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Autore: Nini1996    04/04/2018    1 recensioni
Mira Hader, giovane regina ribelle in fuga, viene abbattuta da un caccia imperiale e precipita sul pianeta Xirox.
Nonostante sopravviva all'impatto non riesce a mettersi in contatto con la ribellione e viene creduta morta.
Un anno e mezzo più tardi dopo un fortuito incontro con un gruppo di ribelli capitanato da Luke Skywalker e Wedge Antilles, viene salvata e portata alla base ribelle di Hoth.
Molti però non la considerano più una di loro ma una codarda che ha preferito scappare dal suo pianeta natale Jothe piuttosto che combattere. Mira però è decisa a riconquistare la loro fiducia provando a strappare Jothe e tutto il sistema di Huit dalla morsa dell'Impero, anche a costo della sua stessa vita. Ma non sarà sola...
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Han Solo, Luke Skywalker, Nuovo personaggio, Principessa Leia Organa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Mira Hader: regina, ribelle e Jedi'
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Il resto dei ribelli raggiunse Mira all'interno del suo palazzo, trovandola in piena conversazione con Ozzel.
La ragazza ringraziò ad uno ad uno i ribelli che avevano combattuto al suo fianco.
Ritrovò con non poca emozione l'ammiraglio Ackbar che aveva guidato con successo la battaglia aerea contro i tre incrociatori.
Salutò e ringraziò Han per il supporto dato dal Millennium Falcon, che come al solito si era fatto notare nel caos della battaglia.
Riconobbe con grande gioia Leia tra la folla ed andò a ringraziarla per tutto quello che aveva fatto per lei su Hoth.
In mezzo a tutto quel casino di persone che la ringraziavano o si complimentavano con lei Mira adocchiò Toiby e gli andò incontro felicissima.
Han le aveva riferito dell'idea che il balosar aveva avuto sul Millennium Falcon e di come era riuscito a fermare tutti i caccia in una volta sola. Non vedeva l'ora di ringraziarlo per quello che aveva fatto.

Lui se ne accorse e cercò di sgattaiolare via, ma Mira fu più veloce.
Lo afferrò per la manica della giacca e lo costrinse a fermarsi.
< Ti volevo ringraziare Toiby. Senza il tuo intervento i caccia nemici avrebbero causato delle grosse perdite alla flotta ribelle. Hai salvato la situazione. >
< Io non ho fatto niente... > si schermì lui.
Mira sorrise:< Hai salvato la battaglia e hai salvato me. Sei un eroe. >
Toiby abbassò lo sguardo. L'aveva tradita, come poteva accettare quei complimenti?

Non era un eroe, era solo un codardo che aveva cambiato idea all'ultimo momento.
La ragazza lo abbracciò:< Grazie. >
Il balosar rimase senza fiato e non replicò, quel gesto impulsivo e dolce l'aveva spiazzato.
La ragazza gli sorrise ancora una volta e si allontanò fra la folla festante.
< Sei arrossito, lo sai? > gli fece notare Misu.
< Eh? Forse un pochino... > replicò lui. In realtà sentiva le guance in fiamme e il cuore a mille.
Mentre la ragazza si preoccupava di salutare tutti le venne incontro una vecchia conoscenza.
< Sabine! > esclamò abbracciando la giovane mandaloriana.
< Sono così felice di rivederti! > commentò Mira:< Hai cambiato di nuovo taglio di capelli? >
< Sì. Adesso sono più corti e viola. Ti piacciono? >
< Molto! Devo ringraziarvi Sabine. Il Ghost oggi ha salvato più volte la situazione. Vi sarò per sempre debitrice. > fece Mira quasi commossa.
Sabine sorrise:< Dopo Lothal cosa vuoi che sia liberare Jothe! >
La ragazza scoppiò a ridere.
Le due passarono il resto della giornata assieme discutendo del tempo passato e di quello che era successo durante l'assenza della ragazza.
Nel frattempo i ribelli si occuparono della popolazione locale rimasta coinvolta nell'attacco alla capitale. Sotto disposizione delle stessa Mira coloro che non avevano un tetto sulla testa vennero subito sistemati nei quartieri dell'esercito imperiale.
Le poche truppe imperiali rimaste vennero invece rinchiuse alle prigioni assieme alla regina Guirala, che al contrario di Toiori si era solo rotta un braccio nella caduta.
Inoltre Mira ordinò a Jannael di preparare un ottima cena come ringraziamento per tutti coloro che le avevano permesso di riconquistare la capitale.
Lentamente il palazzo si svuotò e rimasero solo in pochi nella stanza con la giovane regina.
< Vieni con me Mira. C'è ancora qualcuno che devi salutare. > disse a un certo punto Sabine invitando anche Misu a seguirla.
Sabine condusse la ragazza fino a una stanza più piccola, decorata con del marmo blu.
< Perdonami mia piccola regina se non sono venuto subito a salutarti. Zeb aveva bisogno di una mano con gli sfollati e allora ho fatto tardi. >
Nith in braccio a Misu allungò le manine e disse:< Papà! >
< ALEXSANDR! > gridò Mira in lacrime stringendolo forte.
< Mia dolce piccola regina...mia dolce piccola Mira... > fece lui singhiozzando forte.
Era incredibile. Si erano finalmente incontrati dopo più di un anno e mezzo.
Per tutto quel tempo Kallus l'aveva creduta morta e invece eccola lì, fra le sue braccia.
Mira non riusciva a contenere le lacrime che sgorgavano come un fiume in piena dai suoi occhi.
Non sapeva cosa stava provando in quel preciso momento.
Felicità, un immensa felicità, ma con un retrogusto amaro pensando alla fine che aveva fatto zia Agmid, la donna che Alexsandr amava di più al mondo.
Mira si strinse ancora di più a lui sperando che quel momento non finisse mai.
I due si divisero dopo parecchio tempo.
Mira pulì con la manica della camicia le grosse lacrime che ancora uscivano dagli occhi di Alexsandr.
Lui le baciò la fronte:< Mi sei mancata tanto Mira. Credevo di non rivederti più. Tu e il piccolo Nithan. >
La ragazza sorrise fra le lacrime e si voltò.
Anche Misu si era commossa mentre Nith sgambettava per raggiungere Mira.
Mira lo prese in braccio e lo diede a Kallus.
< Ecco il tuo papà Nith. >
Il piccolo fece a suo padre un sorriso sdentato. Alexsandr si commosse ancor più di prima.
< Era solo un fagottino quando l'ho visto l'ultima volta. Guardalo adesso, è così cresciuto! Ha gli occhi di Agmid. >
< E i tuoi capelli chiari. >
Lui annuì piangendo come una fontana.
Nith si abituò subito al padre tanto da farsi coccolare come un bambolotto, poi stanco per la lunga giornata trascorsa si addormentò.
La serata si concluse in allegria, con la grande cena preparata per l'esercito ribelle.
Nella sua stessa tavolata sedevano tutti i membri del Ghost, Han, Leia, l'ammiraglio Ackbar, Koila, Wedge, Luke, Kallus, Mart e Misu.
Mira si divertì come non faceva da tempo. Si sentiva a casa e parte di una grande famiglia.
Toiby osservava il tutto da lontano, nascosto da una colonna.
< Come mai siete tutto solo invece che al tavolo assieme alla regina? > domandò una voce dietro di lui.
Toiby sobbalzò. Era Shieela, anche lei era rimasta ad osservare i festeggiamenti da lontano.
< Siete piuttosto silenziosa signora. Mi avete fatto venire un colpo. > fece lui.
Shieela rise piano nel suo lunghissimo abito blu attillato.
< Allora? Come mai non siete laggiù assieme alla vera regina di Jothe? Non siete forse Toiby, il balosar che ha avuto quella geniale idea per abbattere i caccia? >
< È una lunga storia, eppoi non vorrei rovinare la festa. >
< E perché? Avete salvato la battaglia, siete un eroe. Lo dicono tutti. >
< Non dite così... Non ho fatto niente di eccezionale. >
La twi'lek sorrise seducente:< Voi siete troppo duro con voi stesso Toiby. >
< Dite quello che volete ma non riuscirete a convincermi a sedermi al tavolo con Gerdami-, con Mira. Sono solo un balosar, non merito tutto questo e non sono un eroe. La parola eroe e balosar non stanno bene vicine. >
Shieela sorrise ancora una volta e lo prese per mano:< A me piacciono gli eroi umili e anche i balosar. >
Toiby arrossì di vergogna:< In che senso signora?! >
< In tutti i sensi. E chiamami Shieela. > gli disse trascinandolo in una stanza e chiudendo dietro di se la porta.
Quando la festa finì Mira si ritirò nella stanza che era stata preparata per lei. Fortunatamente la regina Guirala non aveva toccato i suoi appartamenti preferendo dormire nell'altra ala del palazzo, perciò era rimasto tutto intatto. Impolverato ma intatto.
Nel corridoio incontrò Toiby intento a fumare una sigaretta.
< Oh. Ecco dov'eri. Ti aspettavo al tavolo, ti avevo riservato il posto vicino a Han. Tutti volevano conoscere l'eroe del giorno, ma non ti sei fatto vedere. Non ti facevo così timidino. > sorrise Mira.
Il balosar sorrise a metà e tornò ad aspirare il fumo della sigaretta come se fosse un calmante.
< C'è qualcosa che non va? > domandò lei preoccupata.
Toiby scosse la testa:< Va tutto benissimo. Sono solo un po' stanco. Questa giornata è stata davvero stressante. >
Lei fu d'accordo.
< Allora buonanotte. > disse Mira con un sorriso. Poi tirò fuori le chiavi e aprì una porta poco più in là.
Toiby scosse la testa e gettò a terra l'ennesima sigaretta.
< Che cosa ne sto facendo della mia vita? > si domandò mentre gli occhi si riempivano di calde lacrime.

   
 
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