Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: DarkDarrik    22/04/2018    5 recensioni
Salve a tutti!
Dopo la conclusione del Torneo del Potere e di questo arco narrativo di Dragonball Super, mi è venuta voglia di riprendere una vecchia Fan Fiction che iniziai quasi un'anno fa.
Parla di una storia alternativa, avvenuta prima del Torneo del Potere.
Trama : manca poco all'atteso Torneo del Potere, ma ben presto succederà qualcosa di catastrofico per l'Universo 7,che sarà impossibilitato a partecipare perchè dovrà affrontare una minaccia ben peggiore...
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L’esercito  di Freezer contro i Guerrieri Z

Il caos regnava sulla terra, poco dopo che il misterioso invasore di Neo Namek era stato teletrasportato sul pianeta dal desiderio espresso con le sfere del drago.
Goku e Vegeta erano dentro la stanza dello spirito e del tempo ad allenarsi e nè avrebbero avuto ancora per un paio d’ore, in quel lasso di tempo il destino della Terra sarebbe stato in mano ai Guerrieri Z.

Yamcha fissava con odio il soldato d’elite dell’esercito di Freezer :Cui.
Il terrestre aveva lunghi capelli neri che gli ricadevano sulla schiena, occhi scuri e una cicatrice sulla guancia destra.
I suoi tratti mascolini e ribelli si indurirono mentre fissava il suo avversario.
Il ragazzo  indossava un Gi da combattimento arancione con il Kanji “Kame” ricamato in nero all’altezza del petto e dietro in carattere più grande, dentro a un cerchio bianco identico allo stile che utilizzava Goku.
Cui era un vecchio nemico di Vegeta, suo rivale nei ranghi delle forze del tiranno planetario. Era un alieno dalla pelle viola, dai tratti umanoidi a parte la testa ovale e quattro antenne, due sulla testa e altre  due  vicino alla bocca,come se fossero i baffi di un pesce gatto.
Il terrestre non sapeva chi fosse, ma sentiva che il suo livello di potenza era molto superiore ai quello dei suoi sottoposti.
Essi erano soldati semplici, di varie razze aliene e con indosso la classica armatura da battaglia dell’esercito di Freezer, aveva circondato la Kame House, la casa su un isola deserta dove Goku e i suoi amici si trovavano nei tempi di pace e dove abitava il Maestro Muten.
All’esterno della casa erano fronteggiati da Tien, un uomo calvo con la particolarità di avere tre occhi e dal Maestro Muten, l’anziano maestro di Goku, del suo amico Crilin e dello stesso Yamcha.
Il vecchio indossava una semplice canottiera bianca e dei pantaloni larghi color sabbia, mentre Tien un Gi verde smeraldo, che lasciava una spalla scoperta e il petto nudo.
Lo scontro sarebbe stato inevitabile, infatti mentre il maestro e l’uomo calvo combattevano contro i soldati inferiori,Yamcha fronteggiava Cui.
L’alieno e il terrestre si scambiarono una veloce serie di colpi che terminò con un poderoso calcio del Guerriero Z sul volto del soldato d’elite che cadde rovinosamente nell’acqua del mare che circondava la Kame House.
Con qualche calcio e pugno ben assestato intanto, Tien e Muten avevano ridotto notevolmente il numero di soldati alle dipendenze di Cui, che ora giacevano incolumi sulla sabbia che circondava la casa del Maestro.
Il vecchio rivale di Vegeta emerse furibondo dall’acqua e si fiondò su Yamcha con impeto, ma né rimediò una poderosa ginocchiata allo stomaco e un uppercut che lo fece finire gambe all’aria e nuovamente sul fondo del mare.
Intanto un enorme fascio di potente luce energetica blu, scagliato dal Maestro Muten ,investì buona parte degli ultimi soldati rimasti uccidendoli sul colpo.
Alcuni fuggirono, mentre altri si fermarono aspettando un’ordine di Cui, che era ancora una volta tornato in superficie.
L’alieno viola caricò un potente colpo energetico sul palmo della mano, ma poco dopò lo annullò con un espressione di stupore e paura sul viso.
“Lord … Freezer?!!” esclamò col terrore nella voce.
Yamcha si girò di scatto, ma non vide nessuno alle sue spalle, a quel punto con un ghigno, Cui lanciò il suo attacco di ki contro il terrestre che fu investito in pieno dall’esplosione e cadde a terra nella sabbia.
I suoi due alleati gridarono all’unisono il suo nome, ed egli con rabbia e dolore si rialzò malconcio sollevando una mano verso il suo viso, con l’altra mano si tenne il polso e una grossa sfera di energia gialla gli si formò sul palmo.
La sfera di ki parti e passò alla destra di Cui, che sorrise beffardo, convinto che il suo nemico avesse mancato la mira.
Yamcha mosse la mano sempre più rapidamente in varie direzioni e con velocità l’attacco fluttuante colpì gli ultimi soldati al servizio di Cui.
Egli iniziò a capire cosa stava succedendo  e  quindi cercò di battere alla svelta in ritirata, ma non ci riuscì.
Yamcha con un grido di rabbia scagliò il suo attacco finale contro l’alieno che venne investito in pieno dal colpo,l’enorme forza energetica lo uccise in pochi istanti e il suo corpo fumante e annerito dall’energia cadde privo di vita nel mare sotto di lui.
Dopo qualche minuto di pausa e di riposo, Tien e Yamcha decisero di unire le forze per trovare altri nemici da sconfiggere, anche se erano consci del fatto che molti di questi erano nettamente più forti di loro.

Piccolo era serio e concentrato come al suo solito, su una montagna gelida mentre  Dodoria e Zarbon lo fissavano con disprezzo.
“Abbiamo sterminato la tua razza una volta, e lo rifaremo di nuovo!” lo minacciò Dodoria con sguardo sadico e malevolo.
Egli era un tozzo e basso alieno umanoide rosa, con aculei sulle braccia e sulla testa.
Zarbon invece era esile ad alto, con tratti principeschi sul viso bello e aggraziato, una pelle di un verde acqua molto chiaro.Aveva lunghi capelli verdi raccolti in una treccia e non proferiva parola per il momento.
In quanto a Piccolo era un  alto e atletico namecciano, alleato dei terresti da tantissimi anni, egli indossava un semplice gi viola e un mantello e un turbante bianchi.
I due bracci destri di Freezer invece indossavano un’armatura come ogni altro soldato anche se quella di Zarbon era personalizzata con un lungo mantello chiaro.
Questi loschi figuri avevano invaso il pianeta di origine di Piccolo molti anni prima, sterminando la sua gente, poi resuscitata con le sfere del drago.
Il namecciano non aveva mai avuto l’occasione di vendicarsi, ma ora le cose erano cambiante, quella  immensa distesa di ghiaccio sarebbe stato il loro campo da battaglia.
“Sarete un’ottimo allenamento” rispose secco e duro Piccolo senza perdersi in tante parole.
I due lo attaccarono in coppia e lui riuscì a parare diversi colpi, prevedendo i loro movimenti, poi con un pugno secco sul muso di Zarbon lo fece volare via, e un calcio in pancia a Dodoria lo rese vulnerabile a una raffica di colpi e ad un uppercut che lo spedì  in alto nel cielo.
“Come hai osato colpirmi sul volto!” ringhiò Zarbon caricando un poderoso colpo di energia sul palmo della mano, poi si tenne il polso e mirò a Piccolo sparando il suo ki in direzione del namecciano.
L’alieno verde schivò rapidamente il colpo e partì alla carica con una poderosa ginocchiata allo stomaco del soldato di Freezer per poi colpirlo nuovamente sul viso con le mani unite, Zarbon andò a impattare rovinosamente contro alcuni ghiacciai e sprofondò nell’acqua fredda.
Un fascio di luce violenta e intensa colpì Piccolo alle spalle e Dodoria con la bocca spalancata guardò la scena incredulo.
“Quel colpo ha sempre ucciso tutti” mormorò stizzito l’alieno rosa.
“Ma non me!” ringhiò il Guerriero Z lanciando al nemico una potente palla energetica che lo investì in pieno spedendolo a diversi metri di distanza, ma senza ucciderlo.
Un esplosione  di forza fece distruggere vari iceberg li vicino e Zarbon riemerse furente dall’acqua.
Era trasformato, il suo corpo era muscoloso in maniera colossale e il suo visto ricordava quello di un rettile mostruoso.
Con una voce gutturale e grave minacciò di morte Piccolo scagliandosi su di lui, lo abbrancò da dietro e strinse forte intrappolandolo per poi volare in alto.
Piccolo porto due dita alla fronte, caricando un colpo mentre Zarbon andava sempre più su in alto nel cielo.
Dodoria li raggiunse poco dopo e a quel punto il namecciano fece la sua mossa.
Con una poderosa gomitata alla pancia fece mollare la presa a Zarbon e con un violento calcio lo mandò a impattare contro il suo compagno.
“Cannone dell’anima speciale!” gridò infine Piccolo che dalla sua fronte estese le dita contro i due, e da esse scaturì un lungo raggio di energia vorticante.
L’attacco perforo i due alieni all’unisono, prima la schiena di Zarbon e subito dopo il petto di Dodoria.
Il cuore di entrambi fu centrato da quel colpo studiato e preciso e i due caddero privi di vita su un ghiacciaio sotto di loro.
Piccolo non perse tempo e senza esitare si allontanò dai cadaveri dei nemici, cercando avversari più impegnativi.

All’osservatorio di Kami, i due androidi: C17 e C 18 erano in procinto di combattere contro due membri della squadra Ginyu, la squadra speciale agli ordini di Freezer.
Jeeth era un alieno umanoide dalla pelle rossa e una folta chioma bianca, mentre il suo compagno Butter era un essere rettiloide dalle fattezze umane e dalla pelle squamosa e blu.
Jeeth combatteva contro C18 mentre Butter con C17.
I due androidi sembravano annoiati da quegli scambi di colpi e infatti con una serie di calci e pugni spedirono in cielo i due nemici.
I due soldati di Freezer fecero un’attacco combinato, ma gli umani artificiali risposero alla stessa maniera, si misero schiena contro schiena e stesero un braccio in direzione della combinazione,creata dai due membri della squadra Ginyu.
Dai palmi di 17 e di 18 partirono due colpi di ki che si andarono ad unire raggiungendo Jeeth  e Burter, che in pochi istanti essi finirono polverizzati completamente nell’esplosione tra la loro combinazione e il colpo combinato micidiale dei due androidi.

Goten e Trunks avevano di nuovo indossato il loro gi da combattimento, quello di Goten era uguale a quello del padre, Goku, ma senza kanji e con la maglia sotto a maniche lunghe, invece che corte.
Quello di Trunks invece era verde chiaro e il ragazzino non portava nulla sotto di esso.
Goten era la versione in miniatura di Goku, dai capelli al colore degli occhi ai tratti facciali, Trunks aveva i capelli viola, i tratti gentili di Bulma e lo sguardo fiero e severo di Vegeta.
I due erano nei pressi di una piccola cittadina distrutta e mal ridotta, gli autori dei misfatti erano Guldo e Reekom della squadra Ginyu.
Guldo era un basso e grasso alieno verde con quattro occhi,due laterali e due frontali e una testa ovale,indossava l’armatura della squadra Ginyu.
Reekom era un umanoide alto, grosso e possente, l’unica cosa che non lo rendeva un essere umano era la stazza troppo esagerata,il gigante indossava anche egli l’armatura della squadra Ginyu.
Trunks si potenziò immediatamente, diventando un Super Saiyan, coi capelli biondi e l’aura dorata che lo circondava.
Il figlio di Vegeta partì all’attacco con  un poderoso calcio e si lanciò su Guldo, lo colpì al collo con la punta dello stivale e la testa del povero malcapitato volò diversi metri più in la con un solo colpo,e lo stesso ragazzo si stupì della sua forza.
Goten imitò il suo amico, diventando Super Saiyan in un lampo,e colpì Reekom allo stomaco con un gomitata potente e precisa.
Il colosso crollò colpito da quel singolo colpo e anche il figlio di Goku rimase deluso che la lotta fosse finita così in fretta.
Con un’alzata di spalle i due volarono lontani in cerca di avversari più degni di nota.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: DarkDarrik