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Autore: SweetPaperella    27/04/2018    8 recensioni
Dal testo: Da quando Robin era morto, la vita di Regina per quanto avesse fatto finta di andare avanti e in parte ci è riuscita, non è stata più la stessa. Ha una meravigliosa famiglia che le vuole bene, suo figlio Henry che finalmente si è ricordato di lei, con cui tornare a condividere le piccole cose della vita... ma per un lieto fine che si rispetti, come nelle favole, non basta solo questo.
Le manca Robin. Il suo Robin hood, il suo fuorilegge del cuore, colui che le ha preso il cuore, l’ha fatta tornare ad amare, quando nemmeno lei ci credeva più, ha rimesso insieme i cocci del suo cuore ormai in frantumi, le ha promesso amore eterno. Per un attimo un solo attimo ha sperato che potesse realizzare il suo lieto fine...
E lui se n’è andato.
È morto.
Lei ha dovuto iniziare a vivere senza di lui, a ricominciare senza di lui.
Non ha mai smesso di pensarci, di desiderare un suo ritorno, di sperare che fosse solo un brutto sogno. Ma un sogno non è, è la storia della sua vita e forse si deve accontentare di quello che ha.

Questa storia è una Robin/Regina
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Regina Mills, Robin Hood
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao a tutti, in questa storia ho voluto raccontare il finale tra Regina e Robin immaginando un lieto fine per loro, io non so come andrà, se nel finale della settima torneranno insieme o meno, ho letto diversi link e questo mi ha portato ispirazione per questa storia, per sicurezza ho messo la voce SPOILER, per non creare nessun tipo di problema. 
Buona lettura ;) 

 

Il fuorilegge e la regina 

 

Da quando Robin era morto, la vita di Regina per quanto avesse fatto finta di andare avanti e in parte ci è riuscita, non è stata più la stessa. Ha una meravigliosa famiglia che le vuole bene, suo figlio Henry che finalmente si è ricordato di lei, con cui tornare a condividere le piccole cose della vita... ma per un lieto fine che si rispetti, come nelle favole, non basta solo questo. 

Le manca Robin. Il suo Robin hood, il suo fuorilegge del cuore, colui che le ha preso il cuore, l’ha fatta tornare ad amare, quando nemmeno lei ci credeva più, ha rimesso insieme i cocci del suo cuore ormai in frantumi, le ha promesso amore eterno. Per un attimo un solo attimo ha sperato che potesse realizzare il suo lieto fine... 

E lui se n’è andato. 

È morto. 

Lei ha dovuto iniziare a vivere senza di lui, a ricominciare senza di lui. 

Non ha mai smesso di pensarci, di desiderare un suo ritorno, di sperare che fosse solo un brutto sogno. Ma un sogno non è, è la storia della sua vita e forse si deve accontentare di quello che ha. 

O forse non è tutto perduto.. non ancora. 

Un piccolo barlume di speranza c’è ancora e lei non vuole arrendersi, vuole giocarsi fino all’ultima carta per ritrovare il suo Robin. 

Facilier, prima di morire, le ha detto come ritrovare Robin, che non è morto, è bloccato in un regno senza magia e non riesce a tornare, ma che non ha mai perso la speranza, non si è mai arreso.

Grazie al medaglione di Facilier, che le farà da portale, potrà raggiungerlo. 

Non sarà facile tornare a casa in un mondo senza magia, ma non sono le difficoltà a impedirle di provarci, ora conta solo tornare da lui, riabbracciarlo, stringerlo a sè, rivedere i suoi occhi rassicuranti, il suo sorriso dolce, ascoltare la sua voce che l’ha sempre spronata e confortata, così  calda e rassicurante. 

Lo deve riportare a casa, anche per Robin, sua figlia, che non desidera altro che conoscere il suo papà, per tirare con l’arco insieme a lui. Sorride al pensiero che la sua nipotina, è bravissima e forse supererebbe il maestro, le piace pensare che presto forse lo constaterà di persona... 

Afferra il medaglione e pensa a Robin intensamente, non è difficile pensare a lui, ci pensa costantemente nell’arco della giornata, è il primo pensiero che al mattino la sveglia, l’ultimo desiderio che la notte la culla.

È abituata a passare da un portale a un altro, ma mai come stavolta sente la responsabilità di riuscire. Sente che deve farcela, per lui. 

Improvvisamente si ritrova in un bosco, sembra una foresta, come la foresta incantata della sua storia, ma non è quella, qui è tutto più buio, spento, tetro, maledettamente silenzioso e inquietante. È un posto che mette i brividi. Regina senza volerlo si ritrova a stringersi nel suo cappotto di pelle, mentre si guarda intorno smarrita, ma combattiva. Si sente proprio così, smarrita ma decisa più che mai a trovare Robin, anche se la missione dovesse rivelarsi impossibile. 

Non conosce quel posto, non ne ha mai sentito parlare, ma da quello che le ha detto Facilier, è il luogo dove si ritrovano le persone che sono morte, ma non hanno perso la loro anima, quindi non sono morte del tutto, possono ancora essere salvate se c’è una giusta motivazione, se la loro anima si ricongiunge al corpo. Il vero amore può essere un modo per far sì che l’anima di Robin si possa ricongiungere al suo corpo e tornare a vivere. 

Robin non ha mai perso la sua anima, è morto sì, ma Ade non è riuscito a distruggere anche essa.

Non trova nessuno a chi chiedere, quella foresta sembra totalmente isolata dal mondo, per un attimo teme di essere stata ingannata da Facilier, che le abbia detto di andare lì per rimanere blocca in quel mondo per sempre... 

Si addormenta tormentata da quei pensieri, in realtà il riposo è agitato, non è per niente in una posizione comoda, si è appoggiata a un albero, fa freddo e i pensieri non aiutano...

Fino a che in sogno non li compare lui. Il suo Robin. 

Nel sogno gli sta dando le indicazioni per trovare la sua anima e ricongiungerla al corpo. È bloccato in un castello, molto simile al suo nella foresta incantata, intrappolato in uno specchio. 

Non appena riapre gli occhi, si trova accanto a sè una mappa per arrivare al castello del sogno. Sorride, si sente felice, felice come non lo era da tempo... i brutti pensieri del giorno precedente sembrano essere scomparsi, è sulla strada giusta. Se lo sente, non sta sbagliando niente.

Cammina tutto il giorno, senza mai fermarsi, senza soste nemmeno per bere e mangiare, non ne sente la necessitá, la voglia e l’amore che la legano a Robin, per il momento le bastano per andare avanti... è guidata da lui, dalla forza del loro amore. 

Raggiunge il castello non con poche divergenze, lei conosce le foreste meglio di chiunque altro e forse essere stata la regina cattiva per lei e di grande vantaggio, sa riconoscere ogni tipo di pericolo, sa come evitare le trappole senza caderci dentro, sa come nascondersi, come muoversi in ogni situazione, anche senza magia. Ha evitato diverse trappole nascoste molto bene, ha evitato di finire nelle mani dei banditi, riuscendo a nascondersi per tempo, prima che loro la vedessero, anche per evitare conseguenze ai fini della storia... quello è un regno senza magia, ma un pizzico di magia è ovunque ed è sempre meglio non alterare il corso di nessuna storia, ne conosce molto bene le conseguenze se ciò dovesse accadere.

Ma tutto quel turbolento viaggiare si conclude quando si trova davanti al castello. È un passo da lui, dal suo fuorilegge del cuore, dall’uomo della sua vita, dalla sua anima gemella. Un passo, un solo passo ancora e lo potrà riabbracciare, stringere, accarezzare, baciare, guardare negli occhi e dirgli quanto lo ama. Tenerlo con se per sempre, stavolta lo proteggerà a costo della sua stessa vita. 

Non sa come riuscirà a riportare la sua anima a casa, non ha pensato a questo sinceramente quando si e imbarcata in questa avventura, ma un modo lo troverà, ci riuscirà. 

Si posiziona davanti allo specchio, è uno specchio come tanti altri, all’apparenza sembra uno specchio normale, che riflette semplicemente l’immagine di chi ci si mette davanti, ma Regina sa che non è così. Con una mano lo tocca e si apre un vortice, ci entra dentro e lì vede diverse anime che vagano senza una meta, un po’ come se fosse negli inferi di Ade. 

Le anime di tutti quelli che sono lì, le si avvicinano, vogliono essere liberate, vogliono tornare in vita, si sente quasi mancare l’aria, ma nonostante ciò, va avanti... Robin è lì, deve solo cercarlo, toccarlo, prenderlo e portarlo a casa. 

Sorpassa diverse anime, scusandosi con loro per non essere lì per salvarle e poi lo vede... 

Robin, o meglio l’anima di Robin, con il suo arco sempre in spalla, nonostante si tratti semplicemente della sua anima e lo raggiunge quasi correndo, rallenta verso la fine per non spaventarlo. 

«Robin» sussurra timidamente. 

La sua anima si volta e Regina ha la sensazione che i suoi occhi brillino, nonostante un’anima non possa essere espressiva. 

Allora Regina afferra le sue mani, lo tocca e lo stringe forte. Non sa cosa succederà nel momento in cui sfiorerà le sue labbra, ma ci prova. Avvicina lentamente le sue labbra a quelle del suo Robin e lo bacia delicatamente.

Improvvisamente un vortice di luci lo avvolgono e Regina si allontana quel poco che basta per capire cosa stia succedendo. 

Davanti a lei poco dopo, in carne e ossa, compare il suo Robin. È lui non ci sono dubbi. Lo può toccare, sentire il calore della sua pelle, il suo respiro... lo abbraccia istintivamente, rapita da una gioia inspiegabile, sa che probabilmente c’è poco tempo, che il bacio del vero amore ha fatto sì che l’anima di Robin si ricongiungesse al corpo, ma che hanno poco tempo per tornare a casa, per far sì che ciò diventi definitivo, se non vuole perderlo di nuovo. Ma prima sente il bisogno di stringerlo, è così tanto tempo che non sente il suo profumo, che non si scioglie in un suo caldo abbraccio. 

Per Robin è la stessa cosa, è così bello averla di nuovo tra le braccia, poter toccare i suoi morbidi capelli, assaporare ogni centimetro del suo corpo, inebriarsi del suo profumo meraviglioso. La sua Regina. 

Passerebbero così un tempo infinito, ma riacquistano lucidità, per scappare il più lontano possibile da lì, prima che sia troppo tardi. 

Deve riportarlo a casa.

«Abbiamo 24h per tornare a casa» le sussurra Robin al suo orecchio e Regina lo prende per mano e lo conduce fuori, sa ritrovare perfettamente la strada per la foresta, ma sa altrettanto bene che il portale con il medaglione poteva aprirlo solo ad andare, così prima di uscire dal castello cercano una qualsiasi cosa magica che possa aiutarli a tornare a casa. 

Il castello è immenso, ma tornando per un attimo a quando ne possedeva uno, Regina cerca di pensare a tutti i luoghi dove lei avrebbe nascosto qualcosa di prezioso. 

«Voi reali non li nascondete sotto alle coperte come noi fuorilegge?» sdrammatizza Robin e la guarda ridendo di gusto. 

Regina in tutta risposta scuote la testa e alza gli occhi al cielo, ma quanto gli può essere mancato però? Quelle sue provocazioni per prenderla in giro, per punzecchiarla di quelle loro differenze così evidenti, ma quello stesse differenze che gli rendono così uniti, così innamorati, disposti a tutto per salvare l’altro. Si completano a vicenda, sono il pezzo mancante del puzzle l’uno dell’altra. 

«No, noi abbiamo i portagioie» commenta poco dopo e si mette a cercarne uno per la stanza reale, quella più bella, sicuramente della regina del castello. 

«Come questo?» glielo indica Robin, nascosto sotto al pavimento, in una tegola rialzata di esso.

«Visto noi reali non siamo poi così diversi da voi fuorilegge, usiamo le tegole dei pavimenti rotti...» lo provoca lei stavolta. 

Robin incassa in silenzio e ride semplicemente, pensando che ora che torneranno a casa insieme, ci saranno tantissimi di quei momenti con lei. Quei momenti che gli sono mancanti e che hanno fatto sì che non si arrendesse, che continuasse a cercare di mettersi in contatto con lei e c’è riuscito alla fine. 

Robin è assorto nei suoi pensieri, quando Regina esclama felice: “trovato” 

Un fagiolo magico, si può trovare anche in un regno senza magia, se si vuole qualcosa intensamente, con tutto il cuore, con ogni fibra di se stessi, questa si realizza. Gliel’ha insegnato la sua famiglia, ma in particolare suo figlio Henry, il quale ha sempre creduto nella magia, nella forza dei sentimenti, della famiglia. È lui il suo eroe, colui che ogni volta le fa credere che esiste qualcosa di migliore, che non bisogna mai arrendersi e sacrificare ogni cosa per realizzare i propri sogni. Lei ci ha creduto in questa missione e sta vincendo. Henry sarebbe orgogliosa di lei. 

Tornano nella foresta con il fagiolo magico ben stretto e lo lanciano in aria affinché compaia il portale. Lo attraverso mano nella mano, insieme.

Si ritrovano a storybrooke, dove c’è la sua famiglia ad attenderla. Sono tutti lì, non manca proprio nessuno e ora lei tornerà con Robin. 

Preoccupati attendevano il ritorno di Regina, quest’ultima ha lasciato solo un biglietto con scritto che doveva occuparsi di una faccenda importante, di non preoccuparsi per lei, che sarebbe tornata presto... ed eccola ora che torna. 

L’accolgono con gioia, per poi accorgersi di Robin è quasi restano senza fiato a vederlo lì, in carne e d’ossa, stupiti che Regina sia stata in grado di riportarlo in vita, ma felici che finalmente anche lei possa avere il suo lieto fine. 

Robin junior corre ad abbracciarlo per prima, non crede possibile di rivedere suo padre, non crede ai suoi occhi, lui è lì. Subito dopo l’abbraccia suo figlio Roland, è così cresciuto, è così grande ora, se lo ricorda che era ancora un bambino. Lo abbracciano poi tutti gli altri suoi amici, parenti, la sua famiglia. 

Festeggiano il ritorno di Robin, il sortilegio che finalmente si è spezzato e loro che possono tornare alla normalità, almeno fino al prossimo momento in cui si ritroveranno di nuovo tutto uniti a combattere contro qualche forza oscura. Ora però non ci vogliono pensare, è un momento solo di gioia. 

Regina si allontana solo un attimo dal resto della famiglia, per prendere un po’ d’aria e cercare di rimettere in ordine i suoi pensieri, le sue emozioni...

«A cosa pensi?» le dice Robin cingendole la vita a dietro. 

Regina ha un sussulto a quel contatto, quasi le viene da piangere a sentire di nuovo le sue braccia forti ad  avvolgerla. 

«Penso che forse non sono mai stata felice come ora» ammette girandosi per guardarlo negli occhi. Ancora una volta e stavolta per sempre. 

«Nemmeno io, ma sapevo che prima o poi ci saremo ritrovati. Tu sei la mia regina e ora saremo insieme per sempre.»

«e tu il mio fuorilegge preferito» guardandolo ancora più intensamente negli occhi. 

Avvicina le sue labbra alle sue e la bacia con passione, come non faceva da tantissimo tempo. 

È un bacio mozzafiato, uno di quei baci di vero amore, che sono chi come loro si ama con tutta l’anima, riesce a viversi fino infondo, ad emozionarsi, a sognare, a trasformare la propria storia in un lieto fine. 

Un lieto fine speciale, il lieto fine di due persone così diverse, una regina e un fuorilegge, ma che insieme  sono una cosa sola. Semplicemente il loro lieto fine. 

 

 

 

 

 

   
 
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