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Autore: reign_00evil    07/05/2018    3 recensioni
Dopo gli eventi di Captain America: Civil War, Tony Stark incontrerà ben presto un ragazzo che farà parte della sua vita.
Genere: Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Pepper Potts, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Rivincite






 




Casa di Tessa e Lucas Stein h 17:45 p.m.
Dopo che Lucas finì in fretta il lavoro sugli stivali, quest’ultimo decise di restare ancora un po’ con i due gemelli chiedendo a loro invece cosa avevano fatto loro in questi tre anni. Tessa gli rispose che l’anno scorso erano andati per un viaggio delle convescion della scienza in Canada, perché lei voleva tanto andare nel settore di chimica e biologia mentre il fratello solamente nel settore di ingegneria spaziale, dato che quello era la sua specialità.
“E così abbiamo fatto disperare tanto Edward per fargli scegliere quale dei settori volevamo andare.”, disse Tessa ridendo di gusto.
Il pover’uomo sentì del racconto e sospirò.
“E’ stato un esperienza che non vorrei davvero si ripetesse, ma purtroppo ho paura che mi capiterà ancora un episodio del genere.”, mormorò tra se a se.
“Guarda che ti sentiamo Edward.”, gli disse Lucas.
“Ma quindi, Henry?”, chiese Tessa al ragazzo.
“Quindi, cosa?”, domandò lui, inarcando un sopracciglio.
“Quando gli e lo dirai a tua madre del tuo incontro con tuo padre Tony?’”
Il giovane rifletté per poi sospirare.
“A essere sinceri, non lo so.” esordì “Ma ogni tanto, penso che dovrei dirglielo ma … una parte di me mi dice che non mi sembra ancora il momento di dirglierlo.”
“Henry guarda che se aspetti troppo, sono certo che tua madre lo scoprirà da sola, e non sarà affatto piacevole.”
“Può darsi, ma per il momento non gli e lo dirò.”, rispose, guardando poi gli stivali appena riparati “Parlando altro … Lucas, sei sicuro che funzioneranno?”
“Aaaah Henry santo cielo, te l’ho già detto per una settima volta che gli stivali sono apposto. Fino a domani saranno funzionanti e poi mi hai detto che dopo domani ti arrivano i pezzi da ricambio.”
“Beh, scusa caro ‘genietto dell’ingegneria’ ma sai, devo esserne certo.”, disse il ragazzo facendo una linguaccia.
“Certo che tu non cambi mai eh?”, chiese Tessa senza ricevere una risposta.
Henry si alzò dalla sedia.
“Molto bene ragazzi, credo che sia il momento di andare.”
Lucas non capì le sue parole.
“Scusa ma cosa devi fare?”
Il giovane ghignò.
“Semplice, andare a caccia di un’averla!”, rispose infine.
 
Intanto nella base degli Avengers
Pepper fece una lista di idee per domani sera, stava scrivendo cosa mettere sul ‘menù speciale di Virginia ‘Pepper’ Potts’, ma in quel momento qualcuno suonò alla porta d’ingresso.
“Arrivo.”
Quando si avvicinò, apri lentamente la porta e rimase non poco sorpresa nel vedere chi aveva davanti.
“Oh …”
“Salve signorina Potts, dovrei chiamarla Pepper?”
“H-Hammer!” balbettò la povera donna “Cosa ci fa lei qui?”
“Quanta formalità, perché non ci diamo del tu?!”, fece quella di rimando.
“Se lei … cioè, se tu sei qui per il signor Stark, mi spiace ma lui non è qui oggi.”, disse Pepper riprendendosi dalla sorpresa.
“Ah, e così il nostro caro Tony non è qui ... peccato.” esordì Hammer “Ma fa niente mi basta parlare con te ‘Pepper’, a donna a donna.”
 
Ponte di Brooklyn h 20:10
Prima di arrivare lì Henry andò prima alla sua azienda, testò subito i suoi stivali che a quanto pare erano ancora funzionanti. Il giovane rifletté su come sconfiggere Killer Shrike e in pochi minuti ebbe un’idea magnifica che avrebbe potuto definirsi una grande colossal idea geniale. Verso sera decise di dargli la caccia ma, sapendo che anche Shrike lo stava cercando, andò quindi sul ponte di Brooklyn per fare da esca per far sì che lui rispondesse al segnale e come scontato ebbe ragione.
“Oh – oh … ma tu guarda che tipo.”, disse Killer Shrike apparendo davanti al ragazzo.
“Beh, visto che mi stavi dando la caccia e io altrettanto con te, mi sembrava inutile che noi due girassimo per tutta la città per chissà quanto tempo solo per darci la caccia tra noi.”
“Stento a credere quello che dico ma mi hai tolto le parole di bocca.”
“Allora ‘averla’, vogliamo iniziare oppure stare qui a fare a tu per tu?”, disse ironico Henry.
Killer Shrike senza perdere tempo iniziò ad attaccare verso il giovane, cosa che Henry rispose, volando dritto a lui per poi sparagli i laser ma la cosa non sfuggì al mercenario, e lo schivò con facilità ma purtroppo per lui non si aspettava che il ragazzo voleva che lo schivasse per avere l’opportunità di dargli un bel colpo di laser dritto sul torace facendo volare Shrike a qualche centimetro di distanza tra lui e Henry.
“B-brutto …”
“Ah-ah, te l’ho fatta uccellaccio.”, ironizzò Henry.
“Aspetta, che ora ti rimangio tutto quello che hai detto.”, urlò Shrike scagliandogli ancora le raffiche elettriche, che fino a ieri sera avevano per poco distrutto gli stivali dell’armatura.
Ma per fortuna il ragazzo le schivò.
Killer Shrike comunque gli e ne lanciò altri colpi ma non riuscì a prendere il suo bersaglio.
Allora Henry rise di gusto.
“Cosa c’è? E’ forse la tua serata no?”, rise di gusto Henry.
“Come osi a prendermi in giro, eh?!”, sbraitò il criminale stringendo i suoi pugni.
Quest’ultimo partì di nuovo all’attacco, solo che questa volta usò calci e pugni per fargli male e come poteva vedere ci riuscì. Diede al giovane un temibile set di colpi di kick-boxi.
Arghh … ma che … questo qui va proprio sul pesante pensò Henry.
Killer Shrike rise minaccioso.
“Dimmi, ne vuoi ancora stronzetto?”
Henry si riprese dalle botte.
“Se vuoi saperlo …”, disse per poi volare il più lontano possibile da lui.
“Ehi, te la dai a gambe?”
“Vuoi seguirmi oppure aspettare che io sia molto ma molto lontano da te, uccellaccio?”, lo provocò.
“Tu …” sibilò stufato di quel giochetto “Ora ti vengo a prendere!”, esordì iniziando a inseguirlo sui cieli di New York.
 
Nel frattempo nelle strade del Times Square …
Nella macchina della polizia, la detective Olivia Jones era a parlare con un collega al cellulare.
“Come diavolo è possibile che sia scappato?”, si alterò la donna.
“Mi spiace detective Jones ma abbiamo provato a …”, cercò di dire l’agente dall’altra parte del telefono.
“Cercatelo ovunque, anche nelle discoteche se necessario ma trovatelo.” lo interruppe lei spegnendo il contatto “Accidenti.”, borbottò poi tra se a se, alquanto irritata, continuando a girare nelle strade.
Improvvisamente però notò nel cielo due figure, delle quali una familiare, mentre l’altro no.
“Oh diavolo …” esordì, prendendo quindi una radio “Qui è la detective Jones, c’è in corso uno scontro tra superdotati diretti al Park Avenue. Ripeto uno scontro tra superdotati diretti al Park Avenue.”, continuò iniziando a inseguirli.
Nel mentre che la detective li seguiva, Henry e Killer Shrike se le stavano dando di santa ragione senza darsi tregua tra colpi di laser e scariche elettriche. Shrike, deciso di farla finita, gli tirò un bel gancio sinistro molto potente ma il giovane si parò con le braccia e rispose al gancio, colpendolo non solo con i pugni ma anche grazie ai suoi raggi laser.
“B-brutto …”, proferì Shrike, leggermente affiacato.
“Però, sei davvero duro per metterti al tappeto.”, disse Henry, continuando a colpirlo.
Mentre i due erano impegnati a darsi pugni e scazzottate, davanti a loro c’era un muro di qualche palazzo del Park Avenue e senza notarlo si scontrarono, cadendo giù nella strada.
Killer Shrike fu il primo ad alzarsi, sebbene con fatica a causa dei colpi subiti.
“Anf … anf … b-basta giocare adesso.”, replicò, non poco irritato e ansimante.
“Sai … anf, concordo.”, fu d’accordo il giovane riprendendo la posizione di difesa.
Il criminale dopo, urlò per la carica lanciandogli ancora le raffiche elettriche, ma improvvisamente una pallottola lo sfiorò proprio vicino ai suoi artigli e vide la detective che puntava la pistola a entrambi.
“Che …?”, domandò Henry sorpreso.
“Ancora tu! Ma non è possibile.”, ribatté Shrike, irritato “Odio a morte i piedi piatti.”, riprese, sparando ancora scariche elettriche, puntando però alla detective Jones.
Ma Henry fu più veloce e la salvò, caricandosela come una sacca di patate.
La povera detective sobbalzò dal gesto.
“C-che … che cosa fai? Mettimi giù!”
“E-ehi, non ti agitare per favore, guarda che ti ho salvato la vita.”
Shrike volò contro di loro per ucciderli, ma il giovane come sempre riuscì a schivarlo sebbene la povera malcapitata sentiva che poteva svenire tra un momento all’altro. Perciò Henry prese un pezzo del lampione e colpì Shriek a metà faccia della sua maschera a casco lanciandolo ad un albero, poi il ragazzo andò giù per far scendere la detective. La donna sentendo il suolo le sue gambe cedettero.
“Cavolo.”
“Prima volta che un eroe la salva e la porta in volo?”, chiese ironico il ragazzo.
La donna in risposta lo guardò male.
“Lo prendo come un sì!”
Poco dopo i due si voltarono al punto in cui il criminale si era schiantato.
Quest’ultimo si riprese, ma di conseguenza aveva il casco rotto e si poteva vedere il suo vero volto, quindi cercò di coprirsi il viso, suscitando la sorpresa della detective.
“Ma quello è … Maddicks!”
“Chi?”, domandò Henry, perplesso.
“ARRIVOOOO!”, urlò più forte Shrike ormai deciso di sistemare la cosa una volta per tutte.
Ma Henry e la detective Jones risposero, sparandogli laser e proiettili fino a che i laser del ragazzo riuscirono a colpire le sue ali meccaniche e il colpo subito costrinse a Maddicks di chiudere gli occhi cosa che gli costò molto, perché quando li riaprì si accorse che era troppo vicino al giovane e ricevette un bel pugno dritto in faccia facendolo cadere per terra e contorcere dal dolore preso e non dava segno di volersi alzare.
I due allora capirono che ormai lui era fuori gioco. Pochi minuti dopo arrivarono la polizia con le SWAT.
La donna iniziò a parlare.
“Grazie …”
“Eh …? Ah, prego!”, rispose il ragazzo.
“Sono indebito con te … purtroppo.”, esordì la detective.
“No, aspetta, lei non deve per forza essere in debito con me.”
“Dici?”
“Ehm … detective, brutte notizie.”, li interruppe un poliziotto.
“Riguardo a …”
“Cannon!” proferì “Non riusciamo a trovarlo.”
A quel nome Henry si congelò.
“Scusate, Cannon avete detto?”
“Sì, purtroppo è scappato all’ospedale nonostante era sotto stretto controllo.”, gli rispose la detective Jones.
O grande pensò infine il giovane preoccupato.
 
Nel frattempo nella base degli Avengers.
La Hammer e Pepper parlarono molto riguardo a Stark e dei problemi che ha avuto con il fratello di quest’ultima.
“Come puoi vedere mia cara Pepper, io non ho nessun rancore contro di te o di Tony.”
“Lo spero molto, sai, se c’è una cosa che ho imparato in questi anni e che non ti puoi fidare molto di un Hammer.”, disse Pepper.
“Puoi stare tranquilla mia cara, te lo posso assicurare.”, la tranquillizzò Sasha con uno dei suoi sorrisi persuasivi.
La donna poi vide nel tavolo da cucina una lista.
“Questo cos’è?”
“Quello? E’ una lista per la cena di domani. Sai domani sera ho degli invitati.”, rispose Pepper.
“Davvero? Oh beh, allora sarebbe meglio che me ne vada ma prima, potresti dirmi dov’è il bagno?"
Pepper le indicò dov’era il bagno e la Hammer andò nella sua destinazione, chiudendo la porta a chiave e improvvisamente aprì la sua borsa e tirò fuori un piccolo congegno che assomigliava ad un mouse del computer e lo nascose sotto un mobile del bagno.
“Avevi proprio ragione Pepper. Non ti puoi fidare molto di un Hammer.”, disse infine uscendo dal bagno e andare via.
 
 
 
 
Ciaooooooooooo a tutti! XD XD
Quanto è bello ritornare a scrivere ahahahah. Perdonatemi comunque per il ritardo, ma come sempre ho molte cose da fare e mi sono un po’ preso dagli studi.
Vabbè, comunque ritornando a noi cari lettori, ecco il secondo round di Henry e Killer Shrike che voi avete aspettato con pazienza spero che vi sia piaciuto molto e non vedrete l’ora di scoprire che cosa voleva fare la Hammer alla base degli Avengers? OOOOH, vi assicuro che le risposte le avrete amici miei! Adesso non vedo l’ora di preparare il prossimo capitolo dove il protagonista sarà a cena con suo padre e i suoi amici e che sarà diviso in due parti.
Ringrazio ancora per il sostegno e le recensioni e non le recensioni che mi date, in particolare a Sayman, EragonForever e BlazingStaR3D.
Ciao a tutti e divertitevi!!!! ;) ;) ;)
 
   
 
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