- Posso sedermi?
Katsuki alza appena lo sguardo. Ochako ha un sorriso incerto stampato in volto, come se tema che il biondo la scacci via.
Quest’ultimo alza le spalle, spostandosi appena più in là per farle spazio sotto gli sguardi curiosi del suo gruppo.
Ochako si accomoda al suo fianco, poggiando il suo vassoio sul tavolo. Katsuki nota, infastidito, che è ancora nervosa: se le fa quell’effetto, allora perché ha voluto proprio sedersi accanto a lui?
Sbuffa e torna a mangiare. Attorno a lui, nel frattempo, il suo team ha già terminato di pranzare e i membri si stanno scambiando occhiate confuse.
- Ehm… Bakugou, noi andiamo! - esclama alla fine Eijirou, alzandosi seguito dagli altri. - Ciao, Uraraka!
La castana ricambia il saluto, mentre Katsuki non si preoccupa nemmeno di sollevare gli occhi nell’udire la voce di quello che oramai considera un suo caro amico.
Un silenzio imbarazzato torna ad aleggiare tra di loro e, quando il biondo si accorge che Ochako non sta nemmeno più mangiando, sbotta: - Be’, si può sapere che ti prende?
Lei sobbalza, incrociando lo sguardo del biondo, palesemente irritato. - C-cosa…?
- Il primo giorno di scuola del primo anno mi hai fermato in mezzo a un corridoio senza neanche conoscermi e hai iniziato a scherzare con me come se fossimo vecchi amici - la interrompe. - Ci siamo affrontati per due anni consecutivi al festival sportivo dello UA, e in entrambi i casi sei riuscita a dimostrarmi di avere grinta da vendere. - Si sporge in avanti. - E adesso non riesci nemmeno a parlarmi senza balbettare?
La osserva deglutire e abbassare lo sguardo: quella è la goccia che fa traboccare il vaso.
Si alza di scatto. - A quanto pare, mi sono fatto un’idea completamente sbagliata di te. - Detto ciò, si allontana velocemente dalla mensa. Ci penserà Deku a consolarla.
Una volta fuori dalla scuola, si incammina in direzione di casa sua, ma un rumore di passi frettolosi lo costringe a voltarsi appena.
- Aspetta! - grida Ochako, avvicinandosi. Katsuki fa una smorfia e continua a camminare, rallentando però il passo.
Quando finalmente lo raggiunge, lui mugugna: - Che vuoi?
Lei fa un respiro profondo, piazzandoglisi poi davanti.
Katsuki solleva lo sguardo per incontrare di nuovo quegli occhi infuocati che tanto lo avevano colpito durante il primo festival.
- Noi siamo amici? - gli domanda a bruciapelo.
- Eh? - sbotta, chiedendosi se non sia improvvisamente impazzita.
- Rispondi! - gli ordina.
Se si fosse trattato di qualcun altro Katsuki non avrebbe esitato ad attaccarlo per poi tornare a incamminarsi verso casa. Però è lei, e sente che non può farlo, perciò scrolla semplicemente le spalle e dice: - Be’, ci sopportiamo a vicenda.
Sul volto di Ochako compare un sorriso luminoso che sorprende ulteriormente Katsuki. - Sì, direi proprio di sì - dice, più a sé stessa che a lui. Dopodiché, lo saluta. - A domani, Bakugou!
Detto ciò si allontana, lasciandolo in mezzo alla strada, completamente spaesato.
Angolo dell’autrice:
Salve a tutti! Ecco a voi la quinta flashfiction! *^* Devo ammettere di essere particolarmente soddisfatta di questo capitolo, poiché, nonostante abbia dovuto tagliuzzarlo qua e là per farlo rientrare nel limite delle 500 parole, è venuto proprio come desideravo e spero che sia piaciuto anche a voi. Se così non fosse, però, desidero comunque che me lo comunichiate, in modo da poter migliorare grazie ai vostri consigli. ;) Ringrazio di vero cuore chiunque abbia anche solo letto fin qui e vi invito a lasciarmi una vostra opinione in merito. ;* Un ringraziamento speciale va, a crazyunicorn2501 e esme123, che hanno inserito la storia fra le seguite, a debby san e Lunaticastik, che hanno recensito, e a cola23, che l’ha inserita fra le preferite. <3
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