno di qualcuno, non le sto vicino perché la amo...te l'ho detto"
"Chiama qualcuno, ha una ragazza no? Dei genitori"
"Con la sua ragazza non credo che le cose vadano bene potrei chiamare suo padre ma ho perso i contatti e il suo telefono è distrutto"
"Sono scuse, solo scuse e ora per favore lasciamo riposare, non ho dormito questa notte"
"No Carina, ora tu mi ascolti" mi siedo sul letto e attiro la sua attenzione su di me " hai ragione io penso che le persone non si dimenticano. Non puoi dimenticare chi un giorno ti faceva sorridere, chi ti faceva battere il cuore, chi ti faceva piangere per ore intere. Le persone non si dimenticano. Però cambia il modo in cui noi le vediamo, cambia il posto che occupano nel cuore, il posto che occupano nella nostra vita. Lei ha tirato fuori il meglio di me, mi ha reso la donna che sono adesso, mi ha reso capace a restare, io non scappo più eppure adesso tra noi, c'è solamente affetto, un affetto grande che mi porta a starle vicina, non voglio abbandonarla"
"Lei lo ha fatto"
"Non è così, lei mi è stata vicina finché ha potuto finché non ha capito che quello che c'era tra di noi era solo deleterio, ci facevamo solo male a vicenda e lei ha avuto il coraggio di dire basta, ho sofferto per questo e non ti nego che l'ho odiata...l'ho odiata tantissimo ma la colpa non è mai stata solo sua e piano piano ho capito. Ho versato tante lacrime per lei ma ha stravolto la mia vita… mi ha insegnato a vivere. Mi hanno insegnato a diventare quella che sono. Farà per sempre parte della mia vita. Io non dimentico NESSUNO. Non dimentico chi ha toccato con mano, almeno per una volta la mia vita. Chi ha combattuto con me e per me. Perché se lo ha fatto, significa che mi ha amato davvero tanto e non posso davvero lasciarla da sola...cerca di capirmi. Ma nonostante questo Carina, io ti voglio al mio fianco perché è te che amo, ti amo. Sei riuscita a rimettere insieme il mio cuore, sei riuscita a farlo ripartire e sei riuscita a farmi ritrovare definitivamente, hai completato un lavoro che Callie in cui non è riuscita quindi per favore...per favore...stammi vicino"  dico le ultime parole in un sussuro e lascio le lacrime scorrere sul mio volto
"Ti amo anche io" mi dice in lacrime anche lei, mi bacia e mi stringe forte a sé come a volermi tenere per sempre tra le sue braccia. Un suono deciso interrompe il nostro momento, ci allontaniamo e guardiamo i nostri cercapersone 
"Non è il mio" mi comunica
"Io non sono di servizio, è il mio quindi significa che..." scatto in piedi "Calliope"
"Al momento giusto" sussurra ma io non faccio caso e vado alla porta "vengo con te?"
"No, resta qui, ti raggiungo dopo" dico nervosa per quello che ha detto ed esco dalla stanza, corro per le scale e arrivo davanti la sua stanza dopo qualche minuto e vedo un'infermiera con un carrello di emergenza entrare in fretta, vedo Amelia sulla soglia e le afferro immediatamente il braccio
"Che succede?" dico senza fiato
"Non lo so, era tutto nei limiti e la stavamo monitorando poi è successo questo e dobbiamo stabilire la situazione per operare immediatamente"
La pressione continua a scendere e il rumore sordo segna che il suo cuore si è fermato, mi faccio spazio e afferro le piastre dalle mani di Owen
"Carica a 200"
"Arizona"
"Non c'è tempo, carica queste caspita di piastre"
Fa come dico e non succede nulla
"Dai Calliope, torna indietro" le dico
"Carica a 300" avvicino le piastre "Sofia ha bisogno di te, ricordatelo" lascio che la scarica le attraversi il corpo che si solleva e ritorna nella precedente posizione
"C'è battito e la pressione sale, dobbiamo portarla immediatamente in sala operatoria"
"Non è troppo debole?"
"Non c'è altra scelta" e come quando è arrivata la portano via davanti i miei occhi.

Passeggio davanti la porta della stanza e aspetto che l'intervento di Callie finisca, mi hanno detto che sta resistendo e manca poco a finire. Meredith viene nella mia direzione e mi abbraccia
"La stanno richiudendo, Amelia ha coagulato tutti i vasi sanguinanti visibili"
"Dobbiamo aspettare che si svegli o la sederanno per tutta la notte?"
"Niente sedazione, è troppo debole e potrebbe già non risvegliarsi con la semplice anestesia" chiudo gli occhi "ma lo farà, tranquilla"
"Stasera non mi muovo da qui, Owen può chiamare tutta la sicurezza che vuole ma io starò al suo fianco"
"Tranquilla non ti manderà via" annuisco e la ringrazio
"Lui non ti manderà via ma lo farò io" sposto lo sguardo sulla persona che ha appena parlato e sento il cuore iniziare a pompare più velocemente il sangue.
Penny.
Penny è qui.
Come dovrei reagire adesso?
   
 
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