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Autore: Myra11    05/04/2018    1 recensioni
Nyx Ulric.
Amico, Generale, Marito, Padre.
Immortale.
500 anni dopo la fine della sua famiglia, Nyx Ulric ritorna ad aiutare la città che ha promesso di proteggere.
Ma non tutti sono coloro che sembrano, e non tutti devono essere protetti.
E Nyx deve ricordare che la luce più intensa genera le ombre più profonde.
[Sequel di Dancing With Your Ghost, ambientata subito dopo la fine.]
Genere: Avventura, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bahamut, Nyx Ulric, Sorpresa
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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 CAPITOLO 12
 
«Cosa…cosa pensi che voglia fare?» Domandò, sentendo l’angoscia stringerle il cuore.
Lucian, davanti a lei, distese le gambe sotto al tavolo. «Se Nyx è davvero come le leggende lo dipingono, qualche follia.»
Emilia si morse il labbro, osservando il padre di sott’occhio, e le sembrò stanco, e pentito, e solo.
«Il Cristallo…gli sta facendo…quello?»
Il veterano annuì. «Immagino. L’ultima volta che ho visto il Cristallo sembrava che sanguinasse. Non so che legame ci sia tra Bahamut, Nyx e quella pietra, ma Marcus l’ha usata per ferirli, e ne ha sfruttato il potere per separarli.»
«Dobbiamo aiutarlo.» Sentenziò la giovane donna, e la sua dichiarazione fece inarcare un sopracciglio al padre. «Tu non vai da nessuna parte. Se ti getti a capofitto in una città che forse non vedrà la luce dell’alba di domani tutto ciò che ho fatto sarà stato inutile.»
Quella paternale fece accigliare Emilia, che incrociò le braccia al petto. «Il tempo in cui potevi ordinarmi cosa fare te lo sei perso da un pezzo.»
Lucian sospirò a quel rimprovero. «Lo so.» Confessò. «Allora promettimi una cosa almeno, vuoi?»
Dopo che le ebbe annuito, Lucian sorrise, e fu quel sorriso che era solo per lei, come se condividessero un segreto importante.
«Promettimi che mi permetterai di aiutarti.»
Aveva scelto accuratamente le parole, per non denigrare l’abilità della figlia, per non soffocarla troppo con la sua presenza, e funzionò; Emilia gli sorrise e allungò una mano sulla sua.
«Va bene…papà.»
«Bene. Ora che avete finito, muoviamoci.»
«Nyx! La smetti di comparire così a cas…oh.» Le si smorzò la voce mentre osservava l’uomo appoggiato alla colonna.
Indossava un’uniforme nera e argento, decorata con i simboli della casa reale e della dea.
La pelliccia e la stoffa sulle braccia erano come ogni cose che veniva da lui: sue in ogni dettaglio, come se cantassero la sua storia, e là, a muoversi lente nel vento, le due lunghe strisce viola completavano quel quadro così insolito.
«Sembra che tu abbia visto un fantasma.»  Commentò lui con un sorriso divertito, e lei scosse la testa, schiarendosi le idee. «No, è che sembri…wow.»
Con una breve risata, Nyx si prodigò nella parodia di un inchino. «Lo prendo come un complimento. Ora veramente, andiamo.»
«Va bene.»
«Lucian, vieni con me. Dobbiamo parlare.»
Mentre li osservava allontanarsi, Emilia trovò la descrizione che cercava.
Nyx sembrava inarrestabile, e lontano.
Sollevò lo sguardo nel cielo, e senza nemmeno sapere perché sentì la gola stringersi dolorosamente.
Lontano, e arcano.
Come la luna.
 

 
Tornare fu come un tuffo nel passato.
Da lontano, la città era sempre uguale, sempre luminosa e invitante.
Ma lui sapeva, sapeva dell’oscurità che strisciava per le strade.
Abbassò lo sguardo sull’anello che gli scintillava all’anulare, e poi strinse la mano.
L’ultima volta lei era stata al suo fianco, gli aveva dato uno scopo, qualcosa per cui lottare, qualcuno da cui tornare.
Chiuse gli occhi, e il suo viso si dipinse nel buio, esausta e insanguinata di fronte a lui.
«Sposami.»
«Sopravvivi.»
Per cosa sopravviveva, ora che nemmeno la dea era con lui?
La risposta era semplice, pensò, perché era la stessa di sempre, la stessa che l’aveva mosso nei secoli.
«Nyx! Abbiamo una via d’entrata!»
La voce di Lucian lo riportò alla realtà.
Incrociò il suo sguardo, e quello di Emilia, perfino quello della madre.
«Perfetto. Andate, trovate il re e il principe.»
Un cenno di assenso, e poi l’auto partì senza esitazione sul punto.
Nyx la osservò allontanarsi mentre il sole sorgeva.
Si alzò in volo, e  la carezza del sole lo fece sorridere.
L’alba di un nuovo giorno.
Ecco per cosa lottava.

  

Note dell'autore:
capitolo molto molto breve XD ma è uno degli ultimi di "attesa" si può dire, quindi ho voluto tagliarlo qui, con il pensiero di Nyx che ricorda che lotta per il futuro, come ha sempre fatto x3 A presto, con un capitolo più lungo, promesso xD
  
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