Anime & Manga > Card Captor Sakura
Segui la storia  |       
Autore: Teddy_bear    12/05/2018    4 recensioni
In musica, un preludio (dal latino praeludium) è generalmente un brano piuttosto breve, di solito senza una forma codificata, collocato all'inizio dell'esecuzione di una composizione o di una sua parte. In anatomia, preludio, era il cuore di Shaoran. Ma Sakura sapeva benissimo ascoltare e salvare i cuori.
——————
AU fanfiction, dove Shaoran è un pianista con il cuore spezzato e Sakura è una studentessa di medicina, specializzanda in cardiologia.
[Se volete, per capirci meglio, ho pubblicato un’introduzione ed un trailer].
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Li Shaoran, Sakura Kinomoto, Un po' tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

SAKURA

 

“Hisato, cosa ci fai qui?” domando, con la voce un po’ tremante. Non riesco a capacitarmi del fatto che sia lui, proprio lui, qui, davanti a me. Ho voglia di tornare in casa e di chiudermi dentro a chiave, piangendo. Ma devo essere forte. Devo, davvero, essere forte. 

“Posso entrare?” 

Deglutisco e prendo un respiro profondo. Gli faccio un cenno affermativo, ed apro il cancello di casa mia. 

“Ciao.” mi dice, una volta entrato. 

“Hisato, perché sei qui?” voglio andare dritta al sodo: prima mi dice il motivo, prima se ne va, prima posso dimenticare il fatto che lui si sia ripresentato. 

“Non so da dove cominciare.” 

“Arriva al punto.” riesco ad essere sicura nella voce, sebbene il mio cuore sia andato direttamente in gola. E lo sento lì, battere ad una velocità impressionante. 

“Io ti amo.” 

Devo appoggiarmi con una mano al muretto del cancello, perché questa sua dichiarazione mi ha fatto tremare le gambe così tanto che temo di non reggermi in piedi, se non mi sorreggo a qualcosa. Hisato… Mi ama?

“Stai scherzando?”

“No, Sakura. Io ti amo. Lo so, è tardi, lo so, dovevo accorgemene prima, ma io ti amo. Sono certo di amarti.” 

Porto una mano alla bocca, e sento i miei occhi pizzicare tremendamente. Se non se ne va via, rischio di piangere proprio il giorno di Natale. 

“Voglio riconquistarti.”

“Non puoi.” riesco a dire, un po’ più titubante di prima. 

“E Shinomoto, poi?” pongo il quesito. 

“È finita. Credimi, voglio te. Lasciami fare un tentativo, uno solo. Lascia che io ti dimostri davvero, questa volta, che sono cambiato.”

Un tentativo? Sento il cuore sbriciolarsi nel mio petto. 

“Non funziona così.” lo rimprovero. 

“Per favore, Sakura.” si avvicina a me, cercando di toccarmi le guance, mi divincolo subito dal suo tocco. 

“Non toccarmi.” 

Lui alza le mani, in segno di resa, e le rimette nelle sue tasche. Molto meglio così.

“Senti… facciamo così. Tu pensaci, okay? Io ci sono. Io… voglio stare al tuo fianco, e farò il possibile per riuscirci. Ti mostrerò tutto il mio amore.”

Mi mordo l’interno della guancia, sicura che manchi pochissimo prima di scoppiare. 

“Ci penserò.” lo liquido. 

A quel punto, Hisato esce da casa mia, ed io tiro un sospiro di sollievo, per poi iniziare a sentire le mie gote inumidirsi di lacrime. 

 

“Sakura!” 

Sbatto gli occhi, riprendendomi dai miei pensieri.

“Tomoyo, scusami. Ero solo…”

“Tra le nuvole.” aggiunge lei, al mio posto. Annuisco. 

“Pensavi ad Hisato?” mi domanda, servendomi il the. 

“Quando ce la stavo facendo ad andare avanti a passare oltre, è spuntato di nuovo. E credo che, purtroppo, quattro anni non si scordino così facilmente.” ammetto. La mia amica prende posto di fronte a me, al tavolo della cucina di casa sua. Sono venuta da lei con l’intento di accordarci per passare insieme Capodanno, e per un po’ ho seguito il suo discorso, dove mi spiegava come tutti noi dobbiamo esserci, poi mi sono persa, la mia mente mi ha portato a pensare al mio ex ragazzo, il quale mi chiama spesso, mi cerca, mi manda messaggi, mi chiede di uscire. Ed è ogni volta più smielato della precedente. 

Accidenti. 

“Pensavo che…” Tomoyo inizia, lasciando la frase in sospeso. 

“Cosa?”

“Pensavo che ti stesse iniziando a piacere un’altra persona.”

Spalanco gli occhi, e quasi sputo il mio the sul suo volto. 

“Tomoyo, Shaoran è solo un amico.” la correggo, recuperando la mia calma interiore. 

Vedo la bruna di fronte a me ghignare, per poi lanciarmi uno sguardo di sfida. 

“Io non ho mai parlato di Li.”

Oh, cavolo.

Faccio dei versetti inesistenti, sentendomi arrossire da capo a piedi, visibilmente imbarazzata. Tomoyo ride, poi finisce il suo the. 

“Mi dicevi che per Natale ti ha scritto una lettera, non è così?”

Annuisco. 

“Ti è piaciuta?”

“Molto.”

“Credi di provare qualcosa per lui, Sakura?”

Spalanco un po’ la bocca, intontita. Non mi sono mai posta la domanda, perché l’ho sempre visto nell’ottica dell’amicizia e, soprattutto, perché lui non si innamora. Sarebbe l’ennesimo amore a senso unico, l’ennesima sofferenza da parte mia, l’ennesimo dolore. 

“Io so solo che gli voglio bene e che sono felice che lui sia nella mia vita, ma tutto finisce lì.” alzo le spalle. Tomoyo assottiglia gli occhi, come a studiarmi. 

“Sakura.” prende un respiro.

“Cosa?”

“Per Li sei speciale, penso tu lo abbia capito.”

“Ma anche lui è…”

“Fammi finire.”

Annuisco. 

“Personalmente credo che lui provi dei sentimenti molto forti per te. Sei l’unica, con la quale si comporta così. E, confrontandomi con Meiling, abbiamo decretato che sei anche l’unica con la quale lui si sia mai comportato così, in tutta la sua vita.” 

Aggrotto le sopracciglia. 

“Forse questo è perché mi reputa diversa dalle altre persone.” provo a formulare una teoria. 

“Forse questo è perché sei tu, a renderlo diverso.”

 Fisso il mio the, riflettendo. 

“Non dare mai nulla per scontato, Sakura.”

“Mi stai dicendo che tu credi che io, a Shaoran, piaccia?” domando, incerta. 

Lo reputo impossibile.

“No.” sentenzia. 

Schiocco la lingua al palato, e lei mi ferma di nuovo. 

“Sto dicendo che quel pianista si è proprio innamorato di te.”

Spalanco gli occhi e, un lieve tremore alle mani, mi invade. 

“Ma Dora…” tento di dire, la mia voce muore un po’ in gola. 

Tomoyo ridacchia. 

“Non la può vedere, Sakura. Fidati, prima o poi, capirai di più.” 

Lo spero tanto perché, ora, non ci sto capendo niente. 

“Dicevamo, per Capodanno?”

 

***

 

Mi butto sul letto, ho appena finito di studiare le pagine giornaliere di preparazione agli esami. Affondo la testa nel cuscino, mentre i miei pensieri continuano ad essere sempre gli stessi, riguardo cosa provo. Hisato è stato il mio primo vero amore, la persona a cui io abbia mai tenuto di più, il mio numero uno, il ragazzo più importante. E non so più se sia ancora così. L’idea di voler tornare con lui non mi entusiasma, probabilmente è perché sono ancora ferita, o forse è per il fatto che rivederlo mi ha sconvolta. So solo che ero riuscita a farmene una ragione, a passare oltre, a pensarci di meno. Invece, come un fulmine a ciel sereno, è tornato prepotente nella mia vita, dicendomi frasi che mai mi sarei aspettata. È un pasticcio. In questi giorni ho avuto modo di confrontarmi anche con mio padre e con mio fratello, i quali hanno reagito nella stessa maniera. Solo che mio padre è stato notevolmente più calmo, dicendomi semplicemente di stare attenta, ma di ascoltare il mio cuore. Mio fratello, invece, decisamente più impulsivo, mi ha sconsigliato di riprovarci con il mio ex ragazzo, dicendomi parole brutte sul suo conto. Ma sanno tutti che, la decisione finale, spetta proprio a me. E non voglio sbagliare di nuovo, quindi preferisco vedere fin dove arriva Hisato, per poi decidere cosa fare. Se lasciar perdere, o tornarci insieme. Anche perché, se devo prendere in considerazione l’idea di ricominciare una storia, voglio prima avere delle sicurezze. 

Dovrei chiedere consiglio ad una persona che c’è sempre stata per me, fin da quando ero bambina. So che lui può aiutarmi. Quindi, prendo il telefono e lo chiamo. 

“Sakura?”

“Yukito, ciao.” 

“Come stai?” mi domanda subito. 

“Così e così. Tu?”

“Io sto bene. Che cosa succede?” si preoccupa. 

“Mio fratello ti ha detto di Hisato?”

Lo sento sospirare. 

“Vuoi che ci vediamo così ne parliamo un po’?” 

Annuisco. 

“Sarebbe meraviglioso.”

“Dai, allora vediamoci al parco tra una decina di minuti, va bene?”

Rifletto sulle sue parole. 

“Non sei a lavoro, oggi?”

“No, oggi ho fatto la mattina.” 

“Ah, capisco, allora va bene al parco. A dopo.” sorrido.

“A dopo.”

Chiudo la chiamata e sospiro. Il mio cellulare trilla, e noto di avere un altro messaggio da parte di Hisato, dove mi dice che tra poco ci sarà una sopresa ad atrendermi. Aggrotto le sopracciglia. Non so che genere di sorpresa sia, ma non ho voglia di rispondergli. Piuttosto, decido di andare verso il parco per vedere mio cognato. Quando scendo le scale, che da camera mia portano all’ingresso di casa, sento il campanello suonare. Mio padre non è in casa, quindi mi dirigo verso il cancello. Noto un ragazzo con una divisa simile a quella di un fattorino, che ha in mano un mazzo gigante di rose. 

“Desidera?” domando.

“È lei Sakura Kinomoto?”

Annuisco. 

“Queste allora sono sue.” mi consegna le rose. C’è un biglietto su di esse. Rientro in casa velocemente, e le poso sul tavolo della cucina. Prendo il biglietto e leggo.

 

Sakura, ti assicuro che mi farò perdonare. Ti amo. 

Tuo, Hisato. 

 

Non è possibile. Prendo il mio telefono e lo chiamo al volo. Per fortuna, mi risponde dopo poco. 

“Ho ricevuto le rose.” non lo faccio quasi neanche parlare, che vado al sodo. 

“Ti sono piaciute?” domanda, con una voce veramente dolce e bonaria. Accidenti. Non cedere, Sakura. Non cedere.  

“I fiori sono sempre belli, ed amo le rose.” faccio, vaga. Lo sento sorridere. 

“È già qualcosa.”

“Hisato, veramente, non puoi capire quanto io abbia sofferto. E apprezzo i tuoi tentativi, ma… ci vorrà tempo, qualunque sia la mia decisione.” ammetto. 

“Lo so.”

Sospiro. 

“Ti ringrazio. Ora devo andare, ciao, Hisato.” lo liquido. 

“Ciao, Sakura.” chiudo la chiamata. Osservo le rose. Accidenti. Non doveva andare così. Devo parlare al più presto con Yukito. 

 

***

 

“Delle rose?” mi domanda mio cognato, sorpreso. Annuisco. 

“Io ci tengo veramente ad Hisato, e credo di volergli dare un’altra possibilità, se lui veramente dimostra di tenerci a me.” spiego, segnando delle linee immaginarie con le dita sul legno della panchina dove siamo seduti. Fa abbastanza freddo, oggi. 

“Quindi lo ami ancora?”

Alzo le spalle. 

“Non lo so. Devo prendermi del tempo per capire. Secondo te faccio male? Cosa mi consigli?” 

“Ti consiglio solo di riflettere.”

Annuisco. 

“Tuo fratello lo detesta.” sentenzia Yukito, storcendo la bocca. 

“Lo so.” chino il capo. 

“Tuttavia, il cuore è tuo. Solo, non voglio che tu soffra ancora, Sakura.”

“Nemmeno io, Yukito, sul serio.”

“È che mi dispiace…” dice. 

“Lo so, anche a me dispiace per come sia andata a finire.” 

Lui scuote il capo.

“Intendevo per un’altra persona.” ribatte. 

Mi sento confusa. 

“Devi prestare attenzione a tutto quello che ti circonda, ed a tutto quello che provi. Me lo prometti?” mi abbraccia di slancio. Lo stringo a mia volta. 

“Te lo prometto.” non voglio farlo preoccupare. 

“Segui sempre il cuore. Sempre.”

Annuisco. Il mio telefono suona, e ci distrae. Quando vedo il nome di Shaoran, rispondo subito. 

“Shaoran, ciao.”

“Ciao. Ti disturbo?” lo sento più apatico del solito. 

Scuoto il capo. Ora che ci penso, Shaoran non ne sa nulla di Hisato. Non ho detto nulla a lui, e nemmeno a Meiling. Dovrei farlo. 

“Niente affatto.”

“Riusciresti a passare da me? Devo proprio parlarti.” 

Mi sento preoccupata. Cosa deve dirmi?

“Certo, arrivo subito.” chiudo la chiamata. 

“Yukito, devo andare.” 

Annuisce. 

“Il pianista, vero?”

“Sì.”

Yukito si alza dalla panchina e sorride. 

“Quel ragazzo ti vuole bene, Sakura.”

“Anch’io gliene voglio.”

 

***

 

Non appena apre la porta di casa sua, mi precipito tra le sue braccia. Shaoran mi ha accolto in casa con un aspetto un po’ stanco, come se non dormisse da un po’, come se qualcosa lo turbasse. Lo stringo forte, con la mia solita preoccupazione ad invadermi le ossa. 

“Ragazzina, ciao.” mi abbraccia a sua volta. 

“Come stai? Che cosa succede? Qualcosa non va?” sono un fiume in piena. 

“Tranquilla, adesso ti spiego tutto, okay?” annuisco. Mi stacco dalle sue braccia, e lui mi invita a sedermi sul divano. 

Sto letteralmente tremando come una foglia. 

“Non essere così agitata. Si tratta di mia madre.” 

Prendo un respiro profondo, ed annuisco. 

“Sono stato a trovarla, l’altro giorno, sai?”

“Mi ricordo che dicevi che saresti andato a trovarla. Perché non mi hai avvisata? Io non ne sapevo niente.” 

Mi sento scoppiare dall’ansia. Non sopporto l’idea di non sapere come sta, se ha bisogno di me, se vuole parlare, sfogarsi, se si sente solo. 

“Perché avevo bisogno di riflettere e di stare per i fatti miei.” 

Schiocco la lingua al palato, e comprendo le sue parole. 

“Com’è andata?”

Sospira. 

“È andata, Sakura. Mia madre non sarà mai più quella che ho conosciuto, credo.” 

Mi sento triste, ora. Gli prendo una mano e la stringo forte tra le mie. 

“Non devi scoraggiarti così.” gli dico. 

“Lo so. Ma è una batosta ogni volta.”

“Lo posso immaginare, ma non darti per vinto. Io… io lo so, che andrà tutto bene. E non sei solo, Shaoran. Non lo sei.” tento di rincuorarlo. La sua mano libera, che non è stretta tra le mie, mi accarezza una guancia. 

“Tu sei accanto a me?”

“Ovviamente.” affermo. 

“Menomale, perché a me basti tu.” 

Sento gli occhi farsi lucidi, e lui mi abbraccia un’altra volta. 

“Spero davvero che migliorerà, prima o poi.”

Annuisco. 

“Sarà sicuramente così.” 

Lo sento stringermi più forse. 

“Tu stai bene, Sakura? Qualcosa ti turba?”

Nego con il capo, mentendo. Non è il momento di parlargli di Hisato, non voglio assolutamente entrare nell’argomento. 

“Sto benissimo.”

Lui si stacca, e mi guarda attentamente, come a studiarmi. Poi sembra riprendersi, e mi riprende tra le sue braccia. 

Devo davvero fare attenzione a non piangere, mentre il peso di quello che mi sta succedendo a cui non riesco dare un nome, mi ingloba cellula per cellula. 

 
ANGOLO AUTRICE: ecco, nuovo capitolo di passaggio, diciamo :3 hahah. Il prossimo, sarà Capodanno. Ditemi cosa ne pensate! Bacioni x.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Card Captor Sakura / Vai alla pagina dell'autore: Teddy_bear