Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja
Segui la storia  |       
Autore: Meramadia94    18/04/2018    2 recensioni
Sarah e i suoi fratelli, nel disperato tentativo di salvare il loro maestro, sono stati spediti in un'altra galassia, popolata da alieni e si troveranno in mezzo ad una terribile guerra. Si apre così una nuova serie di avventure in cui verrà concesso loro il grande privilegio di sapere se nell'universo esistono altre forme di vita e capire una volta per tutte che c'è un' unica, grande distinzione tra gli esseri viventi: buoni e cattivi.
Genere: Angst, Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leonardo Hamato, Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello, Splinter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~Dire che le cose si erano messe male era un eufemismo: Mik e Zog erano impegnati a lottare sul molo con i soldati del Clan del Piede, mentre sul ponte del cargo, Raph, Splinter e Leo erano occupati con Hun e tre guardie d'Elite.
Gli unici a non aver ancora avuto problemi, erano Sarah e Donatello, che stavano per l'appunto mettendo le mani sui macchinari di controllo per iniziare a lavorare sul loro... piccolo progetto.
Zog e Mik riuscirono a sbaragliare i loro avversari e a togliere tutti gli ormeggi, e durante la battaglia, Splinter riuscì a far partire la nave, dando così il segnale ai due sotto coperta.
- Perfetto...- fece Don sistemando le ultime due cose - abbiamo circa mezz'ora prima che questa bagnarola s'illumini come il cielo la notte di Capodanno.-
- Ehm....- fece Sarah indicando al fratello i ninja che li avevano raggiunto - non sarà così semplice...-
- Leo?- fece Don alla radio - qui abbiamo un problema! E grosso pure!-
Leo dal canto suo era diventato pallido come un cencio appena lavato nel vedere che Hun era riuscito a catturare ed incatenare Splinter.
- Non dirlo a me, Don...-
...
...
...
- Hun...- fece Raph - se ti azzardi a torcergli anche un solo capello... giuro che ti farò pentire di essere  tanto grosso quanto stupido.-
- Ma che belle parole!- lo schernì il bestione - Ora fate i bravi bambini e buttate a terra le armi, o faccio fuori il topastro di fogna!-
- No ragazzi, no! - fece Splinter - Vi proibisco di gettare le armi.-
- Maestro... mi dispiace.- fece Leo con voce addolorata. Non gli piaceva disobbedire agli ordini paterni... ma meglio la disubbidienza che portare sulla coscienza la responsabilità della morte di suo padre.
Gettò le katana che caddero a terra, con un tintinnio.
Raph lo imitò.
- Molto bene.- fece Hun - vedete che sapete essere ragionevoli quando vi prendono per il verso giusto?-
...
...
...
Intanto, Don e Sarah avevano il loro da fare con i ninja.
- SARAH!- urlò Don - Ti copro le spalle! Raggiungi gli altri, e cerca di scoprire cosa è successo e di fare qualcosa se puoi!-
- D'accordo!- fece Sarah togliendosi di torno due ninja a colpi di tessen per poi scappare da quel posto.
Peccato che i ninja non fossero proprio d'accorto su quella fuga e non si decidevano a mollarla. Erano tenaci ed ostinati... ma anche lei era una testa dura ed in quanto a destrezza ninja... i lunghi anni di allenamento le davano un certo vantaggio.
Si nascose nell'impianto di ventilazione. Un posto in cui a nessuno sarebbe venuto in mente di cercarla, almeno per il momento, ed era anche il miglior punto d'osservazione per curiosare in giro senza che nessuno la notasse.
'' Bene... vediamo di scoprire cosa è successo...''- scivolando, arrivò fino al laboratorio di Stockman, e c'erano anche diversi soldati, oltre a Karai e Shredder.
Shredder stava torturando Stockman in maniera inaudita. Karai distolse lo sguardo, incapace di guardare, senza fare nulla... poi arrivò un messaggio di Hun.
'' Maestro. Ho catturato due delle tartarughe ed il topo di fogna. Posso finirle?''
Sarah trasalì, dal suo nascondiglio- '' Leo... Raph... papà...''
- Maestro!- fece Karai - Io avevo garantito la loro vita... non siamo moralmente obbligati a mantenere la parola d'onore?-
'' Certo che lo sei, sono domande da fare?!?''- pensò Sarah.
- Onore? Karai... imparerai che la tua lealtà verso di me, vale più del tuo onore.-
'' Non ascoltarlo... ti prego.''
- Si... capisco.-
- Vedremo se hai capito Karai. E per dimostrarmelo, sarai tu a giustiziare quei tre.-
In quel momento, due cuori si fermarono quasi in quella stanza. Quello di Sarah e quello di Karai.
Sarah non poteva credere che appena trovato il suo grande amore, qualcuno glielo stesse per portare via, e nel modo più barbaro ed ignobile che vi fosse: essere ucciso da una persona che fino a due giorni prima gli aveva giurato alleanza.
Karai invece si sentì raggelare a quel pensiero... come avrebbe fatto a guardare Leonardo in faccia mentre si apprestava a calare la falce sulla sua testa?
'' Ribellati... ti prego.''
- Si... mio signore. Eseguo.-
Sarah dopo aver sentito quell'ultima frase, che le distrusse le speranze, sgusciò via dal condotto alla prima uscita trovata,
Diede un pugno alla parete, in preda alla rabbia, all'odio, alla paura... e alla disperazione più nera.
- Ok... calmati.- sussurrò a sè stessa - calmati e ragiona... se frigni non sarai d'aiuto a nessuno.-
Ci doveva pur essere il modo di impedire quell'esecuzione...
E c'era...per salvare Leonardo e le persone che amava, avrebe dovuto salvare Karai.
...
....
...
Karai si dirogeva, a passo di funerale, nella sala macchina dove ad attenderla vi erano tre innocenti che lei avrebbe dovuto giustiziare.
Tre innocenti che lei aveva chiamato amici e promesso loro che non sarebbero mai stati coinvolti in una ritorsione... per la prima volta nella sua vita, aveva provato odio verso la persona che l'aveva salvata... e che ora le stava ORDINANDO di commettere un atto che non era solo disumano... ma che andava contro tutto quello in cui credeva.
Ad un certo punto, la ninja si sentì puntare qualcosa, che riconobbe come la canna di una pistola, contro la schiena.
- Una parola. Un respiro. Ed io ti sparo.-
Karai riconobbe subito quella voce.
Sarah. C'era anche lei. Non se ne meravigliava.
- No... non sei in grado di fare una simile scorrettezza.-
- Curioso... fino a venti minuti fa pensavo la stessa cosa di te.- fece la ragazzina parandosi davanti alla kunoichi - e poi ho avuto questa bella sorpresa.-
- Quindi...- fece Karai - sai tutto...-
- Sì. So che quel verme di tuo padre è ancora vivo. E so che non è colpa tua se i ninja sono tornati a darci addosso... ma so anche che stai per fare l'unica cosa che avevi promesso di non fare: non attaccarci.- e invece aveva preso l'ordine di giustiziare Leo, Raph e Splinter.
- Ascolta, dispiace anche a me...- fece Karai. Dio solo sapeva quanto.- Ma devo obbedire al mio maestro. Non ho scelta.-
- E questa mi sa che è una bugia.- fece Sarah - Va bene, ti ha salvato, ti ha allevato e tutto quello che vuoi, non nemmeno il perchè l'abbia fatto... ma non sei la sua schiava. Non sei obbligata ad obbedire.-
- Sì invece... sei troppo giovane per capire...-
- Troppo spesso la giovane età è collegata all'incapacità di riuscire a capire sai?- fece Sarah - Hai ragione. Ho solo sedici anni, ma una cosa l'ho imparata: nessuno può obbligarti a fare quello che non vuoi. Nessuno.-
- Tu non capisci... voi non capite.- fece Karai - non avete mai avuto bisogno di andare contro gli ordini.-
- E questa è un'altra bugia...- le volte in cui avevano ignorato gli ordini di Splinter ormai aveva perso il conto - Ti racconto la cosa più recente. Splinter ci aveva ordinato tassativamente di stare alla larga dalla guerra tra bande. E pensa un po'? Leo non ha avuto problemi nel disubbidire agli ordini, perchè andava contro il suo senso dell'onore.- il suo tono si addolcì - Ascolta... non obbedire. Scappa. Tra meno di mezz'ora tutto questo sarà sul fondo dell'oceano...approfittane per fargli credere che sei scomparsa in mare, cambia nome, cambia faccia, cambia paese... quello che ti pare, ma scappa e vivi la tua vita!-
- Non posso. Mi dispiace.- fece Karai avviandosi verso la sala macchine a compiere quel compito odioso che le era stato affidato - vattene. Fingerò di non averti visto... non siamo così lontani dal porto, se ti tuffi e nuoti per un po'....-
- Karai, ti avverto.- fece Sarah. Karai si voltò e vide che la ragazzina aveva una strana luce negli occhi. Sembrava disperata e pronta a tutto. Anche alle azioni più estreme - Se Leonardo muore...- fece Sarah - se le persone che amo muoiono qui, e per mano tua... io ti uccido.-
...
...
...
Leo, Raph e Splinter erano stati fatti inginocchiare, i polsi legati dietro alla schiena con le guardie d'Elite e Hun alle spalle.
Non speravano di salvarsi, solo... si chiedevano che cosa aspettavano a giustiziarli.
Poi lo capirono. Karai.
Era lei che li avrebbe giustiziati.
La ragazza entrò e chiuse a chiave la porta... non sapeva perchè. Forse per impedire a Sarah di vedere mentre si macchiava le mani del sangue del suo amato... o forse per proteggere sè stessa da ipotetiche vendette.
- Guarda un po' Leo!- fece Raph - è la tua cara amichetta!-
- Leonardo io...- fece Karai che non sapeva da dove iniziare - Io... vorrei che non foste mai venuti su questa nave. Mi hanno ordinato di uccidervi tutti.-
- Se ne deduce che onore e dignità per te siano solo parole!- fece Leo.
- Mi... mi dispiace...- fece Karai sguainando una spada - ma ho il dovere di obbedire agli ordini del mio maestro.-
- Guarda i fatti in faccia, per una volta!- fece Raph al fratello - Lei è tale e quale a Shredder.-
- Avrei dovuto saperlo che non c'era da fidarsi di te, Karai.- fece Leo con rabbia.
Karai alzò la spada. Leo però non abbassava la testa. Anzi, non distoglieva nemmeno lo sguardo da quella che a breve l'avrebbe ucciso.
Se doveva morire, sarebbe morto da vero guerriero.
Karai però non si decideva a '' calare la falce''. Era tra due fuochi... anzi tre. Da una parte c'era il suo maestro che quasi certamente l'avrebbe ridotta in brandelli appena scoperto che non aveva fatto il suo dovere....
Poi il suo senso dell'onore che non le avrebbe più permesso di dormire in santa pace dopo aver ucciso tre persone inermi, incapaci di difendersi da sole...
E poi, ultima ma non per importanza, c'era Sarah. Quella strana ragazzina che aveva un viso di bambina, ma che bastava guardare negli occhi per scorgere una maturità che andava oltre i suoi anni, ora illuminati da una luce pericolosa. Quella di una promessa.
La promessa di prendere il suo sangue se lei ne avesse fatto versare.
Francamente, non sapeva cosa la spaventava di più.
- Aspetta.- fece Hun tranciando le corde che legavano Leo - rendiamo la cosa più interessante. Vediamo un po' cosa sai fare con le spade, ragazzino.- disse lanciandogliele.
- Che cosa proponi?-
- Intanto combatti Karai. Magari potrei anche decidere di lasciarli andare.- fece Leo - e....-
La porta si spalancò.
Una guardia Suprema teneva Sarah stretta per un braccio, tenendola sotto il tiro di un'alabarda.
- E magari non sciupo il faccino della tua innamorata.-
- Questo è un ricatto!- fece Leo - ti avverto amico, l'ultimo che ci ha provato non è finito molto bene...- e purtroppo doveva cedere. Un'altra volta.
E come l'ultima volta non aveva delle certezze in merito, ma doveva battersi lo stesso.
- Se vuoi eseguire l'ordine di Shredder, prima di mettere le mani addosso a loro, devi prima passare sul mio cadavere Karai!- fece Leo mettendosi in posizione d'attacco.
Karai lo imitò.
- Io sono onorata di servirlo.-
E lì cominciò uno scontro terribile tra i due, durante il quale, Leonardo tentò di far capire alla giovane donna che essere al servizio di Shredder non poteva implicare l'onore.
- A me hanno insegnato che l'onore, il bushido, è tutto per un vero guerriero!- e nel dir così l'atterrò. La donna era alla sua mercè. Ma rinfoderò le spade. Lui era un guerriero ninja, non un assassino - Ho vissuto tutta la mia vita con onore. E con onore la finirò. Fosse anche in questo momento.
Tu che mi dici? Puoi vivere con onore? Dimostramelo!- e nel dir così allargò le braccia - E' la tua occasione.-
Sarah sgranò gli occhi per la paura, cercando di divincolarsi, ma il suo aguzzino la teneva ferma, inginocchiata a terra, accanto a Splinter e Raffaello.
- Leo! Non lo fare ti prego!-
Splinter le parlò a bassa voce - Lascialo fare, figliola.- disse cercando di nascondere l'angoscia persino a sè stesso - a volte, i guerrieri i cui pensieri differiscono con il loro comportamento, possono solo cercare un'appiglio, che possono raggiungere solo mettendo le loro vite in pericolo.
Dobbiamo permettere a Leonardo di condurre il suo piano fino alla fine.-
Piano che però sembrava essere destinato a fallire.
Karai si alzò. Prese la spada. Prese la rincorsa e la puntò alla testa della tartaruga.
Ma non ce la fece a dargli il colpo finale. Il suo onore e i suoi principi erano troppo forti per commettere un omicidio a sangue freddo.
Hun la schernì - Così la cucciolotta di Shredder non è in grado di fare il suo lavoro. Spostati ragazzina... e preparati ad ammirare il famoso stile di New York.- Hun si avvicinò minaccioso a Leonardo, deciso a polverizzarlo con un solo pugno.
Purtroppo con lui i discorsi sull'onore erano parole al vento.
- Non osare toccarlo, o giuro che vengo lì e ti faccio volare a calci da questa nave fino a....- lo minacciò Sarah.
- Tranquilla bimba...- fece Hun ridendo - Prima il tuo fidanzato. Poi toccherà a te.- non potè però realizzare quell'insano proposito perchè a fare irruzione nella sala macchine furono Zog, Mik e Don che una volta liberati i loro cari, iniziarono a sconfiggere, uno dopo l'altro tutti i ninja. La battaglia si concluse con Zog che lanciò Hun fuori bordo.
- Ho fallito...- fece Karai - ho disonorato il mio signore. Non ho diritto di vivere.-
- Tu non hai disonorato nessuno, Karai.- fece Splinter - non hai fatto ciò che ti era stato commissionato, per un semplice motivo: non era contempleto dal tuo onore.-
Dopo di che, la donna si ritirò, sotto lo sguardo ammirato di Leonardo.
Sarah lo notò, ma fece finta di niente.
- Ragazzi... ci rimangono solo dieci minuti prima che questa baracca faccia la stessa fine del Titanic.- fece Don avviandosi verso l'uscita della sala macchine.
Sarah però non si mosse da lì.
- Che fai?- fece Karai - Non li raggiungi?-
- Dovrei essere io a farti questa domanda.- fece Sarah - Vieni via con noi. Fingi di essere morta qui, stanotte, e rifatti una vita.
Puoi venire a stare da noi.- fece la ragazza - potresti avere una famiglia. Una famiglia vera, che ti accetta per quello che sei, dove i tuoi errori saranno rimediati con l'aiuto della comprensione, e che soprattutto... non ti farà mai sentire in conflitto con quello che sei. Potresti essere felice.-
- Sarah, sbrigati!- urlò Don - qua siamo nei guai.-
Sarah corse via, ma non prima di aver detto alla donna - Pensaci. Ti prego.-
Subito dopo... si trovò faccia a faccia con Shredder e circa nove robot che non avevano esattamente una faccia amichevole.
- Shredder....- fece Leo - Come mai non sono sorpreso di vederti?-
- Si, ma non ti preoccupare.- fece Shredder - Per voi sarà l'ultima volta.-
- Lo scontro fu violentissimo, e senza esclusione di colpi. I ninja cyborg facevano bene il loro lavoro, malgrado secondo Baxter non fossero stati completati. Ognuno di loro aveva un'arma diversa: seghe rotanti, fucile a impulsi elettrici, cannoni laser e anche delle bombe nascoste nei loro corpi.
Durante il combattimento, Zog mise fuori uso i robot vestiti da politici, mentre Shredder e Splinter si fronteggiavano tra loro.
Durante il combattimento, partì un raggio laser dal braccio robotico di un robot che andò a colpire un barile di petrolio, che a contatto con il raggio s'incendio.
L'incendio fece crollare il ponte, portando giù tutto e tutti.
Non era un modo di dire che stavano combattendo all'inferno. Mentre Raph, Don, Leo e Mik combattevano, Sarah aiutava Donatello a liberarsi da una trave che gli era caduta addosso.
Splinter era privo di sensi per colpa della caduta.
Shredder non aveva gli stessi scrupoli di Karai a riguardo. Per lui, colpire un nemico svenuto o incapace di difendersi, non era un problema, anzi.
- Addio, topo.- fece Shredder in procinto di dargli il colpo di grazia.
- GENERALE SPLINTER!- urlò Zog attaccandolo con tutta la forza che aveva in corpo - Tu, feccia della Federazione! Pagherai per aver osato attaccare il mio ufficiale in seconda!-  e nel dir così gli mollò due pugni che lo fecero volare in un buco nel pavimento... pieno di fiamme.
Nel frattempo, con pazienza e fatica, Sarah era riuscita a liberare Donatello.
- Come stai?- s'informò la ragazzina.
- Bene... bene. Ma tra poco non così bene. Abbiamo meno di un minuto prima di saltare per aria.-
- MALEDETTE TARTARUGHE SENZA CERVELLO!- fece una voce in barattolo. I due si voltarono e videro quello che rimaneva di Stockman - guardate come avete ridotto il mio laboratorio!-
- Stockman, sei tu?- fece Don.
- Il tuo nuovo look ti da un'aria... misteriosa, sai?- fece Sarah.
Sconfitti i rimanenti robot, tentarono di scappare, ma Shredder ritornò dalla fossa in fiamme.
- Venti dollari che adesso dice...- fece Sarah sarcastica.
- Nessuno di voi, lascerà questa nave ancora vivo.- fece Shredder.
- Scommessa vinta.- fece Sarah.
Ormai era diventato talmente facile prevedere le frasi ad effetto di quel tipo che nemmeno ci provava più.
Zog afferrò una grossa trave ed iniziò a colpire Shredder, finchè il malvagio Utrom non cadde a terra.
- Vittoria!- esultò Zog.
Ma prima che potessero rallegrarsene e pensare di festeggiare la loro vittoria altrove, senza esplosioni incombenti, Zog strabuzzò gli occhi. Lasciò cadere la trave a peso morto... e cadde a terra senza emettere un suono.
- NO!- urlò Mik - No... no...-
Shredder era in piedi, dietro il triceraton. Ed il suo guanto era alzato.
L'aveva colpito alle spalle.
- Sei un vigliacco!!!- fece Mik tentando di avventarsi su Shredder. Leo e Raph dovettero trattenerlo, per impedirgli di suicidarsi.
- Stupidi.- fece Shredder - Chiunque si metta sul mio cammino... alieno, mutante o umano... è destinano a morire. Ho ucciso il vostro amico... ed ora tocca a voi.-
Ma Zog non era morto. Si alzò e afferrò Shredder in un '' energetico abbraccio''.
Per la gioia dei suoi amici. Ma era una gioia di breve durata.
- Che intendi fare, dannato mostro?!?- fece Shredder cercando di liberarsi.
- Non lo immagini?- fece Zog - ti accompagnerò fino all'inferno, e starò attento che tu non scappi.- poi si rivolse alle tartarughe, al topo e all'umana - Dite al comando superiore, che il soldato Zog ha combattuto con onore e coraggio. Per i suoi superiori. Per la Repubblica. Per la vittoria.- e nel dir così, sotto lo sguardo atterrito dei suoi amici, si gettò nell'inferno sottostante, portando con sè Shredder.
- ZOG! NO!- urlò Raph tentando di buttarsi nelle fiamme per salvare l'amico triceraton. Don lo bloccò, e il suo sguardo era più eloquente di mille parole: era troppo tardi.
- Zog ha dato la sua vita per salvare la nostra. Non possiamo disonorare il suo eroico sacrificio.- malgrado mancasse poco all'esplosione, si attardarono per salutare Zog con il saluto militare. In onore di un grande soldato e di un grande amico.
Solo dopo iniziarono a correre verso il ponte della nave, alla ricerca di salvezza.
Nove...
Otto...
Sette...
Sei...
Cinque...
Quattro...
Tre...
- Abbandonare la nave!- fece Don tuffandosi in acqua, seguito a ruota dal resto del gruppo.
Due...
Uno...
La nave saltò in aria. E con essa, tutte le apparecchiature, i dati, e il progetto dei robot ninja. Tutto perduto. Per sempre.
Ma quello era niente in confronto a chi avevano perso in quel terribile rogo: Zog. Un triceraton tanto valoroso quanto coraggioso. Nel tentativo di distruggere loro, Shredder aveva privato l'universo di un ottimo soldato. Valoroso e leale.
Michelangelo, durante il tragitto per tornare a casa, pianse senza che nessuno riuscisse a consolarlo. I suoi fratelli, a volte, per prenderlo in giro dicevano che aveva la mente di un bambino. Ed era vero. Perchè solo i bambini, nella loro innocenza, potevano provare affetto istintivo e spontaneo.
E quindi, era anche la persona che soffriva di più, quando qualcuno ne se andava per non tornare.
Sarah, andando via dal molo, osservò il punto in cui era affondata la nave. Si vedeva ancora il fumo...
'' Spero che ti sia salvata'' - pensò la giovane - '' riposa in pace... amico triceraton''
...
...
...
Karai si era salvata infatti. E malgrado le parole di Sarah, Leonardo e per finire Splinter non facessero che rimbalzarle in testa... decise di prendere un elicottero e soccorrere il padre, che era sopravvissuto. ( Di nuovo)
Era stato strano e piacevole parlare con un maestro ninja che le aveva detto che non doveva vergognarsi di non aver portato a termine un compito che non era compatibile con il suo senso dell'onore, senza ricevere velate minacce...  e doveva dirlo, anche Sarah e Leonardo, l'avevano stupita, così giovani ma allo stesso tempo così determinati... ma alla fine, non ce l'aveva fatta.
Aveva avuto per un attimo la tentazione di fingere la sua morte, ma se uccidere una persona inerme non l'avrebbe più fatta dormire in santa pace, nemmeno abbandonare la persona che l'aveva aiutata e tolta dalla miseria scherzava, in merito.
Ed era tornata nella gabbia in cui Shredder l'aveva rinchiusa, con discrezione. E stavolta, di sua iniziativa.


Bene signori e signore e dopo una parentesi con Shredder... preparate tutto l'occorrente per la giungla. Si va a Jumanji. E la gita prosegue con il Battle Nexus per il finale di stagione.
Ma non preoccupatevi. La terza serie è già in cantiere.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja / Vai alla pagina dell'autore: Meramadia94