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Autore: Darth Ploly    23/03/2018    1 recensioni
Dopo aver tentato invano di conquistare Ponyville con l'aiuto dell'Amuleto dell'Alicorno, Trixie attraversa Equestria con il suo carro, divorata da paure e demoni interiori. Una notte, mentre vaga in un bosco alla ricerca di sostanze per i suoi spettacoli, fa un incontro con un pegaso misterioso che la segnerà nel profondo.
Storia scritta per il concorso letterario del Cutie Mark Crusaders Forum. Per via di limiti nel numero dei caratteri, i capitoli saranno più brevi rispetto a quelli delle mie altre fanfiction.
Mi auguro che la apprezzerete ugualmente.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Trixie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Per un’intera settimana, trascorro ogni notte in compagnia di Silver Cloud. I ritmi delle mie giornate ne escono totalmente stravolti e soltanto alcune volte, poco prima del tramonto, riesco a dedicarmi a degli esperimenti su quello che ho raccolto nel bosco. Cloud aveva ragione quando parlava delle loro alte potenzialità: qualunque pony che conosca anche in maniera generale la magia e l’arte dell’alchimia si renderebbe conto che da queste piante, funghi e frutti possono nascere pozioni e polveri di ogni tipo.
Durante le nostre passeggiate notturne, Cloud ha anche modo di mostrarmi i segreti dei vari abitanti pelosi del bosco. Ogni giorno che passa resto più colpita dalle capacità di questo puledrino: quando si trova nel bosco, sembra diventare totalmente parte di esso, comunicando con il suo lato più selvaggio e accedendo a una spiritualità che non ho mai visto neanche nei pony più anziani e saggi.
Vengo a sapere che le storie sugli animali che mi aveva raccontato sin dal nostro primo incontro e a cui non avevo dato molto credito sono vere: la foresta brulica di vita, di battaglie, di amori. Gli scoiattoli del Nord e del Sud sono davvero rivali, agli istrici piace incontrarsi con i conigli ogni notte e godersi il volo delle falene nel campo dei Petali e persino l’orso si è rivelato meno pericoloso di quanto sembrasse. A quanto pare, semplicemente non ama gli estranei e il caos che ho provocato la prima sera deve averlo infastidito.
Un paio di volte, ho invitato Cloud al mio carro. Gli ho mostrato i miei trucchi e raccontato alcune delle mie avventure…senza dire quasi nessuna bugia. I racconti lo divertono, ma purtroppo non è un ascoltatore tranquillo e non passa minuto senza che provi a fare una domanda. Dopo qualche tentativo, abbiamo capito che dovevamo venirci incontro o avremmo finito per non parlarci più.
Nonostante tutto questo, non mi ha mai mostrato il posto dove abita, né mi ha parlato dei motivi che l’hanno portato qui. Penso che la storia della malattia non sia vera, o che almeno non sia l’unico motivo che lo spinga a non allontanarsi da qui. Quale puledrino, per quanto malato, preferirebbe vivere in esilio in una foresta senza la compagnia di nessun pony? Non ha occasione di incontrare un suo coetaneo, né di imparare cose riguardanti il mondo oltre questi alberi. Ricordo un’amica di Twilight che aveva la capacità di comunicare con gli animali, ma persino lei, per quanto timida, viveva in una normale cittadina. Ma allora perché lui no?
Che segreti nascondi, Silver Cloud?

Dopo altri quindici giorni, mi decido a partire. Il tempo è passato in fretta ed Equestria è cambiata da un giorno all’altro molto più di quanto immaginassi. Twilight Sparkle è diventata Principessa dell’Amicizia, con tanto di incoronazione e presentazione ufficiale davanti agli abitanti di Canterlot. Non conosco i dettagli, ma deve aver fatto qualcosa di veramente grande per meritarsi questo titolo…mentre io ormai non riesco neanche a far più levitare una piuma. È tempo che mi metta in marcia se voglio ritrovare me stessa.
Attraverso la foresta con passo spedito, conoscendo ormai le strade e le scorciatoie nascoste tra gli alberi. Cloud è già seduto tra i Petali di Stelle a giocare con un paio di conigli.
“Hey, Trixie!” Mi saluta allegro quando mi vede “Hai fatto presto oggi”
“Sì, volevo vederti” Rispondo pensando a cosa dovrò dirgli. Mi dispiace separarmi da lui così improvvisamente, credo che non sia pronto. In questi giorni mi è sembrato che abbia tentato in ogni modo di tenermi qui quanto più tempo possibile, e io l’ho accontentato: è la prima volta che lego così tanto con qualcuno e mi ha reso felice.
“Bene! Ti va di fare qualcosa di particolare? Hai qualche idea?”
“In realtà volevo solo parlarti. Ti dispiace se ci sediamo un attimo?”
L’espressione di Cloud cambia immediatamente: sono sicura che abbia già capito, è un puledrino sveglio. Comunque fa come gli chiedo e mi consente di iniziare a spiegare.
“Ascolta, Cloud…ho passato delle serate fantastiche con te e ti devo moltissimo. Purtroppo però non posso trattenermi di più: sono successe delle cose e io devo riprendere il mio viaggio. Mi dispiace molto, ma…”
“Non preoccuparti: lo capisco” Mi interrompe lui con un tono diverso dal solito: sembra che non voglia costringermi a dire cose che mi farebbero star male “Sapevo che prima o poi sarebbe successo. Per un po’ ho pensato che saresti rimasta, ma era solo un pensiero egoista. Il tuo posto non è qui, hai già fatto tanto”
Mi aspettavo che sarebbe scoppiato in lacrime, pregandomi di restare ancora, ma questo non sarebbe stato da lui: Cloud è diverso dagli altri puledrini, molto più maturo.
“Potresti venire con me” Gli dico “Di giorno resteresti nel carro e di notte potrei mostrarti il mondo fuori di qua. Potrei riportarti dai tuoi genitori, non devi stare da solo”
“Invece devo: ho fatto una promessa. Prima o poi potrò andarmene, ma non è ancora il momento”
Nell’udire quelle parole, tendo le orecchie con interesse: è la prima volta che Cloud rivela qualcosa sul suo passato.
“Che intendi dire?” Domando curiosa e un po’ preoccupata.
Lui sospira scuotendo la testa. Mi sembra combattuto. Stavolta però non riesco a resistere alla curiosità e decido di provare il tutto per tutto.
“Ho perso la mia magia” Inizio a spiegare, riuscendo a sorprenderlo “Non proprio perso, diciamo che non riesco più a usarla. Credo che sia un blocco psicologico, ma non mi va di parlarne a qualche medico. Il fatto è che, prima di arrivare qui, ho fatto delle cose molto cattive, cose di cui mi pento ma che non riesco a dimenticare. Mi perseguitano, sai? Ogni notte. Mi sarebbe piaciuto essere conosciuta come la miglior maga di Equestria, la Grande e Potente Trixie, ma evidentemente ho fatto troppi sbagli”
Le parole scorrono come un fiume in piena. Quando finisco, sento di essermi liberata da un enorme peso, qualcosa che mi portavo dietro da troppo tempo.
Cloud si fa pensieroso per qualche attimo, ma alla fine appoggia uno zoccolo sul mio e risponde: “Immagino che ora tocchi a me. Non ci vorrà molto, ma mettiti comoda”
Faccio come mi dice e rimango in attesa, curiosa di saperne di più sul mio piccolo amico.
   
 
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