Bicolore
Perché se vogliamo che il nostro sia un bel braccialetto, è importante partire con originalità.
La perlina bicolore sono i due ragazzi che lavorano nel negozio di frutta che c’è all’angolo: non due perline, ma una sola, in cui si mescolano due colori; se dovessi sceglierli, direi verde e rosso, uniti insieme in una sorta di Yin&Yang sferico.
Sono innamorati, a giudicare da come si guardano, e marito e moglie, a giudicare dalle fedi che portano entrambi sotto i guanti di plastica.
Lui ha colorito e capelli scuri, abbinati ad uno spiccato accento dell’est e ad un paio di inattesi occhi verde foglia. Lei ha i capelli rossi, riccissimi, lunghissimi e sempre raccolti in un disordinato chignon sopra la testa, gli occhi nocciola e la carnagione costellata di lentiggini.
Il loro negozio è una microscopica stanza piena di scaffali inclinati di colore rosso, ricoperti da una quantità quasi insopportabile di verde: verdure, mele, zucchine, peperoni. Qua e là fa capolino qualche altro colore, ma il verde e il rosso dominano.
Rosso, come i capelli di lei e il mondo da cui proviene lui, assolato e caldo; verde, come gli occhi di lui e le irlandesi distese da cui sembra essere spuntata lei.
Non frequento molto il loro negozio e credo che non sia mai troppo affollato: d’estate la porta è aperta e frutta e verdura sono esposte anche all’esterno. D’inverno, la porta è chiusa. In entrambi i casi, i due proprietari sono seduti sul fondo, perfettamente visibili dal marciapiede, a parlare per riempire il tempo.
E quanto tempo che sono capaci di riempire solo di loro due, in una piccola e spoglia stanza soffocata di verde e di rosso.