Ringrazio
anche solo chi legge.
Scritto
per l’iniziativa ‘I prompt del
lunedì’ di Il
giardino di Efp.
Prompt
di M G O: Viaggio e Cambiamento.
Cap.3
Goku viene rapito
Nei
vari specchi della casa compariva di sfuggita, da
uno all’altro, una figura grande quanto un dito. Rapida stava
avanzando,
passando anche attraverso i vetri. I suoi capelli, con una voluminosa
frangetta, ricadevano tutti verso destra. Faceva scattare i suoi grandi
occhi
in tutte le direzioni, le sue iridi verdi brillavano. Il resto del suo
viso era
nascosto dal tessuto di un mantello nero, che gli copriva anche il
resto dei
vestiti del medesimo colore.
Apparve
alle spalle di Goku, nuovamente sul tavolo della
cucina, attraverso il vetro di un bicchiere, fece scivolare fuori la
mano e
afferrò Goku.
Son
gridò, venendo trascinato dalla superforza del
giovane.
Chichi
non riuscì ad afferrarlo che Goku era stato
trascinato attraverso il vetro, diventato come una sostanza liquida e
gelida.
“Goku!”
gridò Chichi, afferrando il bicchiere che era
tornato normale. Se lo rigirò tra le mani, il viso deformato
dalla paura. “GOKU!”
chiamò ancora.
Alle
sue spalle, la figura del giovane con Son incosciente
tra le braccia, passò dal vetro della finestra a quello del
camioncino di un
contadino, che stava passando vicino all’abitazione. Il mezzo
si allontanò con
il rumore fastidioso del suo motore.
Sopra
di esso passò Junior in volo, atterrando davanti
alla casa dei Son.
Udì
le urla strazianti di Chichi: “Ridatemelo! Avete
capito?! Chiunque voi siate, vi prego, ridatemelo!”.
Il
namecciano vide Goshin atterrare alle sue spalle.
“Tu
non entrare” disse.
<
Qualunque cosa sia accaduta, dev’essere qualcosa
di terribile > pensò.
***********
Il
ragazzo attraversò un portale che era comparso
davanti a uno degli specchi in cui era balzato.
Abbassò
lo sguardo e osservò Son inerme tra le sue
braccia, ancora svenuto, il corpo leggermente rannicchiato contro il
suo petto.
<
Quindi è così che appare uno dei guerrieri
più forti
dell’universo? Come un bambino spaventato? > si chiese.
“Il
‘cambiamento’ della tua stazza è solo il
primo
passo del viaggio che, tuo malgrado, hai appena iniziato a
percorrere”.