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Autore: cabin13    04/05/2018    0 recensioni
|What if?||lievissimo accenno Plance|
Dopo millenni di resistenza e quasi quattro anni di battaglie tra le forze di Galra e i Paladini di Voltron, finalmente, ce l’avevano fatta. I cinque leoni avevano trionfato.
{...} Takashi sentì le lacrime premere per sgorgare, ma si sforzò di ricacciarle indietro. Non era più nemmeno certo di riuscirci davvero, a piangere.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Takashi Shirogane
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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TIME OF OUR LIVES

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https://www.youtube.com/watch?v=HIq4x-23I4c

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Si tolse il casco e come una scheggia si precipitò fuori dalla cabina di pilotaggio di Blue.

Era incredulo, Lance.

Avevano appena vinto. Avevano appena vinto!

Avevano. Appena. Vinto.

Quasi non sembrava vero che quelle tre parole unite assieme potessero avere un senso così incredibile.

Dopo diecimila anni di impero, Zarkon era stato abbattuto, i suoi più alti comandanti dispersi o uccisi nello scontro e l’astronave simbolo del suo potere ridotta a un cumulo di pezzi.

I ribelli e i soldati della coalizione inneggiavano e gridavano festanti il nome di Voltron mentre levavano le armi al cielo. Era un grido che riecheggiava nell’intero universo, la libertà non era più solo un’utopia.

Era la prima pagina di una nuova era, pensò tra sé Shiro gettando una bonaria occhiata all’esercito di svariati alieni diversi sotto di lui.

Dopo millenni di resistenza e quasi quattro anni di battaglie tra le forze di Galra e i Paladini di Voltron, finalmente, ce l’avevano fatta. I cinque leoni avevano trionfato.

Vide un Hunk coperto di lividi e un po’ barcollante che stritolava in vigoroso abbraccio Coran e Shay, gioiose lacrime di incredulità che sfuggivano dagli angoli dei suoi occhi chiusi, quasi faticava a restare fermo per l’eccitazione e l’adrenalina.

Allura era vicino a Lotor, ciocche di capelli argentei che sfuggivano dallo chignon in cui erano raccolte – alcune erano persino bruciacchiate. Non le importava più che il Galra accanto a lei fosse stato suo nemico in passato, lo stringeva felice come non mai. La Principessa alteana aveva le labbra incurvate in un sorriso tremante, rideva e gridava e piangeva. Esprimeva sul suo volto tutti i sentimenti che animavano più o meno tutti in quella folla di combattenti.

Lance aveva “catturato” Keith, Pidge e Matt per un abbraccio di gruppo, la piccola castana gli aveva buttato le braccia al collo e gli aveva stampato un bacio umido di lacrime sulla mascella. Il cubano aveva ricambiato e poi aveva passato un braccio intorno alle spalle del Paladino Rosso e l’altro su quelle del ribelle italiano.si erano stretti tutti e quattro, tutti un po’ malconci e Keith con anche la tempia sanguinante per via di un urto subito durante una lotta corpo a corpo.

Takashi sentì le lacrime premere per sgorgare, ma si sforzò di ricacciarle indietro. Non era più nemmeno certo di riuscirci davvero, a piangere.

Erano pronti per iniziare una nuova vita, tutti. Era certo che sarebbero tornati sulla Terra almeno per far sapere alle loro famiglie che erano vivi – e che avevano salvato l’intero universo.

Guardò il Leone Nero. Il muso era un po’ ammaccato ed era graffiato in vari punti, ma per il resto pareva in ottime condizioni. Se non si contava che non era nella stessa posizione degli altri.

– Dov’è Shiro? – chiese a un certo punto Keith spezzando l’allegria degli altri. Il moro sondava con lo sguardo la folla intorno a lui, l’espressione che via via si faceva sempre più inquieta.

Il Paladino Nero avvertì l’impellente bisogno di voltarsi. Non voleva ricordare dei visi sconvolti, li avrebbe conservati nella sua memoria con quei sorrisi spontanei che avevano solcato le loro labbra.

Nemmeno Hunk o Allura l’avevano visto. La preoccupazione andava aumentando.

Shiro era di spalle e tra sé continuava a chiedersi perché fosse ancora in grado di udire le loro voci concitate e angosciose.

Lo videro alla fine, il Leone Nero. Era in un angolo, lontano dagli altri, piegato su un lato e coperto da una manciata di detriti; nessuno, tra la calca e l’euforia generale di quel momento, si era accorto del bestione inerte.

Il nipponico strinse i pugni. Perché non poteva andarsene da lì?

I Paladini e la Principessa, seguiti da Coran, entrarono nella cabina di pilotaggio del leone e lo videro.

Lui era lì. E allo stesso tempo non c’era.

Si mise le mani sulle orecchie e le coprì premendo più forte che poteva. Non li voleva sentire, non voleva udire i pianti e le grida disperate che lo pregavano di aprire gli occhi.

Gli avrebbero spezzato il cuore, se solo ne avesse avuto ancora uno. Era diventato uno spirito, la sua anima aveva abbandonato il suo corpo ferito ed esanime al termine della cruda battaglia.

Aveva resistito fino alla fine, raccogliendo tutte le briciole di energia che gli restavano solo per portare avanti il suoi team.

Come Voltron si era separato nei cinque leoni e Black aveva toccato terra, il suo tempo si era esaurito. Aveva esalato il suo ultimo respiro e se n’era andato.

Con un debole sorriso che gli incurvava le labbra.

Con la certezza che loro non l’avrebbero dimenticato.

Con i ricordi più belli trascorsi con i suoi compagni custoditi preziosamente nella parte più profonda della sua anima.

Shiro si riscosse quando avvertì un vento leggerlo lambire la sua consistenza incorporea e spingerlo lontano.

Era davvero arrivato il suo tempo di andare.

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Hola gente

Questa è la mia prima storia su Voltron, quindi spero di non aver scritto qualche assurdità

Il titolo è preso dalla canzone "Time of our lives" di Tyrone Wells: ho trvato un video su youtube che era bellissimo (ed è il link a inizio storia) e la canzone, che è davvero bella ma è tristissima, mi ha dato ispirazione per questa one shot

Ho inserito un accenno piccolo piccolo di Plance perché come coppia mi piacciono un sacco, io li trovo davvero carini insieme *.* La Klance (che in questo fandom ho notato è tipo adoratissima e acui io non ho nulla incontrario - sul serio, su wattpad c'erano solo storie Klance!) non mi ha ancora convinto del tutto, non so se considerarla ancora solo una brotp o una ship platonica... Che poi scusate, solo io penso che rendere quei due gay sia uno spreco di figaggine maschile? XD

Scleri miei a parte (ma quanto è adorabile Keith? *.*) spero che questa storia vi piaccia, ringrazio chi lascerà una recnesione e chi leggerà e basta

Alla prossima gente

Adios

   
 
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