Il fante di cuori e la dama di picche
Le
beau valet de coeur et la dame de pique
Causent sinistrement
de
leurs amours défunts
Il
bel fante di cuori e la regina di picche
chiacchierano
sinistramente
dei loro amori defunti
LXXV – Spleen (Charles Baudelaire)
Sala comune di Gryffindor, 10 aprile 1978.
“Lily?”
La
ragazza non si voltò, né diede segno di aver sentito il
suo nome.
Le si avvicinò, camminando a piedi nudi sulle
assi di legno. “Lily” Ripeté, sedendosi di fronte
a lei.
“Cosa vuoi?” La sua voce non era aggressiva, ma
stanca, distante.
Sirius la osservò, in silenzio.
Le
gambe piegate, il pigiama a righe sottili, i capelli in disordine che
le scendevano sulle spalle.
E gli occhi.
Arrossati, gonfi,
ancora più trasparenti.
“Non riesci a dormire neanche
tu?”
Lily cercò di sorridere. “So cosa vuoi
chiedermi” Disse. “Ho pianto, se ci tieni a
saperlo”
“Cos'è successo?”
“Nulla”
Scosse il capo, senza convinzione. “Sono solo...”
“Stanca?”
Sirius cercò di contenere l'ironia, che trapelò
comunque da quell'unica parola. “Sono anni che mi dici che sono
un coglione, e probabilmente è vero. Però riesco a
capire quando una persona sta male, non pensare di fregarmi”
“Ti
stai sbagliando” Ribatté, con freddezza. “Se vedi
tragedie anche dove non ci sono è un problema tuo”
“Scusami,
non volevo offenderti”
“Non l'hai fatto” Si
alzò, sistemandosi la maglietta stropicciata. “Buonanotte,
Sirius”
Aveva già raggiunto le scale del dormitorio,
quando la voce dell'amico la raggiunse.
“E' tua questa?”
Si
voltò, e vide che fra le dita reggeva un foglio, su cui erano
tracciate poche righe con una grafia netta e spigolosa. Lily tornò
indietro a rapidi passi, togliendogliela di mano con rabbia.
La
lettera si strappò, e il rumore secco prodotto dalla carta
sembrò scuoterla. La lasciò cadere, come se
all'improvviso non fosse più importante.
“L'hai
letta?” Domandò, con un sussurro spaventato.
Sirius
non accennò a muoversi. “Mi è bastata
l'intestazione, non ho avuto bisogno di proseguire”
“E'
divertente” Sospirò, prima di riprendere a parlare. “Non
ho paura di schiantare un bestione ignorante come McNair, ma mi
ritrovo a piangere perché mia sorella mi crede una pazza.
E'... divertente,
vero?”
“Lily”
“Risparmiami i soliti
commenti pietosi, per favore. Mi bastano quelli delle mie amiche”
Rise, con voce metallica, aspra. “La povera Caposcuola dal
passato doloroso”
“Sfogarti ti farebbe stare
meglio”
“Sfogarmi con
te?
Senza offesa, ma non sei famoso per essere un bravo
ascoltatore”
“Forse perché nessuno mi ha mai
messo alla prova”
“Non potresti capire comunque”
Il labbro inferiore iniziò a tremare, come se non riuscisse a
controllare la frustrazione. “Quando Petunia mi scrive solo per
ribadire che non siamo più parenti... Quando mi ignora anche
se siamo nella stessa stanza...” Strinse i pugni, pallida e
furente. “L'ho odiata così tanto che mi sono ridotta al
suo stesso livello. Anch'io
ho
sperato che non ci fossimo mai conosciute”
Sirius,
finalmente, si alzò, e le posò le mani sulle spalle.
Sembravano incredibilmente piccole e ossute, sotto ai suoi palmi.
L'abbracciò, senza quasi osare stringerla. “Io ti
capisco”
Lei non si ritrasse. “Non credo”
Mormorò, le labbra che si muovevano vicine all'orecchio di
Sirius. “Non c'è riuscita Mary, né Alice o
Severus. Neanche James” Si mosse appena, portandosi più
vicina al ragazzo. “Si sforza sempre, davvero, ma per lui è
tutto così facile. Così...”
“Io ti
capisco” Ripeté Sirius. “Non dimenticarti chi
sono, Evans”
“E chi saresti, Black?”
“Sono
un purosangue che è scappato di casa, che è stato
rinnegato e cancellato dall'arazzo di famiglia, e che non vede i suoi
genitori e suo fratello da quasi due anni” Si separò da
lei, gli occhi velati di malinconia. “Ecco chi sono. Se non ci
fossero James, Remus e Peter sarei completamente solo”
Lily
abbassò lo sguardo. “Grazie”
“Chi
l'avrebbe detto che abbiamo qualcosa in comune...” Sul viso di
Sirius si dipinse la collaudata espressione da Marauder. “Io no
di certo, visto che sei una secchiona petulante”
A quelle
parole, Lily scoppiò a ridere. “Sai, sei davvero il
fante di cuori” Osservò, senza celare la sfumatura
melanconica che era affiorata nella sua voce. “Riesci ad
affascinare tutti”
“Tutti tranne te”
“E'
quello che mi piace credere” Gli si avvicinò di nuovo,
senza tuttavia sfiorarlo. “E' quello che devo
credere”
“Perché?”
“L'hai
detto anche tu. Perché sono la regina, e James è il
re”
“Sai, penso di essermi sbagliato, quella sera”
Sirius lasciò che la sua mente ritornasse a quel momento di
quasi due mesi prima.
Rievocò l'immagine di Lily mentre
radunava le carte, e poi in punta di piedi sul gradino, con il
maglione di James addosso e un'espressione che mai era tornata ad
abitare i suoi occhi chiari.
Tu che carta sei?
Poi
quel contatto, quasi un'illusione nella sua brevità.
Lei
che tornava in Sala Comune, scendendo le scale senza fretta, e quelle
settimane che erano trascorse in una quiete che l'aveva sorpreso.
“I
cuori non vanno bene per te”
“No?”
“No”
Fece un cenno di diniego. “Sono troppo banali. Meglio le
picche, per esempio” Sollevò una mano, fino ad
incontrare una ciocca di capelli ramati. “Sei la donna di
picche, da questo momento”
“E' tardi per cambiare”
Lily lasciò che Sirius le sistemasse i capelli dietro
l'orecchio, e che facesse scivolare il dito lungo la mandibola, con
lentezza.
“Anche se hai solo diciotto anni?”
“Ho
fatto la mia scelta”
Il ragazzo sorrise. “Non potresti
essere la donna di picche almeno per me?”
Lily gli spostò
la mano, stringendola fra le sue. “Faresti meglio a lasciarmi
andare. In fondo non c'è mai stato niente fra di noi”
“E'
per questo che non ci riesco, Evans” Si piegò su di lei,
sfiorandole le labbra.
Tu che carta sei?
“Perché
non è mai iniziata”
“Forse era scritto nelle
carte, Sirius”
Si allontanò, lasciando i resti della
lettera di Petunia sparsi sul pavimento.
* * * * *
NOTE
Era
da un po' di tempo che volevo scrivere il seguito di “Lily &
the jack of hearts”, fic che è apparsa sui lidi EFPiani
secoli fa (precisamente il 3 dicembre 2007, qui).
Mi
stupisco sempre per le recensioni che ha ricevuto quella storia, ben
18... Innanzitutto, quindi, volevo ringraziare tutte le persone che
mi hanno lasciato un commento, mi hanno fatto davvero piacere.
Grazie, grazie e ancora grazie! *__*
Questa specie di seconda
parte, inutile dirlo, non mi convince molto. Però, quando ho
scovato quella meravigliosa citazione in una delle poesie di
Baudelaire ho pensato che fosse perfetta per Lily e Sirius. Dovevo
postarla, insomma XD
Ogni tipo di recensione è, ovviamente,
gradita, positiva o negativa che sia.
Alla prossima!
Flea