Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja
Segui la storia  |       
Autore: ladyzaphira    23/04/2018    4 recensioni
Sono passati all'incirca tre mesi da quando le tartarughe e il loro fratellino acquisito, Peter, si sono scontrati per la prima volta con i Kraang, nonché tre mesi da quando quest'ultimo ha ottenuto i suoi poteri.
Peter sta cominciando a crearsi una certa fama come vigilante mascherato tra la gratitudine di alcuni e lo scetticismo di altri mentre ancora vanno avanti con le ricerche degli scienziati, tra cui il padre di April, rapiti dai misteriosi cervelli alieni.
Ma altri pericoli mostrano all'orizzonte, pronti a minacciare non solo l'amichevole Spiderman di quartiere ma anche la tartarugosa sua famiglia!! Che dire? Tra pericolosi clan ninja, ingegneri pazzi, nuovi mutanti e molto altro i nostri eroi non avranno certo il tempo di annoiarsi ...
***
Lo so non sono mai stata granché con le intro, ma ecco finalmente il secondo capitolo della serie "A teenager Mutant Ninja Superhero", spero vi piaccia!! ^^
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'A Teenager Mutant Ninja Superhero'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Gwen cominciò seriamente a pensare che qualcuno lassù dovesse avercela con lei.
 
Non bastava essere stata sospesa per quattro giorni dalla scuola per colpa di quell’oca insopportabile e il suo gruppetto di cheerleaders piene di sé.
Non bastava essersi dovuta sorbire la ramanzina da suo padre, con seguente detenzione in casa, come punizione, che l’aveva costretta a sgattaiolare fuori dalla finestra facendo parkour sulle mensole del secondo piano per poi saltare sul ramo più vicino dell’albero davanti casa (non che fosse la prima volta che faceva qualcosa del genere, eh).
 
Di conseguenza non bastava essere in ritardo alle prove della band in cui suonava, programmate proprio per quella sera!!
Certo che no, doveva pure assistere ad un’aggressione da parte di tre pidocchiosi teppisti di strada ai danni di una povera donna sulla trentina con indosso un fine tailleur blu sotto un cappottino nero elegante.
 
Come se non fosse già abbastanza incazzata con il mondo.
 
Tuttavia, pur essendo impulsiva la bionda non era affatto una stupida, e sapeva bene di non avere possibilità contro tre malviventi armati di spranga e catene.
 
Per tal motivo il suo primo istinto fu quello di prendere il cellulare.
Fece in tempo a comporre i primi tre numeri di telefono della stazione di polizia più vicina quando sentì un forte spostamento d’aria provocato da un qualcosa che, di primo impatto, a causa della penombra e velocità registrò a malapena come una sfocatura, seguito da un rumore di pattini in corsa.
 
“Dragoni purpurei!!??” esclamò una voce maschile “Vi va una partita?!”
 
La forma sfocata che Gwen non era riuscita ad identificare assunse la forma di un ragazzo poco più grande di lei, alto e muscoloso, dai disordinati capelli neri ed il volto coperto da una maschera da Hockey.
 
Indossava una maglietta aderente grigia con sopra una canottiera nera dalle maniche strappate, jeans blu sbiadito che probabilmente avevano visto giorni migliori e scarpe da ginnastica.
Portava anche alcune protezioni, tra cui ginocchiere, para-stinchi, para-gomiti, delle fasce bianche avvolte a più riprese attorno agli avambracci ed dei guanti sempre da Hockey, più precisamente del tipo che veniva utilizzato dai portieri, uno da presa ed uno da respinta.
 
Una sacca ricolma di mazze da Hockey, Baseball e Golf dietro la schiena infine completava il tutto.
 
“E’ quel pazzoide con la maschera da Hockey!!” esclamò uno dei delinquenti “Diamogli una bella lezione, ragazzi!!”
 
Peter non avrebbe saputo dire sulle prime se imbattersi nei Purple Dragons fosse un male o un bene, visto lo stato del suo fratellone.
 
Ah, i dragoni purpurei!!
Una gang criminale facilmente riconoscibile in quanto i suoi membri, per la maggior parte provenienti da Chinatown, portavano tatuati addosso disegni di dragoni giapponesi stilizzati in inchiostro viola.
Scavezzacollo scappati di casa per lo più, con un concetto di “sabato sera” alquanto particolare che comprendeva furti, atti di vandalismo gratuito, pestaggi e, a volte, anche estorsioni ai danni dei piccoli commercianti.
 
Brava gente insomma, eh.
 
Si erano accorti della loro presenza nel momento in cui una giovane donna, spaventata per la presenza di tre Purple Dragons che avevano tentato di avvicinarla, urtò accidentalmente dei bidoni dell’immondizia, provocando un gran fracasso nel vicolo sottostante.
“Pessimo tempismo ragazzi, davvero PESSIMO tempismo” sibilò a tal proposito il focoso, digrignando i denti.
 
Già, era già abbastanza arrabbiato per conto suo senza che quei delinquenti gettassero ulteriore benzina sul fuoco con la loro stupidità.
 
Quel che però Peter non si sarebbe aspettato era di intravedere una familiare testa bionda, poco al di fuori del vicolo.
-Gwen?!- pensò il giovane sbattendo le palpebre sorpreso.
 
Che cavolo ci faceva lì?!
 
Per non parlare poi del tizio con indosso la maschera da Hockey che apparve all’improvviso, iniziando a combattere i tre teppisti.
Anche se forse “combattere” non era il termine più adatto, forse “massacrare”.
 
“Nessuna pieta per voi, maledetti …!!” ruggì il vigilante, massacrando, appunto, a suon di mazzate i tre, che vennero letteralmente travolti dalla sua furia.
Uno dopo l’altro i Purple Dragons caddero a terra.
“… Vi faccio chiudere l’attività, per sempre!!”
 
Detto ciò il misterioso individuo si avvicinò ad uno dei malviventi atterrati, sollevando la mazza da Hockey, la prima che aveva tirato fuori “dall’arsenale” che portava dietro la schiena, sopra la testa con l’intendo di spaccare la testa al poveraccio come un cocomero.
 
“Questo qua è completamente fuori di testa” esclamò Gwen non riuscendo più a trattenersi dal fare qualcosa e subito …
 
“… EHI, TU!!”
 
Gwen restò a bocca aperta nel vedersi atterrare davanti Raphael e Peter, che tra l’altro urlarono praticamente le sue stesse parole in direzione del pazzo con la maschera da Hockey.
“Pete? Raph?!” esclamò la bionda sbattendo le palpebre, sorpresa.
“Ehi Gwen, tutto bene?” chiese Peter con un sorriso timido mentre il fratello si lanciava, senza troppe cerimonie, a bloccare il vigilante passandogli le braccia sotto le ascelle prima che potesse calare la mazza sul Purple Dragon.
 
“Vacci piano cowboy!!” iniziò il focoso “Li hai fermati, ok? Sono a terra, sei stato bravo” continuò tenendolo stretto “Ora però datti una calmata”
 
“Cosa diavolo saresti tu?!” ringhiò in risposta il moro.
 
I Purple Dragons approfittarono di quel momento di distrazione per darsela a gambe levate (così come aveva già pensato di fare, giustamente, la donna quando nessuno la teneva più in considerazione) con gran disappunto del tipo dell’Hockey.
 
“Accidenti!! Sono scappati!!” sbottò rabbioso il vigilante, riuscendo seppur con difficoltà, a strattonarsi fuori dalla presa di Raph “Non osare impicciarti mai più, hai capito!!??” concluse rifilandogli un potente cazzotto in pieno volto.
Raph barcollò un paio di passi indietro, stordito, passandosi la mano sotto la mascella.
“Ah, è così …?” sibilò, sputando un grumo di saliva rosata per terra.
 
Poi si scrocchiò le nocche “… A noi due allora”
 
Si scagliarono l’uno contro l’altro sotto gli sguardi sgomenti di Peter e Gwen.
 
“Ma che diavolo ha tuo fratello?” domandò la bionda.
“Beh, diciamo che è una storia lunga … e complicata, molto complicata” rispose il ragazzo.
“Se le stanno dando di santa ragione” gli fece notare la ragazza.
“Sì, lo vedo”
“Non dovresti, che so? Fare qualcosa?”
“Se i miei fratelli hanno bisogno io sono IL PRIMO che corre in loro aiuto” replicò il castano “Ma in questo momento penso che Raph voglia vedersela da solo con quel tizio, tu piuttosto mi dici che ci fai qui?” 
“Potrei farti la stessa domanda ninja boy” fece l’altra.
“L’ho chiesto prima io!!”
 
Gwen sbuffò, spostandosi una ciocca bionda che le era finita sugli occhi “Diciamo che anche la mia è una storia lunga”
 
Dopo un rapido scambio pugni, calci, mazzate, e perfino un paio di testate, Raphael riuscì ad avere momentaneamente la meglio sul suo avversario mandandolo a sbattere contro il muro lì vicino con un energico calcio in pieno petto.
“Ok, ora basta con i giochetti!! Non ti ha detto nessuno che l’Hockey è fuori stagione?” ringhiò il rosso strappandogli la maschera dal volto.
 
In quell’istante sia Raph che Gwen sembrarono paralizzarsi sul posto, sebbene per due motivi diversi.
 
Le iridi color dell’oro fuso di Raphael incontrarono il blu profondo di quelle del vigilante leggendovi, con suo sommo stupore, la stessa rabbia ed il desiderio di rivalsa che bruciava nei suoi mentre la bionda si sorprese essere in grado di associare un nome conosciuto al viso sotto la maschera.
 
“CASEY JONES?!” quasi gridò la ragazza, sgranando gli occhi allibita.
 
“Conosci questo tizio?” domandò Peter perplesso.
 
“Sì!! Cioè, non proprio” Gwen scosse la testa “Lo conosco di vista, frequenta la stessa scuola mia e di April ed è famoso per essere una testa calda che non ama particolarmente studiare” continuò “Ma non immaginavo fosse COSI’ fuori controllo”
Insomma anche lei sapeva di non essere una santa, ma da qui a travestirsi da vigilante per andare a picchiare i delinquenti …
… Pensandoci, forse, non era poi tanto male come idea.
 
“Siamo due pazzi” stava mormorando nel frattempo Raph, sentendosi come scombussolato per la seconda volta in una sera “Cosa stiamo facendo?! Siamo dalla stessa parte, non dovremmo batterci”
 
Dunque era COSI’ che i suoi fratelli lo vedevano quando perdeva il controllo?!
 
“Ben detto fratellone” approvò Peter con un sorriso, andandogli vicino.
 
“Wow, Casey Jones!! Che diavolo ti sei messo in testa di fare amico?” domandò Gwen, appoggiando le mani sulle ginocchia mentre inclinava il busto leggermente in avanti verso il ragazzo dai capelli neri.
“La pazza del taglierino?!” fu la replica del vigilante quando notò la presenza della bionda.
 
“La pazza del taglierino?” ripeterono Raph e Peter perplessi, fissandola.  
“Che cosa?! Chi diavolo è che mi chiama così?!” replicò Gwen incrociando le braccia sul petto indispettita.
 
“Maledizione!!” imprecò Jones strappando la maschera dalle mani della tartaruga “Non so chi diavolo siate voi due, e neanche mi interessa, ma vi avverto …!!”
 
“Wow, wow!! Datti una calmata amico” cercò di rabbonirlo Peter alzando le mani “Non ce l’abbiamo con te, vogliamo solo capire che succede!!” continuò “Forse non ti rendi conto, ma stavi per spaccare la testa ad un ragazzo, un cattivo ragazzo ok, ma pur sempre un ragazzo”
“Ha ragione lui, Jones, che cavolo pensavi di fare?” gli diede man forte Gwen.
“Ho i miei buoni motivi per fare quello che faccio!!” ringhiò il moro, recuperando una mazza da Baseball dalla sacca dietro la schiena “Ma se difendete quei vermi allora meritate di essere schiacciati ESATTAMENTE come loro!!”
 
Grazie al senso di ragno che lo avvertì per tempo, Peter si abbassò sulle ginocchia, tirando con sé anche Gwen così da evitare il colpo di mazza a 180° gradi del vigilante.
 
Stessa cosa non si poté dire per Raphael, che invece ruzzolò per terra con un “AHIO!!”
 
“Ehi Aspetta!! Dove pensi di andare?!” gridò Gwen.
 
“A recuperare quei tre codardi fuggiti a causa vostra!!” affermò il vigilante rimettendosi la maschera “Non ho intenzione di sprecare altro tempo, ma visto che sembrate così ansiosi di prenderle allora fatevi trovare a Centra Park, venerdì sera!!”
 
Detto ciò corse via prima che qualcuno potesse fermarlo.
 
“Raph?! Tutto a posto?!” domandò Peter preoccupato, porgendogli la mano.
 
Cavoli, il giorno dopo lo avrebbero trovato costellato di lividi tante ne aveva prese (e date) quella sera.
“Seratina movimentata, eh?” rispose l’interpellato afferrandogliela, e Peter non poté fare a meno di sbattere le palpebre perplesso nel vedere un largo sorriso spuntare sulle labbra verde smeraldo.
“Non so quanto ci sia da essere contenti con un matto come Casey Jones in giro” commentò la bionda notandolo.
 
“Ehm, sicuro di sentirti bene Raph?” chiese difatti Peter, cominciando a temere che la botta subita avesse scombussolato il cervello al ninja in rosso.
 
“Io? Benissimo!!” fu la risposta del focoso, lanciando un’occhiata nella direzione dove era scappato Casey.
 
Sembrava quasi …
… Rilassato.
 
“Ci si vede venerdì allora, testa calda” sibilò Raphael battendo il pugno sul palmo aperto dell’altra mano.
Sì, ora sapeva cosa doveva fare!!

....................................

Sesto capitolo!!
Per il design del mio Casey Jones ho deciso di ispirami sia alla stagione 2003 che a quella 2012, mentre per quel che riguarda la sua storia personale, non voglio fare spoiler, ma diciamo che sarà più vicina a quella dei fumetti che a quella delle serie animate ^^
Ma lo vedremo nel prossimo capitolo!!
Grazie mille come sempre a chi mi segue!! Ci vediamo!! ^_-
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja / Vai alla pagina dell'autore: ladyzaphira