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Autore: lmpaoli94    04/04/2018    1 recensioni
Anno 2500
Il mondo che tutti noi conosciamo non esiste più.
Una nuova forza se n’è impossessata.
Nuove creature e nuovi esseri viventi regnano su questo mondo.
Ma mentre la maggior parte delle creature vive e regna in totale pace e prosperità, nella Terra di Airda, succede il contrario.
Numerose guerre e scontri tra popoli diversi tra di loro, non facevano altro che minare una pace che non riesce mai a durare.
Chi potrebbe evitare tutto ciò?
La speranza era riposta in cinque creature diverse tra di loro.
Ognuno con la propria storia.
Ognuno con il proprio onore.
Sarebbero riusciti a far ritrovare la pace in una terra disgraziata come quella di Airda?
Una spada per sguarnirla, una spada per brandirla, e con essa, liberare il mondo dei mortali.
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Re Urbaz ci raccontò dall’inizio alla fine tutto quello che era successo.
«Vorreste dirmi che Aramenzis è venuto qui da voi per pretendere la spada di Adimir?»
«Esatto. E io non ho voluto accettare.»
«Avete fatto bene> replicò Harry.
«Ditemi, secondo voi ci riproverà?»
Liam lo guardava in modo serio.
«Voglio essere franco con voi, maestà… Potrebbe tornare. Soprattutto sapendo che, con tutto il rispetto, non siete un avversario alla sua portata. Potrebbe uccidervi in qualsiasi momento.»
«Capisco. Quindi sarebbe meglio se qualcuno di voi cinque mi proteggesse?»
«Io avrei un’altra idea migliore…»
«E sarebbe?»
«La spada di Adimir deve venire con noi.»
«Cosa? State scherzando, vero?»
«Mai stato più serio in vita mia. È per il vostro bene, maestà. Vostro e di tutti gli abitanti.»
«Ah proposito, Liam… Ma gli abitanti? Come stanno?»
«Sono tornati alla normalità, Niall. Avevi ragione tu. Erano sotto l’effetto di una potente ipnosi.»
«Immaginavo…»
«Tornando a noi, maestà…»
«No! Non accetterò mai!»
«Siate comprensivo e ascoltatemi…»
«Nessuna razza di Airda può impugnare la spada di Adimir, a meno che un adimiriano coraggioso dal cuore puro non la prenda con sé.»
«Maestà, credo proprio che qui ne abbiamo uno…»
Harry naturalmente si riferiva a Niall.
«Anche se Niall è un guerriero forte e coraggioso, non può portarsi un simile fardello sulle spalle.»
«E perché no? Credete che io non sia in grado?»
«Non lo so… è solo che…»
«Maestà, decidete subito: o la vostra vita, o la spada lascerà questo posto.»
«Come potete dare a Niall una simile responsabilità? E se non se la sentisse?»
«Non preoccupatevi, maestà. Sono cosciente delle mie azioni. Riuscirò a portare con me la spada di Adimir.»
Re Urbaz non sapeva cosa fare.
La sua spada sarebbe andata ad un coraggioso adimiriano, ma che cosa ne sarebbe stato di Adimir? Sarebbe stata libera come diceva lo stregone Liam?
«E sia. Prendetela pure. Io non ne voglio più sapere.»
Re Urbaz aveva lo sguardo sconsolato.
Gli veniva sottratto il suo più grande tesoro.
Un tesoro che aveva custodito per tutta la vita.
«Non rendeteci le cose ancora più difficili, maestà.»
«Promettetemi che mi proteggerete. Anche se sarete lontani da qui.»
«Vi prometto, a nome di tutti, che godrà della migliore protezione che qualunque essere vivente abbia mai ricevuto.»
 
 
Liam era stato di parola.
Aveva fatto su tutto il territorio dell’Isola di Adimir un incantesimo scaccia invasori.
«Siamo sicuri che il vostro incantesimo funzionerà?»
«Guerriero Zayn, io non ho mai messo in dubbio la vostra forza e la vostra tenacia. Perché mettete in dubbio il mio sapere magico?»
«Mi dispiace stregone Liam, non volevo. È solo che…»
«Da quando in qua ti stanno a cuore le sorti degli adimiriani?»
«Da quando ho fatto amicizia con il nostro guerriero prediletto.»
«Già. Niall fa a tutti questo effetto, non trovate?»
«Sì esatto.»
«Stregone Liam, dove ci stiamo dirigendo?»
«Stiamo tornando verso Airda, e precisamente, verso le montagne di Erin.»
«Cosa? Torniamo a casa vostra?»
«Esatto, Louis. Devo fare visita ai miei avi. Devo parlargli del cambiamento di Aramenzis.»
 
 
Il tragitto in mare della compagnia fu abbastanza movimentato.
Raffiche di vento rendevano il mare burrascoso e la navigazione molto complicata.»
«Che cosa facciamo?! È come se le onde ci volessero impedire di proseguire oltre!» gridò Niall per farsi sentire da tutti.
«Continuate a remare! Remate! Dobbiamo raggiungere le montagne!»
Ma questo fu impossibile.
Almeno per via mare.
Ad un certo punto, la forza del vento causò una grandissima onda anomala che fece rovesciare la nave della compagnia.
I cinque guerrieri si dispersero tutti in mare, mentre le loro grida di aiuto venivano soffocate dalla tempesta incessante.
Quando la tempesta finì, i cinque naufraghi si ritrovarono su una piccola spiaggia.
Ma non era la spiaggia dell’Isola di Adimir.
E non erano nemmeno arrivati alla Catena montuosa di Erin.
«Maestro, ma dove siamo?»
Liam si guardò intorno.
Non gli sembrava vero.
Era già stato in quel posto.
Un posto che gli rievocava brutti ricordi.
«Siamo dinanzi alla foresta di Fanvrom…»
«Alla foresta di Fanvrom?»
«Sì, Niall. Hai capito bene.»
«Dobbiamo tornare immediatamente indietro.»
«E come faremo, scusa? La nave è completamente distrutta. E non credo che tu voglia attraversare il fiume nuotando, vero?»
«Quella foresta… Non ha fatto altro che portarti problemi.»
«Ti ringrazio della tua preoccupazione, giovane Niall… Ormai sono passati molti anni. So come fronteggiarla. E se rimarremo uniti, non ci capiterà niente di male.»
«Ne sei sicuro?»
«È l’unica via che possiamo prendere. Purtroppo non ce ne sono altre.»
«E sia, allora.»
«Che cosa state confabulando, voi due?» domandò Louis.
«Possiamo proseguire? O ci fermiamo per uno spuntino?» domandò invece Zayn.
«No, è meglio proseguire immediatamente. Questo posto non mi piace per niente.»
Tutti notarono il cambiamento d’umore repentino di Liam e Niall.
Di sicuro nascondevano qualcosa, ma non l’avrebbero mai detto ai loro compagni.
«Sei preoccupato, Niall?»
«Un pochino. Questo posto mi mette i brividi, Harry.»
«La vuoi sapere una cosa, ragazzo? Non sei l’unico… E adesso, in marcia!»
 
 
La foresta era come Liam se la ricordava: buia, misteriosa e fitta.
I versi degli animali facevano cornice a quella tetra atmosfera.
Quali insidie avrebbero incontrato?
«Quanto è grande questa foresta, stregone Liam?»
«Non so dirvelo con certezza. Posso solo dirvi che sbucheremo nella valle di Halandryr.»
«La valle di Halandryr? La valle maledetta dove gli Urum – Rei si riproducono?»
«Esatto. Proprio quella.»
«Come possiamo aggirarla?» domandò Niall.
«Non possiamo ragazzo. La valle di Halandryl è la più grande distesa di tutta Airda. Dobbiamo per forza passarci in mezzo. Spero che il signore ce la mandi buona.»
La compagnia non aveva mai visto Liam così preoccupato.
Passare per quelle terre gli incuteva un certo timore che Niall, Zayn, Louis e Harry non riuscivano neanche ad immaginarsi.
I rumori strani e misteriosi non facevano altro che aumentare ogni volta che i guerrieri si inoltravano sempre di più nella foresta.
«Stregone Liam, credi che gli altri debbano sapere…»
«Credo che non sia il momento, Niall. Aspetterò un po’. Ma spero vivamente di non incontrarlo.»
«È da quando siamo entrati qua dentro che parlate fitto fitto. Ci spiegate cosa vi state dicendo?»
All’improvviso, un boato scosse completamente tutta la foresta.
«Che cosa è stato?!»
Alla fine, Liam dovette arrendersi all’idea che avrebbe rivisto Dunvor.
«Lui è qui…»
Lo spirito della foresta si mostrò alla compagnia.
«E questo fantasma cosa vuole da noi?»
«Tranquilli. Se vi comportate bene, non vi farà nulla di male.»
«Cosa? Voi lo conoscete?» domandò Zayn con tono risoluto.
«È una lunga storia…»
«Stregone Liam. Quanto tempo…»
«Già sono passati precisamente novantaquattro anni.»
«Un bel lasso di tempo, non trovi? Da quando te ne sei andato, nessuno è più riuscito a tenermi testa.»
«Facci passare, Dunvor. Non abbiamo tempo da perdere.»
«Non capisci che non sei nel luogo adatto per dare ordini? Vuoi commettere l’errore come quegli stupidi degli Urum – Rei?»
«Che cosa gli è accaduto?»
«Non credevo che ti interessasse saperlo, visto che sono tuoi nemici. Hai paura di fare la stessa fine? Tranquillo, non sono così cattivo come pensi…»
Liam lo fissava con sguardo torvo e pieno di collera.
«Dov’è che state andando di bello?»
«Perché vuoi saperlo?»
«Per fare quattro chiacchere amichevoli, mio caro stregone.»
«Di amichevole in te non c’è proprio niente, Dunvor.»
«Accidenti! Come sei cattivo. Io sto cercando di rimediare al nostro ultimo incontro e tu mi tratti così?»
«Scusa. Non so trattare con riguardo chi ha quasi tentato di farmi fuori.»
«Cambiando discorso, ho saputo che vuoi salvare la terra di Airda…»
«E con questo? Vuoi fare parte della nostra compagnia?»
«No grazie, non ci tengo… Comunque sei il primo in assoluto che si preoccupa di risanare la vita di questa Terra e riunire tutte le popolazioni divise.»
«Dobbiamo combattere contro gli Urum- Rei. E ho bisogno di più alleati possibili per poterli sconfiggere.»
«Sono sicuro che uno stregone forte come te riesca a fronteggiarli da solo.»
Liam lo guardava con sguardo allibito.
«Ma cosa hai mangiato stamattina a colazione? Pane e complimenti?»
«Anche se sono uno spirito solo che vaga per tutta la foresta, anch’io ho un cuore. E soprattutto so riconoscere chi sono i guerrieri che valgono e quelli che invece no… Prendiamo ad esempio gli Urum – Rei… Loro sono le creature più mostruose che io abbia mai incontrato. E ti assicuro che ne ho incontrate molte…»
«Mi vuoi dire che fine hanno fatto senza perdere altro tempo?»
«Sono stati presi in “custodia” dalla foresta. E non usciranno mai più vivi di qui, te l’assicuro… Credo che questa cosa ti potrebbe rallegrare se solo tu ti fidassi…»
«Spero solo che tu non mi menta…»
«Perché dovrei farlo?»
«Non saprei proprio…»
«Comunque vai pure senza problemi. Non vorrei che tu perdessi altro tempo per colpa mia…»
«Ti ringrazio, Dunvor.»
Mentre la compagnia riprendeva il cammino, Liam si fermò accanto allo spirito di Dunvor per chiedergli un favore.
«Magari se da questa foresta passassero altri Urum – Rei…»
«Tranquillo. Farò in modo che non accada.»
«Molto bene. Ti ringrazio, Dunvor.»
«Dovere, stregone Liam.»
E detto questo, la compagnia di Erendryl lasciò definitivamente la foresta per immergersi nella vastissima Valle di Halandryr.
   
 
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