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Autore: Scythe_Master_Branwen    03/04/2018    1 recensioni
Summer Rose, Taiyang Xiao Long, Raven Branwen e Qrow Branwen formavano il Team STRQ, la più famosa squadra di Cacciatori di cui Remnant avesse memoria. Questa è la storia di come si sono incontrati, di come hanno legato tra loro, di come sono cresciuti insieme e di come si siano tragicamente separati.
Disclaimer: tutti i diritti su RWBY e sui personaggi qui presenti sono di proprietà della Rooster Teeth ciò nonostante, questa storia è di mia creazione e pertanto non è possibile riferirsi ad essa o usarla in altre opere senza la mia approvazione.
Detto questo, buona lettura!
Genere: Avventura, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Qrow Branwen, Raven Branwen, Summer Rose, Taiyang Xiao Long
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Qrow tirò in piedi Summer con il braccio con cui aveva interrotto la sua caduta -Come...- la ragazza sembrava stupita di vederlo -Perché sei sorpresa? Non sei venuta qui per cercare me?- domandò alzando un sopracciglio -No...cioè sì, io...aspetta, come sai che...- l’espressione sul volto di Summer passò dalla confusione alla rabbia nel giro di un attimo -Eri tu!!- esclamò dandogli uno spintone -Eri tu che mi stavi seguendo, non un Grimm!!- dovette trattenersi dall’esploderle a ridere in faccia per l’assurdità di quell’affermazione -Cosa? Un Grimm?!- la ragazza lo ignorò, spingendolo un’altra volta -Mi hai spaventato!! Pensavo sarei morta qui!!- dovette di nuovo trattenere una risata -Per un po’ d’acqua? Un bicchiere è più profondo di questa pozza- più lui parlava, più sembrava che la sua compagna si arrabbiasse -Sei un idiota!!- arrivò l’ennesimo spintone.
Per quanto Summer fosse più bassa di lui di almeno una ventina di centimetri e le sue spinte quasi non le sentisse, detestava che la gente lo toccasse.
Perse la pazienza: afferrò il polso destro della ragazza proprio mentre questa stava per spingerlo di nuovo -Finiscila- il suo tono divenne gelido e tagliente come l’acciaio della sua spada.

Si fermò, paralizzata da quello sguardo ammonitore; il ragazzo la lasciò andare -Vattene Summer, stai solo sprecando il tuo tempo- Qrow fece per girarsi, ma lei gli mise una mano su una spalla -Qrow, almeno ascolta quello che ho da dire- il suo compagno di squadra era immobile, come se la sua mano lo avesse bloccato sul posto -Senti, Raven ci ha raccontato di voi, della vostra infanzia- iniziò, decidendo di rischiare -Non è scesa nei dettagli, ma immagino che sia stato difficile e...doloroso per entrambi...non riesco a pensare che cosa abbiate dovuto passare- Qrow non si mosse di un millimetro -So che lo scherzo di Taiyang ti ha ferito, ma non puoi sparire così! Ora tu e Raven non siete più soli! Non dico che dobbiamo iniziare ad uscire tutti insieme o a passare ogni nostro momento libero gli uni con gli altri, ma possiamo essere amici! Buoni amici!- concluse con un sorriso.
Qrow si voltò lentamente a guardarla -Raven vi ha anche detto perché voglio che le persone mi stiano alla larga? Perché voglio stare da solo?- disse ad un tratto, la voce piena di malinconia e amarezza.
Quella domanda la prese in contropiede. Non sapeva come rispondere, ma il suo sguardo parlò per lei -Proprio come pensavo...tipico di Raven: ti spiega qualcosa senza darti gli elementi per capirla appieno- proseguì Qrow -Ho scoperto abbastanza presto la mia Semblance, prima ancora di Raven. Mentre lei può aprire portali per raggiungere persone a cui tiene, io…- fece una pausa, sedendosi sull’erba e sfiorando il pelo dell’acqua con le dita -io porto sfortuna a tutti quelli che mi stanno intorno- il suo sguardo era fisso sul laghetto, ma era distante, come se stesse pensando a qualcosa -Lo hai visto anche tu prima, quando ti è caduto lo Scroll...io lo vedo succedere da tutta una vita: la gamba di una sedia che si rompe, un ramo che ti cade in testa, un’arma che si inceppa...o peggio- sospirò -La mia stessa esistenza è un peso per chiunque mi stia intorno…non sai quante volte Raven stessa è stata messa in pericolo dalla mia Semblance...da me- quelle parole erano colme di dolore e Summer non poté fare a meno di provare una grande pena per il suo compagno; si sedette di fianco a lui -Qrow...mi dispiace...mi dispiace tanto...- gli si avvicinò un po’, indecisa sul che cosa fare: non conosceva ancora bene Qrow e temeva che se avesse detto qualcosa, avrebbe scatenato una reazione negativa nel ragazzo e non voleva questo, soprattutto ora che sembrava essersi aperto un po’ con lei.
Rimasero in quella posizione per un po’, il giovane con lo sguardo perso in chissà quale ricordo -Qrow- si girò a guardare il suo compagno -vorrei solo dirti che...adesso siamo un Team, perciò tu e Raven non dovrete più affrontare nulla da soli, che siano i Grimm o la tua Semblance, io e Taiyang ci saremo per voi...e per questo ti vorrei ringraziare- il ragazzo alzò un sopracciglio -Ringraziarmi? Per cosa?- lo fissò dritto negli occhi, sorridendo appena -Per avermi raccontato qualcosa di te-.

Rimase senza parole.
Quella ragazza lo aveva sorpreso.
Dopo che gli aveva detto della sua Semblance, non solo lei non sembrava minimamente turbata, ma anzi, era decisa a tutti i costi a stargli vicino.
-Beh, allora direi che è il momento di pareggiare i conti- disse con un sorrisetto malizioso -Che-che vuoi dire?- chiese Summer con aria interrogativa -Dico che adesso è il tuo turno di dirmi qualcosa su di te- la ragazza ridacchiò -Oh beh, da dove cominciare…- disse con un gesto teatrale -Ah! Ci sono! Dunque, avrò avuto dieci anni e...-.

La Mattina Dopo

-Taiyang svegliati!!- scosse il ragazzo per una spalla, senza che quello si muovesse.
Scelse la via più breve: con un calcio spinse giù il biondo dal letto -Ehi!- il giovane si tirò su di scatto, gli occhi ancora assonnati che la guardavano confusi -Ma che ti prende?!- esclamò irritato -Summer non è tornata, ecco che mi prende!- la stanchezza scomparve in un lampo dagli occhi di Taiyang -Cosa?!- il biondo si cambiò in un lampo, mentre lei pensava freneticamente ad ogni scenario possibile: Summer non era tornata, non li aveva contattati e di Qrow non c’era ancora traccia -Cosa pensi sia successo?- chiese Taiyang nervosamente -Non lo so...ma sto per scoprirlo- rispose, mettendosi il suo elmo e aprendo un portale che l’avrebbe portata dal fratello.
Stava per attraversarlo, quando Taiyang le mise una mano sul braccio -Non crederai che le sia...successo qualcosa- il ragazzo non finì la frase, ma sapeva a cosa stava pensando -No- “Sì” sperava con tutta sé stessa che non fosse successo niente e che Summer stesse bene, ma se non era ancora tornata, c’era la concreta possibilità che fosse accaduto qualcosa di brutto.
Entrò nel portale, seguita da Taiyang.

Aprì gli occhi, alzando un braccio per proteggerseli dalla luce del sole.
Si guardò intorno, rendendosi conto di essersi addormentato sulla riva del lago e lì di fianco a lui, con la testa appoggiata sul suo petto, c’era Summer Rose, ancora addormentata.
Si paralizzò, facendo mente locale e cercando di ricordare gli ultimi istanti della sera prima: avevano parlato per un po’, poi lui si era sdraiato a guardare le stelle sopra di loro e Summer aveva fatto lo stesso e probabilmente si erano addormentati.
Questo però, non spiegava perché lei avesse la testa appoggiata su di lui.
Non ricordava che si fossero sdraiati così vicini.
Non sapeva che fare: era la prima volta che gli succedeva una cosa del genere. Era la prima volta che lasciava avvicinare tanto una persona. Guardò per un momento la ragazza dai capelli rosso scuro, poi la svegliò -Spero di essere comodo come cuscino- disse piano con una punta di divertimento nella voce -Q-Qrow…dove...cosa...- Summer si tirò su lentamente, sbadigliando e strofinandosi gli occhi confusa -Ben svegliata piccoletta- la salutò, alzandosi in piedi e sciacquandosi la faccia con la fresca acqua del laghetto -Abbiamo...abbiamo dormito qui?- domandò la ragazza, alzandosi a sua volta e aggiustandosi il fondo del mantello.
Prima che potesse risponderle, una luce cremisi e il suono di un portale che si apriva lo distrassero; sua sorella avanzò lentamente, la maschera che le copriva il volto e una mano sull’impugnatura della spada -Non c’era bisogno di mettersi in alta uniforme- disse sarcasticamente alla sorella; quella ignorò la domanda -Qrow, dov’è Summer?- chiese bruscamente.
Si spostò leggermente di lato, lasciando che Raven e Taiyang, giunto in quel momento, vedessero una Summer mezza addormentata stiracchiarsi.
Il biondo tirò un sospiro di sollievo, mentre la sorella tolse la mano dall’elsa della Odachi -Allora stai bene- ringhiò la ragazza in direzione della loro leader -Perché, cosa pensavi fosse successo? Che l’avessi lasciata in pasto ad un branco di Grimm?- disse incrociando le braccia sul petto -Perché non hai chiamato come avevi detto?- Raven continuò, ignorandolo -Beh, per uno sfortunato caso, quando sono arrivata il mio Scroll è caduto e si è rotto- rispose la ragazza con gli occhi argentati.
Raven lo guardò di traverso, avendo capito cosa Summer intendesse con ‘sfortunato caso’ -L’importante è che stiate bene- disse con un sospiro, togliendosi la maschera e agganciandola alla cintura -Eri preoccupata per noi Raven? Che dolce- schernì sua sorella, che, arrossendo leggermente, si girò di scatto verso di lui -Certo che no! Ero preoccupata di come avremmo fatto io e Taiyang a giustificare non solo la tua scomparsa, ma anche la sua!- esclamò con un moto d’irritazione, indicando Summer.

Soffocò una risata, mentre, schiarendosi la gola, attirava l’attenzione dei suoi compagni -Ehi, non per disturbare questo commovente quadretto famigliare, maaa se non rientriamo alla Beacon adesso, perderemo l’inizio delle lezioni!- Taiyang si mise le mani nei capelli -Oh no! Verremo buttati fuori se è l’intero Team ad essere sparito!- Qrow ridacchiò, infilandosi una mano in tasca ed indicando con l’altra un punto davanti a sé -Siamo ad un paio di chilometri dalla scuola- si girarono tutti a guardare il fratello di Raven -Aspetta, mi stai dicendo che per tutto questo tempo eri a meno di venti minuti di cammino da noi?!- esclamò Taiyang -Questo vuol dire che siamo...- Qrow annuì, confermando i suoi sospetti -Esatto, la Foresta di Smeraldo- in quel momento avrebbe proprio voluto gettare Qrow in quel lago per quanto l’aveva fatta preoccupare, se non fosse che erano già in ritardo -Allora andiamo! Se partiamo subito, arriveremo in ritardo solo di qualche minuto!- disse, iniziando a correre nella direzione che gli aveva dato il fratello di Raven -Cosa ti fa pensare che io venga con voi?- disse Qrow, senza accennare a volersi muovere -Dopo tutti i guai che ci hai procurato questo è il minimo che tu possa fare, perciò, caro il mio Bad Luck Charm, ti consiglio vivamente di muoverti con le tue gambe prima che decida di trascinarti io- gli rispose ridendo e continuando a correre.
Dopo un attimo, Qrow era di fianco a lei, con Raven e Taiyang poco dietro di loro -Bad Luck Charm, eh? Questa non me l’aveva detta ancora nessuno- disse il ragazzo con un sorriso.
Sorrise a sua volta, usando la sua Semblance per superarlo.
Ora sentiva che erano una squadra.
Ora sarebbe andato tutto bene.

Era all’entrata della scuola, in attesa, ben attento a non essere visto.
D’improvviso, i quattro componenti del Team STRQ sbucarono da una delle strade laterali che conducevano alla Foresta di Smeraldo, correndo a perdifiato, diretti al portone d’ingresso -Non è corretto usare la tua Semblance per arrivare prima di noi!- esclamò Qrow diretto a Summer che era davanti a lui di qualche metro, mentre Raven e Taiyang arrancavano per tenere il passo con i loro compagni.
Ozpin, a debita distanza, sorrise osservando la scena.
Quindi Summer ci era riuscita. Aveva trovato Qrow e lo aveva convinto a tornare.
Fin dalla sua ‘scomparsa’, sapeva esattamente dove il fratello di Raven fosse, ma aveva preferito rimanere in disparte e lasciare che ad occuparsi della cosa fossero i ragazzi; del resto, come squadra, avevano delle grandissime potenzialità, ma dovevano prima consolidare il loro rapporto, capire che avevano bisogno gli uni degli altri e quella gli era sembrata una grande opportunità.
Non aveva avuto torto e la cosa lo rendeva ottimista per il futuro di quei quattro.
Sarebbero diventati grandi cacciatori.

   
 
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