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Autore: AlekHiwatari14    26/04/2018    1 recensioni
La realtà si fonde con la fantasia tramite degli eventi. Quando il destino è stato scritto e Materia ti ha scelto per combattere nella sua armata, non puoi far almeno di combattere e accettare ciò che accade. Guerrieri di Cosmos e di Chaos vengono a contatto con me. Sun, ragazza comune, finita per scherzo su Dissidia.
Perchè sono qui? Cos'ho fatto per meritarmi questo?
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 38


Ripeto quella frase scritta sul biglietto del biscotto cinese, per poi chiudere gli occhi pensando intensamente di ritornare a casa.
Inspiegabilmente, sento del vento posarsi su di me e un rumore strano che mi fa aprire gli occhi.
Spalanco bocca e occhi vedendo un portale impiantato sul muro di quella cella.
"Non ci credo..."Mormoro tra me e me avanzando verso quel portale.
Sarà davvero quello che mi condurrà a casa? 
Presa dalla meraviglia, non posso non compiere quel gesto. Tocco il portale per attraversarlo poco a poco, tanto... non ho nulla da perdere. 
Quel rumore svanisce pian piano lasciando solo un lontano mormorio.
Sento in lontananza delle voci che sembrano essere di Spiritus, ma non comprendo ciò che dicono ne tantomeno chi sia a parlare con lui. Il ticchettio degli orologi si fa sempre più vivo nella mia mente e mi abbandono a quell'attimo chiudendo gli occhi. Il cristallo che ho al collo si illumina inconsapevolmente durante il tragitto, proteggendomi dagli influssi spazio-temporali che si sono creati.
Mi risveglio sull'erba, sentendo l'odore delle piante e della pioggia che comincia a battere su di me. Alzo il busto sentendomi estremamente scossa. Sono finita nel fango ed è tutto buio intorno a me.
"Ma...cosa...?"Cerco di capire guardandomi intorno.
Mi alzo all'in piedi, ma cado dopo due passi. Sono debole. Non posso alzarmi. 
Inizio a guardarmi intorno sentendomi osservata.
Non c'è nessuno. Solo alberi e vegetazione.
Dove diamine sono finita? Improvvisamente sento dei passi e come un ringhio seguito da un ululato di lupi.
"Merda..."Sospiro rendendomi conto che sto in un brutto posto.  La mia attenzione si focalizza su dei cespugli che sembrano muoversi, mentre io striscio all'indietro cercando di allontanarmi. 
Non ho molte forze, ma devo farcela.
Mi raggelo nel vedere degli occhi luccicanti che si sporgono all'interno di quei cespugli.
Fortunatamente, nell'indietreggiare, tocco qualcosa. E' un ramo molto simile ad un bastone. Il lupo abbaia venendomi incontro pronto a sbranarmi. 
Afferro il bastone sferrandoglielo contro e colpendolo. Riesco a stordirlo ed essendo disarmata, decido di armarmi con quel ramo, alzandomi all'in piedi e cercando la forza di alzarmi.
Non è solo. 
L'ululato diventa improvvisamente di massa. Altri tre lupi si avvicinano al compagno.
"Porca puttana!"Sbraito, cominciando a correre più che posso, ma sono debole e se riesco ad allontanarmi è solo grazie al supporto del bastone.
Mi sto allontanando troppo e non riesco a vedere più nulla.
Non posso scappare allungo. Devo combattere.
Mi volto con quei pensieri nella testa, impugnando il ramo come se fosse una spada. 
Essendo troppo lunga e pesante, la spezzo per farne due.
'Ok, è il momento di vedere se la realtà virtuale di Dissidia ha funzionato.' Ironizzo mentalmente.
Sono consapevole che stavolta, proprio come in quel mondo, se vado in Game Over, è finita.
"A noi, bestiaccie!"Urlo andando all'attacco e affrontando quei lupi uno dietro l'altro.
Ho acquistato così tanta agilità su Dissidia che mi sembra incredibile il modo in cui riesco a stenderli uno dietro l'altro.
I rami, tra le mie mani, sono colmi di sangue, mentre i lupi sono a terra completamente privi di ogni respiro.
Il sangue è schizzato sulle mie guancie e nel pulirmi non faccio altro che spalmarmelo ancora più visibilmente in volto facendolo sembrare un segno di guerra.
La pioggia scende sempre più violenta ed io decido di addentrarmi in quel posto, o quanto meno di cercare una via d'uscita.
Chiudo gli occhi per concentrarmi sui rumori. Sento il rumore dei pneumatici e dei clacson che suonano. Apro gli occhi, cominciando ad avanzare verso la direzione da cui provengono quei suoni.
Finalmente vedo le luci delle macchine che vanno e vengono. Sono salva, quando nell'andare inciampo su qualcosa che mi fa cadere a terra.
E' una ruota.
"Ma...che caz...?"Mi blocco voltandomi alla mia destra e vedendo quel rottame bruciato e abbandonato.
Mi alzo accertandomi di cosa fosse.
"Non può essere."Dico, andando vicino per poi spolverare la targa e il marchio dell'auto.
"E' la macchina di Amy. Questo... significa che sono a casa."Realizzo ricordandomi degli eventi.
Prendo il cellulare che, stranamente, si è spento. Forse è per causa del viaggio.
Lo accendo e arrivano circa cento messaggi non letti. Venti sono messaggi normali, ma il resto sono chiamate non andate a buon fine e tutte con lo stesso numero.
"Mamma..."Mormoro comprendendo la sua preoccupazione che tra l'altro è anche la mia per le mie amiche.
Sa che sono scomparsa e pensa che possa essere successo qualcosa di grave. Decido di chiamarla componendo quel numero tremolante. Mi siedo a terra non avendo la forza di continuare e quando sento la sua voce rispondere al telefono, non posso far almeno di cominciare a piangere.
"Pronto? Pronto, chi è?"
"Mamma..."Chiamo con quel filo di voce che mi resta, mentre lei comprende che sono io:"Margaret? Margaret sei tu?"
"Si, mamma...sono io..."
"Margaret, dove sei? Vengo a prenderti."Mi dice confortandomi, ma non ci riesce.
Sono seriamente preoccupata per la salute di Amy e Lela. Una cosa è vedere da un display del cellulare quelle condizioni dell'auto e un'altra è vederle da vicino.
Dubito che si siano salvate. E mentre chiudo il telefono aspettando l'arrivo di mia madre, su Dissidia accade l'irreparabile.
"Voi non capite. Cosa succederà se Spiritus...?"Farfuglia Bartz preoccupato per la mia posizione.
"Sun è forte e non credo si faccia mettere facilmente i piedi in testa da qualcuno, soprattutto se si tratta di Spiritus."Afferma Cecil avendo l'appoggio di Y'shtola:"Sono d'accordo.E' una ragazza forte e sa cosa deve e cosa non deve fare."
"E poi, è una nostra compagna, no?"Aggiunge Tidus, seguito da Firion:"Già, A me...non è mai sembrata cattiva o che avesse la minima vocazione di trasferirsi da Spiritus."
"Hai ragione. Se farà del male a Sun sbatteremo quel Dio in prigione."
"Ben detto, Shantotto."Dice Lightning per poi voltarsi verso Cloud che continua:"Beh...allora che aspettiamo? Andiamo al palazzo di Spiritus."
"Si, ma....Materia?"Blocca Squall e il Cavalier Cipolla gli risponde:"Si inventerà qualcosa sicuramente."
"Comunque sia, la luce splenderà sempre in noi e come a noi, anche Sun non fa eccezioni. Mettiamoci in marcia, guerrieri di Materia."Incita Wol spianando la spada e alzandola in cielo lasciando che l'euforia di tutti, e in particolare di Gidan, venisse fuori.
"Ben detto! Contaci!"
Tutti si mettono in marcia, tranne Bartz che dopo qualche passo si ferma ed estrae quella piuma di chocobo che ha sempre a portata di mano.
"Sun, quando ti troverò, non importa cosa accadrà, ma te lo dirò una volta per tutte."Si ripromette guardando la piuma e ricordando il nostro primo incontro. 
Terra, accorgendosi che si è fermato lo chiama:"Bartz, non vieni?"
Il ragazzo posa la piuma di Boko, correndo verso la compagna per raggiungere gli altri e liberarmi dalle grinfie di Spiritus.
Peccato che nonostante siano in marcia verso quel palazzo, loro non sanno la realtà dei fatti. Io....non sono più su Dissidia, ma nel mio mondo.
Cosa accadrà adesso?

   
 
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