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Autore: sissi04    01/04/2018    2 recensioni
La compagnia di Thorin Scudodiquercia è decisa a mettersi in viaggio verso la Montagna Solitaria, uccidere il drago Smaug e riprendersi la loro terra natia, ma avranno bisogno di due braccia in più.
E se la compagnia avesse un altro membro?
Tra nani testardi, orchi, elfi, amori nascenti o forse no e strane entità, riusciranno i nostri eroi a portare a termine la loro missione e ad uscirne tutti vivi?
Tenetevi forte, ci stiamo per calare nella Terra di Mezzo, in un avventura che cambierà la nostra vita!
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Compagnia di Thorin Scudodiquercia, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Altre due settimane passarono e il dì di Durin stava incombeva inevitabilmente su di loro, perdevano troppo tempo in quella cella dannata; ormai la speranza stava progressivamente abbandonando gli animi dei Nani.
Ma una notte Bilbo comparve dinanzi alle sbarre della cella del loro capo, portava grandi notizie:

 «Così pensi di riuscire a tirarci tutti fuori di qui?» chiese Thorin sospettoso, certo aveva imparato a fidarsi del piccolo Hobbit ma nella situazione in cui si trovavano la cosa più saggia da fare era diffidare di chiunque fosse al di là delle sbarre.
 «Come facciamo a sapere che non stai mentendo e non ti sei venduto agli elfi» rimarcò il tutto alzando un sopracciglio, le braccia incrociate sul petto.

 «Dovete fidarvi di me» non vi era menzogna negli occhi dello Hobbit, così il Nano si arrese ed accettò il piano che Bilbo gli propose.


Due sere dopo i Nani uscirono finalmente dalle loro celle, lo Hobbit aveva rubato le chiavi ed una ad una le sbarre di ferro che imprigionavano i suoi compagni furono aperte.
Li condusse per una scala, poi un’altra, un’altra ancora, un ponte, sempre più giù, fino alle cantine.

 «Perché ci hai portato qui, avevi detto che ci avresti fatto uscire» disse Fili visibilmente irritato, purtroppo per lui, o per fortuna, aveva man mano ereditato lo stesso carattere di suo zio Thorin.

 «Fidatevi di me, entrate nelle botti» disse gentile come sempre lo Hobbit, ma i Nani non erano dello stesso avviso.

 «Cosa? Entrare lì dentro?! No no no, tu sei matto» iniziarono a discutere tra di loro, cosa che fece tremare Bilbo fin nelle viscere al pensiero che gli Elfi potessero accorrere a tale baccano e scoprirli.
 «Fate come vi dice, entrate nelle botti» all’ordine di Thorin nessuno osò ribattere, un ad uno i Nani entrarono nelle botti, sporgendo poi la testa per ulteriori istruzioni.

 «E adesso?» domandò Bofur a nome di tutti
 «Trattenete il fiato» con queste parole il mezz’uomo tirò una lunga leva di legno aprendo un portellone nel pavimento, ed una ad una le botti rotolarono disordinatamente giù fino ad atterrare nell'acqua gelida del fiume.

Caddero in una piccola cascata, poi un’altra e un’altra ancora, bagnandosi dai piedi fino alle punte dei capelli; in lontananza scorsero un ponte in pietra bianca, la loro uscita.

 «Presto! Dobbiamo passare per di là» urlò Balin iniziando a remare più forte con le mani; alle loro spalle sentirono delle urla e proprio quando stavano per passare sotto il ponte i cancelli in ferro battuto si chiusero, bloccando loro il passaggio.

Sentirono i passi veloci di un Elfo che si dirigeva verso di loro poi, d’improvviso, udirono un corno e l’Elfo cadde morto in mezzo all’acqua.
 «Gli Orchi!» urlò Dwalin vedendo numerosi Orchi ripugnanti scavalcare come cavallette le mura bianche; dovevano passare ad ogni costo dalla parte opposta, dovevano scappare o per loro era finita.

Kili non se lo fece ripetere due volte dalla vocetta nel suo cuore, mentre i suoi compagni respingevano alla bel e meglio gli Orchi da dentro le botti, il giovane Nano si issò sul pontile in pietra, dirigendosi verso la leva che avrebbe permesso al cancello di lasciarli passare.
Schivando numerosi colpi da parte degli Orchi, si fece strada verso quella dannatissima leva ma mentre stava per afferrarla sentì un dolore acuto alla gamba destra; abbassò lo sguardo e vide che fonte di quel dolore non era altro che una freccia, nera come la notte.
Si accasciò a terra urlando per il dolore acuto che da li si stava propagando in tutto il corpo.

 «No Kili» sussurrò Thorin cercando di scorgere inutilmente il nipote da sotto il ponte; gli Orchi si stavano inesorabilmente avvicinando al Nano dai capelli corvini, dovevano fare presto.

Con un salto, Miriel uscì dalla sua botte, ripercorrendo la via intrapresa in precedenza dal nipote; arrivò da lui solo grazie all’intervento degli Elfi, arrivati sul luogo in numero maggiore, che colpivano e uccidevano gli Orchi senza pietà.

 «Kili, Kili ci sei? Riesci a sentirmi?» chinatasi all’altezza del Nano, aveva preso a scuoterlo con il cuore in gola
 «Sì sto bene, aiutami ad alzarmi» le rispose Kili con voce rauca dal dolore, appoggiandosi alle spalle della zia adottiva.

Dopo essersi messo in piedi si diresse velocemente verso la leva abbassandola, permettendo ai Nani di uscire.
 «Kili la freccia, non riuscirai ad entrare nella botte» constatò Miriel mentre la corrente portava via velocemente i loro compagni.
 «Non c’è tempo, forza salta!» le urlò di rimando il Nano, prendendole la mano e buttandosi nelle rispettive botti.

Al contatto con il bordo in legno, la freccia si spezzò, lasciando sfuggire a Kili un urlo che cercò tuttavia di attenuare.

Così le botti presero a scendere veloci lungo il fiume, a causa delle forti rapide, sbattendo contro le rocce ai margini e facendo bagnare i Nani fino al midollo; inoltre gli Orchi continuavano a seguirli lungo la riva, non risparmiandoli da continui attacchi.
Infatti quelle sudice creature, quando le armi non raggiungevano i Nani, si buttavano su di loro, in mezzo al fiume, cercando di ucciderli con morsi e colpi di coltellacci aguzzi.

Anche gli Elfi inseguivano la compagnia di Nani, uccidendo all’occorrenza anche gli Orchi.

Dopo l’ennesimo Orco a cui aveva tirato un pugno e poi buttato in acqua, Miriel si drizzò e riemerse dal suo barile, i capelli appiccicati al volto, sputacchiando un po' dell'acqua ingerita.
 «Da dove sono saltati fuori questi?! Non è possibile che ce ne siano così tanti!» esclamò preparandosi a difendersi ancora.

Man mano che gli Orchi cadevano i Nani entravano in possesso delle loro armi, usandole come meglio potevano per difendersi; Thorin, Dwalin e Gloin riuscirono anche a tagliare un tronco, su cui sostavano parecchi Orchi, che faceva da tramite tra le due rive.

Anche l’aiuto degli Elfi non era poco, infatti la loro mira era infallibile e decimavano molti nemici: per aiutarsi a colpire meglio, Legolas Verdefoglia saltò sui barili, atterrando su Dwalin e Gloin; piroettando, gli Orchi cadevano come foglie al vento sotto le sue frecce.

In un impulsivo gesto adrenalinico, Miriel saltò fuori dalla botte, atterrando sulla riva sinistra, pullulante di quelle orride creature; con calci, pugni e legnate in piena fronte riuscì a decimare quasi tutti gli Orchi che li si pararono davanti.

Corse per raggiungere la sua botte più avanti ma la strada le venne sbarrata da un energumeno nero e massiccio, con una mazza chiodata in mano la cui vista la fece deglutire a vuoto; si preparò per affrontarlo ma non ve ne fu bisogno, dal momento che una lunga freccia bianca trapassò il cranio della creatura, facendola stramazzare al suolo.

Si voltò appena in tempo per vedere Legolas figlio di Thranduil ancora con l’arco in mano; la guardava con un’espressione strana in volto ma non aveva tempo per questo.

Con un salto atterrò nuovamente dentro il suo barile, annaspando per rimanere a galla.
Non appena fu stabile, si girò verso l’Elfo ma quello non c’era più.


Arrivarono alla fine del fiume, dove le acque impetuose si gettavano in quelle calme del lago. Lentamente approdarono alla riva e senza aspettare oltre scoperchiarono quei dannati barili e uscirono grondanti d’acqua.

 «Mai più una cosa del genere, qualcuno mi aiuti, sono incastrata» disse Miriel, il cui fondoschiena era rimasto bloccato in un complicato intreccio con le gambe sul fondo del barile.
Thorin andò da lei, affondò le mani nella botte finché non le raggiunse la vita e senza apparente sforzo la sollevò completamente riappoggiandola a terra.

 «Grazie» diede un veloce abbracciò al Nano per poi dirigersi verso Kili, ora seduto su un tronco con Bofur e il fratello.

Chinandosi all’altezza della gamba, esaminò la ferita, sfiorandola lievemente con le mani sottili
 «Non è grave di per sé ma se la punta della freccia era avvelenata…» lasciò la frase in sospeso alzando lievemente il capo, incontrando gli occhi di Thorin, in piedi accanto a loro.

 «Non possiamo saperlo, dobbiamo trovare un modo per andarcene velocemente senza essere visti e raggiungere Pontelagolungo il più in fretta possibile» decretò Thorin pensieroso «Fategli una fasciatura e proseguiamo» aggiunse poi allontanandosi, andando a parlare con Dwalin.

Passarono alcuni minuti, i Nani si stavano riposando, cercando di asciugarsi come meglio potevano; in riva al fiume,  Miriel si strizzò i lunghi capelli bagnati fradici per poi togliersi gli stivali e scrollare l’acqua e i sassi che vi erano entrati.

Un sole pallido faceva a momenti capolino dalle spesse nuvole, ma nonostante ciò era freddo.

D’improvviso, mentre aveva casualmente posato gli occhi sull’acqua, notò un’ombra alle sue spalle troppo alta e massiccia per essere uno dei suoi compagni; veloce prese un sasso e lo scagliò contro di essa, ma una freccia lo intercettò a mezz’aria colpendolo e conficcandosi al suolo a pochi centimetri da Miriel.

Dwalin le si parò davanti con un bastone ma un’altra freccia lo colpì in pieno centro, rendendolo inutilizzabile; Kili cercò di imitare la zia ma fu fermato ancor prima di scagliare il masso.

 «Provateci di nuovo e siete morti» disse lo sconosciuto da una voce calda e profonda.





ANGOLO AUTORE: ecco a voi (con settimane di ritardo😓) il capitolo n° 15!
Scusatemi per il ritardo ma essendo stata via fino al 24 sera, il 25 non avevo ancora pronto il capitolo e ho avuto anche problemi relativi alla storia con altri autori, non sono riuscita ad aggiornare.
Spero comunque che il capitolo vi piaccia e che non abbia deluso le vostre aspettative!
Come al solito vi invito a lasciare una RECENSIONE per farmi sapere cosa ne pensate.
Ringrazio per le dolcissime recensioni al capitolo precedente:
-Lone_wolf_08♥️
-ThorinOakenshield♥️
-Kano_chan
 (ringraziamento specialissimo)♥️✨
Vi do appuntamento, se tutto va bene, per GIOVED
Ì 5 APRILE!
Un bacione😘
Sissi04

 

   
 
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