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Autore: Soul Mancini    21/03/2018    2 recensioni
Ehi ragazzi, che ne dite di fare un salto indietro di qualche mese e tornare con la memoria a quel fantastico 25 giugno? Chi ha assistito al Concerto è consapevole della sua epicità e di quanto tutta Firenze fosse in fermento in quei giorni!
Per chi, però, non è potuto esserci, ho deciso di narrare dei fatti reali (o quasi) quanto improbabili, giusto per dare un'idea dell'atmosfera che si respirava nella famosa città dell'arte.
Ovviamente, in chiave comica!
Preparatevi a un viaggio tra groupies fallite, morti improvvise, droghe pesanti, stalker incalliti e fuggitivi da ospedali psichiatrici!
Tutto questo è il Firenze Rocks!
NOTE:
Omaggio (?) ai sovraccitato festival a cui ho avuto l'onore di prendere parte.
Ambientata a Firenze tra il 24, il 25 e il 26 giugno 2017.
Tutti gli eventi e i fatti riportati in questa raccolta sono realmente accaduti o ispirati alla realtà. Tutto ovviamente ingigantito all'inverosimile e senza alcun riferimento a persone realmente esistenti (ehi, mica conosco tutti i fans presenti al concerto!).
Spero di non offendere nessuno: è solo una parodia, per prenderci un po' in giro e farci due risate ;)
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ReggaeFamily

25 giugno 2017

Ore 11:14

Zona Ponte Vecchio



John e Shavo stamattina hanno deciso di non allontanarsi dal loro albergo; in parte perché sono terrorizzati all'idea di dover affrontare quelle palle al piede che hanno dormito in strada in loro attesa, in parte perché non sanno di preciso a che ora si dovranno recare sul luogo del concerto e vogliono farsi trovare pronti.

Scusa, Shavo” attacca John, osservando con perplessità il bassista, “ma come hai fatto a entrare in hotel ieri notte? Si sono accorti di te?”

L'altro ridacchia. “Macché! Sono stato in giro fino a tardi e quando sono arrivato qui di fronte erano tutti sbronzi o addormentati. Non mi hanno degnato di uno sguardo!” racconta con aria trionfante, avvicinandosi alla finestra aperta.

I due membri dei SOAD si trovano nella stanza di John; il bassista non si era svegliato da tanto e subito era andato in cerca di compagnia. I due non avevano voglia di fare granché, il tour li stava stancando tanto e loro non sono più giovani come una volta.

Dopo qualche secondo un boato li raggiunge e li fa sobbalzare. La cosa è parecchio preoccupante, dato che si trovano in uno dei piani più alti della struttura e il vociare proviene dalla strada.

I due si scambiano un'occhiata esasperata, poi Shavo si sporge ancora di più dalla finestra e avvista un gruppo sostanzioso di fan sul marciapiede. I ragazzi e le ragazze in questione, acconciati da metallari falliti e con indosso magliette tarocche (scusate il francesismo) con il logo dei System, hanno tutti gli sguardi puntati in aria come se avessero paura che un piccione in volo possa defecare sulle loro testoline vuote. La maggior parte di loro sorride come un assembramento di ebeti e Shavo, nonostante il casino della città tutt'attorno, li sente chiaramente acclamare il suo nome a gran voce.

Ehi!” esclama lui con un cenno di saluto, poi si nasconde nuovamente all'interno in preda alle risate. “Dove cazzo ho messo il telefono. Ah, ecco! Li devo riprendere, sono troppo carini!” afferma poi, recuperando il suo cellulare dal comodino poco distante.

Carini? Oddio, non ci lasceranno uscire” si dispera John. Ma in realtà anche lui è divertito e curioso, quindi si avvicina alla finestra e lancia un'occhiata di sotto, incrociando le braccia sul davanzale.

John, John!” grida la folla esaltata, scandendo ogni lettera come solo noi italiani sappiamo fare. Qualcuno strepita, qualcuno lancia gridolini assordanti, qualcuno saltella sul posto con le braccia tese verso di lui, come se volesse in qualche modo raggiungerlo con un balzo. Il batterista cerca di mettere a fuoco i volti per capire se si tratta degli stessi della sera prima, ma sono troppo piccoli e lontani.

Shavo lo affianca e punta il suo cellulare verso il basso, pronto a immortalare il momento.

Fortunatamente i due non masticano l'italiano e non capiscono altro oltre i loro nomi, altrimenti si sarebbero resi conto che di sotto si sta scatenando il putiferio.

Cazzo, venite giù, porca troia!”

Shavo, escilo!”

Oddio, io mi faccio stuprare!”

Il tutto intervallato da fantasiose bestemmie che forse è meglio non ripetere.

Tutto procede alla perfezione finché non si leva un coro da stadio: “Everybody's going to the party have a real good time!”.

Ah no, che dico? La versione esatta sarebbe più o meno questa: “Evribarisgointudeparievarialguttaim!”, con tanto di “la la la la la la la la la la, uuuuh!”. Che comunque Serj lo canta solo prima dell'inizio del ritornello nella canzone originale, quindi non ci sta a fare niente.

Shavo non sa se spanciarsi dalle risate più per quanto i suoi fan siano stonati o per quanto siano negati per l'inglese. Infatti, mentre continuano a intonare B.Y.O.B., la situazione va di male in peggio: ognuno si inventa le parole a modo suo, ma poi si ritrovano tutti d'accordo in “la la la la la la la la la la, uuuuh!”.

Il povero bassista è paonazzo in viso per il tentativo di trattenere le risate, non riesce a tenere fermo il telefono mentre fa il video alla scena. John, temendo che l'apparecchio gli possa sfuggire di mano e cadere di sotto, glielo sfila dalle mani e continua a riprendere. Del resto lui è una persona seria e controllata, nonostante se la stia spassando alla grande si lascia sfuggire solo un sorriso appena accennato.

Grazie fratello, io non ce la posso fare!” biascica Shavo, poi si allontana dalla finestra; una volta addossato al muro dalla parte opposta della stanza, scoppia a ridere come se non ci fosse un domani.

Intanto i falliti là sotto sono entrati in loop con il loro evribarisgointudeparievarialguttaim. Non salta loro nemmeno in mente (perché probabilmente non hanno una mente) di andare avanti con la canzone o di andare a pescarne un'altra nella discografia dei System, no, vanno avanti così per almeno cinque minuti.

Il batterista intanto ha interrotto il video e continua a gustarsi la scena, regalando loro qualche cenno di saluto. Tuttavia non riesce proprio a capire perché quella gente si esalti tanto, solo perché lui è affacciato a una finestra e li guarda. Fa spallucce perplesso e si allontana dalla finestra. “È surreale” commenta.

Ma Shavo non lo ascolta: asciugandosi le lacrime causate dal troppo ridere, si impossessa nuovamente del suo cellulare e fa partire il video.

Basta, ti prego, sto per vomitare! Giuro che stasera la faccio levare dalla scaletta!” protesta l'altro con un sospiro.

I nostri fan sono mitici! Adesso lo carico su facebook, è troppo bello!” strepita il bassista euforico.

Shavo e John si lanciano un'occhiata, poi prendono a sghignazzare. Entrambi pensano la stessa cosa: per quanto i fan a volte siano fastidiosi e invadenti, è proprio a loro che devono tutto, dalle risate per questi piccoli eventi alle emozioni che provano sul palco, davanti a decine di migliaia di persone che li acclamano.

Ma stiamo diventando seri e strappalacrime, il che non si addice affatto allo standard di questa raccolta. Quindi concentriamoci sul gruppetto che, ancora sotto l'hotel, ha finalmente smesso di cantare.

Oh mio dio, ma li avete visti? Erano contenti di vederci qui!” strilla qualcuno.

Cazzo, è stato bellissimo!” sbotta qualcun altro.

Shavo ha pubblicato il video su facebook, sto per morire! Guardate, mi vedo anch'io!” esplode qualcun altro, scatenando l'agitazione generale. Sono tutti fieri di ciò che hanno fatto, ma soprattutto di essere finiti sulla pagina del bassista dei System Of A Down. Adesso sì che si possono considerare dei veri VIP, adesso sì che si possono vantare e possono morire felici!

Shavo e John si ricorderanno per sempre di noi!” afferma qualcuno con profondo orgoglio e neanche un pizzico di vergogna.

E in effetti quella sera, quando i System al concerto suonano B.Y.O.B., Shavo e John ripensano a quei coristi improvvisati. Certo, se li ricordano con un po' di inquietudine e perplessità... ma tanto, che se ne parli bene o male, l'importante è che se ne parli!



:P :P :P



*sguscia timidamente dal suo angolino*

Ehilà! Ehm... vabbè ragazzi, praticamente sono assente da settimane e quasi mi vergogno di aggiornare ora questa storia... ma guardate il lato positivo: almeno l'ho aggiornata di mercoledì e quindi il WOAD può andare avanti! (???)

Bene, basta tergiversare... stavolta sono stata un po' più buona del solito con i System e i loro fan (o almeno così pare), ci ho voluto inserire un che di dolce, perché in fondo i fan sono delle palle al piede ma pur sempre fan, sostenitori affezionati della band, che a volte fanno anche tenerezza!

Allora, questo capitolo è ispirato a un fatto realmente accaduto: infatti sulla pagina fb di Shavo, nei giorni in cui erano in Italia, è apparso davvero un video ripreso dall'alto verso il basso in cui un gruppetto di fan cantava B.Y.O.B. Non so dove e quando di preciso sia stato girato, ma mi andava di inserire questo piccolo scorcio di delirio ^^ ovviamente non me ne vogliano gli eventuali partecipanti del coro che appaiono nel video; se avete letto questo scritto, sappiate che non vi conosco e non avevo nessuna intenzione di offendervi in nessun modo XD

Grazie a voi lettori che ancora state appresso a questa scellerata, avete tanto coraggio :3

Alla prossima (non so quando)! ♥



   
 
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