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Autore: Anima1992    14/05/2018    0 recensioni
In un mondo popolato e per metà posseduto dai vampiri gli umani sono costretti a stare sotto il loro dominio.
La vita è tranquilla, ma ci sono delle regole.
I vampiri hanno un unico obbiettivo, devono far tornare alla vita il loro padrone, colui che ha dato inizio a tutto, l’unico in grado di compiere potenti magie di sangue e di procreare.
Genere: Dark, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Josh e Amelia vivevano in una casetta appena fuori dalla città, non per scelta loro sicuramente.

I dannati vampiri non si allontanavano mai dalla città, probabilmente per pigrizia.

Avevano un loro raccolto e la loro vita procedeva tutto sommato tranquilla.

Ma anche loro avevano delle regole…

Esisteva un tipo di suono provocato da un particolare pipistrello, il primo che lo sentiva e veniva fuori dal proprio appartamento era salvo, tutti gli altri erano cene perfette per i vampiri, e prima del suono i vampiri setacciavano tutta la città controllando che nessuno fosse fuori, la notte tutti dovevano stare dentro casa e uscire solo al suono del pipistrello.

Con questo metodo in molte occasioni gli uomini si sono uccisi fra loro pur di risultare primi, durante la notte tutti tenevano le orecchie ben attente, quei succhia sangue se avevano voglia, potevano mandare il pipistrello svariate volte durante la notte…

Nessuno aveva idea come ucciderli o difendersi, tutti i libri e tutte le informazioni che potevano esistere le avevano eliminate.

Nonostante Josh e Amelia fossero abbastanza al sicuro si erano comunque abituati a stare svegli di notte, da quando vivevano in quella casa non avevano più sentito il pipistrello, ma ormai il terrore che li aveva perseguitati per anni in città scorreva nelle loro vene.

Di notte non si potevano chiudere gli occhi.

Come ogni sera la giovane coppia si dilettava in azioni silenziose, come leggere o dipingere.

Quella fatidica notte però contro ogni previsione, sentirono il suono.

Quel dannato suono, lo stridulo che segnava l’inizio dell’incubo.

– Jo…Josh…che significa? Non c’è nessun altro nei paraggi… –

– Amore ti prego, calmati. –

Ma niente poteva quietare la giovane donna, se quel suono si era sentito da quelle parti, significava solo una cosa.

Mano nella mano uscirono insieme di casa guardandosi attorno.

Buio.

Desolazione.

Il suono del pipistrello era l’unica cosa che si sentiva in lontananza, ma più si avvicinava più i loro cuori battevano velocemente.

– Mi viene da vomitare… –

– Amelia resisti. Sicuramente non saremo noi. –

Ma non sapevano che nascosti tra gli alberi i vampiri erano già arrivati e li guardavano leccandosi le labbra.

Il suono si interruppe di colpo.

Il pipistrello volò fino ad arrivare di fronte a loro.

Quella bestiaccia era orrida, i suoi occhi rossi trasmettevano voglia di sangue, il suo ghigno mostrava le zanne lunghe e affilate.

Josh non riusciva più a sopportare quella vista, il solo vederlo lì svolazzare di fronte a loro gli metteva ansia, con la mano provò a scacciarlo via.

– Josh fermati! – Fu l’ultima cosa che gridò Amalia prima di svenire, Josh non ebbe neanche il tempo di capire cosa stesse succedendo, venne tramortito anche lui. Il buio avvolse entrambi.

– Capo ho fatto. –

– Molto bene… Sta notte Vlad tornerà alla vita. –

Erano le voci di due vampiri, si caricarono sulle spalle la coppia svenuta, e pochi istanti dopo, davanti a quella casetta non vi era più nessuno…

La prima a riaprire gli occhi fu Amelia, si guardò attorno iniziando a tremare e mettendosi subito seduta.

Era in una cella insieme ad altre persone, denutrite e piene di buchi, pallidi con occhi perfettamente tondi ed enormi, come se stessero per esplodere, ma oltre a loro era pieno di cadaveri dissanguati, l’odore di morte regnava sovrano, insetti che divoravano lentamente le carcasse chissà da quanti giorni lì ferme.

Amelia inoltre indossava un lungo abito rosso da cerimonia, era sicura che non fosse suo.

Cercò subito Josh accanto a lei totalmente nudo.

– J-Josh! – Gridò il suo nome prendendolo tra le proprie braccia.

A sentire la voce della sua adorata riaprì gli occhi e anche lui a vedere la situazione in cui erano iniziò a tremare.

C’era silenzio, nessuno parlava si sentiva solo il debole strisciare degli insetti e il rosicchiare dei topi.

Dopo un tempo che sembrava interminabile si avvicinò qualcuno, i suoi passi erano pesanti e lenti, sembravano fatti apposta per aumentare l’ansia.

Infatti gli altri prigionieri urlarono subito spaventati amalgamandosi contro il muro.

Josh e Amelia guardavano la scena pietrificati.

– State zitti brutte merde! – Il vampiro diede un calcio fortissimo alla cella, facendo così rimbombare le sbarre, e subito tornarono in silenzio.

– Voi due alzatevi e seguitemi. –

La coppia non se lo fece ripetere due volte, qualsiasi posto sarebbe stato meglio che quella cella, perfino la morte.

Seguirono il vampiro attraverso stretti corridoi, illuminati solo dalle torce attaccate alle pareti, salirono le scale a chiocciola anch’esse molto strette.

Avrebbero voluto domandare qualcosa.

Che succedeva? Li avrebbero uccisi?

Arrivarono davanti a un’enorme porta che il vampiro aprì spingendo con due mani, dal rumore che fece sembrava essere molto pesante.

Dinanzi a loro c’era un enorme statua di una donna dall’espressione maligna, denti aguzzi e occhi grandi e rossi, i capelli ricci e lunghi e davanti a quella statua, vi era una bara.

Attorno alla bara, in piedi c’erano altri vampiri vestiti di nero e incappucciati e dinanzi alla cassa di legno vi era quello che assomigliava a un altare, poche candele sopra e intorno a terra era disegnato un cerchio con qualche geroglifico.

– Benvenuti davanti alla Dea Melia. Protettrice della morte oltre la vita. – Disse il vampiro e schioccò le dita.

Due vampiri a quel punto si misero ai lati di Josh e lo afferrarono per i bracci.

– No! Cosa volete fare?! – Grido Amelia, ma venne subito fermata dal vampiro che li aveva scortati.

– Fermati dolcezza vedi, il tuo amore ha sangue prezioso nelle sue vene, dopo molti anni finalmente abbiamo trovato l’erede di Vlad. – Disse leccandosi le labbra.

– Erede di Vlad…? –

– Ora Vlad tornerà alla vita, e finalmente potremo fare incantesimi di sangue: controllare i corpi altrui, procrearci e conquistare quei dannati elfi, che detengono il controllo dell’altra metà del mondo. –

Amelia non aveva idea di ciò che stava dicendo il vampiro, non aveva mai sentito parlare di elfi, o della Dea Melia.

L’unica cosa che capì è che il suo ragazzo sarebbe morto da lì a poco…

Legarono Josh all’altare mentre si dimenava come più poteva.

Uno degli uomini incappucciati iniziò a cantilenare una lingua strana, gli sguardi di Josh e Amelia si incrociarono.

Parlavano con gli occhi, dicendosi definitivamente addio, giurando di amarsi fino alla morte e anche oltre.

Delle lacrime solcarono il viso di entrambi, bagnando quei accennati sorrisi di amore.

Quel dolce sipario ebbe fine.

Una lama pugnalò Josh al collo, facendolo urlare in modo straziante.

Il coltello proseguì andando verso la pancia, lacerando tutto il petto.

Le urla di Josh risuonarono per tutto il castello, fino alle prigioni.

Amelia pianse tappandosi le orecchie e stringendo gli occhi.

– Basta vi prego! Perché non muore?! –

Il vampiro ridacchiò. – Quella cantilena gli ha dato l’immortalità per pochi minuti, in modo tale che senta tutto il dolore. –

La cassa si aprì di colpo tra le urla, gli incappucciati a quel punto presero poche gocce del sangue di Josh versandole dentro la bara.

Tutte le luci si spensero e le urla di Josh cessarono.

Amelia non osava respirare, le lacrime continuavano a scorrere copiose sul suo viso, teneva i sensi in allerta ma la sua mente era annebbiata dal dolore.

Il suo Josh…

Era morto in modo atroce…

Nella sua mente scorrevano gli ultimi istanti passati insieme, prima del rapimento.

Le luci si riaccesero, il cadavere di Josh era ancora lì, pallido e ricoperto di sangue.

Davanti a lui vi era un uomo vestito elegantemente e che dava le spalle ad Amelia.

Tutti i vampiri si inchinarono, e l’uomo si girò lentamente.

Quando Amelia lo vide si paralizzò.

L’uomo sorrise e camminò lentamente verso di lei.

– Non…Posso crederci… – Sussurrò con gli occhi spalancati e tremando come una foglia.

– Tu sei Amelia. – Disse l’uomo uguale identico a Josh, porgendole la mano. – La mia sposa… –

Amelia incantata gli afferrò la mano, perduta per sempre tra le braccia di colui che si era nutrito dell’essenza del suo dolce Josh…

   
 
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