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Autore: cussolettapink    01/04/2018    4 recensioni
"Non pensare alla signora Maria adesso! E' oggi, vero? Abigail devi assolutamente riuscire a procurarmi un contratto con loro! In questo momento chiunque stia facendo importanti lavori viene dalla loro agenzia!"
Abigail sorrise, recuperando la cartella contenente l'ultimo book fotografico del riccio.
"Non temere Harry, la Malik Corporation non ha scampo. Avrai un contratto con loro, dovessi parlare con Zayn Malik in persona per convincerli!"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 6 – Business travel

Abigail stava bussando contro la porta dell’appartamento del riccio da quasi cinque minuti quando quest’ultimo si degnò di andarle ad aprire.

Subito la piccola Curry, il gatto del riccio, andò incontro alla sua cara amica, strusciandosi contro le sue gambe.

“Ha proprio preso dal padrone questa piccola peste! Scommetto che ancora non le hai dato la mangiare vero? Ecco perché è così dolce” scherzò la mora, vedendo però il riccio di pessimo umore “Harry che ti prende?”

Si diede mentalmente della cretina, visto che quella mattina era uscita con l’intenzione di dirgliene quattro sul rimprovero che si era presa per coprirlo.

“Niente, andiamo a lavorare allora?” indossando la giacca, il ragazzo la superò e rimase ad attenderla sul pianerottolo del corridoio.

“Beh ora aspetti un secondo! Prima o poi me la prendo io Curry, non ti meriti un gatto così stupendo”

Nonostante le sue parole, Abigail sapeva il grande affetto e la tanta cura che Harry metteva nel tenere la gatta, si poteva dire che fosse l’unica femmina che non avrebbe mai tradito o sostituito.

Lasciando un’ultima carezza alla gatta, la mora recuperò la borsa e uscì insieme a Harry dall’appartamento.


Dopo il tragitto in metro, arrivarono ai piedi della Malik Corporation in perfetto orario.

Il cellulare di entrambi squillò nello stesso momento, segno che era arrivato contemporaneamente un messaggio.

“Venite nell’ufficio di Mr Malik non appena è finito lo shooting”

Il messaggio era da parte della segretaria personale di Zayn, Monique.
 

Il servizio fotografico finì anche prima del previsto, portando i due giovani a sedersi in sala d’attesa per poter essere ricevuti da Zayn.

Niall passò frettolosamente accanto ai due, degnandoli a mala pena di un saluto prima di dirigersi verso l’ascensore, probabilmente diretto al piano degli abiti.

“Che cosa sta succedendo? Sembrano tutti impazziti” le parlò all’orecchio Harry, che nel frattempo aveva – finalmente – smaltito la rabbia che sembrava avere quella mattina e la sera precedente.

“Oh eccovi qui, Monique perché non li hai fatti subito entrare? Insomma! Diamoci tutti una svegliata!” uno Zayn paurosamente di cattivo umore tirò fuori la testa dal suo ufficio solo per mandare male parole a Monique e per fare un segno ai ragazzi di entrare nel suo ufficio.

“Ho già annullato i vostri impegni, domani mattina andiamo in Italia. Milano, per l’esattezza” parlò velocemente e lasciando intendere che non fosse una decisione modificabile, stava solo comunicando il cambio di appuntamenti.

“Posso chiedere il perché?” chiese Abigail con voce sommessa, temendo di venir mangiata dal moro che sembrava davvero di pessimo umore.

“Puoi, se ieri però il tuo modello non se ne fosse andato lo avresti saputo prima. Un importante agente vuole che io, una manager e tre dei miei modelli lo raggiungiamo a Milano per degli importantissimi servizi fotografici. Avrei voluto presentargli Harry ieri sera ma a quanto pare avevi altro da fare no?” lo sguardo che Zayn lanciò a Harry fu puro fuoco “Nonostante la tua assenza, stamattina mi ha chiamato dicendo di aver visionato il book che abbiamo sul nostro sito online e che è interessato a te comunque. Insieme a noi tre partiranno altri due modelli, Alec e Isabelle Lightwood. Sono una coppia di fratelli che riusciamo a vendere molto bene insieme. Bene, ora che andate passate a farvi dare tutti i dettagli da Monique, vi dirà tutto quello che vi serve. Per oggi potete andare a casa a preparare i bagagli, staremo via quattro giorni”.

Quando si trovarono fuori dall’ufficio entrambi si guardarono confusi, non realizzando a pieno cosa fosse accaduto negli ultimi cinque minuti.

“Zayn sta davvero dando di matto, venite con me che vi do gli itinerari del viaggio e la lista con i vari impegni” Monique si avvicinò ai due ragazzi, spingendoli a sedersi davanti alla sua scrivania nell’attesa di ricevere tutti i moduli.



Si trovarono fuori dall’edificio prima ancora di rendersene conto, entrambi con in mano un fascicolo pieno dei vari impegni.

“Ok, la partenza è domani da qui alle 6,00. Dovremo prendere la prima metropolitana del mattino per arrivare in orario” studiò i vari programmi la mora, già pensando a coordinare tutto quanto.

“Ci vediamo domani mattina alle 5,30 davanti alla fermata della metropolitana davanti a casa mia allora, buona giornata Abby”

“Aspetta Harry!” lo bloccò la mora, fermandolo per la manica della giacca che quel giorno indossava “pensavo che potessimo approfittarne per stare un po’ insieme, come i vecchi tempi. Che ne dici?”

“Cosa c’è dei vecchi tempi? Ora siamo nel campo dei grandi, non è più come prima: Prima se avevamo un servizio fotografico a settimana era un miracolo, ora non averne due in un giorno lo è! Meno male che la Malik Corporation ha questa fissa per far fare necessariamente la pausa pranzo altrimenti a quest’ora sarei deperito”

“Beh, abbiamo la giornata libera quindi mi farebbe piacere pranzare insieme io e te. Visto che di norma non riusciamo ad allontanarci più di tanto dalla sede, oggi volevo proporti il cinese sotto casa mia” vedendo il viso duro del riccio vacillare, la mora sorrise e continuò “quelle nuvolette che ti piacciono tanto, i nostri amati ravioli al vapore cotti sulla piastra, i miei spaghetti alla piastra con carne e verdure e il tuo riso alla cantonese e infine….” Si fermò, sorridendo nel vedere gli occhi del riccio illuminarsi.

“Nutella fritta per dessert!” “Nutella fritta per dessert!” esclamarono insieme, scoppiando a ridere.

“Hai vinto Abby, andiamo” portando un braccio sulla spalla della mora – portandola a perdere qualche battito, visto che non accadeva da molto tempo – il riccio la guidò verso la metropolitana.


 
 
“Milano, Abby! Milano! La capitale della moda!” Julia, la sorella di Abigail, stava trasmettendo alla più grande tutta l’invidia per il fantastico viaggio che attendeva la mora.

“Sono emozionata anche io, sperando che a Zayn migliori l’umore!” borbottò, tenendo il telefono premuto contro l’orecchio con la spalla mentre continuava a sistemare i vari abiti nella valigia.

“Sicuramente una volta che sarete partiti si rilasserà! Avrete tanti servizi fotografici da fare?”

La mora si alzò un attimo con il busto – che era chinato verso la valigia da almeno cinque minuti tentando di far entrare tutto – e prese il programma che le aveva dato Monique.

“Abbiamo l’incontro alla Malik Corporation alle 6,00 di mattina. Alle 8,00 partiamo dall’Aeroporto di Heathrow, il check in verrà fatto online quindi dovremo imbarcarci quasi subito. Il viaggio dura un’ora e cinquantacinque minuti, quindi per le 10,00 saremo già a Milano. Una macchina aziendale verrà a prenderci e ci porterà all’Hotel Principe di Savoia, un super hotel di lusso a cinque stelle”

“Che invidia! Scusami, continua” la interruppe la sorella, per poi lasciar parlare la sorella.

“Il primo servizio fotografico sarà alle 15,00 in centro, quindi Harry e i fratelli Lightwood potranno riposarsi un pochino mentre io e Zayn avremo una riunione con un paio di stilisti alle 12,00”

“Giornata davvero intensa!” asserì la sorella.

“E questo è il giorno più tranquillo! Il secondo i ragazzi avranno quattro servizi fotografici e il terzo giorno avranno addirittura tre servizi, un’intervista e una sfilata!”

“Poverini, saranno distrutti… mi mandi una foto di Alec Lightwood? Penso di volermi stampare tutte le foto che mi manderai nei prossimi mesi, come dei poster personalizzati! La foto di Ian con il completo in bianco… sorella, non hai idea di quanto io ti ami” rise la minore delle due.

“Ora chiudo, ti manderò qualche foto” ridendo, la mora chiuse la chiamata e finì di preparare la valigia.
 
 

La mattina dopo la donna si preparò con cura, Milano era molto intransigente in fatto di moda e non voleva certo sfigurare di fronte ai più grandi stilisti del mondo. Insieme a Harry presero la metropolitana e arrivarono perfino in anticipo all’appuntamento. Dopo pochi minuti una lunga macchina nera si accostò accanto ai due giovani e ne scese Zayn Malik, perfetto in un completo nero firmato.

“Buongiorno ragazzi, i Lightwood?” chiese subito, guardandosi intorno e non vedendo la coppia di fratelli.

“Non sono ancora arrivati” alzò le spalle la mora, conosceva i Lightwood – ovviamente – ma ancora non li aveva mai visti di persona.

“Buongiorno a tutti!” entrambi belli e perfetti nei loro vestiti firmati, fecero la loro comparsa scendendo da un taxi i due appena citati.

Una volta che furono tutti riuniti, Zayn fece segno di caricare tutti i bagagli nell’auto, prendendo il proprio e quello di Abigail.

“Zayn grazie, non dovevi” le sorrise lei, ottenendo dal moro un gesto con il capo.

Una volta caricati tutti i bagagli, i ragazzi entrarono in macchina.

“Non penso vi siate già conosciuti, quindi procedo alle presentazioni ufficiali anche se tutti sapete chi siano gli altri” parlò Zayn, guardando tutti gli occupanti della macchina “Abigail è la manager che ci accompagnerà in questo viaggio, farete sempre riferimento a lei o a me. Lui è Harry” indicò il riccio “e loro sono la coppia Lightwood, formata da Alec e Isabelle”.

Dopo il primo giro di presentazioni, nell’abitacolo calò il silenzio.

Forse per l’orario più che mattiniero, tutti i ragazzi rimasero in silenzio per la durata del viaggio e anche in aeroporto, aprendo bocca solo quando si fece il momento di scegliere i posti sull’aereo.

“Alec dai! Lo sai che lo voglio io il posto vicino al finestrino!”

“Izzy non sei più una bambina, si tratta di due ore di viaggio. Non riesci a resistere? Sai che soffro l’aereo” il fratello si era accomodato prima di tutti, scatenando i capricci della sorella.

Entrambi avevano catturato l’attenzione non appena entrati in cabina.

Isabelle aveva dei lunghi capelli corvini – come quelli del fratello - che le arrivavano sotto il seno, il corpo fasciato da un vestitino che evidenziava tutte le forme al posto giusto e gli occhi scuri, che fornivano alla donna uno sguardo profondo e magnetico, ancora più evidenziato dal trucco nero che le contornava gli occhi. Il rossetto rosso sulle labbra piene le dava un aspetto da cacciatrice d’uomini, una femme fatale che però al momento stava facendo i capricci come una bambina.

Abigail notò subito quanto il fratello invece fosse molto più posato della sorella. I capelli corti e il taglio sbarazzino ma perfettamente in ordine gli donava un’aria da bello e dannato e del viso spiccavano subito le due pozze verdi che aveva come occhi. Alto una decina di centimetri in più della sorella, aveva un fisico ben definito e atletico.

“Mi siedo io vicino a Isabelle, ti cedo il mio posto vicino al finestrino” si intromise Abigail, sorridendo al castano che subito la ringraziò.

Una volta sistemate le due ragazze, Alec e Harry presero posto nella coppia di sedili davanti a loro e poi Zayn finì ancora più avanti, vicino a un signore anziano.

Il volo proseguì senza alcuna difficoltà o perturbazione, era una bella giornata sia a Londra che a Milano quel giorno, una rarità per entrambe le città ma che aveva portato fortuna ai viaggiatori.

Durante il viaggio Isabelle e Abigail avevano legato un po’, mentre dai posti davanti a loro arrivava solo il silenzio. Nonostante il posto vicino al finestrino, Alec aveva sofferto un po’ il volo e in quel momento era davvero pallido.

Una volta presa la macchina e arrivati in hotel, Zayn consegnò le chiavi a tutti e diede appuntamento a Abigail in una piccola sala conferenze che aveva prenotato per tutto il loro soggiorno.

La ragazza ebbe a mala pena il tempo di guardarsi intorno meravigliata per tutto il lusso che quell’hotel le offriva che dovette correre a cambiarsi e raggiungere il moro.

Scelse un altro vestito – praticamente aveva portato tutti i migliori che aveva – e si diede una veloce pettinata prima di uscire dalla camera e raggiungere il ragazzo.

 
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Angolo autrice!
Lo so, sono in ritardo ma buona Pasqua! Comunque 2000 parole di capitolo, mi sono fatta almeno un pò perdonare? Ahahaha questo capitolo pensate sta solo a metà, ho dovuto dividerlo perchè mi sono resa conto che altrimenti veniva davvero troppo lungo! La buona notizia è che domani è lunedì ma è anche Pasquetta quindi non devo lavorare e posso passare un pò di tempo a scrivere!
Vi lascio con una foto dei nostri carissimi fratelli Lightwood, saranno molto importanti nei prossimi capitoli! (N.b. Per chi non lo sapesse, sono i personaggi della serie tv "Shadowhunters")
Saluti,
Liz

   
 
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